Recensione Tomb Raider I-III Remastered, una dichiarazione d’amore… ma non per tutti

Tomb Raider I-III Remastered è una dichiarazione d’amore di Aspyr Media nei confronti di Lara Croft e della prima trilogia classica. Quella Lara Croft che è ormai un’icona senza tempo della pop culture.

La sua nascita sfidò gli stereotipi che relegavano i personaggi femminili a un ruolo secondario, quasi irrilevante. Per questo motivo fu protagonista di un vero e proprio fenomeno, l’ascesa del Girl Power, alla fine degli anni 90. Tomb Raider non fu, ovviamente, solo un elemento di “rottura” dal punto di vista storico-culturale, ma anche dal punto di vista meramente “ludico”. Il primo capitolo è considerato uno dei titoli più influenti di tutti i tempi per il suo design e la costruzione del suo mondo tridimensionale. Ci sarebbe ancora tanto da dire, ma non è questa la sede adatta.

Tuttavia, questo preambolo è necessario per farvi capire, in breve, chi potrebbe realmente apprezzare questo lavoro e chi no. Se siete fan di quell’età d’oro dei videogiochi, amerete la lettera d’amore di Aspyr Media alle origini del brand e del genere. Al contrario, tutti gli altri, soprattutto i più giovani, potrebbero storcere il naso di fronte ai lapalissiani limiti ludico-strutturali dei tre capitoli classici, intrinsechi nella loro natura di precursori della terza dimensione.

Tomb Raider I-III Remastered è disponibile dallo scorso 14 febbraio 2024 su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC.


Versione testata: PlayStation 5


È il mio corpo che cambia

Partiamo dalla cosa più importante per questo tipo di operazioni: il lavoro di restyling visivo. Quello svolto da Aspyr Media può definirsi veramente ottimo. Gli sviluppatori sono andati oltre i pigri lavori di rimasterizzazione a cui siamo, ahinoi, abituati, riuscendo tuttavia a mantenere la stessa visione stilistica degli originali.

Il lavoro di re-texturizzazione degli scenari è stato realizzato con tanto impegno e attenzione ai dettagli, così come quello svolto sui modelli dei personaggi, soprattutto su quello di Lara. Pur utilizzando tecniche di upscaling svolte da IA.

Tomb Raider I-III Remastered
Quando un po’ di lifting fa bene pure alle sex symbol

Ben più importante in ottica di puro impatto visivo l’implementazione di un nuovo sistema di illuminazione che rende gli scenari molto più vivi e dinamici. In alcuni punti, tuttavia, gli eccessi di “neri” derivanti dalla nuova gestione delle luci comporta qualche problema di leggibilità. Fortunatamente è possibile passare in ogni momento alla veste grafica “classica” (anche in questo caso, upscalata) premendo un tasto in modo da avere la visione originale del prossimo salto/percorso. Da segnalare che in questo caso il frame rate scende a 30 fps e si presentano alcuni singhiozzi dovuti al frame pacing. Cosa non presente nella versione grafica “aggiornata/standard” che mantiene i 60 fps rock solid.

Per finire, anche il comparto sonoro ha mantenuto le stesse vibes, con quei suoni ambientali così caratterizzanti che ricordiamo ancora oggi, in versione rimasterizzata. Come anche i doppiaggi, “ripuliti” ma uguali agli originali (Tomb Raider II e Tomb Raider III sono anche doppiati in italiano, quindi).

Insomma, Tomb Raider I-III Remastered è una delle migliori opere di rimasterizzazione del panorama. Aspyr Media è riuscito a rinfrescare il carisma dei prodotti originali, senza intaccare un minimo il loro (spigoloso) fascino.

Laur… Lara non è più cosa mia

Per i pochi che hanno vissuto gli ultimi 30 anni sotto un sasso, i Tomb Raider originali erano degli action-adventure dinamici in cui completare livelli superando enigmi, millimetriche sezioni platform ed altrettanto “precisi” combattimenti. Erano i tempi in cui era appena avvenuto il passaggio alla terza dimensione e la fluidità delle produzioni bidimensionali aveva lasciato il posto a controlli lenti e ragionati per avere un quadro dell’azione a 360 gradi. Quel periodo di “studio” iniziale da parte degli sviluppatori che riteniamo sia l’arco temporale peggio invecchiato in tutta la storia dei videogiochi.

Tomb Raider I-III Remastered
Indietro, ancora un po’, un altro po’… ora corri e… salta!

Eccoci arrivati al secondo elemento da trattare: la giocabilità di Tomb Raider I-III Remastered. Ed anche in questo caso, il lavoro svolto da Aspyr Media si può definire altamente reverenziale, con tutto ciò che tale scelta comporta. Armatevi di pazienza, tanta pazienza. Ma almeno ora potrete salvare a vostro piacimento.

Senza troppi giri di parole, come accennato d’altronde in apertura, Tomb Raider I-III Remastered è un prodotto che potrà essere apprezzato (quasi) solamente dai nostalgici di quei tempi. Capaci di sorvolare sulle arcaicità di una struttura ludica di sicuro invecchiata, ed anche tanto, strettamente legata agli ormai dannatamente anacronistici “tank control”. Per dovere di cronaca, sono presenti anche dei controlli “moderni”, tuttavia non funzionano sempre come dovrebbero perché il level design originale, giustamente inalterato, è pensato con a mente il sistema di controllo dell’epoca. Un po’ come avviene sempre, d’altronde, in questi casi di “operazioni nostalgia” (come vi abbiamo raccontato anche nella nostra recensione di Alisa Developer’s Cut).

Commento finale

Tomb Raider I-III Remastered è una delle migliori opere di rimasterizzazione che abbiamo giocato. Un encomio alle origini del franchise (e di conseguenza del genere). Non tutti apprezzeranno i tre titoli giocandoli oggi per la prima volta, ma il fascino che trasudano è ancora inalterato. E da vecchi romanticoni quali siamo, a volte, ci basta solo questo.

7.8

Tomb Raider I-III Remastered


Tomb Raider I-III Remastered è una delle migliori opere di rimasterizzazione che abbiamo giocato. Un encomio alle origini del franchise (e di conseguenza del genere). Non tutti apprezzeranno i tre titoli giocandoli oggi per la prima volta, ma il fascino che trasudano è ancora inalterato. E da vecchi romanticoni quali siamo, a volte, ci basta solo questo.

PRO

Lavoro di rimasterizzazione impeccabile | Fascino inalterato | Tre opere seminali nella loro forma migliore |

CONTRO

Situazioni di gioco e controlli parecchio invecchiati |

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