L’avvicinarsi a grandi passi di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, ha ricreato in molti di noi la voglia di rigiocare i titoli passati della serie (qui il nostro speciale dedicato). Ma quali sono i migliori giochi della serie? Abbiamo provato a fare una classifica di quali titoli legati allo storico brand della Grande N dovrebbero essere recuperati a tutti i costi.
5. The Wind Waker
Apriamo questa classifica con uno dei capitoli più divisivi della serie. Infatti, il titolo approdato su Nintendo GameCube nel maggio del 2003, nonostante una buona accoglienza da parte della critica, ha confuso i fan, che abituati al “realismo” di Ocarina of Time e Majora’s Mask hanno maldigerito una grafica cartoonesca (realizzata in stile “cel-shading). A questa problematica, vanno aggiunte alcune critiche legate al gameplay, dalla troppa importanza alla navigazione all’uso eccessivo della Bacchetta del Vento durante l’avventura. Entrambi i fattori, rendevano il titolo particolarmente ripetitivo nel lungo periodo.
The Wind Waker inizia raccontandoci le vicende di Ocarina of Time e la conseguente vittoria dell’Eroe del Tempo (Link) nei confronti del malvagio Ganondorf. Dopo mille anni però, il potente mago sovrano del popolo delle Gerudo, riuscì ad inviare una grande quantità dei suoi sgherri nelle terre di Hyrule. La mancanza di un nuovo e coraggioso Eroe, portò le divinità ad affondare sotto una sorta di Diluvio Universale l’intero regno. Ci vollero altri mille anni prima di vedere un nuovo biondo eroe tornare a combattere il male.
Da questo punto iniziano le avventure del nostro Link, che dal suo isolato villaggio, parte per salvare la sua sorellina da un mostro marino. Nel suo lungo viaggio incontra un bizzarro gruppo di pirati guidati dalla misteriosa Tetra e si imbatte in Re Drakkar, una imbarcazione senziente che lo accompagnerà in questa avventura in lungo ed in largo. Il giovane scopre che dietro tutto ciò si nasconde il redivivo Ganondorf, che ancora una volta sta cercando di impadronirsi del Regno di Hyrule e della Triforza.
4. Majora’s Mask
Gli spin-off del brand The Legend of Zelda hanno vissuto fortune alterne, ma questo particolare episodio, successivo all’acclamatissimo Ocarina of Time, è ancora oggi considerato uno dei meglio riusciti della serie. Nonostante ciò, il grande pubblico ha avuto da ridire sulla qualità del prodotto finale, a parere di molti utenti infatti, questo capitolo non sarebbe all’altezza del suo predecessore. Decisamente notevole il gameplay legato alle maschere e alla presenza di un limite temporale di 72 ore.
La trama di Majora’s Mask inizia a pochi mesi di distanza dagli eventi di Ocarina of Time, quando Link, dopo aver sconfitto Ganondorf, riconsegna la Master Sword, saluta per sempre la fastidiosa fata Navi e torna bambino. Poi, parte all’avventura in sella alla fidata Epona e l’Ocarina del Tempo. Mentre sta attraversando il Bosco Perduto, Link viene attaccato da uno Skull Kid il cui volto è coperto da una particolare Maschera. Dopo un breve scontro, il nostro biondo eroe viene privato sia della cavalla che dell’Ocarina.
Intento a recuperare il maltolto, il protagonista si precipita dallo Skull Kid, che, attraverso i poteri della Maschera di Majora, trasforma il giovane dall’iconica tutina verde in un cespuglio Deku. Da qui, inizia la sua avventura sia per tornare alla normalità che per salvare il mondo di Termina da un fato davvero terribile, e per fare tutto ciò avrà a disposizione 72 ore.
3. A Link to the Past
Sull’ultimo gradino del podio sale uno dei titoli 2D più apprezzati di sempre, che ha introdotto elementi fondamentali per la serie, dalla potente Master Sword e molti altri oggetti. La critica ed il pubblico apprezzarono non poco questa terza iterazione di The Legend of Zelda, tanto da definirlo in poco tempo “il miglior gioco per SNES“.
Questa nuova avventura di Link inizia con la richiesta d’aiuto (per via telepatica) da parte della Principessa Zelda, pregandolo di salvarla dalle prigioni del castello di Hyrule dove il malvagio stregone Agahnim l’aveva rinchiusa. Dopo aver ottenuto una spada di fortuna da parte dello zio morente, il ragazzo combatte le guardie corrotte dal potere di Agahnim e corre a liberare la principessa. Scopre però che per porre fine al regno dello stregone, dovrà entrare in possesso della Master Sword e dei tre Amuleti della Virtù (Saggezza, Forza e Coraggio).
Dopo il nuovo rapimento della Principessa, l’eroe si precipita a salvarla, purtroppo però la stessa e gli altri sette saggi viene sacrificata per riaprire il passaggio verso il Mondo Oscuro, plasmato dai desideri corrotti di Ganon. Quest’ultimo, sarà di fatto il vero avversario del titolo, che si manifesterà al giocatore dopo la morte definitiva del malvagio Agahnim.
2. Breath of the Wild
Il secondo posto tra i migliori titoli della serie di The Legend of Zelda va a Breath of the Wild, il videogioco lanciato su Switch nel marzo 2017 che è riuscito a rivoluzionare lo storico brand Nintendo sia dal punto di vista del pubblico che della critica. Tanto da aver fatto incetta di premi dal 2016 al 2018.
Questa particolare storia ci racconta tre trame ben distinte. La prima, avvenuta 10mila anni prima dei fatti del gioco, dove la Calamità Ganon viene eliminato in fretta dall’Eroe con la Spada che Esorcizza il Male, che coadiuvato dalla Principessa dal Sangue Divino e da quattro Colossi Sacri (delle macchine da guerra create dagli Sheikah) guidati da altrettanti Campioni. Lo stesso esito non fu possibile a cento anni di distanza dalle avventure di Breath of the Wild, quando il nostro protagonista, la Principessa Zelda e i Quattro Campioni vennero sconfitti tragicamente. Con le ultime forze e con tanta speranza nel cuore, Zelda chiese di portare Link al Santuario della Rinascita, mentre lei si occupò di riportare la Master Sword ai piedi del Sacro e venerabile Albero Deku.
Dopo un secolo, il nostro eroe si risveglia dal suo lungo sonno ed inizia due viaggi ben distinti, recuperando i ricordi e correndo in aiuto della Principessa che aveva promesso di difendere, risvegliando i cuori dei Quattro Campioni e riattivando i Colossi Sacri. Al fine di sconfiggere la Calamità Ganon ancora una volta.
1. Ocarina of Time
Il gradino più alto del podio di questa Top 5 dedicata ai migliori capitoli di The Legend of Zelda, non poteva che appartenere al gioco che ha rivoluzionato il settore videoludico con le sue meccaniche di gameplay e fatto innamorare di questo fantastico medium moltissimi giocatori. Ocarina of Time, anche a più di 20 anni di distanza, è considerato da stampa e giocatori uno dei miglior videogiochi di tutti i tempi, ottenendo quasi il perfect score su Metacritic (99/100).
La trama di gioco ci porta a vestire i verdi panni di Link, un bambino (senza fata) che vive presso la Tribù Kokiri. Contrariamente agli altri, il destino ha in serbo altro per questo giovane ragazzino dai capelli biondi. Infatti, dopo aver ottenuto la sua Fata (l’assillante Navi), inizia la sua avventura per fermare il potente Re delle Gerudo Ganondorf.
Nel suo viaggio, il ragazzo arriva a stringere legami con i vari popoli di Hyrule, fino ad aprire il Sacro Reame ed ottenere la Master Sword. Una volta entrato in possesso della spada, Link viene “ibernato” per sette anni, al suo risveglio è diventato adulto e pronto per affrontare il temibile Ganondorf.
Dal magnifico universo di The Legend of Zelda è tutto! Fateci sapere nei commenti quali titoli avreste inserito in questa speciale Top 5. Se volete scoprire come rigiocare questi immortali capolavori, cliccate qui.