Si avvicina l’agognato momento delle vacanze estive 2021 e, dopo un lunghissimo periodo di restrizioni ed un’estate 2020 terribile dal punto di vista degli spostamenti, con una riduzione delle prenotazioni che ha toccato addirittura il -44,8% globalmente, sono ancora di più gli italiani che quest’anno si regaleranno qualche giorno di meritata vacanza, anche se di pochi giorni.
Ufficialmente l’Europa non ha ancora fornito linee guida comuni per i viaggi intraeuropei e per questo i singoli paesi membri hanno proceduto in ordine sparso. Inoltre il GreenPass Europeo, promesso a più riprese, non è ancora realtà. Ecco perché in questo articolo cercheremo di riassumere tutte le regole che i vacanzieri dovranno seguire per muoversi verso uno stato estero o in Italia.
REGNO UNITO
Se si ha intenzione di muoversi verso il Regno Unito occorre prepararsi con il giusto anticipo. Il paese di sua maestà la regina, infatti, richiede un tampone negativo effettuato nelle 72 ore precedenti la partenza e, nelle 48 ore prima del viaggio, la compilazione del “travel locator form”, un formulario online in cui vanno forniti numero di telefono e indirizzo dei passeggeri. Il test negativo dovrà essere esibito anche dai passeggeri in transito.
Attenzione inoltre perché il governo britannico richiede che il test rispetti una serie di linee guida, sia tecniche (le trovate qui) sia “burocratiche”, come ad esempio la necessità che il risultato del test COVID-19 sia in lingua inglese, francese o spagnola e indichi, oltre all’esito negativo dell’esame, il nome del viaggiatore come indicato sul passaporto/carta d’identità, la data di nascita, la denominazione dell’esame effettuato e i recapiti del centro medico che lo ha effettuato.
Se effettuate un test in una struttura privata o pubblica accertatevi che vengano rispettate queste indicazioni.
Ma non è tutto. Se si proviene da un paese o si è fatto scalo nei 10 giorni precedenti in un paese che non è inserito nella Green List redatta dal Regno Unito, all’arrivo sul suolo inglese si verrà sottoposti ad un periodo di 10 giorni di quarantena, che può essere ridotto a 5 giorni se il paese di provenienza non è in “Black List” e si è effettuato un tampone a pagamento denominato “test to release” e due successivi test al secondo e all’ottavo giorno di quarantena.
Il test to release va prenotato separatamente, riportando l’avvenuta opzione nel Passenger Locator Form. Si può optare per il test-to-release anche una volta arrivati in UK, compilando un nuovo PLF. Rimane un’opzione volontaria, per ridurre i tempi dell’auto isolamento, ma non sostituisce i test obbligatori pre-partenza ed in occasione del 2° ed 8° giorno. Informazioni sulle strutture sanitarie abilitate sono disponibili qui. I test del secondo e ottavo giorno di isolamento hanno un costo di 210 sterline.
L’Italia al momento non è inserita nella lista dei Paesi ad alto rischio quindi le informazioni che vi abbiamo dato non sono dettate per noi italiani, tuttavia Londra potrebbe essere lo scalo di un vostro volo internazionale, quindi è bene prestarvi comunque attenzione se non si vuole incorrere in spiacevoli sorprese.
SPAGNA
E’ la meta più amata dagli italiani che scelgono l’estero per le proprie vacanze e anche quella che ha meno restrizioni in assoluto per i turisti che provengono da un paese Schengen. Per l’ingresso nel paese o sulle isole, infatti, sarà sufficiente presentare un test molecolare negativo effettuato nelle 72 ore che precedono l’ingresso nel Paese e compilare un questionario che potete trovare qui https://spth.gob.es/
Non sono ammessi i test rapidi o sierologici.
FRANCIA
La Francia sta sconsigliando l’ingresso sul territorio nazionale ai turisti stranieri, probabilmente perché teme una nuova ondata che potrebbe ulteriormente indebolire il sistema sanitario francese, già messo a dura prova in questi mesi.
Per coloro che comunque intendessero viaggiare verso il paese transalpino, sarà necessario effettuare nelle 72 ore precedenti il viaggio (a eccezione dei minori di 11 anni) un tampone molecolare negativo TIPO PCR REAL TIME (PCR-RT).
Vi ricordiamo che in Francia ad oggi vige ancora il coprifuoco, con le seguenti prescrizioni. A partire dal 19 maggio 2021 il coprifuoco è alle ore 21:00. Riaprono gli esercizi commerciali detti “non essenziali”, i luoghi culturali (cinema, teatri, musei) e gli spazi esterni di bar e ristoranti.
A partire dal 9 giugno 2021 il coprifuoco sarà spostato alle ore 23:00. Riapriranno le sale interne di bar e ristoranti. Riapriranno le palestre.
A partire dal 30 giugno 2021 non sarà più in vigore il coprifuoco.
GRECIA
La Grecia è sicuramente una delle nazioni che si è mossa meglio dal punto di vista della gestione delle riaperture al turismo, privilegiando la vaccinazione degli operatori di turismo e fornendo ai turisti quelle che sono state definite già isole “covid free”. Tra queste Santorini, Mykonos, Skiathos, Creta, Rodi, Kos, Celafonia, Karpathos, Corfù e Zante. Mykonos soprattutto con la sua ampia disponibilità di residenze di lusso e suites direttamente sulla spiaggia, potrebbe essere una meta perfetta per chi vuole concedersi qualche coccola dopo tanti giorni di clausura e allo stesso tempo vuole restare fuori dai luoghi troppo affollati del centro.
Per quanto riguarda le prescrizioni che il paese ellenico impone ai turisti, va ricordato che i viaggiatori dai Paesi Ue, area Schengen, Regno Unito, Stati Uniti, Israele, Serbia ed Emirati Arabi per trascorre le vacanze in Grecia dovranno comunque essere muniti di un test molecolare negativo (con risultato offerto in inglese), effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso nei confini nazionali. In alternativa, chi è già vaccinato contro il Covid-19 potrà mostrare un attestato che lo certifichi (meglio se in inglese).
Chi arriva in Grecia può anche essere sottoposto a un test a campione, in tal caso obbligatorio. Se l’esito è positivo dovrà effettuare una quarantena di 14 giorni in un covid hotel.
ITALIA
Per l’Italia la situazione degli spostamenti da e per l’estero è regolata dal DPCM 2 marzo 2021, dall’ Ordinanza 29 aprile 2021 (in vigore fino al 30 maggio) e dall’Ordinanza 14 maggio 2021.
Il decreto-legge 22 aprile 2021, n.52 ha disposto l’applicazione di misure per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19. La normativa italiana individua cinque elenchi di Paesi a cui si applicano misure differenti per l’ingresso in Italia, più alcuni Paesi sottoposti a misure speciali (Brasile, India, Bangladesh e Sri Lanka)
Questi i paesi individuati dal decreto legge
- A) San Marino, Città del Vaticano – Nessuna limitazione
- B) Stati e territori a basso rischio epidemiologico, che verranno individuati con apposita Ordinanza, tra quelli di cui all’elenco C. Al momento, nessuno Stato è in questo elenco. – Sono consentiti gli spostamenti da e per questi Paesi senza necessità di motivazione.
- C) Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale e basi britanniche sull’isola di Cipro), Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, Israele.
- D) Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Stati Uniti, Tailandia.
- E) Resto del mondo: tutti gli Stati e territori non espressamente indicati in altro elenco.
In base alla normativa italiana, gli spostamenti da/per i paesi appartenenti alla fascia C/D/E sono sono consentiti senza necessità di motivazione. Sono previste limitazioni in caso di transito o soggiorno in Paesi dell’ Elenco D e/o dell’ Elenco E nei 14 giorni antecedenti l’ingresso in Italia. La normativa prevede che al rientro in Italia sia obbligatorio: – presentare la certificazione verde da cui risulti che ci si sia sottoposti a tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Italia con esito negativo;
– compilare il modulo di localizzazione digitale (qui le istruzioni) che sostituisce l’autodichiarazione;
– comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio il proprio ingresso (per contatti consultate la pagina: COVID-19 Numeri verdi e informazioni regionali).
In caso non si fosse adempiuto alle prescrizioni, sarà necessario sottoporsi a quarantena per dieci giorni presso l’indirizzo indicato nel modulo di localizzazione digitale ed effettuare un tampone al termine dell’isolamento di dieci giorni.
ATTENZIONE: sono previste disposizioni specifiche per Brasile, India, Bangladesh e Sri Lanka. Per i dettagli, si raccomanda di leggere con attenzione l’approfondimento pubblicato dal Ministero della Salute, a questo indirizzo
PER GLI SPOSTAMENTI ALL’INTERNO DEL TERRITORIO NAZIONALE
Attualmente tutte le regioni italiane sono in fascia gialla, il che significa che sono consentiti i seguenti spostamenti:
– senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
– dalle ore 5.00 alle 23.00, verso località della zona bianca o gialla, senza doverne giustificare il motivo;
– dalle 5.00 alle 23.00, verso tutto il territorio nazionale, se la persona che si sposta è in possesso di una “certificazione verde COVID-19” (che attesti ovvero, l’avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2; la guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2, corrispondente alla data di fine isolamento, o il referto di un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del virus SARS-CoV-2 e che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti.
È sempre consentito, invece, il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Precisiamo infine che le informazioni fornite potrebbero cambiare o essere non sufficientemente precise, per cui vi invitiamo a visitare il sito viaggiaresicuri.it messo a disposizione dalla Farnesina, oppure recarvi sul sito dell’ambasciata o del consolato dello stato di destinazione, dove troverete informazioni specifiche per le vostre mete. Inoltre, per ulteriori informazioni sul Green Pass Europeo, potete consultare questo link.
Il turismo sta ripartendo e con esso il mondo intero, ma fondamentale resta non abbassare mai la guardia. Viaggiate sicuri!
In auto due conviventi vaccinati e 3 nipotini con tampone negativo nelle 24 ore possono andare in villeggiatura in zone bianche e gialle?
Ciao Carlo, assolutamente si.
Gli spostamenti sono possibili
– dalle ore 5.00 alle 23.00, verso località della zona bianca o gialla, senza doverne giustificare il motivo (quindi anche senza vaccino o tampone negativo)
– dalle 5.00 alle 23.00, verso tutto il territorio nazionale (quindi anche se la regione dovesse cambiare colore, visto che al momento siamo tutti in zona gialla) se la persona che si sposta è in possesso di una “certificazione verde COVID-19” (che attesti ovvero, l’avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2; la guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2, corrispondente alla data di fine isolamento, o il referto di un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del virus SARS-CoV-2 e che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti)