Recensione Black Mesa

 black-mesa_thumbLa regina delle total conversion.

Versione testata Personal Computer.

Half-Life fu concepito da VALVe come un gioco il cui scopo era semplicemente: “Rispettare standard minimi di qualità e divertimento”. Non ci furono grosse pretese da parte del team di sviluppatori finché non diventò chiaro quanto sarebbe stata interessante la storia di Gordon Freeman. Fu così che nel 1997 il gioco fu riscritto per poi essere rilasciato ufficialmente nel novembre dell’anno dopo, e divenne, come ci aspettava nelle ultime settimane: un capolavoro senza precedenti.

Half-Life 2 e il pacchetto Source.

Half-Life 2 fu il diretto e obbligato seguito che diede la possibilità a VALVe di crescere a dismisura sia in termini di preparazione, che economici. Ci furono parecchi problemi per lo sviluppo del titolo, tra cui il famoso furto dai server di una versione beta del gioco, che spinse Gabe Newell a contattare la F.B.I. Il tutto si risolse con l’arresto dell’hacker che fece trapelare in rete tramite canali torrent il gioco quasi completato. L’uscita ufficiale fu rimandata di un anno e quindi invece del fine 2003, il titolo arrivò nel novembre 2004. Notevolemente ridisegnato e adattato per essere differente rispetto alla beta rubata, Half-Life 2 segnò un goal definitivo che ha consacrato il team nella storia videoludica. Infatti Gabe Newell durante un’intervista ha affermato che nelle fasi primordiali dello sviluppo, l’obiettivo doveva essere:
“Creare il gioco più bello del mondo. Non importa il costo.”
Anche se Half-Life 2 è un genere un po’ a se che di base si appoggia agli FPS, nonostante non sia diventato il gioco più apprezzato della storia e sul pianeta terra, ha avviato, come il capitolo originale, una nuova era di sviluppo. Soldi e successo non sono mancati, ma c’è di più.  I giocatori ora reclamavano l’impiego del motore grafico Source, usato per Half-Life 2 e aggiornato nel tempo, per riprodurre il primo capitolo della saga. Il team purtroppo rispose soltanto con un pacchetto d’aggiornamenti per le texture che riuscirono a svecchiare un po’ la grafica ma senza incidere come una total conversion; richiesta più volte dall’utenza. Purtroppo (per gli utenti) la nuova era VALVe si avviò, e Half-Life fu lasciato nella teca dei trofei con il pachetto di aggiornamento a simboleggiare quasi il nulla. Ed è proprio da questa nuova era apertasi nel 2005 che un team di sviluppatori indipendenti, delusi, ha raccolto la palla al balzo volendo riprogettare da zero Half-Life.

Ritardi, problemi, delusioni, aspettative.

Il progetto venne accolto con calore dagli utenti, e sui forum echeggiava la volontà di riportare Half-Life agli antichi splendori usando il motore grafico Source. Purtroppo, quando si parla di lavori indipendenti e con team da consolidare, i rischi sono tantissimi. Il lavoro conquistò parecchi trafiletti su riviste dedicate e persino il premio Mod DB TOP Unreleased Mod, ma solo nel tardo 2007 sono comparse immagini, trailer e un’ipotetica data di rilascio. Quest’ultima divenne poi “Fine 2009”, ma che poi è finita con l’essere spostata in via definitiva al 14 settembre 2012. Insomma, sette anni di sviluppo, cambiamenti, difficoltà e sicuramente ripensamenti. Una sorte negativa toccò a un progetto su The Elder Scrolls IV: Oblivion, per la creazione della terra di mezzo e le vicende di padron Frodo. Oltre a ripetute difficoltà tecniche e l’enorme mole di lavoro, ci si misero anche i diritti cinematrografici a fermare tutto. Per Black Mesa: Source, poi diventato Black Mesa, VALVe invece ha taciuto e acconsentito al lavoro, che tutt’oggi non fa incassare un euro direttamente a Gabe Newell e compagni. L’aspettativa in questi anni è stata altissima, e il team sapeva che se il risultato finale avesse rispettato il desiderio inconscio degli appassionati, si sarebbe guadagnato un posto in paradiso e fari puntati addosso. Di fatto ora il team è in cerca di nuove figure lavorative.

 Black Mesa. Ma parliamo davvero di Half-Life?

La risposta è un secco sì. Parlando ora prettamente della mod, siamo di fronte ad un lavoro certosino che ci presenterà, e lo ripetiamo, gratuitamente, dinanzi i nostri occhi un Half-Life  rivisitato ed espanso. Stessi livelli, stesse armi, stessi nemici e situazioni calde; Black Mesa non è un compromesso, ma una riproduzione fedelissima che farà togliere il cappello anche al più scettico dei giocatori o puristi in generale. La difficoltà è alta proprio come nel passato, e in più molte sezioni di gioco sono state parzialmente modificate ed espanse per ubriacare la memoria del capitolo originale, costringendoci a non agire di impulso ma esplorare le vicende con punti di vista leggermente diversi. Persino l’interfaccia grafica è stata riprodotta fedelmente e il lavoro non ha a nulla di che da invidiare a opere fatte da sviluppatori professionisti e aggancaiti a publisher. Gli alieni, i militari, gli scenziati e le guardie di Black Mesa saranno lì ad attendervi con lo stesso atteggiamento visto nel 1998. L’opera di sostiuzione della soundtrack e il doppiaggio funziona benissimo. La dizione degli attori è pulita e convincente. Il tutto si incastra in un’opera che meriterebbe di essere a pagamento tanto convince e richiama alla memoria la stesse sensazioni provate nel giocare il primo Half-Life.

Livelli come “Tensione superficiale” e “Lambda Core” sono adrenalinici e anche più interessanti ad oggi, con la nuova grafica, rispetto a quelli del 1998. Insomma, per farla breve senza spendere troppe chiacchiere in un titolo che andrebbe provato di corsa; Black Mesa è un capolavoro con pochissimi difetti. Merita di essere inserito nella libreria di giochi anche se non avete mai giocato alla versione originale del gioco. Appunto, il pubblico a cui si riferisce il lavoro è praticamente indistinto. Non importa che siate novelli del genere; profondi conoscitori di Half-Life o nuovi, Black Mesa è per tutti, invita al gioco intenso e soprattutto meditato. Farete subito amicizia con il “Quick Save”, perché la vecchia scuola di giochi insegnava l’astuzia e ragionamento e perciò inutile evitare lo sforzo: dovrete rimboccarvi le maniche e convivere con la sensazione di survival. Mira precisa, uso moderato di munizioni e granate non bastano, ci vuole fortuna, salvataggi pronti all’uso e in parecchie sezioni anche “osare”, perché con alcuni enigmi rivisitati, nel risolverli non troverete aiuto nella memoria, ma soltanto nel provare e riprovare finché non si intuisce la strada giusta da percorrere.

Infine il team ha anche riprodotto una versione deathmatch e team deathmatch che testeremo con più calma. Anzi, vi invitiamo a giocare e sfidarci.

Dove scaricarlo?

Il gioco e tutte le informazioni ad esso correlato sono disponibili al sito: http://www.blackmesasource.com/

Il pacchetto di installazione è di 3.9 GB e non richiede Half-Life o successivi per funzionare. Bisogna soltanto scaricare un pacchetto di sviluppo che verrà richiamato direttamente dal file d’installazione della mod. Necessario è avere Steam con un’account (è gratuito iscriversi) per aggiungere alla libreria il gioco. In generale, i requisiti di sistema sono in linea con quelli di Half-Life 2 (512MB Ram, processore 2.0 GHz e 256MB memoria video) e perciò non sarà difficile godersi appieno il gioco con tutti i dettagli al massimo. La configurazione di prova è stata:

-i5 3570k

-8GB RAM DDR3 1300 MHz

-ASUS HD Radeon 7870

-SANDISK SSD Extreme 128 GB

-Windows Seven 64 Bit

Nettamente al di sopra dei requisiti richiesti. Peccato però che i caricamenti non sono proprio rapidissimi e in qualche sezione c’è un netto calo di Frame Rate apparentemente ingiustificato.

Commento finale

Un capolavoro senza precedenti. Un modo efficace e definitivo per giocare al primo Half-Life con l’aggiunta di nuovi contenuti in grado di darci la sensazione di déjà-vu e costringendoci a non giocare a memoria visto la nuova struttura dei livelli. Doppiaggio perfetto, soundtrack originale e gioco perfettamente in sintonia con il progenitore del 1998. Proverete emozioni vere e soprattutto appartenenti ad una scuola di giochi in via di estinzione. Quella in cui dovevi morire parecchie volte e imparare a memoria una porzione di gioco per poterla superare con dignità. Peccato per alcune sezioni veramente ostiche e l’intelligenza artificiale non perfetta come tutto il resto. Black Mesa va giocato e rigiocato a partire da ora!

Voti BlackMesa

Giocabilità 90
Grafica 90
Sonoro 90
Longevità 90
Globale 90

Pro

– Tante sezioni nuove

– Stesse emozioni del primo Half-Life

– Ricostruzione perfetta di Black Mesa

Contro

– Alcune sezioni frustranti

 Il titolo è disponibile dal 14 Settembre 2012  su PC.



PRO


CONTRO

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