La maggior parte delle tariffe mobile degli operatori nostrani, include 1-2 GB dedicati alla navigazione veloce tramite i nostri dispositivi, prevalentemente smartphone poiché i tablet hanno un margine dedicato maggiore (intorno ai 5GB di media per le offerte). Ovviamente parliamo di abbonamenti per utenti quotidiani e quindi non business che hanno un’altro mercato di offerte di riferimento.
Cosa accade quindi? Se non si ha voglia di vedersi recapitare il simpatico messaggino d’avviso che il traffico dati residuo è in esaurimento dopo pochi giorni dal rinnovo dell’offerta, bisogna applicare delle accortezze.
Evitare di vedere video (al bando quelli in HD); chiudere App inutilizzate aperte in background; evitare di scaricare tonnellate di notifiche ed e-mail quando non necessario; e abusare sessualmente di servizi come Skype e Viber. Stiamo parlando ovviamente per i possessori di smartphone, quelli di tablet invece hanno (capitan ovvio) un margine di discrezionalità maggiore.
Discorso a parte meritano WhatsApp e Facebook. La prima è un’App consolidata e molto sicura. Il traffico dati, anche scambiando molte immagini, non viene colpito severamente perché degli algoritmi di compressione permettono lo scambio di pacchetti ad un’alta velocità e minima spesa in termini di Megabyte. Purtroppo Facebook Mobile, e ovviamente parliamo della versione per iPhone, difetta di parecchie cose e in primis l’essere un salasso per gli smanettoni.
Chi utilizza quotidianamente l’applicazione e scarica ogni singola notifica e magari condivide foto e molti status, si ritrova a metà mese con una media di 300-400 MB consumati, molti di questi a vuoto. Gli sviluppatori hanno ammesso a denti stretti che c’è bisogno di molto lavoro per riparare il buco nel secchio che l’applicazione si porta dietro da mesi.
Per cui consiglio saggio è utilizzare Facebook Mobile in maniera pacata e magari disattivando le notifiche push, le più criticate e anche condannate nel nostro caso.
