Recensione Resident Evil HD

Bentornati a Raccoon City!

Versione testata: PlayStation 4

Capcom è in grado di fare grandi cose. Nel corso degli anni l’ha sicuramente dimostrato, proponendo prodotti validi, concreti e bellissimi. Allo stesso modo è riuscita anche a scivolare pubblicando titoli decisamente al di sotto delle aspettative. Non stupitevi, però, se oggi troverete solo parole d’elogio per Resident Evil HD, l’ennesimo remake dello storico Biohazard uscito originariamente nel 1996 ed approdato, ancora una volta, su PC e sulle nostre console casalinghe di nuova generazione.

Se della saga e di Capcom si è scritto abbastanza, oggi si inaugura un nuovo capitolo perché il titolo (già disponibile su PlayStation Network, Xbox Live e Steam) spalanca le porte praticamente a tutti. Non importa che abbiate già giocato alla versione GameCube, a quella Wii oppure solamente all’originale: Resident Evil HD rappresenta per ogni amante della saga e dei survival horror quel desiderio nascosto, quasi inconfessabile. Perché se nel 1996 un ammasso di pixel che componevano scenari, Jill e Chris, hanno fatto innamorare milioni di persone, oggi quell’immagine così pulita della magione, dei protagonisti e degli zombie non sono solo un modo per un celebrare un anniversario, ma anche la voglia di urlare al mondo che Biohazard non morirà mai.

Bentornati (benvenuti) a Raccoon City!

Una minaccia oscura, tanti misteri ed una villa che in realtà è la sede dell’Umbrella Corporation: benvenuti (oppure bentornati) a Raccoon City. Capcom ha costruito un intero franchise su un primo capitolo ancora validissimo. Il motivo per cui Resident Evil HD andrebbe giocato da tutti non lo si trova in una trama comunque ancora affascinante, ma bensì per l’atmosfera e quell’ansia che una sceneggiatura, oggi più che mai d’oro, riesce ad esprimere.

Jill Valentine e Chris Redfield sono alla ricerca di una verità, all’apparenza solo sovrannaturale ma che nasconde orrori difficilmente ipotizzabili dalla maggior di parte di noi. Nonostante siano passati ben 17 anni, il tutto è ancora valido e si regge in piedi perfettamente sulle sue gambe, dimostrando di resistere al tempo. Nulla si è arrugginito nei meccanismi di gioco, anzi: la sua storia appare ancora oggi fresca, divertente e soprattutto inquietante. Perché l’orrore non ha (solo) bisogno di mostri e scene splatter oppure una colonna sonora adeguata, ma soprattutto una storia in grado di farci rimanere incollati allo schermo.

Meglio dell’originale

Il gameplay di Resident Evil HD è rimasto praticamente immutato: l’esplorazione, la risoluzione dei vari enigmi che troveremo avanzando nella storia e molti altri elementi sono uguali alle varie versioni uscite nel corso degli anni. Un gameplay solido che però è riuscito anche a migliorarsi, grazie alla possibilità di muovere il personaggio di 180 gradi, cosa che fa ovviamente la differenza visto che ci permette di spostare l’inquadratura più rapidamente.

Rimane il salvataggio con la macchine da scrivere ed i vari nastri d’inchiostro, nascosti all’interno della magione, e permane anche la difficoltà in base al personaggio che sceglieremo: Jill Valentine infatti godrà di tutti i vantaggi presenti nella versione originale, quindi si troveranno più medikit, più spazio nell’inventario, più munizioni ed il grimaldello che ci permetterà di aprire i vari cassetti nella villa. Al contrario, Chirs avrà meno slot disponibili per l’inventario e non partirà fin da subito con un’arma, oltre ad avere un numero decisamente più esiguo di munizioni.

Incubi a 1080p

Ad inizio agosto, Capcom disse chiaramente che il remake sarebbe stato prodotto basandosi sulla versione GameCube del titolo, uscita originariamente nel 2002 che andava a modificare molte parti del titolo originale tra cui il comparto tecnico, alcuni elementi della sceneggiatura (senza rivisitarla, chiaramente) ed offriva un comporto grafico più avanzato. A sei anni di distanza dall’uscita originale, i soldi per l’acquisto li valeva sicuramente. Ed anche oggi non è cambiato nulla: Capcom è riuscita a ridare nuova linfa vitale al titolo survival per eccellenza del suo franchise e così Resident Evil HD non solo gode dei 1080p e 30 fps (su console), ma anche di un comparto grafico rivisitato al meglio, senza esagerare. E così, Chris Redfield e Jill Valentine hanno un aspetto realistico, la Villa/Laboratorio dell’Umbrella risplende di vita propria (così come tutte le altre location del titolo), con un level design che finalmente gode di un realismo non indifferente.

Resident Evil HD si dota anche di un comportato audio di tutto rispetto: nonostante le tracce non siano state modificate, sono finalmente di ottima fattura e questo contribuisce non solo sul piano tecnico a renderci molto più contenti e soddisfatti, ma alimenta quel senso di orrore e di ansia che ci guiderà attraverso i vari livelli. Non stiamo solamente parlando della colonna sonora, ma bensì dei versi dei nemici, dei rumori, degli effetti audio, insomma, e di tutto ciò che riguarda in generale i nostri padiglioni auricolari. Un’importante modifica, poi, riguarda la possibilità di cambiare la visualizzazione (tra 16:9 e 4:3) e lo schema di comandi (uno più moderno ed il classico) in qualsiasi momento della nostra partita.

Non è un elemento da sottovalutare, poiché se da una parte Capcom si è impegnate per regalarci un titolo effettivamente valido, tantissimi fan avranno la possibilità di godere della stessa resa grafica e del nuovo comparto tecnico anche utilizzando i comandi originali ed il formato video originale, tra l’altro supportato anche dai filmati in Computer Grafica. Certo, si poteva fare di più: i fondali dinamici, i nuovi elementi di contorno ed i ricchi dettagli aggiunti potrebbero non essere sufficienti a soddisfare i palati moderni e concordiamo con voi, poiché ad esempio il blocco a 30fps non è malvagio di per se, ma ci si poteva lavorare sicuramente. Tuttavia, difetti come questo (l’unico “grave” trovato) svaniscono nel momento in cui davanti ai nostri occhi abbiamo il survival per eccellenza, in tutto il suo splendore.

Commento finale

Resident Evil HD è la dimostrazione che quando si ha una gallina d’oro in casa basta darle una sistemata per renderla ancora più bella. Nonostante i vari remake ed il prodotto del 1996 (così come quello del 2002) rimangano delle perle di rara bellezza, ad oggi è stato dato un tocco in più al franchise, dimostrando come il tempo non solo non abbia reso il titolo meno giocabile, anzi: ha contribuito a donare del fascino aggiuntivo che lo rende ancor più maestoso.

Pro Contro
– Resident Evil in Fu
ll HD
– Ancora valido, sia per i neofiti che per i fan della saga
– I 30 fps sono una piccola sbavatura
Voto Globale: 85

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