Recensione Norn9: Var Commons

Mai pensato di allevare una mucca su una nave volante?

Versione testata PS Vita.

Nel variegato panorama delle visual novel di stampo giapponese, un posto di rilievo è occupato senz’ombra di dubbio dagli otome game. Si tratta di un genere specificatamente pensato per il pubblico femminile dove, ai classici eroi shonen circordati di ragazzi procaci e pronte a seguire il protagonista in capo al mondo, si contrappongono personaggi più romantici e, per certi versi, più complessi. Dopo aver già trattato il genere con il buon Amnesia: Memories, oggi torniamo sull’argomento con un nuovo titolo sviluppato da Otomate, ovvero Norn9: Var Commons. Uscito un paio di anni fa su PSP e portato di recente su PlayStation Vita, il gioco arriva per la prima volta in Europa a qualche mese di distanza dalla seconda release giapponese. 

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L’ambasciata degli esper

Inaspettatamente il gioco si apre mettendoci nei panni di un ragazzino prodigio di nome Sorata Suzuhara. Durante una gita scolastica, il bambino perde conoscenza e, al suo risveglio, si ritrova in una Tokyo diversa da quella a cui era abituato. Soccorso da una bizzarra ragazza senza nome, i due prendono il volo su una misteriosa nave in cerca di indizi su come riportare Sorata a casa. In realtà la storia, dopo un lungo prologo in cui viene presentata una buona parte del cast dei personaggi, sposta il suo focus da Sorata verso le tre ragazze protagoniste del gioco. Sarà attraverso gli occhi di una di loro che indagheremo il background degli altri nove membri dell’equipaggio. Tra minacce incombenti, misteriose organizzazioni internazionali e viaggi spazio temporali, ci troviamo così ad approfondire il passato e i superpoteri di questi fantomatici esper, ambasciatori di pace incaricati dall’organizzazione intergovernativa The World di mantenere la pace nel mondo. L’internazione nel prologo è pressoché nulla ma, una volta deciso qualche strada intrapendere, si torna agli standard del genere: lunghe righe di dialogo a cui ogni tanto siamo chiamati a rispondere scegliendo tra due alternative. Il sistema Eye Catch permette subito di capire se abbiamo dato la risposta “giusta” e, attraverso una classica barra di affinità, possiamo tenere traccia dei progressi della nostra relazione. Ogni route ha infatti i canonici finali alternativi: uno felice e uno (o due) in cui non va tutto per il verso giusto. nonostante abbiano una cornice comune (che sarà svelata totalmente solo assistendo a tutti gli happy ending e al true ending che si sblocca successivamente), le strade percorse si rivelano anche molto diverse tra loro, sia nelle relazioni tra i personaggi sia nelle loro reazioni agli eventi. Pur attingendo a tutti i cliché del genere,  Norn9 presenta poi una caratterizzazione di buon livello, anche psicologica, che rende più interessante poter ricominciare il gioco per più di dieci volte. Peccato per gli spiegono nei finali di ogni percorso, che tradiscono una certa approssimazione nell’amalgamare la cornice con le singole storie.

Bishonen anche ad 8 bit

Un lato interessante di Norn9: Var Commons, ormai consueto in molti otome, è quello di accompagnare la parte narrativa con simpatici extra. In questo caso i ragazzi di Otomate hanno deciso di dilettarci con le classiche immagini in computer grafica (che “parlano” se si toccano determinati punti), video d’animazione ed uno store in-game dove spendere i punti guadagnati completando le diverse storie. Qui si ottengono immagini bonus di puro fan service (profondamente diverso da quello dedicato ai ragazzi), le tracce della colonna sonora e alcuni mini fumetti metanarrativi. Ma non finisce qui: c’è anche una sezione in cui si possono mixare nell’ordine che preferiamo alcune linee di dialogo sbloccate nel corso del gioco, una serie di video che si ottengono al termine della prima run e persino un mini gioco in 8 bit che strizza l’occhio ai Pokémon! Quest’ultimo, chiamato Norn9 Quest è invero un po’ deludente (scelto un personaggio si assiste inermi ad una serie di tre scenette casuali), ma è un’ottimo metodo per accumulare i punti necessari a sbloccare i bonus nello store. Il comparto tecnico offre infine il pacchetto base del genere: artwork ben disegnati in stile anime, con sfondi 2D sufficientemente dettagliati e qualche filmato che accompagna le scene di maggiore pathos. Buono il sonoro che segue senza incertezze gli sbalzi emotivi delle situazioni narrati. Da notare inoltre che il tema principale è stato composto niente meno che dal maestro Nobuo Uematsu, una garanzia nel panorama musicale dedicato ai videogiochi. Piccola critica finale alla localizzazione: il gioco arriva in Occidente con parlato giapponese e sottotitoli in inglese, che presentano un adattamento piuttosto invasivo e finiscono per modificare persino il modo in cui i personaggi si chiamano tra loro. Il risultato finale crea così anche un po’ di confusione.

Norn9 Var Commons02

Commento finale

Norn9: Var Commons è un ottimo otome game, che presenta un lato narrativo curato nonostante l’ovvia centralità delle storie d’amore rispetto alla trama principale. Qualche spiegone di troppo non mina il buon lavoro di Otomate, che conferma le proprie qualità confezionando profili psicologici riconoscibili e ricchi di sfaccettature. Completato da numerosi extra, Norn9 non può che essere un must have per tutte (e tutti) gli appassionati del genere.

Pro Contro 
– Interessante approfondimento psicologico sui personaggi
– Storie d’amore tra “supereroi”
– Tanti extra in-game
– Cornice un po’ slegata dai singoli percorsi
– Mini-gioco in 8-bit privo di interazione
– Localizzazione inglese molto invasiva
  Voto Globale: 80 
 
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