Recensione volante Thrustmaster T150

Benvenuti nel mondo delle simulazioni di corsa

Il mercato dei simulatori di corse, sia su console che su PC, non è mai stato così florido come negli ultimi anni. Titoli come Project Cars o Assetto corsa, la cui versione console è oramai alle porte, hanno sostanzialmente riscritto ciò che è lecito aspettarsi da un titolo simulativo, offrendo un grado di realismo mai visto prima d’ora e parzialmente paragonabile a quello dei simulatori usati dai professionisti del settore.

L’ostacolo tuttavia più grande ad una piena simulatività, sia su console che su PC, almeno per coloro che non erano in grado di affrontare importanti investimenti, era l’assenza di un volante che fosse allo stesso tempo economico, ovvero offerto nella fascia di prezzo sotto i 200 euro, ma affidabile e preciso come i modelli più costosi o quasi. Almeno sino ad ora, perchè con questo T150 Thrustmaster si prefigge di offrire anche a questi giocatori un dispositivo che abbia ben poco da invidiare ai più blasonati volanti offerti dallo stesso produttore, come il T300, o quelli di altre aziende come Logitech o Fanatech.

t150 2

Design e finiture

Thrustmaster T150 è un volante solido e robusto che riprende le linee del pluripremiato T300 (il cui costo è al momento di oltre 300 euro) sia nel design che nella disposizione dei pulsanti necessari a navigare nei menù. L2/R2, così come quelli Option e Share sono facilmente raggiungibili con il vostro pollice mentre impugnate il volante, mentre per accedere al DPAD vi basterà un piccolo movimento della mano. I pulsanti L3 e R3, invece, sono posizionati sulla base dello sterzo, dove si trova anche il pulsante Mode e quello di switch PS3/PS4.  Come dicevamo il T150 mutua dal suo fratello maggiore T300 il chipset che consente di rendere compatibile il volante sia con una PS3 che con PS4, mantenendo tutte le funzionalità dei pulsanti sullo sterzo e senza il fastidio di dover collegare un controller DS4 come per il predecessore T100. Si tratta di un’ottima aggiunta che rende il volante decisamente versatile, anche per chi è ancora legato a GT7 e pianifica di passare alla nuova ammiraglia Sony solo nei prossimi mesi.

Il volante appare solido e robusto, merito anche della particolare conformazione della sua base e della buona qualità delle plastiche utilizzate.  Le levette sul retro sono in metallo verniciato e la molla che le controlla è incredibilmente reattiva. I materiali e lo spessore di queste, inoltre, donano  importanza all’intero sterzo. Il rivestimento del volante presenta inserti in gomma blu traforata solo nella parte più a contatto con le mani e garantisce un buon grip anche con le mani sudate (Nella versione “Ferrari”, gli inserti sono in rosso con il cavallino rampante a fare da logo centrale). La plastica centrale invece non è il massimo ma fa comunque la sua figura, mentre le dimensioni piuttosto contenute (il diametro è appena 27,96 cm/11″) conferiscono al volante un aspetto sportivo. Il volante va fissato al tavolo, o alla piattaforma che userete come cockpit, con un sistema piuttosto macchinoso che abbiamo trovato davvero scomodo. Si tratta di una sorta di pressa alle cui due estremità sono fissate due ventose che dovrebbero garantire maggiore stabilità. La staffa sarà tenuta ferma poi da una vite. La particolare conformazione rende però questo sistema di fissaggio scomodo e non utilizzabile ovunque, lasciando fuori ad esempio le scrivanie che hanno uno scalino tra la parte frontale e il piano e costringendovi, in questi casi, ad acquistare uno stand specifico.

La pedialiera a due pedali è costruita in una plastica di buona qualità; i pedali di freno e acceleratore hanno altezze e inclinazione differente (regolabile) e sono in grado di offrire una buona resistenza durante la pressione, che è differenziata per i due pedali: più rigido e progressiva per il freno e più leggera per quello dell’acceleratore. La risoluzione dei pedali è a 10bit, il che garantisce una buona precisione nel dosaggio della frenata o dell’acceleratore, sebbene sia evidente una certa zona morta a cui è necessario fare l’abitudine.

Il grip della pedaliera con il pavimento non è perfetto e potrebbe capitare che lo stesso scivoli in avanti se avete una posizione di guida “allungata” e non perpendicolare alla pedaliera. Per fortuna la pedaliera può essere sostituita sia con quella del T300, sia con altre pedaliere professianali aventi il medesimo collegamento RJ45.
t150 productpedalsetpackshot emea 1
Tecnica e prova su strada

La parte migliore di questo volante è sicuramente la componente tecnica. Si tratta infatti di un volante con rotazione a 180° e force feedback con motore a cinghia e ingranaggi. Il T150 inoltre dispone di un sistema proprietario chiamato Immersion TouchSense con un angolo di rotazione variabile tra i 280° e 1080° e una risoluzione a 12-bit (i dispositivi concorrenti come il Logitech Driving Force GT si fermano a 10), capace di leggere fino a 4096 valori sull’asse di rotazione dello sterzo. Questo valore indica quante posizioni lo sterzo è in grado di rilevare da lock a lock, perciò maggiore sarà la risoluzione e i punti individuabili maggiore sarà la precisione e l’accuratezza dello sterzo, così come, per usare un termine non appropriato, la fluidità della guida. Per fare un esempio immaginate di settare lo sterzo con una rotazione di 1080° (3 volte 360°): su questa immaginaria ruota dovrete segnare 4096 punti, che rappresenteranno i singoli punti di matrice individuabili dallo sterzo durante la guida. Se paragonato al T300 la differenza è evidente avendo quest’ultimo una risoluzione di 16bit, equivalenti sulla nostra immaginaria ruota a 65.000 punti valore. Tuttavia l’incidenza della maggiore risoluzione sulla guida in game è praticamente nulla, avvertibile soltanto se si fosse in grado di ruotare per meno di 0.8mm lo sterzo (lo scarto tra i 4096 punti individuati dal T150), cosa praticamente impossibile. Senza contare il fatto che la gran parte dei titoli simulativi disponibili su console o pc difficilmente sarebbero in grado di avvertire tali infinitesimali variazioni della sterzata.

Il Force Feedback è veloce, preciso e silenzioso ed in grado di offrire una straordinaria sensazione di immersività già “out-of-the-box” con titoli come Project Cars (PS4) o Assetto Corsa (PC). Qualche settaggio in più invece è necessario per renderlo utilizzabile in Driveclub.
La resistenza offerta dal Force Feedback è buona ma non eccezionale e sicuramente non comparabile con quella del T300 o di altri volanti più costosi, inserendosi in diretta competizione con il Logitech Driving Force Gt, sul quale peraltro vince sotto quasi ogni altro aspetto. Particolarmente rilevante in questo caso, quello che in gergo viene definito l’internal drag, cioè la resistenza offerta dal meccanismo interno durante la sterzata, prima quindi che il force feedback si attivi. Tale resistenza succhia potenza al motore del force feedback restituendo una coppia più debole allo sterzo. Si tratta in ogni caso di un risultato sicuramente superiore a quanto visto fino ad ora per altri volanti nella medesima fascia di prezzo o anche leggermente superiore.

Commento finale

Il Thrustmaster T150 va a colmare un gap dell’offerta di volanti che rischiava di tenere fuori dai giochi gran parte dei videogiocatori console, sicuramente poco disposti a spendere per una periferica più del costo della console stessa. Se si accetta qualche piccolo compromesso, assolutamente normale per un prodotto in questa fascia di prezzo, come una pedaliera non proprio eccellente e una staffa per il fissaggio scomoda, il T150 offre una precisione eccezionale, una buona qualità costruttiva ed un Force Feedback interessante per un prodotto che costa, cercando un po’ in giro,  solo 150 euro. Sia che vi avviciniate per la prima volta al mondo delle simulazioni automobilistiche, sia che siate già piuttosto esperti ma il vostro budget non vi permette di migrare sul fratello T300, il T150 sarà in grado di darvi più di qualche soddisfazione e rappresenta per noi un acquisto decisamente consigliato.
Pro Contro
– Buona qualità costruttiva
– Sterzo molto preciso e force feedback silenzioso e veloce.
– Prezzo eccezionale
– Staffa di fissaggio scomoda
– Pedaliera da migliorare
– Force Feedback un po’ troppo morbido
Voto Globale:  80
Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

Rispondi

Ultimi Articoli