Recensione Destroy All Humans! (Nintendo Switch)

Destroy All Humans! è un franchise di videogiochi action/adventure open world concepito per essere una parodia dei film di invasione aliena dell’era della Guerra Fredda. Il titolo fu sviluppato da Pandemic Studios e pubblicato da THQ nel lontano 2005 per PlayStation 2 e Xbox per poi approdare l’anno scorso su PlayStation 4, Xbox One e PC (qui trovate la nostra recensione completa al gioco in versione Windows).

In questa sede, ci limiteremo ad analizzare le prestazioni della versione Nintendo Switch disponibile dal 29 giugno 2021. Questa include anche l’inedita e chiacchierata missione perduta dell’Area 42 e lo skin pack!


Versione testata: Nintendo Switch


Cospirazioni aliene

Ad occuparsi dello sviluppo di Destroy All Humans! è stato Black Forest Games (Titan Quest e Fade to Silence). Il giocatore controlla Crypto Sporidium 137, il classico omino grigio (dalla battuta sempre pronta e irriverente) che appartiene alla razza Furon, la quale per sopravvivere necessità della clonazione. A seguito dell’abbattimento di un disco volante e al rapimento del predecessore di Crypto 137, gli umani riescono a mettere le mani sulla preziosa tecnologia Furon.

Proprio per questo motivo, il nostro protagonista alieno, comandato e assistito da Pox, si troverà suo malgrado sulla Terra a combattere contro gli umani (che definisce scimmie) e ad indagare su una misteriosa cospirazione di una fantomatica organizzazione super segreta chiamata Majestic.

Gameplay

Il gameplay di Destroy All Humans! è piuttosto semplice, l’obiettivo è quello di annientare tutto quello che si può annientare fra missioni stealth che permettono di infiltrarsi, assumendone l’aspetto, fra gli umani, di indagine e di combattimento. Fra raggi della morte, pistole laser, poteri psichici (utili per controllare gli essere umani, farli volare via o per estrarre prezioso DNA dai loro steli cerebrali) e un sempre pronto disco volante, l’avventura di Crypto 137 è a dir poco esilarante e scorrerà leggera fra scenari urbani, montagnosi e balneari. La difficoltà è tarata verso il basso, difficilmente si finirà per fallire una missione, se non in alcuni sporadici casi.

Prestazioni

Su Nintendo Switch le prestazioni non sono impressionanti, anzi. In modalità docked si notano tutte le problematiche del titolo. In particolar modo, graficamente abbiamo avuto la sensazione che non sia stato dedicato troppo tempo per le cure del caso. Spesso ci si ritrova ad avere a che fare con texture slavatissime e a bassissima risoluzione così come i ricorrenti fenomeni di pop-in che infastidiscono e non poco, con NPC che appaiono letteralmente dal nulla, così come abitazioni, alberi, vetture e chi più ne ha più ne metta.

In modalità handheld la situazione migliora leggermente in quanto lo schermo piccino di Switch riesce a “camuffare” i limiti tecnici del gioco risultando in definitiva essere sicuramente più godibile e apprezzabile. Il vero problema della versione portatile è che le scritte a schermo sono minuscole il che rende complesso leggere quanto indicato, soprattutto come obiettivo missione o semplicemente nel seguire le linee di dialogo fra Pox e Crypto. Mancando il doppiaggio in italiano ciò porterà i più a dover spessissimo provare a leggere quanto scritto a schermo. Se invece masticate l’inglese grossi problemi non ce ne sono in quanto potrete affidarvi alle vostre orecchie pensando soltanto al prossimo umano da massacrare.

In compenso, abbiamo comunque apprezzato alcuni elementi grafici, come il sistema di illuminazione che sebbene non rasenti il fotorealismo riesce comunque ad essere convincente. Meno bene i tempi di caricamento che sono piuttosto lenti complice anche la divisione in missioni/episodi che per la maggiore spezza il ritmo di gioco. Ovviamente il problema non è da imputare a Nintendo Switch ma bensì al gioco che all’epoca venne concepito così.

Ottima invece la colonna sonora e gli effetti di gioco che riportano alla mente lavori cinematografici come Mars Attack ed in particolare la colonna sonora realizzata da Danny Elfman e diversi film del genere fantascientifico che erano tanto di moda negli anni ’50.

Commento finale

Destroy All Humans! è un titolo passatempo che sicuramente strapperà una risata a molti giocatori. Il gameplay è semplice, gli scenari di gioco sono vari e la difficoltà è accettabile. Sicuramente il fattore portabilità di Nintendo Switch fa la differenza nella scelta fra questa versione o un’altra disponibile su un sistema diverso. Il prezzo non è propriamente basso, parliamo comunque di 39,99 € e sebbene il gioco riesca ad intrattenere, il nostro consiglio è quello di attendere un drastico calo di prezzo prima di acquistarlo!

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6.5

Non eccelso ma tutto sommato divertente


Destroy All Humans! è un titolo passatempo che sicuramente strapperà una risata a molti giocatori. Il gameplay è semplice, gli scenari di gioco sono vari e la difficoltà è accettabile. Sicuramente il fattore portabilità di Nintendo Switch fa la differenza nella scelta fra questa versione o un’altra disponibile su un sistema diverso. Il prezzo non è propriamente basso, parliamo comunque di 39,99 € e sebbene il gioco riesca ad intrattenere, il nostro consiglio è quello di attendere un drastico calo di prezzo prima di acquistarlo!

PRO

    - Un titolo leggero che riuscirà ad divertire molti giocatori
    - Fattore portabilità da non sottovalutare

CONTRO

    - Graficamente non al massimo della forma
    - Caricamenti lenti
Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

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