Gamer professionisti, ecco il lavoro dei sogni di sempre più bambini

Per tanti anni i lavori a cui la gran parte dei bambini aspiravano, erano riconducibili a lavori tradizionali quali il medico, l’avvocato, il veterinario, o a figure quasi mitiche come l’archeologo (qualcuno ha detto Indiana Jones?) l’astronauta o ovviamente il calciatore. E sebbene alcuni di questi mestieri restino ancora nell’immaginario dei bambini di tutto il mondo, ce n’è uno che sta conquistando sempre più giovani, quello del pro gamer, ovvero un giocatore professionista che ha fatto del suo hobby una professione.

Scopriamo quindi, come diventare pro gamer, visto che è un sogno che è sempre più condiviso.

Come si può diventare dei gamer professionisti

In un settore che è stato completamente rivoluzionato, come si può notare anche dal boom delle scommesse esports, è necessario mettere in evidenza come raggiungere i livelli più alti come pro gamer non è così semplice come in tanti potrebbero pensare.

Insomma, si tratta di una carriera esattamente come tutte le altre. Quindi, come per ogni altro lavoro, serve metterci grande impegno e dedizione, ma anche essere maturi nel gestire in maniera equilibrata questo impegno (come abbiamo provato a raccontarvi qui)

Il primo passo è indubbiamente quello che porta alla scelta del videogioco con cui si ha intenzione di sfondare. In questo senso, sono due le strade che si possono intraprendere. La prima è quella di provare a lanciarsi in questo settore puntando su un titolo già affermato e diffuso, altrimenti si può provare con un gioco emergente, uno di quelli da poco proposti nel mondo degli Esports.

Come si può facilmente intuire, entrambe le scelte hanno vantaggi e svantaggi. Nel primo caso, sarà facile trovare tornei su tornei, che vengono sponsorizzati e che mettono in palio decine e decine di lauti premi. Detto questo, però, sarà molto più complicato arrivare ad alti livelli

Il sistema di allenamento per diventare pro gamer

A questo punto, una volta deciso quale gioco possa essere più appassionante, ecco che bisogna intraprendere un percorso di allenamenti molto intenso. Anche se gli addetti ai lavori la pensano diversamente per quanto riguarda questo aspetto. Ci sono giocatori professionisti che si allenano solo ed esclusivamente due ore al giorno, mentre altri arrivano anche fino a sei ore davanti allo schermo ogni santo giorno. C’è, però, un aspetto ben preciso che è condiviso da tutti: gli eccessi non servono assolutamente a nulla e, quindi, per potersi allenare in maniera efficace, le maratone davanti alla console non hanno alcun senso.

C’è una diffusione convinzione che i gamer professionisti corrispondano a dei nerd che passano a casa davanti allo schermo tutta la giornata. Invece, la realtà dei fatti è completamente differente. Allenarsi in maniera eccessiva è il primo errore che è facile commettere, ma che bisogna evitare.

Un giocatore professionista, invece, tiene molto alla sua forma fisica ed è equilibrato quando si tratta di allenarsi. È fondamentale rispettare un criterio ben preciso, ovvero quello legato alla soglia di attenzione. Nel momento in cui quest’ultima si riduce, non ha alcun senso rimanere di fronte allo schermo.

Di conseguenza, indipendentemente dall’età, è importante cercare di mantenersi in allenamento e in buona forma fisica, evitando di focalizzarsi unicamente sui videogiochi. Gran parte dei gamer professionisti, tra le altre cose, hanno un’età che va da 14 fino a 30 anni. Quindi, è necessario sviluppare e tenersi impegnati con altre attività, che siano rappresentate dallo studio oppure dal lavoro, evitando di dedicare tutto il tempo unicamente a questa passione e a coltivare il sogno di diventare un gamer di professione.

L’allenamento, come dicevamo in precedenza, può fare la differenza. Come agire? Serve prima di tutto muoversi per step. Il primo passo è quello di allenarsi sfruttando la modalità offline: battete il computer anche con i livelli di difficoltà più alti e, solo a quel punto, sarete pronti per battervi nei tornei online, andando alla ricerca di sfide con delle persone reali.

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