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Street Fighter V, svelati nuovi segreti emergono dal data-mining della versione PC

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Numero di personaggi giocabili, costumi alternativi e stage.

SFv_Dump è il nome dell’account Twitter che ha reso disponibili tutte le linee di codice di Street Fighter V, svelando il numero di personaggi giocabili, il numero di costumi per loro presenti al lancio del titolo ed il numero di stage giocabili. Stando a quanto rivelato, il titolo vanterà un totale di 18 personaggi, 2 in più rispetto a quelli giocabili annunciati; si tratterà probabilmente di boss che non potranno essere sbloccati come personaggi giocabili, almeno al lancio.

Per quanto riguarda i costumi, invece, ognuno dei personaggi avrà accesso a 3 set differenti al lancio, saranno inolte presenti 12 stage su cui lottare, un numero ben più grande rispetto ai titoli precedenti del franchise.

Need for Speed, ufficialmente in fase Gold

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Pochi giorni al lancio del nuovo racing-game targato EA.

Tramite un tweet sul profilo ufficiale dedicato a Need for Speed, Electronic Arts rende noto che il nuovo titolo della serie è ufficialmente entrato in fase Gold e che, dunque, sarà disponibile presto su PlayStation 4 ed Xbox One, mentre come già annunciato precedentemente, sarà reso disponibile su PC nei primi mesi del 2016.

Vi ricordiamo che il nuovo Need for Speed rappresenta un reboot per la serie, vanterà un mondo di gioco Open-World (a la “The Crew”, per capirci) e rappresenterà la prima apparizione del franchise su console di ottava generazione.

Aspettiamo con ansia, dunque, il lancio del titolo, previsto per il 5 Novembre.

Call of Duty: Black Ops III, svelati i requisiti minimi della versione PC

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Le vostre “macchine” sono pronti all’arrivo del nuovo CoD?

Disponibile a partire dal mese prossimo su PC, PlayStation 3, Xbox 360, PlayStation 4 ed Xbox One, Call of Duty: Black Ops III è il nuovo, attesissimo, titolo facente parte dell’ormai più che decennale franchise creato da Activision; la compagnia stessa ha recentemente diffuso e resi noti i requisiti minimi per la versione PC del titolo, che potrete trovare a seguire:

S.O.: Windows 7/8/8.1 (64-Bit)
CPU: Intel Core i3-530/AMD Phenom II X4 810GPU: GeForce GTX 470/AMD Radeon HD 6970
RAM: 6Gb
HDD: Minimo 60Gb liberi

Google, Intelligenza artificiale – futuro dell’azienda

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Al centro di tutto.

Con la continua crescita di Google ed i continui progetti a cui si dedica, con la divisione Alphabet ed il nuovo CEO, Sundar Pichai, c’è una cosa in cui Mountain View avrà sempre in comune in ogni ambito: l’intelligenza artificiale. 
Dopo aver parlato dei risultati economici, superiori all’altro anno, con buona crescita, Pichai ha sottolineato che la concezione di “macchine che pensano” è il futuro.
«Le macchine pensanti sono il centro di tutto, stiamo reinventando ogni cosa facciamo.» Ciò consiste nella creazione di algoritmi che “imparano” giorno per giorno, assimilando grandi quantità di dati, in modo da comprendere ogni nostra azione. 
Un esempio pratico è il servizio di posta che, una volta analizzato i contenuti che teniamo o meno in considerazione, capirà come automatizzare queste scelte in modo autonomo, senza che l’utente debba far nulla. 
L’intelligenza artificiale procede a grandi passi, in questi due anni si sono raggiunti traguardi notevoli, che saranno di gran lunga migliori nel prossimo futuro, grazie anche al fatto che Microsoft, IBM e Facebook sono altri colossi decisi ormai ad investire anche loro in questo ambito.

Google, Intelligenza artificiale – futuro dell'azienda

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Al centro di tutto.

Con la continua crescita di Google ed i continui progetti a cui si dedica, con la divisione Alphabet ed il nuovo CEO, Sundar Pichai, c’è una cosa in cui Mountain View avrà sempre in comune in ogni ambito: l’intelligenza artificiale. 
Dopo aver parlato dei risultati economici, superiori all’altro anno, con buona crescita, Pichai ha sottolineato che la concezione di “macchine che pensano” è il futuro.
«Le macchine pensanti sono il centro di tutto, stiamo reinventando ogni cosa facciamo.» Ciò consiste nella creazione di algoritmi che “imparano” giorno per giorno, assimilando grandi quantità di dati, in modo da comprendere ogni nostra azione. 
Un esempio pratico è il servizio di posta che, una volta analizzato i contenuti che teniamo o meno in considerazione, capirà come automatizzare queste scelte in modo autonomo, senza che l’utente debba far nulla. 
L’intelligenza artificiale procede a grandi passi, in questi due anni si sono raggiunti traguardi notevoli, che saranno di gran lunga migliori nel prossimo futuro, grazie anche al fatto che Microsoft, IBM e Facebook sono altri colossi decisi ormai ad investire anche loro in questo ambito.

Il router ideale secondo i gamer? Ecco i “must-have”

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avm fritzbox gaming

PC ancora in testa nelle preferenze dei videogiocatori.

Grazie ad un interessante sondaggio condotto da AVM, la compagnia tedesca che produce la pluripremiata famiglia di prodotti per il networking, Fritz!Box, abbiamo avuto modo di scoprire interessanti e dettagliate informazioni riguardo alle preferenze e alle abitudini dei videogiocatori nostrani. Il sondaggio fornisce anche una visione d’insieme delle infrastrutture utilizzate e delle caratteristiche fondamentali che il router perfetto per il gaming dovrebbe avere. I risultati del sondaggio ci confermano una cosa, il PC resta la piattaforma ideale per ogni hardcore videogamer, così come la connessione LAN la più utilizzata dai videogiocatori. Se volete saperne di più vi rimandiamo al comunicato di seguito. 

Il router ideale secondo i gamer? Ecco i “must-have”

Gli utenti che hanno condiviso con AVM la propria opinione in merito al router ideale per il gaming in occasione del sondaggio condotto lo scorso maggio appartengono indubbiamente alla fascia “tech savy” tra i gamer. Hanno infatti fornito interessanti e dettagliate informazioni riguardo alle proprie preferenze ed abitudini, così come una chiara visione d’insieme delle infrastrutture utilizzate e delle caratteristiche fondamentali che il router perfetto per il gaming dovrebbe avere

Berlino – I gamer europei non hanno dubbi: la piattaforma preferita per la passione videoludica è di gran lunga il PC. Con un solido 82% degli intervistati, questo sorprendente risultato conferma un trend iniziato nel 2014 che vede una costante crescita del mercato dei PC nel settore gaming, a spese delle console. Mettendo a confronto i 909 partecipanti dei tre Paesi che utilizzano esclusivamente la console (un terzo dei quali si trova in Italia) con oltre il doppio di “puristi del PC”, emerge una netta preferenza per le postazioni fisse, sebbene in generale i cosiddetti “PC-Gamer” non disdegnino l’impiego aggiuntivo di una o più console per la propria esperienza di gioco. Un ulteriore motivo per il sempre più ridotto uso delle console è l’innegabile proliferazione di app e piattaforme mobili per il gaming, fruibili tramite smartphone e tablet, utilizzate da oltre il 60% dei partecipanti.

Un ulteriore informazione in merito all’infrastruttura utilizzata dai gamer riguarda la connessione scelta. Mentre 5.616 utenti preferiscono una connessione LAN, sia essa via router o via Powerline, 3.298 gamer giocano tramite wifi. La metà di coloro che si connettono senza cavi si colloca in Italia e solitamente gioca in modalità multiplayer. Peraltro tale modalità di fruizione “sociale” del momento di gioco è preferita dall’83% degli utenti: va da sé che una buona connessione di rete ed una buona banda internet siano la chiave per un’esperienza di gioco di qualità. Per questo motivo, tra le domande in merito ai “must-have” del router perfetto figurava anche una valutazione della qualità della connessione. Non meraviglia che secondo l’84% degli intervistati la stabilità della connessione sia la caratteristica primaria del router ideale per il gaming: ping e latenza alti, ritardi ed interruzioni di connessione compromettono la sessione di gioco, problemi menzionati dettagliatamente dal 14% dei partecipanti, oltre il 10% dei quali si trova in Italia.avm fritzbox gaming

Al secondo posto nella classifica dei “must-have” troviamo la velocità, con il 76% delle menzioni, seguita inaspettatamente dalla sicurezza. Connessioni protette risultano indispensabili per circa il 55% dei partecipanti, il 28% dei quali si colloca in Italia. E’ interessante notare che questo criterio è stato citato dal 24% degli intervistati di età compresa tra 40 e 49 anni nei tre Paesi, più si abbassa o alza l’età dell’utente meno rilevante pare essere il fattore sicurezza, che raggiunge un marginale 3,3% tra gli under 18, il 55% dei quali, però, è italiano. La facilità di installazione, menzionata dal 51% dei partecipanti, si colloca in quarta posizione.

La qualifica di gamer esperto di tecnologia assegnata ai partecipanti deriva dalla selezione di ulteriori caratteristiche fondamentali del router ideale. La facilità di utilizzo (38%) e la flessibilità (36%) sono considerati fattori minori, lasciandoci presumere che i partecipanti al nostro sondaggio siano tra i gamer che non disdegnano un approccio “hands-on” verso la propria infrastruttura. A fianco dei risultati già menzionati e del massiccio uso del PC insieme ad altre piattaforme, sinonimo di un’infrastruttura relativamente complessa, un ulteriore indicatore delle competenze tecniche dei partecipanti è il fatto che meno del 4% ha dichiarato di aver riscontrato problemi con la configurazione del router, contro il 67% dei gamer che ha riportato un’installazione senza intoppi. Per finire, solo l’1.2% degli intervistati non è a conoscenza del router utilizzato (per la maggior parte italiani e di età inferiore ai 29 anni), mentre il 4% preferisce non rivelarne il produttore.

Il prezzo è stato selezionato da meno del 25% dei partecipanti, il 47% circa dei quali vive in Italia. Ciò conferma l’idea diffusa che i gamer siano di norma una categoria di consumatori alto spendente. Il case-modding /design, estremamente importante per il PC, è del tutto irrilevante quando si parla di router, è infatti stato selezionato solamente dal 6% dei partecipanti.

Per quanto riguarda la connettività di rete interna, i partecipanti hanno mostrato una netta preferenza per le tecnologie di rete cablate, che si tratti di una connessione LAN diretta col router o di una combinazione di LAN e Powerline. Il 36% si affida invece al wifi (da notare: il 47% di essi è italiano).

Connubio perfetto delle caratteristiche “must-have” menzionate dai gamer in base all’infrastruttura impiegata, i FRITZ!Box includono di fabbrica tutte le funzionalità più rilevanti. Con le loro porte LAN gigabit posizionate sia sul router sia sugli adattatori Powerline e l’integrazione della tecnologia wireless AC, che offre una capacità di trasmissione fino a 1,3 Gbit/s, i FRITZ!Box 7490 e 3490 offrono velocità elevatissime out-of-the-box. La cifratura del traffico wifi (la chiave WPA2 è specifica per ogni singolo FRITZ!Box) e alla tecnologia push botton (WPS), l’installazione della rete wireless è estremamente rapida e sicura. Il traffico internet, d’altra parte, passa attraverso il firewall incorporato. La configurazione di regole per l’inoltro di porte sul firewall assicura la fruibilità protetta di giochi condotti in modalità multiplayer. Le opzioni per la prioritizzazione del traffico verso PC, console o dispositivi mobili utilizzati per il gaming contribuiscono enormemente alla stabilità della connessione.

L’idoneità del FRITZ!Box come router perfetto per i fan del gaming è confermata da un’ulteriore analisi delle risposte: è interessante notare come il 62% dei partecipanti che non ha segnalato problemi con la configurazione del router utilizzi un FRITZ!Box; il 68% di coloro che ha riportato problemi utilizza invece router di altri produttori.

Il router ideale secondo i gamer? Ecco i "must-have"

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PC ancora in testa nelle preferenze dei videogiocatori.

Grazie ad un interessante sondaggio condotto da AVM, la compagnia tedesca che produce la pluripremiata famiglia di prodotti per il networking, Fritz!Box, abbiamo avuto modo di scoprire interessanti e dettagliate informazioni riguardo alle preferenze e alle abitudini dei videogiocatori nostrani. Il sondaggio fornisce anche una visione d’insieme delle infrastrutture utilizzate e delle caratteristiche fondamentali che il router perfetto per il gaming dovrebbe avere. I risultati del sondaggio ci confermano una cosa, il PC resta la piattaforma ideale per ogni hardcore videogamer, così come la connessione LAN la più utilizzata dai videogiocatori. Se volete saperne di più vi rimandiamo al comunicato di seguito. 

Il router ideale secondo i gamer? Ecco i “must-have”

Gli utenti che hanno condiviso con AVM la propria opinione in merito al router ideale per il gaming in occasione del sondaggio condotto lo scorso maggio appartengono indubbiamente alla fascia “tech savy” tra i gamer. Hanno infatti fornito interessanti e dettagliate informazioni riguardo alle proprie preferenze ed abitudini, così come una chiara visione d’insieme delle infrastrutture utilizzate e delle caratteristiche fondamentali che il router perfetto per il gaming dovrebbe avere

Berlino – I gamer europei non hanno dubbi: la piattaforma preferita per la passione videoludica è di gran lunga il PC. Con un solido 82% degli intervistati, questo sorprendente risultato conferma un trend iniziato nel 2014 che vede una costante crescita del mercato dei PC nel settore gaming, a spese delle console. Mettendo a confronto i 909 partecipanti dei tre Paesi che utilizzano esclusivamente la console (un terzo dei quali si trova in Italia) con oltre il doppio di “puristi del PC”, emerge una netta preferenza per le postazioni fisse, sebbene in generale i cosiddetti “PC-Gamer” non disdegnino l’impiego aggiuntivo di una o più console per la propria esperienza di gioco. Un ulteriore motivo per il sempre più ridotto uso delle console è l’innegabile proliferazione di app e piattaforme mobili per il gaming, fruibili tramite smartphone e tablet, utilizzate da oltre il 60% dei partecipanti.

Un ulteriore informazione in merito all’infrastruttura utilizzata dai gamer riguarda la connessione scelta. Mentre 5.616 utenti preferiscono una connessione LAN, sia essa via router o via Powerline, 3.298 gamer giocano tramite wifi. La metà di coloro che si connettono senza cavi si colloca in Italia e solitamente gioca in modalità multiplayer. Peraltro tale modalità di fruizione “sociale” del momento di gioco è preferita dall’83% degli utenti: va da sé che una buona connessione di rete ed una buona banda internet siano la chiave per un’esperienza di gioco di qualità. Per questo motivo, tra le domande in merito ai “must-have” del router perfetto figurava anche una valutazione della qualità della connessione. Non meraviglia che secondo l’84% degli intervistati la stabilità della connessione sia la caratteristica primaria del router ideale per il gaming: ping e latenza alti, ritardi ed interruzioni di connessione compromettono la sessione di gioco, problemi menzionati dettagliatamente dal 14% dei partecipanti, oltre il 10% dei quali si trova in Italia.avm fritzbox gaming

Al secondo posto nella classifica dei “must-have” troviamo la velocità, con il 76% delle menzioni, seguita inaspettatamente dalla sicurezza. Connessioni protette risultano indispensabili per circa il 55% dei partecipanti, il 28% dei quali si colloca in Italia. E’ interessante notare che questo criterio è stato citato dal 24% degli intervistati di età compresa tra 40 e 49 anni nei tre Paesi, più si abbassa o alza l’età dell’utente meno rilevante pare essere il fattore sicurezza, che raggiunge un marginale 3,3% tra gli under 18, il 55% dei quali, però, è italiano. La facilità di installazione, menzionata dal 51% dei partecipanti, si colloca in quarta posizione.

La qualifica di gamer esperto di tecnologia assegnata ai partecipanti deriva dalla selezione di ulteriori caratteristiche fondamentali del router ideale. La facilità di utilizzo (38%) e la flessibilità (36%) sono considerati fattori minori, lasciandoci presumere che i partecipanti al nostro sondaggio siano tra i gamer che non disdegnano un approccio “hands-on” verso la propria infrastruttura. A fianco dei risultati già menzionati e del massiccio uso del PC insieme ad altre piattaforme, sinonimo di un’infrastruttura relativamente complessa, un ulteriore indicatore delle competenze tecniche dei partecipanti è il fatto che meno del 4% ha dichiarato di aver riscontrato problemi con la configurazione del router, contro il 67% dei gamer che ha riportato un’installazione senza intoppi. Per finire, solo l’1.2% degli intervistati non è a conoscenza del router utilizzato (per la maggior parte italiani e di età inferiore ai 29 anni), mentre il 4% preferisce non rivelarne il produttore.

Il prezzo è stato selezionato da meno del 25% dei partecipanti, il 47% circa dei quali vive in Italia. Ciò conferma l’idea diffusa che i gamer siano di norma una categoria di consumatori alto spendente. Il case-modding /design, estremamente importante per il PC, è del tutto irrilevante quando si parla di router, è infatti stato selezionato solamente dal 6% dei partecipanti.

Per quanto riguarda la connettività di rete interna, i partecipanti hanno mostrato una netta preferenza per le tecnologie di rete cablate, che si tratti di una connessione LAN diretta col router o di una combinazione di LAN e Powerline. Il 36% si affida invece al wifi (da notare: il 47% di essi è italiano).

Connubio perfetto delle caratteristiche “must-have” menzionate dai gamer in base all’infrastruttura impiegata, i FRITZ!Box includono di fabbrica tutte le funzionalità più rilevanti. Con le loro porte LAN gigabit posizionate sia sul router sia sugli adattatori Powerline e l’integrazione della tecnologia wireless AC, che offre una capacità di trasmissione fino a 1,3 Gbit/s, i FRITZ!Box 7490 e 3490 offrono velocità elevatissime out-of-the-box. La cifratura del traffico wifi (la chiave WPA2 è specifica per ogni singolo FRITZ!Box) e alla tecnologia push botton (WPS), l’installazione della rete wireless è estremamente rapida e sicura. Il traffico internet, d’altra parte, passa attraverso il firewall incorporato. La configurazione di regole per l’inoltro di porte sul firewall assicura la fruibilità protetta di giochi condotti in modalità multiplayer. Le opzioni per la prioritizzazione del traffico verso PC, console o dispositivi mobili utilizzati per il gaming contribuiscono enormemente alla stabilità della connessione.

L’idoneità del FRITZ!Box come router perfetto per i fan del gaming è confermata da un’ulteriore analisi delle risposte: è interessante notare come il 62% dei partecipanti che non ha segnalato problemi con la configurazione del router utilizzi un FRITZ!Box; il 68% di coloro che ha riportato problemi utilizza invece router di altri produttori.

Driveclub, un nuovo DLC in arrivo

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Possibile imminente annuncio alla Paris Games Week?

Dopo aver venduto più di due milioni di copie in tutto il mondo, Driveclub – come confermato da Evolution Studios – continuerà a ricevere supporto per almeno un altro anno, garantendosi dunque una vita longeva per merito di contenuti aggiuntivi e DLC a pagamento; a tal proposito, sembra proprio che il nuovo DLC di Driveclub potrebbe arrivare prima del previsto e potrebbe addirittura essere presentato alla Paris Games Week.

Paul Rustchynsky ha infatti risposto ad un Tweet in merito ai titoli in uscita ad Ottobre dicendo: «Dovresti anche aggiungere ‘GROSSO’ aggiornamento per #Driveclub così che la gente possa lasciare qualche centesimo da parte ;)»

La Paris Games Week è ormai alle porte e sicuramente Martedì, 27 Ottobre, ne sapremo di più in merito.

Metal Gear Online, i dettagli della patch 1.01

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La modalità multigiocatore di Metal Gear Solid V si aggiorna.

Bilanciamento e strategia sono le parole chiave del nuovo aggiornamento presto disponibile per Metal Gear Online, che raggiungerà così la versione 1.01. Tramite l’account Twitter ufficiale dedicato al titolo, infatti, Konami rende noti tutti i cambiamenti che verranno apportati dalla patch e che voi stessi potrete valutare nella comoda lista riepilogativa che abbiamo preparato per voi nelle righe a seguire:

Cambiamenti relativi al combattimento CQC:

Gli abbatimenti CQC con 1 colpo sfruttando la corsa sembrano essere abusati, stiamo effettuando dei cambiamenti per garantire un più strategico utilizzo del combattimento Corpo a Corpo.

Il Danno in CQC, al momento, permette di stordire gli avversari con mosse o lanci da 1 colpo; rivedremo i valori del danno in modo da prevenire che ciò avvenga.

Le mosse in CQC hanno un ampio raggio a destra e sinistra; ridurremmo il raggio laterale per permettere un più attento utilizzo delle mosse CQC.

Sistemazioni alle classi:

Secondo i nostri dati, la classe “Infiltrator” è quella che, cumulativamente, ha effettuato più uccisioni; questa classe era stata inizialmente pensata per essere inefficace negli scontri diretti, garantendo però dei bonus a chi gradisse un approccio più stealth, la stealth camo, in particolare, è il vero vantaggio rispetto alle altre classi; per garantire un miglior bilanciamento, la stealth camo sarà temporaneamente disattivata quando subiremo dei danni, la durata della batteria sarà inoltre ridotta; il tempo per marchiare i giocatori che fanno uso della stealth camo sarà poi sostanzialmente ridotto. La Stealth Camo non subirà variazioni nella modalità Cloak and Dagger per il team in Attacco.

Per permettere un più semplice recupero dei compagni, la velocità di Fulton+ Lv.2 verrà ridotta; con CQC Stealth+ di Lv.2 o superiore, la classe “Infiltrator” potrà stordire gli avversari con colpi e lanci in CQC; alcune mitragliatrici e lanciagrante saranno resi inaccessibili alla classe “Infiltrator”, per controbilanciare questo cambiamento, i fucili a pompa diventeranno esclusivi per questa classe, mentre l’E.LOCATOR diventerà esclusivo della classe “Scout”

 

Halo 5: Guardians, alte possibilità che arrivi anche su PC

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Parola del produttore del franchise.

Frank O’ Connor, produttore del franchise Halo, nel corso di una live session tenuta da GamesRadar, ha rivelato che le possibilità che Halo 5: Guardians non rimanga un’esclusiva Xbox One e che raggiunga il PC sono abbastanza elevate; il Direttore ha testualmente dichiarato: «Ci sono molte possibilità che Halo 5 appaia su PC. Non ci sono annunci al momento ma resta un’idea ragionevole».

Una buona notizia per i non possessori della console di nuova generazione di Microsoft che, con una dovuta attesa, potrebbero comunque vedersi arrivare un titolo di spessore senza i vincoli imposti dalla piattaforma di gioco di Xbox One.

Speciale Fallout: dalle origini al quarto capitolo. Ecco tutti gli episodi

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Per non perdervi nulla.

Tra meno di tre settimane, precisamente il 10 Novembre, avremo finalmente modo di mettere le mani su uno dei titoli più importanti ed attesi del 2015 nonché possibile Game of the Year: esatto, stiamo parlando di Fallout 4.

La storia dell’ormai famosissimo franchise inizia nel lontano 1997, quando l’allora semisconosciuto sviluppatore californiano Black Isle Studios decide di realizzare un RPG post-apocalittico unendo meccaniche di gioco già note ad altre totalmente nuove. Il risultato è stato il primo capitolo di Fallout, che ha riscosso un grande successo fra critica e pubblico e ha inevitabilmente portato al proseguimento della saga. Nel corso degli anni, esattamente nel 2007, i diritti della serie vengono ceduti a Bethesda Softworks, che cambia completamente la formula di gioco proponendo un titolo totalmente rivoluzionato con Fallout 3. Ed è grazie ad entrambi gli sviluppatori se oggi possiamo giocare a questa gloriosa saga, perché se non fosse stato per Black Isle Studios che ha dato origine a tutto e a Bethesda che ha avuto il coraggio di cambiare tutte le carte in tavola per proporre, a proprio rischio, un gameplay totalmente nuovo, probabilmente ora non avremmo il Fallout che conosciamo.

Per ripercorrere insieme l’evoluzione del brand in modo approfondito, noi di 4news abbiamo pensato ad uno speciale dedicato proprio all’intero franchise di Fallout diviso in quattro episodi in cui potrete scoprire le origini di un mito. Di seguito vi riportiamo i link di ogni episodio così da poterli consultare con la massima comodità. Buona lettura!

Speciale Fallout – Episodio 1

Speciale Fallout – Episodio 2

Speciale Fallout – Episodio 3

Anteprima Fallout 4

Milan Games Week 2015, ecco tutti i giochi presenti allo stand Xbox

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Titoli in prova, competizioni e molto altro.

Come ogni anno, ad Ottobre si svolge a Milano la Games Week, tre giorni in cui potrete immergervi totalmente nel mondo dei videogiochi provando in anteprima titoli, incontrando figure famose e molto altro ancora. Quest’anno, la Milan Games Week si terrà dal 23 al 25 Ottobre e fra i tanti stand sarà anche presente Xbox, che ha svelato tutto ciò che avrà in serbo per il pubblico. Saranno inoltre presenti molti altri famosi titoli, alcuni riportati nel comunicato stampa ufficiale che alleghiamo di seguito.

MILAN GAMES WEEK 2015

Adrenalina, esclusive e nuovi titoli per la line up Xbox
Milano, 22 Ottobre 2015 – Alla Milan Games Week 2015, il più importante appuntamento italiano dedicato al mondo video-ludico che si svolge a FieraMilanoCity dal 23 al 25 ottobre, Microsoft porta tutta l’innovazione del mondo Xbox e una line up di videogiochi che vanta numerose esclusive. Tra i titoli più attesi Rise of the Tomb Raider, dove sarà finalmente svelato il passato di Lara Croft, l’archeologa più affascinante del gaming nella sua prima spedizione alla ricerca del segreto dell’immortalità tra i misteri delle tombe di un’antica città siberiana, e Gigantic, il gioco d’azione in cui due squadre si affrontano per difendere il proprio Guardiano magico. Tra le nuove proposte anche tre titoli indipendenti: Cuphead sviluppato da Studio MDHR, Hyperdrive Massacre dei torinesi 34BigThings e Zheros dello studio siciliano Rimlight Studios.
 
In anteprima italiana lo stand Xbox ospiterà inoltre la celebre Forza Ford Focus RS, la versione sportiva più estrema della ‘hatchback’ dell’Ovale Blu, protagonista delle corse mozzafiato di Forza Motorsport 6. La vettura, che trasferisce su un’innovativa trazione integrale la sua potenza di 350 cavalli, vanta un look esterno sofisticato e aerodinamico ma ben armonizzato con il cuore sportivo e tecnologico.
 
Grande attesa per Halo 5: Guardians, in arrivo il 27 ottobre, che i fan potranno scoprire durante Halo Night, l’evento a loro dedicato a Casa Microsoft in Corso Vercelli 24 dove il 26 ottobre proveranno in esclusiva il nuovo capitolo della saga. La serata sarà il momento conclusivo di #HuntTheTruth, il social game organizzato con Everyeye.it durante Games Week.
 
E per gli appassionati di FIFA 16 il team Xbox ha organizzato una serrata competizione su piattaforma Xbox One, realizzata in collaborazione con Electronic Arts all’interno dell’area tornei della manifestazione. Non mancherà infine un momento dedicato al celebre Gears of Wars: Ultimate Edition in collaborazione con Samsung: un torneo in due fasi, iniziato il 21 ottobre al Samsung District, che si concluderà in fiera il 25 ottobre alle ore 14.30 dove i finalisti si sfideranno sui Curved LED monitor dell’azienda coreana e si immergeranno nella grafica realista del gioco.
 
Allo stand Xbox è presente anche uno spazio dedicato a Windows 10 dove si potrà provare sui dispositivi ASUS la sinergia tra il sistema operativo e Xbox One per un’esperienza di gaming multipiattaforma. Infine, anche nell’area Junior, Xbox sarà presente con due postazioni Minecraft e Forza Motorsport 6.
 
STAND XBOX
Padiglione 3, stand A3 – ingresso MiCo Gate 5, angolo tra viale Scarampo e Viale Teodorico
 
TITOLI XBOX PRESENTI IN FIERA
 
Rise of the Tomb Raider – Con azioni epiche e adrenaliniche, ambientate nei luoghi più belli e pericolosi del mondo, Rise of the Tomb Raider offre un’avventura di sopravvivenza di livello cinematografico. Lara Croft è alla sua prima spedizione di esplorazione delle tombe per cercare il segreto dell’immortalità. Data di uscita 13 Novembre, esclusiva temporanea per Xbox.
 
Forza Motorsport 6 – Una grafica mozzafiato con risoluzione 1080p e 60 fotogrammi al secondo. Pioggia, pozzanghere in 3D e gare in notturna mettono alla prova l’abilità al volante. L’innovativo motore grafico ForzaTech che porta l’azione e la fisica all’avanguardia, più di 450 auto, tutte ricreate in maniera impeccabile e personalizzabili, dotate di abitacoli funzionanti e rappresentazione dei danni dettagliata per attraversare 26 località famose in tutto il mondo tra cui Daytona e Le Mans sono i punti di forza di uno dei giochi più attesi dell’anno.
 
Gears of War: Ultimate Edition – Lo shooter che ha definito la prima generazione del gioco in HD è riprogettato per Xbox One e arricchito di nuovi contenuti. Il capostipite originale, aggiornato con risoluzione 1080P e 5 nuovi capitoli della campagna mai rilasciati su console, vanta uno shooter ONLINE più cruento a 60 FPS, con 19 mappe e 6 modalità di gioco, compreso il Deathmatch a squadre.
 
Rare Replay – Per festeggiare il suo 30° anniversario, Rare riunisce le avventure dei suoi caratteristici personaggi in una collezione che abbraccia vari decenni. Dai primi classici in 2D ai trionfi per Xbox 360, Rare Replay offre uno scrigno pieno di giochi sia ai veterani che ai novellini.
 
Gigantic – Gigantic è un gioco d’azione in cui gli eroi combattono per la supremazia a fianco di un enorme guardiano per mettere alla prova il lavoro di squadra, la tattica e il tempismo mentre si affronta un nemico mastodontico alla conquista un fantastico campo di battaglia.
 
Minecraft – il più famoso titolo in stile sandbox pubblicato da Mojang per Xbox 360 ed ora disponibile su Xbox One, permette di creare costruzioni con blocchi per difendersi dai mostri notturni giocando anche in modalità multiplayer fino ad 8 giocatori online.
 
TITOLI INDIPENDENTI PRESENTI IN FIERA
 
Cuphead – Sviluppato da Studio MDHR, Cuphead è un classico gioco d’azione run and gun ispirato ai cartoni degli anni 30. Disponibile nel 2016 per Xbox One e STEAM.
 
Hyperdrive Massacre – Sviluppato dai torinesi 34BigThings è parte del programma ID@Xbox. Il gioco è un adrenalinico sparatutto bidimensionale in cui pilotare delle cadillac futuristiche nel bel mezzo di deliranti arene spaziali.
 
Zheros – Sviluppato dallo studio siciliano Rimlight Studios e parte del programma ID@Xbox, ZHEROS è un 3D beat’em up, fondato sull’azione con molteplici combattimenti dallo stile originale attraverso un viaggio tanto bizzarro e accattivante. Nei panni di Mike e della sua partner, il Capitano Dorian, la missione sarà quella di salvare il pianeta dall’avanzata di un terribile esercito, composto da robot e strane mutazioni aliene.
 
TITOLI TERZE PARTI PRESENTI IN FIERA
 
The Witcher 3: Wild Hunt con la nuova espansione Hearts of Stone – The Witcher 3: Wild Hunt è un gioco di ruolo di nuova generazione caratterizzato da un’ambientazione fantasy in cui si indossano i panni di un esperto cacciatore di taglie, Geralt di Rivia, incaricato di trovare una ragazza oggetto di una profezia. Il vasto universo aperto di The Witcher segna un nuovo standard quanto a dimensioni, ricchezza e complessità.
 
Homefront: the Revolution – Homefront: The Revolution sarà sempre un First Person Shooter come il suo predecessore, ma ambientato in un mondo aperto e liberamente esplorabile. L’azione si svolge infatti sempre in prima persona e le scene d’intermezzo sono girate con lo stesso motore grafico del gioco. È come se non si uscisse mai dal corpo del protagonista e questo aiuterà molto l’immedesimazione nel personaggio principale. Lui, facente parte di una fazione ribelle alla GKR, si arma di tutto punto per lavare via l’influenza e il potere coreani da ogni zona della città. Disponibile nel 2016.

Recensione Dragon Quest Heroes: l’Albero del Mondo e le Radici del Male

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Square Enix ed Omega Force insieme per un Musou tutto da scoprire.

Versione testata PlayStation 4.

Annunciato da Yuji Hori il primo Settembre del 2014 nel corso di una conferenza Sony, Dragon Quest Heroes: l’Albero del Mondo e le Radici del Male rappresenta la prima apparizione di buona parte del cast di personaggi facenti parte del franchise in un contesto diverso dal classico ambito dei Giochi di Ruolo a Turni, veri e propri pilastri della serie. Questo nuovo titolo, infatti, nasce dalla collaborazione tra Square Enix ed Omega Force (Tecmo Koei) e si scosta dai soliti canoni dei titoli appartenenti al genere dei Musou (Dynasty Warriors) avvicinandosi di più al mondo dei Giochi di Ruolo d’Azione.

Dragon Quest Heroes: l’Albero del Mondo e le Radici del Male è disponibile in esclusiva su PlayStation 4 dal 16 Ottobre di quest’anno sia in versione fisica che digitale e vanta un cast di personaggi ambizioso e particolare, proveniente dai più famosi capitoli della serie Dragon Quest.

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Umani e mostri vivono felici e contenti…

… Prima che il cattivo di turno decida di far impazzire quest’ultimi risvegliando in loro l’oscurità e decretando ancora una volta una lotta che coinvolge uomini e bestie. E’ così che ha inizio la storia di Dragon Quest Heroes: l’Albero del Mondo e le Radici del Male; nei panni di una delle due guardie reali, Uomo o Donna – che sceglieremo poco prima di dare il via all’avventura – ci ritroveremo dunque a fianco del nostro ben’ amato Re a salvare il Regno di Arba, esplorande le varie città e cittadine e sconfiggendo i boss che Omega Force ha sapientemente posizionato al termine di ogni avventura.

Man mano che proseguiremo nel corso della storia, svariati personaggi appartenenti ai più famosi capitoli della serie Dragon Quest si uniranno alla nostra crociata, trasportati nel nostro mondo da una strana forza ed intenti, anche loro, a scoprirne il perchè.

Con qualche colpo di scena di tanto in tanto, la parte narrativa del titolo passa spesso in secondo piano per merito del divertente e ben congeniato sistema di gioco; la caraterizzazione dei personaggi è fedele alle origini degli stessi e non mancheranno sketch ben studiati ed esilaranti, controbilanciati poi da momenti drammatici e strappalacrime.

Veniamo al dunque: è o no il solito Musou?

Per fortuna, o per sfortuna (punti di vista), Dragon Quest Heroes: l’Albero del Mondo e le Radici del Male non è il nostro solito Musou. Laddove già Hyrule Warriors, infatti, era riuscito a staccarsi dalla monotonia dei titoli facenti parte del genere, Dragon Quest Heroes migliora e peggiora alcuni elementi, riuscendo ad uscire, a nostro avviso, dai canoni che rendono tali i titoli appartenenti al genere dei Musou, e rientrando pienamente nella categoria dei Giochi di Ruolo d’Azione, che vanta titoli ben più importanti ed imponenti.

Le orde di nemici a cui siamo stati abituati, infatti, svaniscono per dare spazio ad ondate di nemici ridotte ma più potenti; la parte che prevedeva la conquista dei vari punti di controllo non c’è più, ed i mostri sono generati da dei portali che svaniscono con l’uccisione del Guardavarco di turno. Particolare enfasi viene inoltre proposta nell’equipaggiamento e nell’acquisizione delle abilità, proprio come un vero e proprio Gioco di Ruolo.

Armi, Armature (Globi) e accessori giocano infatti un ruolo fondamentale nel corso dell’avventura, provvedendo ad aumentare le nostre statistiche e donandoci speciali bonus non solo relativi ad attacco e difesa, ma permettendoci addirittura di ottenere maggiori quantitativi di punti esperienza, denaro oppure di affrontare terreni impervi (fango, ghiaccio) senza subire rallentamenti.

Fa il suo ritorno anche il sistema di potenziamento dei personaggi, che acquisiranno punti abilità con l’aumentare del livello; punti abilità che potranno poi essere spesi per acquisire punti statistiche addizionali, nuove tecniche o potenziamenti per quest’ultime.

In tutta la sua interezza, affrontando le missioni secondarie e dedicandoci alla crescita dei personaggi in modo ottimale, il titolo vanta circa una 50ina di ore di gioco, ulterioremente amplificate per quegli incorreggibili perfezionisti che vogliono sempre ottenere il massimo da un titolo, meritandosi un trofei di platino, ad esempio.

Le missioni secondarie precedentemente accennate altro non sono altro che i soliti “raccogli x oggetti” oppure “uccidi x nemici”, ma contribuiscono in maniera attiva al potenziamento dei nostri personaggi, rivelandosi fonti importantissime per l’acquisizione di determinati materiali e di monete d’oro per la forgiatura e l’acquisizione del nostro equipaggiamento.

Apprezzatissima la possibilità di poter scambiare i trofei di gioco con delle “minimedaglie”, da scambiare nuovamente poi con l’NPC dedicato che ci permetterà di avere accesso ad un ampio range di prodotti che spaziano da ricette ad armi, globi ed accessori altrimenti non ottenibili.

Nel complesso Dragon Quest Heroes: l’Albero del Mondo e le Radici del Male si rivela un discreto titolo, capace di impegnare i videogiocatori più ambiziosi per ben oltre la normale durata delle storyline; il gameplay muta poco rispetto ai titoli solitamente creati da Omega Force, ma la riduzione delle orde di nemici grava pesantemente sull’asticina del divertimento, che cala a picco in un titolo che dovrebbe fare del gameplay e delle uccisioni di massa il suo punto di forza.

Apprezzabili gli ulteriori sforzi fatti dal team di sviluppo per quanto concerne le quest secondarie e la creazione di un ambito di gioco più simile possibile ai titoli originali della serie Dragon Quest.

Infine, non possiamo che penalizzare la scelta di abbandonare la modalità multigiocatore in locale, che rende il titolo inappropriato per quei videogiocatori da salotto che fanno della cooperativa uno stile di vita.

dq heroes new

Non solo prodezze da eroe

Dal punto di vista grafico il titolo riesce a lasciare a bocca aperta; l’alta definizione delle texture ed il dettaglio dei modelli poligonali ci fanno quasi desiderare un remaster dell’intera saga di Dragon Quest su console di nuova generazione. Lungi dall’essere ai livelli di Final Fantasy XV, Dragon Quest Heroes riesce comunque a difendersi bene in un comparto tanto difficile da creare quanto impossibile da dare in pasto ai fanatici delle alte risoluzioni.

La colonna sonora è fedelissima agli originali titoli della serie Dragon Quest ed è per questo epica e magistralmente legata all’intera avventura.

Commento finale

Dragon Quest Heroes: l’Albero del Mondo e le Radici del Male sarebbe potuto essere molto di più, ma anche molto di meno; l’opera nata dalla collaborazione tra Square Enix ed Omega Force riesce a far apprezzare l’ambiente di gioco creato anche ai più incalliti fan della serie Dragon Quest (lo ammetto, sono uno di loro!), optando però per alcuni cambiamenti che scostano l’opera dai normali canoni del genere Musou, anche troppo. Il titolo è per noi, infatti, un Gioco di Ruolo d’Azione che pur riuscendo a divertire ed intrattenere, è ben lontano dagli standard proposti da Dynasty Warriors o, tanto per citare qualcosa di più recente, Hyrule Warriors. Tantissimi i contenuti offerti nel pacchetto, penalizzante oltremodo, però, l’assenza di una modalità multigiocatore.

Pro Contro 
– Fedele al franchise a cui si appoggia
– Tecnicamente bellissimo
– Gameplay diverso dai soliti musou…
– Longevo e pieno di contenuti…
– … anche troppo, per i nostri gusti!
– … peccato non aver inserito anche una modalità multigiocatore
– Trama troppo spesso in secondo piano
  Voto Globale: 80
 
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Recensione Dragon Quest Heroes: l'Albero del Mondo e le Radici del Male

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Square Enix ed Omega Force insieme per un Musou tutto da scoprire.

Versione testata PlayStation 4.

Annunciato da Yuji Hori il primo Settembre del 2014 nel corso di una conferenza Sony, Dragon Quest Heroes: l’Albero del Mondo e le Radici del Male rappresenta la prima apparizione di buona parte del cast di personaggi facenti parte del franchise in un contesto diverso dal classico ambito dei Giochi di Ruolo a Turni, veri e propri pilastri della serie. Questo nuovo titolo, infatti, nasce dalla collaborazione tra Square Enix ed Omega Force (Tecmo Koei) e si scosta dai soliti canoni dei titoli appartenenti al genere dei Musou (Dynasty Warriors) avvicinandosi di più al mondo dei Giochi di Ruolo d’Azione.

Dragon Quest Heroes: l’Albero del Mondo e le Radici del Male è disponibile in esclusiva su PlayStation 4 dal 16 Ottobre di quest’anno sia in versione fisica che digitale e vanta un cast di personaggi ambizioso e particolare, proveniente dai più famosi capitoli della serie Dragon Quest.

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Umani e mostri vivono felici e contenti…

… Prima che il cattivo di turno decida di far impazzire quest’ultimi risvegliando in loro l’oscurità e decretando ancora una volta una lotta che coinvolge uomini e bestie. E’ così che ha inizio la storia di Dragon Quest Heroes: l’Albero del Mondo e le Radici del Male; nei panni di una delle due guardie reali, Uomo o Donna – che sceglieremo poco prima di dare il via all’avventura – ci ritroveremo dunque a fianco del nostro ben’ amato Re a salvare il Regno di Arba, esplorande le varie città e cittadine e sconfiggendo i boss che Omega Force ha sapientemente posizionato al termine di ogni avventura.

Man mano che proseguiremo nel corso della storia, svariati personaggi appartenenti ai più famosi capitoli della serie Dragon Quest si uniranno alla nostra crociata, trasportati nel nostro mondo da una strana forza ed intenti, anche loro, a scoprirne il perchè.

Con qualche colpo di scena di tanto in tanto, la parte narrativa del titolo passa spesso in secondo piano per merito del divertente e ben congeniato sistema di gioco; la caraterizzazione dei personaggi è fedele alle origini degli stessi e non mancheranno sketch ben studiati ed esilaranti, controbilanciati poi da momenti drammatici e strappalacrime.

Veniamo al dunque: è o no il solito Musou?

Per fortuna, o per sfortuna (punti di vista), Dragon Quest Heroes: l’Albero del Mondo e le Radici del Male non è il nostro solito Musou. Laddove già Hyrule Warriors, infatti, era riuscito a staccarsi dalla monotonia dei titoli facenti parte del genere, Dragon Quest Heroes migliora e peggiora alcuni elementi, riuscendo ad uscire, a nostro avviso, dai canoni che rendono tali i titoli appartenenti al genere dei Musou, e rientrando pienamente nella categoria dei Giochi di Ruolo d’Azione, che vanta titoli ben più importanti ed imponenti.

Le orde di nemici a cui siamo stati abituati, infatti, svaniscono per dare spazio ad ondate di nemici ridotte ma più potenti; la parte che prevedeva la conquista dei vari punti di controllo non c’è più, ed i mostri sono generati da dei portali che svaniscono con l’uccisione del Guardavarco di turno. Particolare enfasi viene inoltre proposta nell’equipaggiamento e nell’acquisizione delle abilità, proprio come un vero e proprio Gioco di Ruolo.

Armi, Armature (Globi) e accessori giocano infatti un ruolo fondamentale nel corso dell’avventura, provvedendo ad aumentare le nostre statistiche e donandoci speciali bonus non solo relativi ad attacco e difesa, ma permettendoci addirittura di ottenere maggiori quantitativi di punti esperienza, denaro oppure di affrontare terreni impervi (fango, ghiaccio) senza subire rallentamenti.

Fa il suo ritorno anche il sistema di potenziamento dei personaggi, che acquisiranno punti abilità con l’aumentare del livello; punti abilità che potranno poi essere spesi per acquisire punti statistiche addizionali, nuove tecniche o potenziamenti per quest’ultime.

In tutta la sua interezza, affrontando le missioni secondarie e dedicandoci alla crescita dei personaggi in modo ottimale, il titolo vanta circa una 50ina di ore di gioco, ulterioremente amplificate per quegli incorreggibili perfezionisti che vogliono sempre ottenere il massimo da un titolo, meritandosi un trofei di platino, ad esempio.

Le missioni secondarie precedentemente accennate altro non sono altro che i soliti “raccogli x oggetti” oppure “uccidi x nemici”, ma contribuiscono in maniera attiva al potenziamento dei nostri personaggi, rivelandosi fonti importantissime per l’acquisizione di determinati materiali e di monete d’oro per la forgiatura e l’acquisizione del nostro equipaggiamento.

Apprezzatissima la possibilità di poter scambiare i trofei di gioco con delle “minimedaglie”, da scambiare nuovamente poi con l’NPC dedicato che ci permetterà di avere accesso ad un ampio range di prodotti che spaziano da ricette ad armi, globi ed accessori altrimenti non ottenibili.

Nel complesso Dragon Quest Heroes: l’Albero del Mondo e le Radici del Male si rivela un discreto titolo, capace di impegnare i videogiocatori più ambiziosi per ben oltre la normale durata delle storyline; il gameplay muta poco rispetto ai titoli solitamente creati da Omega Force, ma la riduzione delle orde di nemici grava pesantemente sull’asticina del divertimento, che cala a picco in un titolo che dovrebbe fare del gameplay e delle uccisioni di massa il suo punto di forza.

Apprezzabili gli ulteriori sforzi fatti dal team di sviluppo per quanto concerne le quest secondarie e la creazione di un ambito di gioco più simile possibile ai titoli originali della serie Dragon Quest.

Infine, non possiamo che penalizzare la scelta di abbandonare la modalità multigiocatore in locale, che rende il titolo inappropriato per quei videogiocatori da salotto che fanno della cooperativa uno stile di vita.

dq heroes new

Non solo prodezze da eroe

Dal punto di vista grafico il titolo riesce a lasciare a bocca aperta; l’alta definizione delle texture ed il dettaglio dei modelli poligonali ci fanno quasi desiderare un remaster dell’intera saga di Dragon Quest su console di nuova generazione. Lungi dall’essere ai livelli di Final Fantasy XV, Dragon Quest Heroes riesce comunque a difendersi bene in un comparto tanto difficile da creare quanto impossibile da dare in pasto ai fa
natici delle alte risoluzioni.

La colonna sonora è fedelissima agli originali titoli della serie Dragon Quest ed è per questo epica e magistralmente legata all’intera avventura.

Commento finale

Dragon Quest Heroes: l’Albero del Mondo e le Radici del Male sarebbe potuto essere molto di più, ma anche molto di meno; l’opera nata dalla collaborazione tra Square Enix ed Omega Force riesce a far apprezzare l’ambiente di gioco creato anche ai più incalliti fan della serie Dragon Quest (lo ammetto, sono uno di loro!), optando però per alcuni cambiamenti che scostano l’opera dai normali canoni del genere Musou, anche troppo. Il titolo è per noi, infatti, un Gioco di Ruolo d’Azione che pur riuscendo a divertire ed intrattenere, è ben lontano dagli standard proposti da Dynasty Warriors o, tanto per citare qualcosa di più recente, Hyrule Warriors. Tantissimi i contenuti offerti nel pacchetto, penalizzante oltremodo, però, l’assenza di una modalità multigiocatore.

Pro Contro 
– Fedele al franchise a cui si appoggia
– Tecnicamente bellissimo
– Gameplay diverso dai soliti musou…
– Longevo e pieno di contenuti…
– … anche troppo, per i nostri gusti!
– … peccato non aver inserito anche una modalità multigiocatore
– Trama troppo spesso in secondo piano
  Voto Globale: 80
 
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Assassin’s Creed: Syndicate, nuovo gioco, nuovi bug?

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Spopola l’hashtag #Ubitrash.

Nonostante gli anni di produzione di videogiochi alle spalle, gli studi di sviluppo facenti parte del grande gruppo Ubisoft pare non imparino mai la lezione, lanciando di volta in volta giochi pieni di bug e difetti tali da incidere in maniera molto pesante sull’esperienza di gioco generale di vari titoli.

Assassin’s Creed: Syndicate non ne è esente e lo dimostrano i nuovi video apparsi sul web a testimonianza dei numerosi bug che affligono il titolo. Nel web, intanto, spopola il nuovo hashtag #Ubitrash.

In attesa di verificare se effettivamente i bug sono pesanti come in Unity, ecco un esempio dei video che si stanno moltiplicando su Youtube.

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Assassin's Creed: Syndicate, nuovo gioco, nuovi bug?

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Spopola l’hashtag #Ubitrash.

Nonostante gli anni di produzione di videogiochi alle spalle, gli studi di sviluppo facenti parte del grande gruppo Ubisoft pare non imparino mai la lezione, lanciando di volta in volta giochi pieni di bug e difetti tali da incidere in maniera molto pesante sull’esperienza di gioco generale di vari titoli.

Assassin’s Creed: Syndicate non ne è esente e lo dimostrano i nuovi video apparsi sul web a testimonianza dei numerosi bug che affligono il titolo. Nel web, intanto, spopola il nuovo hashtag #Ubitrash.

In attesa di verificare se effettivamente i bug sono pesanti come in Unity, ecco un esempio dei video che si stanno moltiplicando su Youtube.

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Xbox One, arriva in Europa il price-drop

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Il duro colpo della concorrenza; la strategia giusta per contrastarlo.

Microsoft sembra aver preso nota del price-drop ufficiale di PlayStation 4 in Europa ed ha così deciso di combattere la guerra applicando la stessa strategia ad Xbox One, tagliando il prezzo di tutti i bundle di circa €50; sarà infatti possibile acquistare, di listino, il bundle Xbox One 500Gb + Fifa 16 a €369,99, precedentemente €419,99.

Anche tutti gli altri bundle, compresi i bundle contenenti la console in versione da 1Tb, hanno subito lo stesso taglio di prezzo, assestandosi comunque in una fascia ben più elevata di PlayStation 4, ma garantendo comunque un ottimo sconto per coloro che non hanno ancora deciso di far il grande passo verso questa generazione di console.

Netflix, da oggi disponibile in Italia

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Preparatevi al mese di prova.

Sebbene sia ancora presto per dirlo… Sky Online e Infinity cominciate a “tremare”: oggi Netflix debutta ufficialmente in Italia! Probabilmente quasi tutti sapete che Netflix è un servizio di streaming online on demand che offre principalmente film e serie TV fra i più popolari, ma ciò che probabilmente lo ha reso così famoso oltre al ricco catalogo sono i prezzi degli abbonamenti, che riportiamo di seguito:

  • Base: 1 schermo, SD – 7,99€ al mese
  • Standard: 2 schermi, HD – 9,99€ al mese
  • Premium: 4 schermi, 4K – 11,99€ al mese

Fra le opzioni di personalizzazione, Netflix terrà conto della tipologia di film che guarderemo di più, proponendoci di volta in volta programmi che rispecchiano i nostri gusti. Attualmente, il catalogo è già abbastanza fornito e ospita serie TV già famose in Italia come Dexter, How I Met Your Mother e I Griffin, ma sono presenti anche esclusive Netflix come Daredevil, Orange Is The New Black, Narcos e molte altre.

Diversi spettacoli di cabaret, ad esempio quelli di Kevin Hart, sono disponibili solamente in inglese con i sottotitoli in italiano per il semplice fatto di essere, ovviamente, indirizzati principalmente al pubblico americano.

Quanto ai film, anche qui la scelta è parecchio varia e spazia da film italiani a titoli come la serie di Ritorno al Futuro, Limitless, Transporter Extreme, American Pie e moltissimi altri, ma lasciamo a voi il gusto di scoprirli tutti.

Per maggiori dettagli, vi rimandiamo al nostro articolo pubblicato circa tre mesi fa: Netflix, nuovi dettagli sul lancio in Italia. Ricordiamo che è comunque disponibile il periodo di prova di un mese per tutti gli utenti, così da valutare l’eventuale abbonamento al servizio. Nelle impostazioni di riproduzione, inoltre, è possibile scegliere in che modo visualizzare i programmi: selezionando “Alto”, verranno sempre visualizzati nella risoluzione più alta disponibile per l’abbonamento, ma questo si tradurrà in un trasferimento dati maggiore; al contrario, selezionando “Bassa” o “Media” verrà richiesto un trasferimento dati minore, mentre su “Auto” è, ovviamente, automatico. Queste opzioni sono molto utili a chi possiede una connessione Internet a consumo oppure utilizza la rete dati dello smartphone, di modo che non vengano ultimati i GB a disposizione in pochissimo tempo.

Come riportato dalla compagnia, il catalogo iniziale non offre una mole spropositata di contenuti come invece presente negli Stati Uniti, ma possiamo dire che come inizio non è davvero niente male considerando che ne avrete per un bel pezzo.

Per sottoscrivervi ad un abbonamento o avviare il vostro periodo di prova, cliccate sul seguente link: Netflix.

Octodad: Dadliest Catch, in arrivo su Wii U

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Giusto in tempo per Halloween.

Nintendo ha annunciato che Octodad: Dadliest Catch arriverà su Wii U il prossimo 29 Ottobre. Questa versione permetterà di giocare ovviamente anche sullo schermo del gamepad della console e sarà compatibile anche con il controller della vecchia Wii.

Nella prima settimana di lancio, il gioco sarà acquistabile dal Nintendo eShop al prezzo di 11.24$ e salirà poi a 14,99$ come prezzo pieno.

Anteprima Fallout 4

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fallout4 screen

La fine delle nostre vite sociali è vicina.

Dopo tre lunghi speciali sulla serie di Fallout (QUI trovate Fallout 3 e New Vegas), siamo finalmente giunti all’ultimo episodio, che proponiamo come anteprima di Fallout 4. In questo articolo riuniremo tutti i dettagli rilasciati finora sull’attesissimo quarto capitolo, titolo che segnerà la fine della vita sociale di qualunque fan ma anche quella di coloro che si avvicineranno per la prima volta alla saga. Se avete mancato qualche informazione sul gioco, leggetevi la nostra anteprima per avere ancora più hype e rendere ancora più impaziente la breve (lunga) attesa.

Il 10 Novembre è ormai dietro l’angolo: siete pronti per una nuova avventura post-apocalittica?

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Benvenuti a Boston

La prima novità rispetto ai predecessori risiede nella storia e nell’ambientazione di per sé: questa volta, i giocatori non vagheranno più nelle lande desolate di Washington, ma la città principale sarà Boston. Inoltre, il mondo di gioco sarà sempre post-apocalittico, ma per la popolazione del dopoguerra è l’unico che abbiano mai conosciuto. Di conseguenza, l’ambientazione sarà leggermente più chiara e luminosa con insediamenti meno rurali, ma tranquilli, nulla che stravolga l’esperienza di gioco originale. Per rendere il titolo più realistico, Bethesda ha deciso di realizzare un mondo vivo, pertanto oltre a vedere NPC che svolgono mansioni differenti, potremo imbatterci in scontri fra diversi gruppi di persone ai quali potremo decidere di partecipare (per poi razziare tutto) oppure semplicemente assistere per vedere come andrà a finire.

Ma voi volete sapere le novità in termini di gameplay, lo so. E allora vi accontento, andiamo dritti al punto, perché c’è parecchia roba dire. Partiamo da ciò che tutti quanti faremo non appena avviato il gioco, ovvero personalizzare il nostro personaggio.

Come avete potuto notare, recentemente abbiamo spesso pubblicato dei video realizzati da Bethesda che si concentravano su diversi aspetti del gioco, fra cui i perk e le abilità S.P.E.C.I.A.L. per spiegarne l’utilità anche ai novizi della serie. Sotto questo aspetto, il team di sviluppo non ha voluto cambiare praticamente nulla, se non ovviamente le abilità che si potranno selezionare salendo di livello, introducendone di nuove (parecchie). Per quanto riguarda la creazione del nostro alter ego, avremo nuovamente accesso ad un menu approfondito ma più semplice da utilizzare per sbizzarrirci nei tratti somatici e dare vita al personaggio che meglio ci rappresenta.

Largo al fai da te e alla fantasia

Bethesda ha puntato molto sulla personalizzazione in questo quarto capitolo e non solo per quanto riguarda il personaggio. Sarà possibile accedere ad un sofisticato sistema di crafting di armi che permetterà di creare modelli completamente nuovi partendo, ad esempio, da una semplice pistola, ovviamente sempre che abbiamo trovato i materiali e i pezzi necessari alla sua realizzazione. Ovviamente, il mod delle armi permetterà anche di installare semplici mirini a lunga gittata, cambiare la canna di un fucile e quant’altro e lo stesso vale per le armature, che per la prima volta potranno essere modificate sotto diversi aspetti per mgliorarne anche la resistenza. Tutto ciò, quindi, offrirà un arsenale e un equipaggiamento molto vario che non potrà che piacere agli amanti del crafting.

Il sistema di combattimento è un altro degli elementi di Fallout 4 che sono stati migliorati: lo S.P.A.V., ora, non bloccherà più l’azione intorno a noi ma la rallenterà solamente, quindi permetterà sì di prendere decisioni ponderate su quali punti dei nemici colpire, ma dovremo farlo abbastanza velocemente in quanto saremo vulnerabili. Inoltre, è stata modificata anche la probabilità di sparare un colpo critico: è stata infatti introdotta una barra di criticità che si riempirà più o meno rapidamente in base alle nostre abilità e statistiche e quando sarà piena permetterà di effettuare un colpo critico, diversamente da quanto accadeva in passato dove questo genere di colpi era totalmente affidato al caso. Oltretutto, sparando a dei robot sarà possibile vedere i circuiti al suo interno, a cui potremo poi mirare per farli esplodere o eliminarli quanto prima. Sarà sempre possibile, comunque, combattere senza servirsi dello S.P.A.V. utilizzando la visuale in terza o in prima persona.

fallout4 screen

Questa è la mia città

Forse la nuova feature più interessante di tutte è la possibilità di costruire il proprio insediamento con tanto di attività e personaggi al suo interno. Bethesda ha introdotto del tool appositi per offrire la massima comodità in-game nella realizzazione della propria cittadina, che prenderà poi vita e necessiterà di essere monitorata per poterne trarre i maggiori benefici. Gli NPC che ospiteremo, infatti, potranno essere impiegati in diverse mansioni tra cui il commercio, dal quale potremo ottenere dei profitti considerevoli una volta migliorato il luogo. Come nella realtà, a più edifici e persone corrisponderà un maggiore dispendio di energia elettrica, acqua e altre risorse, quindi sarà nostro obiettivo occuparci anche di offrire quanto richiesto per non mandare tutto a ramengo. A rendere più difficoltose le nostre faccende, comunque, ci penseranno i predoni, che periodicamente tenteranno di conquistare la nostra cittadina e dai quali dovremo difenderci, quindi dovremo prestare parecchia attenzione a ciò che accadrà.

Fallout 4 vanterà circa una dozzina di compagni, ognuno con abilità e perks differenti. Tornerà nuovamente il nostro fedele amico a quattro zampe Dogmeat, di cui non potremo effettivamente fare a meno in quanto parte integrante della storia nonché utile per diversi scopi oltre ad affiancarci in combattimento, ruolo che avranno anche gli altri compagni reperibili nel mondo di gioco. I partner umani non avranno il mero scopo di fungere principalmente da carne da macello nelle nostre scorribande con i nemici o di aiutarci durante l’avventura, bensì potremo anche instaurare dei rapporti particolari fino al punto di flirtare con loro, anche se non è ancora chiaro quanto profonde potranno essere le relazioni con essi. I compagni, quindi, assumeranno una posizione più importante rispetto ai precedenti capitoli della serie.

Quante parole!

Essendo un gioco enorme sotto ogni aspetto, non poteva di certo non esserlo anche per quanto riguarda i dialoghi: Bethesda ha svolto un lavoro sublime nella realizzazione dei discorsi registrando oltre 13.000 battute, più di quelle presenti in Skyrim e Fallout 3 messi insieme. Tutto questo anche grazie al fatto che, finalmente, anche il protagonista del gioco sarà munito di una lingua, quindi parlerà anch’esso con gli NPC e non si limiterà più a fare il gioco del silenzio comunicando telepaticamente. I dialghi, inoltre, avranno una connotazione più cinematografica, eliminando quella staticità presente nel terzo capitolo e in New Vegas dove si fissava l’interlocutore praticamente immobile ad eccezion fatta per la bocca.

Ai giocatori più socievoli farà piacere sapere che sarà possibile anche avviare una conversazione con più personaggi contemporaneamente, incrementando di conseguenza le opzioni di dialogo disponibili. Il nostro robot maggiordomo, Mr. Handy, potrà anche chiamarci per nome, poiché Bethesda ha inserito più di mille fra i nomi più diffusi in Occidente per dare un pizzico di realismo in più all’intero gioco. Non mancheranno comunque nomignoli ridicoli con cui potremo farci chiamare apertamente, tra i quali spiccano diversi insulti.

Il gioco è destinato ad espandersi

Fallout 4 offrirà più di 400 ore di gioco, una quantità decisamente elevata considerato che non si parla ancora di DLC. A proposito di questi ultimi, comunque, Bethesda ha fatto sapere che svilupperà sicuramente delle espansioni come avvenuto in precedenza, ma nel frattempo credo che nessuno si lamenterà della longevità vista la mole di contenuti disponibili già nel gioco originale. Sarà comunque possibile acquistare, in futuro, anche un Season Pass per ottenere tutti i contenuti aggiuntivi senza spendere nulla.

La compagnia ha inoltre confermato che darà il pieno supporto alle mod rilasciando un creation kit apposito nei primi mesi del 2016 su PC. Se però siete fra coloro che acquisteranno la versione console del gioco, non disperate: Bethesda ha assicurato che, per la prima volta, le mod arriveranno anche su PS4 e Xbox One così come il kit per realizzarle. In concomitanza con il lancio del titolo, infine, verrà resa disponibile per il download la companion app ufficiale per tenere sott’occhio tutte le nostre statistiche e sarà compatibile con iOS, Android e Windows Phone.

Fallout4 screen2

Commento finale

Fallout 4 si prospetta essere l’RPG più grande mai realizzato e il mastodontico lavoro svolto da Bethesda ne è la conferma. Tutti gli aspetti vincenti del gameplay di Fallout 3 e New Vegas sono stati ulteriormenti migliorati e l’aggiunta di nuove interessantissime features come la possibilità di dare vita alla propria cittadina contribuiscono a regalare un’esperienza di gioco senza precedenti. Forse penserete che fare queste affermazioni è ancora presto in quanto non ho ancora avuto modo di provare il gioco, ma sono più che sicuro del successo dell’ultima fatica di Bethesda. Preparatevi dunque: il 10 Novembre è più vicino di quanto pensiate!

Aspettative Perplessità
– Un mondo di gioco enorme
– Quantità spropositata di cose da fare
– Tantissime varianti per modificare le armi
– Costruzione approfondita della propria cittadina
– Gioco dell’anno 2015 (vale come aspettativa?)
– Gestione dei bug in un mondo così vasto
– Speriamo che le quest secondarie non diventino ripetitive
 
 
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