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FIFA 16 Ultimate Team, guida alla modalità Draft

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FIFA 16 Draft FUT nei menu 4

Sembra facile ma attenzione!

FIFA 16, ha visto l’aggiunta di una nuova modalità denominata Draft che in pratica permette al giocatore di guadagnare ricchi premi qualora si dovesse riuscire nell’impresa di vincere ben quattro partite consecutivamente. Visto che l’obiettivo principale dell’Ultimate Team è quello di guadagnare quanti più crediti possibili, cercheremo di darvi alcune dritte per affrontare al meglio questa nuova interessante modalità.

Cominciamo con il dirvi che, non appena vi accingerete ad entrate nel menù del Draft, avrete la possibilità di utilizzare un Gettone, che vi permetterà in sostanza di giocare in modalità Single Player o Multiplayer, senza sborsare alcun credito, in quanto la quota di ingresso (abbastanza elevata) ammonta a ben 15.000 crediti o, se non li avete, potrete pagare, mettendo mano al portafogli, 300 FIFA Points.

Il primo passo da fare è quello di selezionare adeguatamente la difficoltà, in quanto non si potrà tornare indietro una volta effettuata la scelta e soprattutto poiché i premi migliori andranno a chi riuscirà a vincere tutte e quattro le partite, non fatevi prendere dalla frenesia e ponderate attentamente la decisione.

FIFA 16 Draft FUT nei menu 4

Deciso il livello di difficoltà (che potrà variare leggermente rispetto alla vostra scelta), dovrete selezionare il modulo di gioco e, per evitare troppo tatticismi e complicazioni, vi consigliamo di scegliere fra gli schemi classici come un bel 4-4-2, 4-3-3 o 3-4-3, in quanto permettono di sfruttare al meglio le caratteristiche dei vostri giocatori. Dopo aver selezionato la propria formazione, toccherà passare all’aspetto più “operativo” del gioco stesso ovvero la scelta del Capitano intorno al quale dovrete costruire la vostra squadra e quindi di conseguenza sarà meglio scegliere (anche se non sempre sarà possibile) calciatori che giochino nello stesso Club, Campionato o provenienti dallo stesso Paese. Non sarà necessario per forza di cose selezionare il calciatore con le caratteristiche migliori ma bensì badate bene all’intesa che sarà fondamentale, in quanto permetterà di evitare errori inutili e incomprensioni fra i componenti del vostro Team. Per evitare perdite di tempo, così come presente nella classica modalità Ultimate Team, utilizzate l’apposito strumento di anteprima che vi aiuterà a capire come i cambiamenti andranno ad influenzare l’intesa dei vostri calciatori.

FIFA 16 Draft FUT nei menu 3

 

FIFA 16 Draft FUT nei menu 2

Costruite la vostra squadra massimizzando l’intesa, perché davvero in assenza di quest’ultima difficilmente riuscirete a vincere le quattro partite necessarie a sbloccare i premi migliori; inoltre scegliete con attenzione anche i panchinari poiché (come in una vera partita di calcio) potrebbero cambiare radicalmente il corso e la storia di un Match. In alternativa, se non volete perdere tempo (anche se il mio consiglio è quello di selezionare personalmente i sostituti), utilizzate l’apposito strumento di selezione automatica.

Dopo aver ponderato le proprie scelte, sarete pronti a scendere in campo; se non doveste riuscire a vincere più di una partita (come capitato al sottoscritto), non disperate ma riprovate nuovamente cercando di capire se le scelte effettuate in precedenza siano state effettivamente la causa della vostra disfatta.

Buon divertimento!

Lo scarso successo di PlayStation Vita? Colpa di Sony

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Una console dalle grandi potenzialità sfruttata male.

Che piaccia o meno, è questa la verità: la PlayStation Vita di Sony non ha riscosso un grande successo, e probabilmente ve ne siete accorti tutti quanti e non solo io. Alla domanda da parte dei giocatori riguardo lo sviluppo di una nuova console portatile, Shuhei Yoshida ha risposto così:

«E’ una domanda complicata. Tutte le persone hanno uno smartphone ed è semplicissimo giocarci, oltretutto moltissimi giochi sono gratuiti. Io stesso sono un grande fan di PlayStation Vita e abbiamo lavorato duramente per realizzare ogni aspetto. I titoli basati sulle funzionalità touch sono divertenti – certo, ci sono tanti altri giochi che hanno un design davvero ottimo. Ma il fatto di avere degli analogici e dei tasti rende le cose completamente differenti. Quindi spero, come molti di voi, che questa cultura dei videogiochi portatili continui, ma per ora i tempi non sono favorevoli a causa della grande dominanza del mobile gaming».

Effettivamente, l’ultima frase ha poco senso, perché i tempi sono sempre gli stessi e non sembra che i giocatori preferiscano maggiormente gli smartphone come “console portatili”. E anche se fosse, Nintendo è stata in grado di vendere oltre 50 milioni di 3DS, quindi il flop di PS Vita è solamente colpa di Sony. Ecco alcuni motivi a favore di questa tesi, degli accorgimenti che forse non tutti hanno messo in conto:

  • Sony ha deciso di costringere i giocatori ad acquistare le loro memory card, per poi venderle a prezzi decisamente esagerati: una MicroSD da 64GB targata PlayStation costa 90€, mentre una standard con lo stesso spazio la si può trovare a 30€.
  • Sony aveva etichettato la PS Vita come un sistema portatile con “una qualità di gioco pari a quella su console”, ma hanno lanciato degli scadenti spin-off come Uncharted: Golden Abyss, Resistance: Burning Skies e Call of Duty: Declassified.
  • A scapito di tutto ciò, una parte degli hardcore gamers hanno capito che PS Vita sarebbe stata un’ottima console portatile per indie e giochi giapponesi di nicchia. Quindi cosa ha fatto Sony? Ha deciso di trasformarla in un accessorio di PS4 – come se tutti volessero sborsare altri 200€ solo per giocare a Destiny in bagno.
  • I possessori della console hanno inoltre pensato che sarebbe stata perfetta per giocare a vecchi titoli PS1 e PSP. Sony ha notato quanti soldi poteva effettivamente guadagnare su questo lato e ha immediatamente riempito il PlayStation Store, ringraziando i fan con nuovi classici ogni settimana. Sì, sto scherzando. Hanno completamente ignorato questo aspetto.
  • Ricordate la PlayStation 2? Una delle console che hanno riscosso un enorme successo nella storia videoludica nonché piena di grandi titoli che potrebbero essere stati portati su PS Vita? Probabilmente sì, ma qualcuno dovrebbe ricordarlo a Sony.
  • Ricordate BioShock Vita? Ah giusto, è stato cancellato.
  • Sony ha praticamente passato gli ultimi due anni come se la PlayStation Vita non esistesse, ignorandola ad ogni conferenza o grande show a cui la compagnia partecipasse. Imbarazzante.
  • Sony ha pubblicamente ammesso che non avrebbe più sviluppato giochi per la console.

Ricordate il lancio del 3DS nel 2011? Anche quello è stato un grande flop inizialmente, ma al posto di incolpare i tempi o chissà cosa, Nintendo si è data da fare rilasciando nuovi modelli e pubblicando titoli stupendi al tal punto che ora è una delle migliori console portatili che possiate acquistare. Certo, Sony non ha saghe come Super Mario o The Legend of Zelda, ma se avesse impiegato diversamente gli ultimi tre anni e mezzo anziché non fare praticamente nulla per PS Vita, forse le cose sarebbero andate diversamente. E di molto.

Quindi, condivido totalmente quanto scritto dal collega Jason Schreier nel suo articolo pubblicato su Kotaku, che ho voluto tradurre, rielaborare leggermente e fare anche “mio”, in un certo senso.

Grazie Jason.

Konami, “Metal Gear può continuare anche senza Kojima”

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E voi che ne pensate?

Graham Day, direttore della community per la divisione inglese di Konami, ha speso alcune parole in merito al programmato addio di Hideo Kojima dalla software house nipponica ed al futuro della saga Metal Gear.
Day ha affermato senza il minimo tentennamento che la famosa serie di videogiochi potrà continuare anche senza il suo creatore e a tal proposito, ha portato in esempio Metal Gear Rising, un titolo sviluppato da un altro team che però ha mantenuto la qualità tipica della serie

Il direttore ha anche commentato le indiscrezioni relative alle presunte intenzioni di Konami di abbandonare il mercato console per dedicarsi ai titoli per dispositivi mobile: «Non credete a tutto quello che leggete su Internet. L’approccio al mercato videoludico non è mai cambiato; alcune dichiarazioni sono state riportate fuori contesto. Konami ha una storia gloriosa in cui ha sviluppato alcuni dei migliori giochi di sempre, e continuerà a farlo in futuro. Se dovessi usare uno slogan prenderei in prestito quello di PES 2016: ‘Ama il passato, gioca il futuro’. C’è un motivo per cui abbiamo scelto questa frase. Il futuro non finisce ora, continuerà per molto, molto tempo.»

Konami, "Metal Gear può continuare anche senza Kojima"

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E voi che ne pensate?

Graham Day, direttore della community per la divisione inglese di Konami, ha speso alcune parole in merito al programmato addio di Hideo Kojima dalla software house nipponica ed al futuro della saga Metal Gear.
Day ha affermato senza il minimo tentennamento che la famosa serie di videogiochi potrà continuare anche senza il suo creatore e a tal proposito, ha portato in esempio Metal Gear Rising, un titolo sviluppato da un altro team che però ha mantenuto la qualità tipica della serie

Il direttore ha anche commentato le indiscrezioni relative alle presunte intenzioni di Konami di abbandonare il mercato console per dedicarsi ai titoli per dispositivi mobile: «Non credete a tutto quello che leggete su Internet. L’approccio al mercato videoludico non è mai cambiato; alcune dichiarazioni sono state riportate fuori contesto. Konami ha una storia gloriosa in cui ha sviluppato alcuni dei migliori giochi di sempre, e continuerà a farlo in futuro. Se dovessi usare uno slogan prenderei in prestito quello di PES 2016: ‘Ama il passato, gioca il futuro’. C’è un motivo per cui abbiamo scelto questa frase. Il futuro non finisce ora, continuerà per molto, molto tempo.»

Nintendo 2DS, taglio di prezzo in Europa

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Ancora più conveniente.

Nintendo of Europe ha annunciato oggi che dal 16 ottobre 2015 verrà ridotto il prezzo al rivenditore della console portatile Nintendo 2DS, come parte di un’iniziativa globale di riduzione dei costi.
In virtù di ciò, il bundle Nintendo 2DS (la console portatile più economica di casa Nintendo) più un gioco sarà disponibile al consumatore a meno di €99, offrendo un beneficio ancora maggiore. Tre i bundle a disposizione del consumatore: Kirby Triple Deluxe, New Super Mario Bros e Tomodachi Life.

Recensione Might & Magic Heroes VII

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MMH7 Haven Light

Vent’anni di avventure e non sentirli…

In principio c’erano solo Jon Van Caneghem e la sua idea di dar vita ad una nuova saga fantasy che fosse in grado di miscelare sapientemente elementi presi a piene mani da tutto ciò che di meglio il genere avesse da offrire.

Prende forma così, nell’ormai lontano 1986, Might and Magic Book One: The Secret of the Inner Sanctum, primo episodio di quella che sarebbe poi diventata una delle serie più seguite ed amate di tutti i tempi, vera e propria pietra miliare del genere, capace di regalare ai giocatori di tutto il globo ben tre decadi di battaglie epiche nelle leggendarie terre di Ashan, un mondo fantasy in continuo e coinvolgente mutamento.
Un successo tale che nel 1995 lo stesso Jon Van Caneghem cominciò a pensare ancora più in grande, puntando alla realizzazione di un titolo collegato alla precedente serie di RPG, ma che miscelasse equilibratamente un sistema a turni tipico degli RTS e la possibilità di costruire proprie città da gestire, unendo poi il tutto alle suggestioni RPG che tanto erano state gradite dal pubblico.
Heroes of Might & Magic era nato.
L’universo di Might & Magic, il cui franchise è stato poi acquisito nel 2003 da Ubisoft, ha continuato, complice una schiera di fan davvero nutrita, ad espandersi nel corso degli anni esplorando anche altri orizzonti videoludici, quali ad esempio quello dei TCG con Might & Magic Duels: Champions.
Senza dubbio una serie così longeva non poteva, all’interno di un arco temporale così esteso, non risentire degli affanni dell’età, ed in effetti Might & Magic ha attraversato fino ad oggi momenti altalenanti, barcamenandosi tra i memorabili successi del passato e le recenti delusioni inflitte alla sua nutrita schiera di seguaci. La saga fantasy è però lontana dal tramonto e per dimostrarlo, a distanza di vent’anni, ecco giungere tra noi Might & Magic Heroes VII, nuovo episodio che negli intenti degli sviluppatori dovrebbe riportare la saga agli antichi fasti, riproponendosi come una rinnovata miscela di tutti quegli elementi che nel passato l’hanno resa tanto famosa.

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 … o quasi

Certo le intenzioni c’erano di sicuro tutte, ma è stato sufficiente avviare il titolo per capire quanto un videogame, specie se vuole farsi carico di un’eredità così pesante, non possa vivere solo di buone premesse.
Molto apprezzata, ad esempio, è stata la scelta da parte del team di sviluppo di rapportarsi direttamente con il proprio pubblico durante la creazione del titolo attraverso lo Shadow Council, grazie al quale gli utenti sono stati addirittura coinvolti nella scelta di ben due delle sei fazioni giocabili presenti nel gioco. Sicuramente intelligente è stata la soluzione, rappresentante la prima e più incisiva novità degna di nota dal punto di vista tecnico, di utilizzare l’Unreal Engine 3, in quanto, abbreviando i tempi di produzione, ha consentito di canalizzare le energie sugli aspetti più strettamente legati al gameplay.
In effetti, l’utilizzo del nuovo motore grafico, ha sicuramente portato alla realizzazione di un’ambiente globale di gioco fatto di mappe più dinamiche e dettagliate, non solo gradevoli a vedersi, ma in grado di ampliare le scelte tattiche messe a disposizione dei giocatori. Ponti ed altre strutture distruttibili consentono infatti di dar vita a strategie in grado di rallentare gli avversari mentre il mutamento delle condizioni meteorologiche è sicuro in grado di dar vita a battaglie sempre diverse tra loro.
Il problema principale, però, subito ravvisabile dagli amanti del genere strategico, risiede nel fatto che i suoi vent’anni Might & Magic, specie se rapportato ai colossi dell’ultimo periodo come Endless Legend o Age of Wonders 3, li dimostra tutti, in negativo ovviamente.
Nonostante l’aggiunta di un certo realismo alle mappe di gioco, graficamente il titolo non è di sicuro all’altezza dei succitati titoli più recenti che sono stati in grado di rinnovare in senso profondo il genere. A tutto ciò va aggiunto il fatto che, mentre è possibile riscontrare un miglioramento grafico degli scenari, a fare da sfondo alla parte gestionale dei propri insediamenti sarà una scialba immagine in due dimensioni, a cui si andranno ad aggiungere di volta in volta gli edifici che costruiremo. Una scelta poco coinvolgente e che sicuramente farà storcere il naso agli amanti della serie, in quanto, il non vedere le proprie costruzioni erette in tre dimensioni sulla mappa, cosa anche questa ormai molto comune per il genere, rappresenta di sicuro un altro punto a sfavore del titolo.
Nel complesso, il mutamento grafico e l’evoluzione del level design hanno fatto sicuramente un passo avanti, specie se consideriamo il dinamismo delle luci, rispetto agli episodi precedenti, ma siamo pur sempre in una situazione di difetto rispetto ad altri titoli recenti.

Quando gli uomini sono chiamati a fare gli dèi…

Might & Magic Heroes VII persegue quanto fatto in passato prima di tutto dal punto di vista ruolistico del gameplay affidando al giocatore, sia in single-player tramite la modalità Campagna o i semplici scenari, sia in multiplayer, la guida di uno degli eroi iconici della serie, appartenente ad una delle sei storiche fazioni del mondo di Ashan, ognuna dotata di proprie peculiari caratteristiche e di un totale di 8 unità specifiche schierabili in battaglia.
Purtroppo anche da questo punto di vista il gioco mostra le proprie lacune.
Le possibilità di personalizzazione sono in effetti ridotte al minimo, cosa che porta a pensare a modalità di sviluppo davvero superficiali in questo senso. Non solo le differenti abilità di partenza e il diverso look dei personaggi non troveranno riscontro visivo né nella raffigurazione dell’eroe nell’inventario né durante le battaglie, visto che in entrambi i casi la resa grafica sarà sempre la stessa per ogni fazione, ma gli stessi artefatti ed equipaggiamenti che potrete raccogliere nel corso della vostra avventura non saranno visualizzati sul vostro condottiero.
Chiaro che non sarebbe stato possibile aspettarsi da questo punto di vista una personalizzazione variegata come quella di un RPG puro, ma il doversi perennemente confrontare, nonostante l’acquisizione di nuovi oggetti, con un character design identico per tutta la durata della propria avventura, non gioca di certo a favore dell’immedesimazione, un fattore che una serie così importante avrebbe dovuto cercare di sostenere nel tempo.
Stesso discorso vale per la gestione dell’albero delle abilità, caratterizzato da diverse scuole di magia, ma nel complesso abbastanza lineare, senza alcuna possibilità di variare sensibilmente le scelte tattiche messe in campo tramite il proprio eroe. Per ogni condottiero sarà possibile portare al livello Gran Maestro, il più potente dei 4 livelli di ogni scuola di magia, solo tre delle diverse linee di incantesimi disponibili, ma il problema più profondo risiede nel fatto che queste ultime saranno già fissate in precedenza e conseguentemente il livellamento del proprio personaggio, con un level cap fissato a 30, non potrà che indirizzarsi sempre nella medesima direzione se vorremo ottenere il massimo dalle sue capacità.

… l’unica risposta è la guerra

Dal punto di vista strategico, Might & Magic Heroes VII rimette in campo, in tutti i sensi, il patrimonio accumulato nei precedenti anni. Ogni volta che ingaggeremo uno scontro, la cui difficoltà sarà visionabile in precedenza ai fini di consentire ai giocatori scelte più oculate, ci verrà chiesto di posizionare sulla griglia di battaglia le truppe al seguito del nostro eroe per poi dare inizio al combattimento che, pur consentendo varie scelte strategiche, finirà con il rivelarsi abbastanza semplicistico. Oltre alle abilità del nostro eroe, utilizzabili durante il turno di una delle nostre truppe, stabilito classicamente in base al valore di iniziativa, potremo muovere e far attaccare le nostre creature, ognuna caratterizzata da determinate potenzialità attive e passive, ma munita di una singola tipologia di attacco, un fattore, quest’ultimo, inevitabilmente portante ad un appiattimento a lungo termine delle sessioni di battaglia, le quali, probabilmente non a caso, potranno anche essere risolte in automatico attraverso l’apposita opzione, saltando del tutto la fase degli scontri. Non mancheranno comunque numerose opzioni per velocizzare le tempistiche di reazione delle varie unità o per permettere la visualizzazione di mosse scenografiche per ogni singolo attacco a seconda dei gusti dei singoli giocatori. La stessa resa grafica delle truppe si presenta a tutti gli effetti molto particolareggiata, rappresentando di sicuro un elemento a favore di questo nuovo episodio.

La vita è come un fiume che scorre inesorabile…

Ultimo aspetto da considerare quando si parla di Might & Magic Heroes è sicuramente la componente prettamente gestionale, che pur non spiccando, rappresenta il versante meglio riuscito del titolo. Come i più avvezzi alla serie sicuramente sapranno, la gestione delle proprie forze potrà avvenire su due versanti attraverso un pratico sistema a turni, nell’economia del quale questi ultimi rappresenteranno il trascorrere dei sette giorni della settimana.
Allo scadere dei sette turni complessivi, vostri e dell’avversario, si passerà alla settimana successiva, che andrà a fornire un particolare bonus casuale, il quale a sua volta potrà andare ad incidere tanto sulla produzione delle risorse, in questa edizione ripristinate nuovamente al numero di 7 totali, sia sulle capacità delle proprie truppe.
Durante ognuno dei propri turni, sarà possibile spostare l’eroe verso determinati punti strategici, tra i quali i più importanti saranno rappresentati dalle miniere e dalle cave di vario tipo ed i luoghi che conterranno gli artefatti, oppure dedicarsi alla gestione della propria città tramite la costruzione di nuovi edifici e fortificazioni, per un massimo di una al giorno. Si tratta di una scelta che pur bilanciando, nell’ottica globale che il titolo si propone di incentivare, la gestione equilibrata dei propri turni tra combattimenti nel mondo esterno e pianificazione interna al proprio insediamento, si dimostrerà alla lunga limitante qualora si volesse dare scacco matto all’avversario attraverso una velocizzazione della propria produzione.
Per quanto concerne le modalità di edificazione in senso stretto, queste saranno rappresentate da un albero costruttivo piuttosto semplificato all’interno del quale, in base alle risorse disponibili, sarà possibile scegliere quali strutture costruire per prime ed, almeno in questo caso, fornire così un po’ di varietà alle proprie partite visto che in base all’edificio selezionato sbloccheremo nuove tipologie di unità prodotte settimanalmente, nuovi incantesimi da apprendere o nuove funzionalità di gestione delle risorse. Il tutto, però, anche stavolta risulta ridotto ai minimi termini, dato che, pur considerando la diversità delle varie strutture e delle unità da esse prodotte, lo schema costruttivo di ogni fazione si presenta praticamente identico.

… a volte è necessario andare controcorrente per trovare un riparo

Tempo di tirare le somme, tempo di giudizio finale per il mondo di Ashan.
Intendiamoci  le aspettative su Might & Magic Heroes VII, quelle generate dalla sua forte eredità e quelle create grazie ad un rapporto molto intenso con la community in fase pre-produzione, non sono state di sicuro soddisfatte pienamente.
Il titolo ha certamente tra i suoi pregi un comparto grafico migliorato rispetto ai precedenti episodi, una colonna sonora che, seppur scarna in quanto a quantità, riesce a fornire un buon sottofondo alle battaglie, e soprattutto un’ottima longevità grazie all’aggiunta della modalità multiplayer e dell’editor che consentirà ai giocatori più incalliti di creare vere e proprie mod per il gioco.

MMH7 Haven Light

Il problema evidente di quest’ultima produzione risiede nel fatto che tutto sa troppo di già visto.
Might & Magic Heroes VII è un titolo rivolto soprattutto agli appassionati, ai nostalgici del mondo di Heroes, sempre affamati delle avventure eroiche vissute sul mondo di Ashan, i quali, almeno dal punto di vista narrativo, saranno appagati anche dal prodotto. Quest’ultimo però non può costituire purtroppo un punto di riferimento differente per i neofiti del genere, i quali sicuramente troveranno qualcosa di meglio su cui puntare. L’errore più grande probabilmente è stato quello di non volersi distaccare troppo dal passato, puntando solo a recuperare i migliorarne elementi, attraverso una miscela che di sicuro riesce a rinnovare leggermente la serie, ma non ad innovarla, cosa di cui si sentiva invece il forte bisogno. Un’occasione mancata dunque per riportare in auge una saga che avrebbe meritato di risalire nell’Olimpo del genere e che, invece, complice forse anche la paura di osare da parte del team di sviluppo, si presenterà nuovamente al pubblico, dopo vent’anni, con un prodotto discreto sicuramente lontano dal lasciare un segno indelebile.  

Commento finale

Might & Magic ritorna, ma non lo fa in grande stile. Personalmente posso dire in tutta tranquillità che mi sarei aspettato molto di più da Might & Magic Heroes VII, vuoi per la lunga tradizione alle spalle vuoi per la fiducia riposta nel lavoro fatto dagli sviluppatori nell’interfacciarsi con il proprio pubblico. Purtroppo il risultato è un titolo discreto adatto sicuramente agli amanti della serie, ma che ha davvero poco da dire ai nuovi arrivati.

Pro Contro 
– Grafica migliorata
– Animazioni delle truppe ben realizzate
– Tutto il meglio degli episodi precedenti…
– … ma nulla di rivoluzionario
– Scarsa possibilità di personalizzazione
– Poche opzioni tattiche tra cui scegliere in battaglia.
  Voto Globale: 72 
 

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Recensione Might & Magic Heroes VII

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Vent’anni di avventure e non sentirli…

In principio c’erano solo Jon Van Caneghem e la sua idea di dar vita ad una nuova saga fantasy che fosse in grado di miscelare sapientemente elementi presi a piene mani da tutto ciò che di meglio il genere avesse da offrire.

Prende forma così, nell’ormai lontano 1986, Might and Magic Book One: The Secret of the Inner Sanctum, primo episodio di quella che sarebbe poi diventata una delle serie più seguite ed amate di tutti i tempi, vera e propria pietra miliare del genere, capace di regalare ai giocatori di tutto il globo ben tre decadi di battaglie epiche nelle leggendarie terre di Ashan, un mondo fantasy in continuo e coinvolgente mutamento.
Un successo tale che nel 1995 lo stesso Jon Van Caneghem cominciò a pensare ancora più in grande, puntando alla realizzazione di un titolo collegato alla precedente serie di RPG, ma che miscelasse equilibratamente un sistema a turni tipico degli RTS e la possibilità di costruire proprie città da gestire, unendo poi il tutto alle suggestioni RPG che tanto erano state gradite dal pubblico.
Heroes of Might & Magic era nato.
L’universo di Might & Magic, il cui franchise è stato poi acquisito nel 2003 da Ubisoft, ha continuato, complice una schiera di fan davvero nutrita, ad espandersi nel corso degli anni esplorando anche altri orizzonti videoludici, quali ad esempio quello dei TCG con Might & Magic Duels: Champions.
Senza dubbio una serie così longeva non poteva, all’interno di un arco temporale così esteso, non risentire degli affanni dell’età, ed in effetti Might & Magic ha attraversato fino ad oggi momenti altalenanti, barcamenandosi tra i memorabili successi del passato e le recenti delusioni inflitte alla sua nutrita schiera di seguaci. La saga fantasy è però lontana dal tramonto e per dimostrarlo, a distanza di vent’anni, ecco giungere tra noi Might & Magic Heroes VII, nuovo episodio che negli intenti degli sviluppatori dovrebbe riportare la saga agli antichi fasti, riproponendosi come una rinnovata miscela di tutti quegli elementi che nel passato l’hanno resa tanto famosa.

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 … o quasi

Certo le intenzioni c’erano di sicuro tutte, ma è stato sufficiente avviare il titolo per capire quanto un videogame, specie se vuole farsi carico di un’eredità così pesante, non possa vivere solo di buone premesse.
Molto apprezzata, ad esempio, è stata la scelta da parte del team di sviluppo di rapportarsi direttamente con il proprio pubblico durante la creazione del titolo attraverso lo Shadow Council, grazie al quale gli utenti sono stati addirittura coinvolti nella scelta di ben due delle sei fazioni giocabili presenti nel gioco. Sicuramente intelligente è stata la soluzione, rappresentante la prima e più incisiva novità degna di nota dal punto di vista tecnico, di utilizzare l’Unreal Engine 3, in quanto, abbreviando i tempi di produzione, ha consentito di canalizzare le energie sugli aspetti più strettamente legati al gameplay.
In effetti, l’utilizzo del nuovo motore grafico, ha sicuramente portato alla realizzazione di un’ambiente globale di gioco fatto di mappe più dinamiche e dettagliate, non solo gradevoli a vedersi, ma in grado di ampliare le scelte tattiche messe a disposizione dei giocatori. Ponti ed altre strutture distruttibili consentono infatti di dar vita a strategie in grado di rallentare gli avversari mentre il mutamento delle condizioni meteorologiche è sicuro in grado di dar vita a battaglie sempre diverse tra loro.
Il problema principale, però, subito ravvisabile dagli amanti del genere strategico, risiede nel fatto che i suoi vent’anni Might & Magic, specie se rapportato ai colossi dell’ultimo periodo come Endless Legend o Age of Wonders 3, li dimostra tutti, in negativo ovviamente.
Nonostante l’aggiunta di un certo realismo alle mappe di gioco, graficamente il titolo non è di sicuro all’altezza dei succitati titoli più recenti che sono stati in grado di rinnovare in senso profondo il genere. A tutto ciò va aggiunto il fatto che, mentre è possibile riscontrare un miglioramento grafico degli scenari, a fare da sfondo alla parte gestionale dei propri insediamenti sarà una scialba immagine in due dimensioni, a cui si andranno ad aggiungere di volta in volta gli edifici che costruiremo. Una scelta poco coinvolgente e che sicuramente farà storcere il naso agli amanti della serie, in quanto, il non vedere le proprie costruzioni erette in tre dimensioni sulla mappa, cosa anche questa ormai molto comune per il genere, rappresenta di sicuro un altro punto a sfavore del titolo.
Nel complesso, il mutamento grafico e l’evoluzione del level design hanno fatto sicuramente un passo avanti, specie se consideriamo il dinamismo delle luci, rispetto agli episodi precedenti, ma siamo pur sempre in una situazione di difetto rispetto ad altri titoli recenti.

Quando gli uomini sono chiamati a fare gli dèi…

Might & Magic Heroes VII persegue quanto fatto in passato prima di tutto dal punto di vista ruolistico del gameplay affidando al giocatore, sia in single-player tramite la modalità Campagna o i semplici scenari, sia in multiplayer, la guida di uno degli eroi iconici della serie, appartenente ad una delle sei storiche fazioni del mondo di Ashan, ognuna dotata di proprie peculiari caratteristiche e di un totale di 8 unità specifiche schierabili in battaglia.
Purtroppo anche da questo punto di vista il gioco mostra le proprie lacune.
Le possibilità di personalizzazione sono in effetti ridotte al minimo, cosa che porta a pensare a modalità di sviluppo davvero superficiali in questo senso. Non solo le differenti abilità di partenza e il diverso look dei personaggi non troveranno riscontro visivo né nella raffigurazione dell’eroe nell’inventario né durante le battaglie, visto che in entrambi i casi la resa grafica sarà sempre la stessa per ogni fazione, ma gli stessi artefatti ed equipaggiamenti che potrete raccogliere nel corso della vostra avventura non saranno visualizzati sul vostro condottiero.
Chiaro che non sarebbe stato possibile aspettarsi da questo punto di vista una personalizzazione variegata come quella di un RPG puro, ma il doversi perennemente confrontare, nonostante l’acquisizione di nuovi oggetti, con un character design identico per tutta la durata della propria avventura, non gioca di certo a favore dell’immedesimazione, un fattore che una serie così importante avrebbe dovuto cercare di sostenere nel tempo.
Stesso discorso vale per la gestione dell’albero delle abilità, caratterizzato da diverse scuole di magia, ma nel complesso abbastanza lineare, senza alcuna possibilità di variare sensibilmente le scelte tattiche messe in campo tramite il proprio eroe. Per ogni condottiero sarà possibile portare al livello Gran Maestro, il più potente dei 4 livelli di ogni scuola di magia, solo tre delle diverse linee di incantesimi disponibili, ma il problema più profondo risiede nel fatto che queste ultime saranno già fissate in precedenza e conseguentemente il livellamento del proprio personaggio, con un level cap fissato a 30, non potrà che indirizzarsi sempre
nella medesima direzione se vorremo ottenere il massimo dalle sue capacità.

… l’unica risposta è la guerra

Dal punto di vista strategico, Might & Magic Heroes VII rimette in campo, in tutti i sensi, il patrimonio accumulato nei precedenti anni. Ogni volta che ingaggeremo uno scontro, la cui difficoltà sarà visionabile in precedenza ai fini di consentire ai giocatori scelte più oculate, ci verrà chiesto di posizionare sulla griglia di battaglia le truppe al seguito del nostro eroe per poi dare inizio al combattimento che, pur consentendo varie scelte strategiche, finirà con il rivelarsi abbastanza semplicistico. Oltre alle abilità del nostro eroe, utilizzabili durante il turno di una delle nostre truppe, stabilito classicamente in base al valore di iniziativa, potremo muovere e far attaccare le nostre creature, ognuna caratterizzata da determinate potenzialità attive e passive, ma munita di una singola tipologia di attacco, un fattore, quest’ultimo, inevitabilmente portante ad un appiattimento a lungo termine delle sessioni di battaglia, le quali, probabilmente non a caso, potranno anche essere risolte in automatico attraverso l’apposita opzione, saltando del tutto la fase degli scontri. Non mancheranno comunque numerose opzioni per velocizzare le tempistiche di reazione delle varie unità o per permettere la visualizzazione di mosse scenografiche per ogni singolo attacco a seconda dei gusti dei singoli giocatori. La stessa resa grafica delle truppe si presenta a tutti gli effetti molto particolareggiata, rappresentando di sicuro un elemento a favore di questo nuovo episodio.

La vita è come un fiume che scorre inesorabile…

Ultimo aspetto da considerare quando si parla di Might & Magic Heroes è sicuramente la componente prettamente gestionale, che pur non spiccando, rappresenta il versante meglio riuscito del titolo. Come i più avvezzi alla serie sicuramente sapranno, la gestione delle proprie forze potrà avvenire su due versanti attraverso un pratico sistema a turni, nell’economia del quale questi ultimi rappresenteranno il trascorrere dei sette giorni della settimana.
Allo scadere dei sette turni complessivi, vostri e dell’avversario, si passerà alla settimana successiva, che andrà a fornire un particolare bonus casuale, il quale a sua volta potrà andare ad incidere tanto sulla produzione delle risorse, in questa edizione ripristinate nuovamente al numero di 7 totali, sia sulle capacità delle proprie truppe.
Durante ognuno dei propri turni, sarà possibile spostare l’eroe verso determinati punti strategici, tra i quali i più importanti saranno rappresentati dalle miniere e dalle cave di vario tipo ed i luoghi che conterranno gli artefatti, oppure dedicarsi alla gestione della propria città tramite la costruzione di nuovi edifici e fortificazioni, per un massimo di una al giorno. Si tratta di una scelta che pur bilanciando, nell’ottica globale che il titolo si propone di incentivare, la gestione equilibrata dei propri turni tra combattimenti nel mondo esterno e pianificazione interna al proprio insediamento, si dimostrerà alla lunga limitante qualora si volesse dare scacco matto all’avversario attraverso una velocizzazione della propria produzione.
Per quanto concerne le modalità di edificazione in senso stretto, queste saranno rappresentate da un albero costruttivo piuttosto semplificato all’interno del quale, in base alle risorse disponibili, sarà possibile scegliere quali strutture costruire per prime ed, almeno in questo caso, fornire così un po’ di varietà alle proprie partite visto che in base all’edificio selezionato sbloccheremo nuove tipologie di unità prodotte settimanalmente, nuovi incantesimi da apprendere o nuove funzionalità di gestione delle risorse. Il tutto, però, anche stavolta risulta ridotto ai minimi termini, dato che, pur considerando la diversità delle varie strutture e delle unità da esse prodotte, lo schema costruttivo di ogni fazione si presenta praticamente identico.

… a volte è necessario andare controcorrente per trovare un riparo

Tempo di tirare le somme, tempo di giudizio finale per il mondo di Ashan.
Intendiamoci  le aspettative su Might & Magic Heroes VII, quelle generate dalla sua forte eredità e quelle create grazie ad un rapporto molto intenso con la community in fase pre-produzione, non sono state di sicuro soddisfatte pienamente.
Il titolo ha certamente tra i suoi pregi un comparto grafico migliorato rispetto ai precedenti episodi, una colonna sonora che, seppur scarna in quanto a quantità, riesce a fornire un buon sottofondo alle battaglie, e soprattutto un’ottima longevità grazie all’aggiunta della modalità multiplayer e dell’editor che consentirà ai giocatori più incalliti di creare vere e proprie mod per il gioco.

MMH7 Haven Light

Il problema evidente di quest’ultima produzione risiede nel fatto che tutto sa troppo di già visto.
Might & Magic Heroes VII è un titolo rivolto soprattutto agli appassionati, ai nostalgici del mondo di Heroes, sempre affamati delle avventure eroiche vissute sul mondo di Ashan, i quali, almeno dal punto di vista narrativo, saranno appagati anche dal prodotto. Quest’ultimo però non può costituire purtroppo un punto di riferimento differente per i neofiti del genere, i quali sicuramente troveranno qualcosa di meglio su cui puntare. L’errore più grande probabilmente è stato quello di non volersi distaccare troppo dal passato, puntando solo a recuperare i migliorarne elementi, attraverso una miscela che di sicuro riesce a rinnovare leggermente la serie, ma non ad innovarla, cosa di cui si sentiva invece il forte bisogno. Un’occasione mancata dunque per riportare in auge una saga che avrebbe meritato di risalire nell’Olimpo del genere e che, invece, complice forse anche la paura di osare da parte del team di sviluppo, si presenterà nuovamente al pubblico, dopo vent’anni, con un prodotto discreto sicuramente lontano dal lasciare un segno indelebile.  

Commento finale

Might & Magic ritorna, ma non lo fa in grande stile. Personalmente posso dire in tutta tranquillità che mi sarei aspettato molto di più da Might & Magic Heroes VII, vuoi per la lunga tradizione alle spalle vuoi per la fiducia riposta nel lavoro fatto dagli sviluppatori nell’interfacciarsi con il proprio pubblico. Purtroppo il risultato è un titolo discreto adatto sicuramente agli amanti della serie, ma che ha davvero poco da dire ai nuovi arrivati.

Pro Contro 
– Grafica migliorata
– Animazioni delle truppe ben realizzate
– Tutto il meglio degli episodi precedenti…
– … ma nulla di rivoluzionario
– Scarsa possibilità di personalizzazione
– Poche opzioni tattiche tra cui scegliere in battaglia.
  Voto Globale: 72 
 

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The Witcher III: Wild Hunt, tante nuove immagini sulla prima espansione

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Cuori di Pietra.

The Witcher III: Wild Hunt è quasi pronto a ricevere la sua prima espansione, Hearts of Stone, attesa per il 13 Ottobre prossimo su PS4, Xbox One e PC. Il DLC aggiungerà una decina di ore di gioco oltre a nuovi mostri, quests e quant’altro, migliorando ulteriormente l’esperienza di gioco.

CD Projekt RED ha pubblicato diverse nuove immagini dell’espansione, che potete visualizzare nella galleria sottostante e che non fanno altro che aumentare l’hype.

{vsig}games/multi/the_witcher_3/20150928{/vsig}

Xbox One, un bundle con Rise of the Tomb Raider

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L’esperienza di Tomb Raider definitiva.

In occasione del lancio di Rise of the Tomb Raider previsto per il 10 Novembre, Microsoft ha annunciato l’arrivo di un succosissimo bundle che vedrà i seguenti contenuti:

  • Xbox One con HDD da 1TB
  • Copia digitale di Rise of the Tomb Raider
  • Pack di gioco esclusivo Tactical Survival Kit, che include un nuovo vestito per Lara ed altri contenuti
  • Copia digitale di Tomb Raider: Definitive Edition

Il bundle sarà disponibile dal 3 Novembre al prezzo di 399$.

Fallout 4 non avrà DLC in esclusiva temporale

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Tutto sarà pubblicato contemporaneamente.

Rispondendo a una domanda su Twitter, Pete Hines di Bethesda ha confermato che Fallout 4 non avrà DLC in esclusiva temporale: tutti i contenuti aggiuntivi che usciranno dopo il lancio verranno pubblicati contemporaneamente su PC, Xbox One e PlayStation 4.

Ricordiamo che proprio recentemente Bethesda ha annunciato il Season Pass di Fallout 4, senza però rivelare nulla riguardo ai contenuti extra e ai DLC post lancio. Non ci resta che attendere, probabilmente ne sapremo di più dopo il lancio del gioco, previsto per il 10 novembre su tutte le piattaforme.

One Piece Thousand Storm annunciato ufficialmente

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Smartphone e tablet siano pronti.

Bandai Namco continua a investire nella licenza One Piece: il publisher ha annunciato un nuovo episodio della serie (intitolato Thousand Storm) che uscirà in Giappone nel corso del 2016 su smartphone e tablet con sistema operativo iOS e Android.

Il gioco sarà un JRPG con un sistema di combattimento a turni, tra i personaggi confermati troviamo Rufy, Zoro e Chopper. Da segnalare lo stile grafico, super deformed e coloratissimo, pensato per risaltare sui brillanti schermi dei dispositivi mobile. Al momento non sappiamo se il titolo arriverà anche in Occidente, ricordiamo però che il publisher ha registrato il marchio “Thousand Storm” in Europa all’inizio del mese di settembre.

One Piece: Burning Blood, in Europa nel 2016

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La ciurma di cappello di paglia si prepara a devastare le nostre console!

Con un tweet sul proprio account Twitter ufficiale, Bandai Namco Entertainment Europe conferma l’arrivo, previsto per il 2016, di One Piece: Burning Blood in Europa su PlayStation 4, Xbox One e PlayStation Vita. Il titolo è un fighting game e vanterà un vasto ed ampio roster di personaggi appertenenti alla famosa serie di anime e manga creata dalle mani di Eichiiro Oda.

In attesa di maggiori informazioni, vi lasciamo con un breve trailer che potete vedere poco più in basso.

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Nintendo eShop, le novità della settimana

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Animal Crossing: Happy Home Designer arriva su Nintendo 3DS!

Un’altra settimana è alle porte e Nintendo è sempre pronta ad allietare i nostri pomeriggi e i nostri momenti di tempo libero con nuovi titoli per Nintendo 3DS e Nintendo Wii U, che saranno disponibili da questo Giovedì, 1 Ottobre 2015. La release di maggior rilievo di questa settimana è indubbiamente Animal Crossing: Happy Home Designer per Nintendo 3DS, che sarà accompagnato sull’eShop da sconti importantissimi, come quello di Shin Megami Tensei IV.

Su Wii U, invece, segnaliamo la presenza di due titoli Virtual Console per Gameboy Advance altrettanto pregiati: Medabots: Metabee e Medabots: Rokusho. A seguire l’intera release list della settimana:

Nintendo eShop (3DS)

Animal Crossing: Happy Home Designer (Nintendo, disponibile dal 2 Ottobre) – €39.99/£34.99 (Animal Crossing: Happy Home Designer – The Office tema disponibile esclusivamente come bonus per chi acquista il titolo, offerta valida fino al 29 Ottobre)

1001 Spikes (Nicalis) – €14.99/£13.49

Dragon Ball Z: Extreme Butoden (BANDAI NAMCO Games) – €39.99/£29.99 (Pre-acquisto dal 1 Ottobre, gioco disponibile dal 16 Ottobre)

Pre-acquisto disponibile dal 01/10/2015, uscita del titolo 16/10/2015. Bonuses per il pre-acquisto:

1. Codice Download per il gioco “Dragon Ball Z: Super Butoden 2” (in Giapponese) per Nintendo 3DS!
Codice Download riscattabile sul Nintendo eShop di 3DS dal 16/10/2015.

2. Codice Download per il tema “Dragon Ball Z: Extreme Butoden Theme” per Nintendo 3DS!
Codice Download riscattabile dal Negozio Temi di Nintendo 3DS dal 16/10/2015.

SENRAN KAGURA 2: Burst (Marvelous Europe, Contenuto aggiuntivo) – €4.99/£4.49

Animal Crossing: Happy Home Designer – My Town (Nintendo, tema disponibile dal 1 Ottobre) – €1.99/£1.79

Offerte Speciali
Shin Megami Tensei IV (Atlus) – €9.99/£8.99 (Termina l’ 8 Ottobre, normalmente €19.99/£17.99)
Toys VS Monsters (EnjoyUp Games) – €0.99/£0.99 (Termina il 29 Ottobre, normalmente €3.99/£3.99)
Football Up Online (EnjoyUp Games) – €1.99/£1.79 (Termina il 29 Ottobre, normalmente €3.99/£3.59)
Darts Up 3D (EnjoyUp Games) – €0.99/£0.99 (Termina il 29 Ottobre, normalmente €2.99/£2.69)
Tappingo (CIRCLE Ent.) – €1.99/£1.69 (Termina il 22 Ottobre, normalmente €2.99/£2.49)
The Legend of Dark Witch – Chronicle 2D ACT (CIRCLE Ent.) – €2.99/£2.99 (Termina il 22 Ottobre, normalmente €3.99/£3.49)
European Conqueror 3D (CIRCLE Ent.) €2.99/£2.19 (Termina il 22 Ottobre, normalmente €3.99/£2.99)
Crazy Construction (Joindots) – €5.59/£3.99 (Termina il 15 Ottobre, normalmente €6.99/£4.99)
Safari Quest (Joindots) – €4.99/£3.99 (Termina il 15 Ottobre, normalmente €6.99/£4.99)
Aqua Moto Racing 3D (Zordix AB) – €3.99/£3.59 (Termina l’ 8 Ottobre, normalmente €7.99/£7.19)
Snow Moto Racing 3D (Zordix AB) – €5.99/£5.39 (Termina l’ 8 Ottobre, normalmente €7.99/£7.19)
Battleminer (Woobly Tooth) – €4.99/£4.49 (Permanente, era €7.99/£5.99)

Nintendo eShop (Wii U)

1001 Spikes (Nicalis) – €14.99/£13.49

Toto Temple Deluxe (Juicy Beast Studio) – €8.99/£6.99

Pumped BMX + (Curve Digital) – €8.49/£6.49 (Termina il 15 Ottobre, normalmente €9.99/£7.99)

Race The Sun (Flippfly) – €9.99/£6.99

Medabots: Metabee (Natsume, GBA VC) – €6.99/£6.29

Medabots: Rokusho (Natsume, GBA VC) – €6.99/£6.29

Offerte Speciali
Gravity Badgers (Wales Interactive) – €2.49/£2.49 (Termina il 29 Ottobre, normalmente €4.99/£4.99)
Spy Chameleon (EnjoyUp Games) – €3.99/£3.59 (Termina il 29 Ottobre, normalmente €4.99/£4.49)
Darts Up (EnjoyUp Games) – €1.49/£1.34 (Termina il 29 Ottobre, normalmente €2.49/£2.29)
99Seconds (EnjoyUp Games) – €1.49/£1.34 (Termina il 29 Ottobre, normalmente €2.49/£2.29)
Puzzle Monkeys (Log Games) – €0.99/£0.99 (Termina il 22 Ottobre, normalmente €2.99/£2.99)

Rainbow Six Siege, Closed Beta fino al primo Ottobre?

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Ebbene si, vediamo i motivi.

A causa dei problemi di forte latenza e di alto traffico alcuni giocatori vogliosi di giocare il titolo hanno dovuto aspettare. La Ubisoft annuncia, quindi, che tutti coloro che hanno fatto richiesta per la closed beta potranno giocare fino all’1 di Ottobre in modo da garantire la chiave di gioco a molti altri giocatori e a riparare ai problemi dovuti al multiplayer.

«Stiamo utilizzando un sistema di distribuzione degli inviti che dovrebbe aiutare nel processo” risponde la Ubisoft nel suo forum, “certe volte bisognerebbe controllare la casella Spam. La buona notizia è che per molti utenti che hanno ricevuto la chiave, l’esperienza si è dimostrata alquanto positiva. Abbiamo avuto modo di implementare il matchmaking e quindi migliorare non solo alcuni content, ma anche il multiplayer in sè»

L’uscita di Rainbow Six Siege è prevista per i primi giorni di Dicembre su PlayStation 4, XBox One e PC.

Rainbow Six: Siege, confermata l’assenza della campagna

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Multigiocatore a go go.

Se eravate ancora fra quelli che speravano nel giocatore singolo per Rainbow Six: Siege, ora avete la triste conferma: il nuovo titolo della serie non avrà una campagna single-player. A dichiararlo è stato Scott Mitchell, art director del gioco, specificando che Ubisoft si è concentrata al massimo sul multigiocatore e sulla cooperativa.

Ricordiamo che Rainbow Six: Siege arriverà l’1 Dicembre su PS4, Xbox One e PC e che oggi 28 Settembre termina la closed beta. Se volete saperne di più sul titolo, trovate il nostro hands-on al seguente link: Hands-on Rainbow Six: Siege.

Rainbow Six: Siege, confermata l'assenza della campagna

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Multigiocatore a go go.

Se eravate ancora fra quelli che speravano nel giocatore singolo per Rainbow Six: Siege, ora avete la triste conferma: il nuovo titolo della serie non avrà una campagna single-player. A dichiararlo è stato Scott Mitchell, art director del gioco, specificando che Ubisoft si è concentrata al massimo sul multigiocatore e sulla cooperativa.

Ricordiamo che Rainbow Six: Siege arriverà l’1 Dicembre su PS4, Xbox One e PC e che oggi 28 Settembre termina la closed beta. Se volete saperne di più sul titolo, trovate il nostro hands-on al seguente link: Hands-on Rainbow Six: Siege.

Hitman, quasi un’ora di gameplay dall’EGX 2015

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Prendete i pop corn e sedetevi.

Durante l’EGX 2015 di Londra, IO Interactive ha tenuto un live streaming di ben 47 minuti incentrato sul nuovo Hitman, che arriverà su PS4, Xbox One e PC a Marzo 2016 anziché l’8 Dicembre come inizialmente annunciato. Questo rinvio, come ha spiegato lo sviluppatore, è dovuto al fatto che il team voglia offrire la migliore esperienza possibile e che, in questo modo, potrà anche aggiungere nuovi contenuti.

Alleghiamo il video di seguito; buona visione!

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Hitman, quasi un'ora di gameplay dall'EGX 2015

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Prendete i pop corn e sedetevi.

Durante l’EGX 2015 di Londra, IO Interactive ha tenuto un live streaming di ben 47 minuti incentrato sul nuovo Hitman, che arriverà su PS4, Xbox One e PC a Marzo 2016 anziché l’8 Dicembre come inizialmente annunciato. Questo rinvio, come ha spiegato lo sviluppatore, è dovuto al fatto che il team voglia offrire la migliore esperienza possibile e che, in questo modo, potrà anche aggiungere nuovi contenuti.

Alleghiamo il video di seguito; buona visione!

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Recensione GCC Pokémon XY Furie Volanti

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Duelli ad alta quota!

Bagliore Artico e Folgore Lucente.

In attesa della nuova espansione Turboblitz in arrivo a novembre, abbiamo finalmente messo le mani su Furie Volanti, il set di nuove carte del Gioco di Carte Collezionabili Pokémon arrivato in Italia la scorsa primavera. Dopo le interessanti novità viste in Pokémon XY Scontro primordiale, scopriamo cosa hanno in serbo per noi i mazzi tematici Bagliore Artico e Folgore Lucente.

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The cold never bothered me anyway!

Bagliore Artico è il mazzo tematico dedicato ad Articuno dove, almeno sulla carta, abbiamo nuovamente a che fare con Pokémon di tipo acqua e fuoco. In realtà la presenza delle carte energia fuoco non serve tanto a supportare l’attacco Psico di Victini, comunque utile nelle prime fasi di gioco con il suo 50% di possibilità di paralizzare il Pokémon avversario, quanto per armare Bagon e le sue evoluzioni di tipo Drago. Salamence è infatti uno dei Pokémon di spicco del deck, con i suoi 160 PS ed attacchi assolutamente distruttivi. Oltre a Sbuffo di Vapore, potente ma esoso nell’economia di un match lungo nonostante la presenza della doppia energia speciale di tipo Drago, con l’attacco Frantumare può infliggere 60 danni con una sola carta energia fuoco e sparigliare la strategia avversaria eliminando una delle carte Stadio sul terreno di gioco. 

Giocare una carta evoluzione di Fase 2, però, non è sempre semplice, per questo non va disdegnata la presenza di ottime carte di Fase 1 come Pelipper e Swellow. Il secondo in particolare può rivelarsi utile alla causa, grazie al tratto antico Extra Delta, che concede all’attaccante di ricevere due carte premio anziché una quando Swellow sconfigge un Pokémon nemico.

Chiudiamo l’analisi con Articuno che è, per ovvi motivi, la carta base principale del mazzo, anche grazie ai 120 Punti Salute. Il suo attacco Ventrogelido infligge 100 danni senza effetti aggiungivi e può essere caricato più velocemente con Trovaghiaccio, una mossa che consente di cercare ben tre carte energia acqua e aggiungerle alla propria mano.

PokemonTGC RoaringSkies02

Tempesta perfetta

Folgore Lucente, mazzo introduttivo costruito intorno a Zapdos, combina Pokémon di tipo Erba e Lampo. Il pennuto elettrico fa qui i conti con la sua consueta incapacità di controllo: se Perforbecco causa 20 danni con una sola energia, Rombotuono rischia invece di abbattere tanto l’avversario, infliggendo ben 120 danni, quanto uno dei nostri Pokémon in panchina. Attenzione quindi ai 40 punto danno da posizionare su una delle nostre riserve come effetto aggiuntivo.

Anche in Folgore Lucente ha un ruolo di primo piano la linea evolutiva di un Pokémon di tipo Drago, Dratini. Dragonite è infatti pericolosissimo una volta caricato il suo attacco Impatto Pesante: 150 danni senza penalità che possono mettere KO in un colpo la maggior parte dei Pokémon non EX del gioco, con il tratto antico Extra Delta che, proprio come con Swellow, permette di accorciare la durata della partita.

Il tipo erba gioca un ruolo di secondo piano, ma è comunque interessante l’inserimento di Shedinja, un Pokémon di fase 1 con pochi PS ma capace di danneggiare tutti i Pokémon avversari ogni volta che scende in campo. Con i suoi 120 PS, nemmeno Exeggutor è da sottovalutare, specialmente contro Pokémon di titpo Normale: Scrollavia provoca infatti 20 danni per ogni carta di questo tipo in gioco, in attesa di caricare Semebomba ed infliggere 80 danni ad ogni colpo.

PokemonTGC RoaringSkies01

Packaging e stile

Il packaging, per struttura, rimane lo stesso visto per le altre espansioni della serie XY già prese in esame (Fuoco infernaleColpi furiosiForze Spettrali e Scontro Primordiale) e contiene:

– per Folgore Lucente, la carta di Zapdos visibile nella cornice esterna; Articuno è invece la mascotte di Bagliore Artico;

– il portamazzo a tema (che presenta lo stesso artwork della scatola esterna), con all’interno le 60 carte per iniziare a giocare;

– una moneta di Mega-Rayquaza: dorata per Folgore Lucente, verde in Bagliore Artico;

– la lista delle 108 carte presenti nell’espansione. Mancano, ovviamente, le carte segrete;

– l’immancabile tabellone di gioco, personalizzato con artwork di Zapdos ed Articuno, per schierare subito il nostro mazzo contro un amico in possesso di un altro deck completo; 

segnalini danno;

carta codice per scaricare il mazzo online.

Non è presente, come di consueto, alcuna carta EX nei mazzi introduttivi, ma abbiamo avuto la fortuna di trovare MRayquaza EX in una delle quattro bustine ricevute. Inutile sottilineare la qualità grafica comune a tutti i Pokémon EX, nonché l’incredibile attacco Ascesa del Drago: il tratto antico Natura Delta (i danni erba, fuoco, acqua ed elettro vengono ridotti di 20 punti) unito ad un attacco che, una volta attivato, infligge ben 300 danni, ne fanno una delle carte più temibili del gioco. Il tutto nonostante un costo importante in termini di energia da scartare (due su cinque richieste per ogni attacco).

PokemonTGC RoaringSkies04

Molto belli gli artwork scelti, anche per strumenti e carte aiuto. Le pose dei Pokémon sono quasi sempre dinamiche, soprattutto nelle carte con colorazioni pastello. Stona un po’ la scelta “realistica” per alcuni Pokémon: Dunsparce, per esempio, sembra la foto di un piccolo pupazzo di plastica, poggiato senza troppa cura su un’anonima pietra. 

Commento finale

L’espansione XY – Furie Volanti del Gioco di Carte Collezionabili Pokémon continua sulla strada intrapresa da Scontro Primordiale, introducendo nuovi tratti antichi e potenti mega evoluzioni. Questa volta niente carte stadio nei mazzi tematici sostituite, almeno numericamente, dalle nuove carte energia Drago doppia.

 
Artwork:
Articuno by superpsyduck
Zapdos by MrRedButcher
 
{vsig}Pokemon/TCG/XY_FurieVolanti/Review{/vsig}

Top 10 dei migliori giochi usciti fino ad ora – 2015

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the order 1886 estesa

La classifica di 4News.

La redazione di 4News si è riunita in consiglio ed ha deciso di stilare una piccola classifica dei giochi migliori usciti sino ad ora per tutte le piattaforme next gen. Sicuramente, nei prossimi mesi sono previsti titoli di altissimo spessore e saremo costretti ad aggiornare la classifica, ma per ora abbiamo le idee abbastanza chiare.

10 – THE ORDER 1886 (PS4): In decima posizione troviamo il film… ehm, volevo dire gioco sviluppato da Ready at Dawn & SCE Santa Monica Studio e pubblicato da Sony Computer Entertainment. Forte di una trama affascinante, specialmente grazie ad un contesto (Londra vittoriana) da sempre ricco di una grande vena storica e culturale, affiancato da una qualità grafica e sonora di alto livello, The Order ha un posto ben saldo nella nostra classifica dei migliori. Un titolo condito anche con molte cut scenes, forse anche troppe e troppo invasive; talvolta è difficile fare due passi messi in fila che ci ritroviamo a dover molestare acusticamente i nostri vicini con varie imprecazioni, per via di spunti cinematografici a volte evitabili. Il gioco punta tutto sulla storia e sulla presenza di personaggi storici come Nikola Tesla perfettamente integrati nel contesto e sulla scorrevolezza, andando però a limitare fortemente il titolo sulla rigiocabilità e la longevità, la prima praticamente nulla. Se volete saperne di più, qui la nostra recensione completa.

the order 1886 estesa
9 – SPLATOON (Wii U): In nona posizione troviamo Splatoon, il TPS prodotto e pubblicato da Nintendo per la sua console di ultima generazione Wii U. Un titolo strampalato che ha subito rapito il cuore degli utenti. Nel gioco ci troviamo ad impersonare un Inkling, un calamaro in grado di trasformarsi in un essere umano e viceversa in base a quando deve sguazzare o meno nelle pozze di colore. Le partite si svolgono a colpi di vernice, in una sorta di paintball che ci vedrà vincitori solamente quando avremo imbrattato e vandalizzato la mappa più dei nemici. 
Grazie sicuramente ad una buona campagna pubblicitaria ed un’ottima produzione, Splatoon entra a far parte della nostra Top 10, penalizzato però da un lancio un po’ travagliato e pieno di problemi. Se volete saperne di più, qui la nostra recensione completa.

SplatoonExt

8 – UNTIL DAWN (PS4): In ottava posizione troviamo il survival horror sviluppato da Supermassive Games e pubblicato da Sony Computer Entertainment. Con la cancellazione di Silent Hills, il gioco si guadagna facilmente il titolo di miglior gioco horror dell’anno. Le vicende raccontano di alcuni amici decisamente poco intelligenti, che decidono di organizzare un weekend commemorativo in uno chalet di montagna, in pieno inverno. Ora, io non so quanto “sbronzarsi” e partire con la brocca sia commemorativo, però come si suol dire “è il pensiero che conta”. Grazie ad una caratterizzazione dei personaggi davvero ottima, ad un’atmosfera da vero horror movie (seppur la trama sia sempre la solita) ma soprattutto ad una grande longevità data da scelte influenzanti la storia ed i finali, Until Dawn ci convince appieno e si prende prepotentemente il posto di The Order. Se volete saperne di più, qui la nostra recensione completa.

until dawnEXT
7 – KILLING FLOOR 2 (PC): In settima posizione troviamo a grande sorpresa un FPS Horror sviluppato da Tripwire Interactive e pubblicato da Icegerb Interactive. Il gioco ci porta alla riscossa in un mondo in piena apocalisse, dove l’uomo, giocando con il proprio patrimonio genetico neanche fosse una puntata delle Super Chicche, finisce per dare vita a degli umanoidi chiamati Zeds, con tutti gli intenti tranne quello di prenderci a carezze. Impersonando una banda di improbabili guerrieri, scendiamo in prima fila contro la minaccia sempre più espansiva di quelli che una volta erano i nostri avi. Con un gameplay frenetico ed una particolare cura maniacale ai dettagli grafici, grazie alla partnership con Nvidia ed Epic Games, con un comparto tecnico di tutto rispetto, Killing Floor 2 merita un posto nell’Olimpo di quest’anno. Se volete saperne di più, qui la nostra recensione completa.

KillingFloor2Ext
6 – MAD MAX (PS4): In sesta posizione troviamo il gioco ispirato all’omonimo film, sviluppato da Avalanche Studios e pubblicato da Warner Bros. Interactive. Dopo lo strepitoso successo che Mad Max: Fury Road ha riscosso nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, ecco che spunta fuori il suo seguito fatto game. Siamo in Australia, in un mondo ormai desolato e consumato da una catastrofe, dove si perdono i vecchi valori. L’unica certezza è sopravvivere a qualsiasi costo, anche a quello della propria integrità. Forte della popolarità della pellicola, di un open world (non di certo a livello dei giochi successivi) caratterizzato da spettacolari lotte tra veicoli, di un sistema di illuminazione dinamico e del ciclo giorno/notte altamente suggestivo, Mad Max si fa largo timidamente, non convincendoci però appieno e se volete sapere perché, qui la nostra recensione completa.

5 – DYING LIGHT (MULTI): In quinta posizione troviamo il gioco sviluppato da Techland e pubblicato da Deep Silver. Un open world a sfondo zombie, cosa si vuole di più? Abbiamo tutti quella mania perversa per i mangia cervelli, e Dying Light si aggiudica forse il titolo come miglior gioco zombesco mai uscito fino ad ora. Kyle Crane è il personaggio che controlliamo, un militare altamente addestrato con il preciso compito di intrufolarsi nelle organizzazioni di supersiti ad Harran (città turca messa in quarantena) e capire come si è diffuso il contagio. Tra i vari intrighi di potere sovrannazionali, il parkour davvero interattivo con le varie costruzioni, una mappa immensa variegata nei paesaggi e un sistema di illuminazione all’avanguardia, uccidere gli zombie durante un romantico tramonto è indescrivibile. Qualche pecca nell’ottimizzazione iniziale ma il gioco in sé è fenomenale. Se volete saperne di più, qui la nostra recensione completa.

DyingLight Estesa
4 – BATMAN: ARKHAM KNIGHT (MULTI): In quarta posizione troviamo il gioco sviluppato da Rocksteady Studios e pubblicato da Warner Bros. Entertainment. L’ultimo capitolo della saga del famoso cavaliere oscuro è sicuramente l’avventura più ambiziosa in cui gli sviluppatori si siano mai cimentati. Le versioni per console vengono rilasciate con un’ottimizzazione da manuale, sebbene l’Unreal Engine 3 sia stato portato al limite. Una conclusione epica per una trilogia epica, purtroppo smontata da una versione PC così disastrosa da essere stata anche ritirata dal mercato poco dopo l’uscita. Questo grande passo falso ha circondato di un alone nero la saga del pipistrello che era già troppo nero di suo, andando a screditarne parecchio l’immagine. Se volete saperne di più, qui la nostra recensione completa.

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3 – BLOODBORNE (PS4): Entriamo ormai nel podio della nostra classifica, ed in terza posizione troviamo il gioco sviluppato da From Software e pubblicato da Sony Computer Entertainment. Sicuramente tra le migliori esclusive per Playstation 4 ed uno dei giochi più acclamati dell’anno, Bloodborne entra nei primi tre a guidare la classifica. L’ambientazione gotica fa da padrona, e la figura del pellegrino totalmente ridimensionata (altro che Medjugorje). Essendo in pieno stile “Souls”, il titolo è distinguibile per la sua particolare difficoltà ed affinità a Dark Souls, migliorando però alcuni aspetti che in quest’ultimo non avevano convinto. Con un alto livello di sfida e un comparto tecnico d’eccezione, la posizione è totalmente meritata. Peccato per i caricamenti infiniti degni del buon Skyrim: se vi scordavate qualcosa in una stanza, era finita. 
Se volete saperne di più, qui la nostra recensione completa.

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2 – METAL GEAR SOLID V: THE PHANTOM PAIN (MULTI): In seconda posizione troviamo una delle serie più longeve, durature, amate e blasonate di sempre. Sviluppato da Kojima Productions (A Hideo Kojima Game) e pubblicato da Konami, il titolo conclusivo delle avventure di Snake è sicuramente il migliore, il meno schematico ed il più dinamico della saga. Uno pseudo open world che però garantisce un’avventura stealth (sembra quasi un controsenso ma è veramente qualcosa di fantastico) davvero insuperabile. I fan più vecchi potrebbero storcere il naso per la trama e la struttura forse un po’ troppo sempliciotta, ma la qualità tecnica è lodevole. Sebbene il suo sviluppo sia stato costantemente circondato dalle delicatissime tensioni tra Kojima e Konami, il titolo non ne ha risentito, riuscendo alla perfezione. Konami sarebbe alla ricerca di un team in grado di continuare la serie (questi ci prendono in giro) anche se era stata dichiarata conclusa. Se volete saperne di più, qui la nostra recensione completa.

mgsv the phantom pain EXT
1 – THE WITCHER 3: WILD HUNT (MULTI): In prima posizione, contro tutto e contro tutti, c’è il titolo di CD Projekt RED pubblicato da Bandai Namco, il meglio che il mercato potesse offrire, uno dei giochi più maestosi e ambiziosi di sempre. Tutti gli aggettivi che potremmo affiancargli sarebbero riduttivi perchè il titolo ha spazzato via la concorrenza letteralmente e non c’è gioco che possa tenergli testa, almeno per ora. La politica espansionistica di gioco degli sviluppatori ha lasciato tutti a bocca aperta: un supporto mai visto prima, 16 DLC gratuiti, contenuti pressoché infiniti in un mondo immenso e mastodontico. C’è bisogno di commentare il comparto tecnico? Senza dubbio il miglior titolo riuscito in grado di soddisfare l’utente più esigente sia a livello tecnico che di gamplay e longevità. In The Witcher 3 c’è tutto, è l’RPG per antonomasia ed insieme a Skyrim si giocano il trono per il più grande e longevo gioco del genere. E’ davvero difficile continuare a parlarne quando invece vi invitiamo a comprarlo, per chi non lo avesse già fatto, ed a dire addio a tutti gli affetti e conoscenze. Se volete saperne di più, qui il nostro speciale dedicato alla versione PC.

TheWitcher3 EXTSpc
Termina così la nostra classifica stilata abbastanza obiettivamente con un occhio di riguardo per le produzioni più appassionanti. Una classifica definitiva probabilmente arriverà a Dicembre, quando avremmo avuto modo di mettere le mani su un sacco di altre perle in arrivo in questo finale di stagione che si preannuncia bollente. Non vediamo ad esempio l’ora di provare l’atteso Rise of the Tomb Raider e soprattutto Fallout 4, che ci auguriamo possa far tremare il primo posto, saldissimo, della classifica nella mani Lupo Bianco, Geralt di Rivia. Prossimamente anche una classifica delle esclusive più attese… Stay Tuned!

Siete d’accordo con questa nostra classifica? Se ne avete una personale proponetecela qui nei commenti, siamo pronti a fare ammenda per i nostri peccati.

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