Gli adattamenti cinematografici dei videogame sono, da ormai molto tempo, un argomento divisivo. Raramente, infatti, questi sono in grado di tenere testa al materiale originale. Nonostante ciò, Horizon: Zero Dawn si distingue come contenuto particolarmente portato all’adattabilità nell’universo cinematico.
Lo storytelling da maestro di Guerilla Games, così come la sua grafica mozzafiato, lo rendono il candidato perfetto per un film – a maggior ragione se tutto viene gestito nel modo corretto e si punta a girare un’ottima pellicola, invece di provare a buttarsi frettolosamente su di un franchise con tanto di cliffhangers e storie frettolose. Horizon: Zero Dawn ha una fantastica storia, una delle migliori nell’universo dei videogame. Però, proprio perché nasce come videogame, ci sono delle scene che potrebbero essere state imbellite. Alcune – addirittura – potrebbero essere state rimosse del tutto. Ci sono, però, degli elementi che non devono essere toccati per far sì che il film ne rispecchi a pieno la qualità.

Serie TV o film, un bel dilemma!
Nonostante molti fan abbiano inizialmente speculato sul potenziale di un adattamento seriale di Horizon: Zero Dawn, l’eventuale show Netflix è stato ostacolato sin dall’inizio da ogni sorta di problemi. I problemi erano talmente tanti, in effetti, da far credere che l’adattamento cinematografico potesse essere una scelta migliore. Un film confezionato ad opera d’arte può dare una linearità corretta alla trama e concentrarsi su ciò che conta di più: il mondo spettacolare, i macchinari enigmatici e l’intrigante viaggio di Aloy. Ecco perché il film potrebbe superare di gran lunga un eventuale adattamento seriale.
Uno dei rischi insiti nell’adattamento tv di un videogame come Horizon: Zero Dawn è la tentazione di sovra estendere la trama. Le serie tv si sentono spesso tenute a tirare il più alla lunga possibile le loro storie per trarne più episodi e stagioni possibili. Lo fanno introducendo sottotrame e personaggi che nel materiale originale non sono presenti. Questo approccio potrebbe diluire l’effetto della trama principale e quindi allontanare tutti quei fan che hanno amato il videogame proprio per la sua trama e la sua narrazione concentrata.
Al contrario, un film va ad offrire la possibilità di condensare l’essenza di Horizon: Zero Dawn in un’unica, eccitante esperienza. Mantenendo il focus sulla missione di Aloy di scoprire i segreti del suo mondo e ciò che la connette al suo antico passato, il film potrà evitare storyline innecessarie ed estensioni non richieste. Il pubblico ne ottiene, in questa maniera, una storia che rispecchi fedelmente la trama del gioco.
Consideriamo il caso di videogame come The Last of Us (che a breve vedrà in onda la seconda stagione). L’adattamento televisivo è stato acclamato dalla critica, ma il formato seriale ha inevitabilmente espanso la narrativa per accomodarla alla sua stessa struttura. Questo processo diviene lampante se ci si concentra sull’episodio dedicato completamente ad un focus su tutti i personaggi secondari. Elementi di poca importanza nel videogame, ma a cui la serie tv ha dedicato un’intera ora. Quell’episodio è stato apprezzato, ma non ha alcuna importanza nella trama principale di The Last Of Us. Per Horizon: Zero Dawn, invece, un film potrebbe catturare tutti i momenti chiave del gioco, dalla scoperta di Gaia e HADES, alla battaglia di Aloy con gli spettacolari Thunderjaws e Stormbirds – senza mai perdere il momentum.
Bisogna, dunque, dare al film la possibilità di raccontare questa storia senza gonfiarla. Questo non potrà certo essere un film come l’offshoot di Spider-Man della Sony, Morbius, che è sia fatto male che breve. Questo film dovrà avere la possibilità di durare più a lungo. La durata di 2 ore, o anche 2 ore e mezza, sarebbe perfetta per raccontare la storia di Horizon: Zero Dawn in maniera completa. La trama del gioco – un intreccio tra il viaggio personale di Aloy, il sorgere dei macchinari, e la caduta dell’umanità – è intricata, ma gestibile nel timeframe corretto. Un film ben calibrato sarebbe più che in grado di muovere questi tre elementi insieme e senza sacrificarne chiarezza e profondità.
Il formato cinematico, inoltre, si presta bene ad una rappresentazione in grande scala come quella di Horizon: Zero Dawn. Dalle giungle verdeggianti e i deserti aridi, alle tremende rovine degli Old Ones, il film ha il potenziale per far sì che gli spettatori si immergano visivamente in un modo in cui una serie tv farebbe fatica principalmente per problemi di budget. Questi effetti visivi mozzafiato, accompagnati da una trama ben concentrata, potrebbero creare un’esperienza veramente indimenticabile.
Inoltre, la durata media di un film incoraggia i registi a fare delle scelte ben precise su cosa includere e cosa no. Certo, questo tipo di decisioni diviene complesso per quanto riguarda l’adattamento di Horizon: Zero Dawn, in cui la storia è densa e complessa. Un film va a forzare il creatore a dare la priorità agli elementi più impattanti della storia, assicurandosi che il pubblico rimanga interessato durante tutta la durata della pellicola.
Commento finale
In conclusione, la decisione di adattare Horizon: Zero Dawn in un film al posto di una serie tv potrebbe settare un nuovo standard per gli adattamenti videoludici. Concentrandosi sulla storia principale e utilizzando al meglio i punti di forza del mezzo cinematografico, questo film ha la possibilità di catturare la magia del gioco e, contemporaneamente, raggiungere un pubblico più vasto. La chiave di volta risiede nell’assicurarsi che al film venga dato il tempo di respiro che richiede – preferibilmente 2 ore o più – e che la trama rimanga fedele a quello che è il cuore del viaggio di Aloy.
Con il giusto team creativo ed una visione chiara, il film di Horizon: Zero Dawn può superare il rischio di cadere nei fossi senza fondo della narrazione seriale e consegnare un adattamento che onori il materiale di partenza. Sia i fan del video gioco che coloro che invece non ci hanno mai giocato potrebbero rimanere rapiti dalle meraviglie e dai misteri del mondo di Aloy, provando così che, ogni tanto, fare “di meno” rende veramente di più- anche nell’universo vasto e pieno di macchine di Horizon: Zero Dawn.