Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, la genesi di Mordor

Il sesto episodio di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha introdotto un evento storico per la geografia della Terra di Mezzo. Prima di parlarne e analizzare le possibili conseguenze di questo momento, vi ricordiamo che questo articolo conterrà degli spoiler piuttosto importanti all’interno della trama della serie. Pertanto, vi invitiamo a non proseguire la lettura se non avete ancora visto il sesto episodio.

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La genesi di Mordor

Nell’ultimo episodio della serie di Amazon Prime Video, infatti, abbiamo visto un importante momento della guerra tra uomini e orchi che cambierà per sempre la conformazione delle Terre del Sud. Oltre a questo, abbiamo scoperto interessanti novità sul piano di Adar per il futuro degli orchi.

Ovviamente, chi ha visto l’episodio sei di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, saprà che stiamo parlando del finale, in cui la battaglia tra uomini e orchi è conclusa in un evento catastrofico per il futuro di tutto il mondo tolkieniano. Al termine di un duro scontro che sembrava conclusosi in un trionfo, infatti, gli uomini, guidati da Arondir e Bronwyn, scoprono non solo di aver compiuto atti orrendi nei confronti della loro specie, ma anche di essere stati essenzialmente sconfitti.

Quella che sembrava l’elsa di una spada piuttosto familiare, in possesso di Theo, infatti, si rivela un oggetto fondamentale per il piano di Adar. Utilizzandola come chiave, questa reliquia causa una fuga d’acqua che si riversa all’interno del calderone di un vulcano. L’impatto che deriva da questa fusione provoca un’enorme esplosione dalle conseguenze potenzialmente devastanti.

Il futuro della Terra di Mezzo

Sembra evidente, dunque, che quello a cui abbiamo assistito è il momento in cui Mordor viene formata. Tuttavia, questo evento è di una rilevanza enorme non solo per il proseguo della serie ma anche per tutto il futuro della Terra di Mezzo. Si tratta, infatti, della landa desolata governata dagli orchi che sarà anche la base principale di Sauron e delle sue truppe.

Dunque, sembra che Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere abbia definitivamente abbandonato i momenti di pace e prosperità dei territori descritti da Tolkien per concentrarsi sull’imminente clima di guerra. Anche se non abbiamo ancora visto l’esito di questa esplosione, infatti, inevitabilmente le Terre del Sud non saranno mai più quelle di prima. Inoltre, la presenza di circa metà del cast, con Galadriel e i numenoriani arrivati in soccorso degli uomini va ad aumentare il peso di questo evento già di per sé catastrofico.

A questo punto della narrazione, dunque, le linee di trama inizieranno ad allinearsi verso l’ormai inevitabile ritorno di Sauron. I ruoli sono piuttosto delineati con Halbrand incoronato dagli uomini del sud, Galadriel e i numenoriani pronti a supportare e Adar che sembra più pericoloso che mai. I misteri che avvolgono alcuni dei personaggi sono ancora molti e, probabilmente, non saranno svelati tutti durante la prima stagione. Tuttavia, dopo la prima grande battaglia mostrata durante il sesto episodio di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, è ormai chiaro che gli ultimi due appuntamenti di questa prima stagione saranno totalmente focalizzati sulla guerra.

Insomma, quando la serie sembrava aver leggermente perso il ritmo dei primi episodi, gli autori sono riusciti a mettere in scena un evento dal fascino clamoroso come la creazione di Mordor. Vedere il prima e il dopo di quella che nella Terza Era sarà una terra del tutto inospitale e priva di vita è stato senza dubbio una scelta intrigante che, siamo certi, porterà ad altri risvolti di trama altrettanto spettacolari.

Antonio Rodofile
Antonio Rodofile
Già da prima di imparare a scrivere, i miei genitori mi hanno messo un pad tra le mani. Quel pad, nel corso degli anni, ha cambiato forma, dimensioni, peso ma la passione è rimasta invariata. Dopo tanti anni di studi tra media, cinema e videogiochi, sono sbarcato un po' per caso e un po' per destino nella critica videoludica che concilia le mie due più grandi passioni: scrivere e giocare.

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