Nuovo capitolo nella vicenda legata a Jonathan Majors: l’attore è stato giudicato responsabile delle accuse di aggressione e violenze domestiche.
Questo è stato il verdetto delle giuria popolare del tribunale di New York, che ha condannato l’attore al contempo facendo cadere gli ulteriori capi d’imputazione relativi alla aggressione intenzionale di terzo grado e violenza aggravata di secondo grado.
L’uomo era stato citato in giudizio dalla sua ex fidanzata, Grace Jabbari, ed era stato arrestato (e subito rilasciato) lo scorso marzo in seguito alla formalizzazione delle denunce. Il suo team legale, pochi giorni dopo, si era detto sicuro dell’innocenza del proprio assistito segnalando l’esistenza di prove atte a scagionarlo. Non dello stesso avviso la giuria popolare, che ha invece ritenuto l’attore colpevole per aggressione e violenze domestiche perpetrate nei confronti di Grace Jabbari. Ora Majors dovrà attendere la sentenza, che sarà resa pubblica il prossimo 6 Febbraio, con il rischio di dover scontare una condanna fino ad un anno di reclusione.
Dopo aver appreso la notizia, i Marvel Studios hanno preso una inevitabile decisione, ampiamente prospettata e rumoreggiata negli scorsi mesi: Majors è stato infatti licenziato con effetto immediato, rendendo di fatto vacante il ruolo di Kang il Conquistatore (il supervillain dell’attuale segmento narrativo dell’MCU) ed escludendolo da ogni futuro progetto. Non è chiaro adesso cosa accadrà, se il personaggio verrà messo da parte (magari in favore di Doom) o subirà un recasting. Nel frattempo, sembra che Avengers: The Kang Dynasty sia stato ribattezzato semplicemente Avengers 5 in attesa di sviluppi.
L’attore 34enne era nel pieno della propria carriera: oltre ad essere una figura centrale dell’attuale Marvel Cinematic Universe, aveva recitato in Creed III, The Harder They Fall, The Last Black Man in San Francisco e nella serie di HBO Lovecraft Country.