La lore e l’universo di The Witcher – Parte 1

Un viaggio nel mondo dello Strigo

L’universo nato dalla penna di Andrzej Sapkowski è tra i più affascinanti del genere fantasy. L’uscita di The Witcher 3 Wild Hunt ha avvicinato un gran numero di videogiocatori alla saga creata da CD Project Red nel 2007. La recente serie TV targata Netflix ha riacceso l’interesse del pubblico nei confronti del titolo. Ancora oggi sono in tanti i videogiocatori curiosi di vivere pad alla mano le vicende del buon vecchio Geralt. L’universo di The Witcher è tanto affascinante quanto complesso ed una conoscenza della lore alla sua base è imprescindibile per godere appieno dell’opera. Questo articolo nasce in primis per venire incontro a chi ha deciso di immergersi nel mondo dello Strigo pur non avendo avuto modo di leggere i romanzi o di giocare i titoli precedenti a The Witcher 3.

La lore e l’universo di The Witcher – Parte 2

La lore e l’universo di The Witcher – Parte 3

Il Continente

Le vicende della saga hanno luogo in un continente immaginario del quale non viene mai specificato il nome. In origine, era abitato dalle cosiddette Razze Antiche: Nani, Gnomi ed Elfi.

I Nani sono noti, oltre che per la bassa statura e la corporatura tozza, per le loro eccellenti doti di artigiani, di uomini d’affari e di soldati. Solitamente portano barbe lunghe e arruffate. Di carattere allegro e gioviale, hanno stabilito la loro madrepatria nella Regione di Mahakam, costellata di miniere, forge e fonderie. I Nani sono famosi in qualità di esportatori di ferro e acciaio. Si dice che il ferro di Mahakam sia il migliore del mondo.

Gli Gnomi sono più piccoli e deboli dei Nani, ma hanno maggiore agilità. Sono facilmente distinguibili dai Nani per via dei loro lunghi nasi. Sono famosi per essere abili artigiani, minatori e fabbri. Le loro spade, chiamate “Gwyhyr”, sono considerate le migliori del mondo; leggere e affilate, hanno il bordo ondulato e l’impugnatura in pelle. Molti Gnomi vivono insieme ai Nani a Mahakam. Altri, invece, dimorano sulle montagne di Tir Tochair.

Gli Elfi sono giunti sul Continente successivamente agli Gnomi ed ai Nani, a bordo delle loro navi bianche. Vengono chiamati “Aen Seidhe” in Lingua Antica (il linguaggio usato dagli Elfi, dalle Driadi e dai maghi). Gli Elfi sono riconoscibili per i loro tratti delicati, gli zigomi alti e le orecchie appuntite.  Sono particolarmente belli e vivono molto a lungo, ma si riproducono molto lentamente. Hanno costruito magnifiche dimore e città in tutto il Continente. Esistono diverse razze di Elfi oltre agli Aen Seidhe, delle quali si ricordano gli Aen Elle e gli Aen Saevherne.

La Congiunzione delle Sfere: mostri, umani e magia

Circa 1500 anni prima delle vicende narrate nella saga, avvenne un cataclisma che passò alla storia con il nome di “Congiunzione delle Sfere“. Questo fenomeno apocalittico ha inevitabilmente cambiato la vita sul Continente. In maniera concettualmente simile al fenomeno dell’allineamento dei pianeti, con la Congiunzione delle Sfere si è assistito ad un allineamento dei diversi mondi/universi che hanno cominciato a collidere e congiungersi l’un l’altro. Ciò ha portato ad una “contaminazione” tra i mondi, prima che questi si “disallineassero” nuovamente. La conseguenza è stata l’arrivo sul Continente di creature provenienti da altre realtà: i mostri.

In seguito alla Congiunzione delle Sfere, sul Continente giunsero gli Uomini. Questo evento divenne noto come il “Primo Sbarco”. Gli umani si stabilirono inizialmente lungo l’estuario del fiume Pontar.

Infine, la Congiunzione delle Sfere portò alla comparsa della Magia, l’arte di poter controllare il potere del caos e di lanciare incantesimi. Si iniziò ad assistere alla nascita di persone dotate di abilità magiche innate. Costoro vengono definiti Fonti, individui che hanno il potenziale per diventare dei maghi. Chi non riesce a controllare questo enorme potere rischia di venirne sopraffatto o di impazzire. Per questo motivo, iniziarono ad essere costruite delle scuole di magia, nelle quali veniva insegnato a controllare il potere magico. I Maghi sono in grado di estrarre l’energia magica dai quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco) e la utilizzano per lanciare gli incantesimi. Il fuoco è considerato la fonte magica più potente e al tempo stesso la più pericolosa (poiché mortale se non controllata a dovere).

Un mago è dotato di capacità straordinarie: invecchia più lentamente, può teletrasportarsi, guarire le ferite, distruggere, creare illusioni. Questi immensi poteri hanno un “prezzo” da pagare: la sterilità. Maghi e Maghe, di norma, non possono avere figli.

Gli Uomini conquistano il Continente

Tra i primi umani che giunsero sul Continente si ricorda Jan Bekker. Fu lui a scoprire l’esistenza delle Forze (le fonti di magia) e fu colui che per primo riuscì a controllarle, divenendo in tal modo il primo mago tra gli uomini. Avendo imparato a padroneggiare la magia, gli esseri umani divennero una minaccia pericolosa per le razze autoctone del Continente.

Si ricordano anche i primi tre Re umani che giunsero nel Continente: Radovid I (detto “Radovid il Grande”), che fonderà il Regno di Redania, Dezmod (che si dice fosse particolarmente amato dai Nani), che fonderà il Regno di Temeria, e Sambuk, il quale dopo essere giunto alla foce dello Jaruga fondò un insediamento sul delta del Pontar.

Gli umani si adattarono presto al nuovo mondo e non ci volle molto prima che riuscissero a conquistare le terre abitate dalle Razze Antiche. Dopo numerosi massacri e pulizie etniche, divennero la razza dominante nel Continente. Alcune città degli uomini, come Vizima e Novigrad, furono costruite sulle macerie di quelle che un tempo erano città elfiche.

Uomini ed Elfi sono le due razze che più di ogni altra si sono fatti la guerra. Dopo essere stati cacciati via dalle loro terre e dopo aver visto le loro splendide dimore mutare in cenere e rovine, gli Elfi hanno sviluppato un sentimento di odio e rancore nei confronti degli Uomini, visti da loro alla stregua di usurpatori e di barbari. Anche gli Elfi dimostrarono di avere una certa affinità per l’arte magica, sebbene la magia elfica sia diversa da quella degli umani.

Malgrado l’accesa rivalità tra Uomini ed Elfi, non sono mancate le unioni tra le due razze con conseguente nascita dei cosiddetti Mezzelfi; quest’ultimi condividono le caratteristiche fisiche dei genitori, ma vengono trattati con diffidenza sia dagli Elfi che dagli Uomini.

Il destino dei Non-Umani

Il termine “Non-umani” viene utilizzato dagli Uomini per indicare le razze senzienti diverse da quella umana. Rientrano in questa categoria Elfi, Nani, Gnomi, Driadi e Halfling.

Le Driadi sono creature esclusivamente femminili, aventi l’aspetto di giovani e avvenenti fanciulle che non indossano vestiti, mostrandosi completamente nude. Hanno una carnagione che può assumere varie tonalità di verde e riescono a muoversi senza fare alcun rumore. Vivono nella Foresta di Brokilon, proteggendola e tenendo lontano da essa chiunque osi avvicinarsi. Sono particolarmente conosciute per la loro eccezionale abilità nell’uso dell’arco. Odiano il fuoco, in quanto in grado di nuocere alla foresta. Essendo esclusivamente femmine, le Driadi si servono di umani ed Elfi per procreare. Talvolta possono decidere di crescere le bambine degli Uomini come loro simili e insegnano loro a tirare con l’arco, sebbene non potranno mai possedere le abilità di una vera Driade.

Gli Halfling o Mezzuomini sono creature di bassa statura, la cui altezza varia tra i 2 e i 4 piedi. La loro particolarità è quella di non indossare calzature. I loro piedi sono caratterizzati da una folta e ricciuta peluria. Sono molto agili ed abili con le armi da lancio. Amano indossare vesti linde e ordinate, solitamente dai colori brillanti.

In seguito alla conquista del Continente da parte degli Uomini, i Non-umani hanno visto i membri della propria razza venire decimati, con conseguente drastico calo della loro popolazione. Per poter sopravvivere, in molti si sono rifugiati sulle montagne o all’interno di boschi e foreste. Altri hanno optato per una convivenza pacifica con gli umani. Nelle città sorsero dei veri e propri ghetti. Tuttavia, per poter abitare nelle città costruite dagli Uomini, i Non-umani devono pagare una “tassa” a quest’ultimi, essendo considerati dei cittadini di “seconda categoria”.

Come è facile immaginare, le tensioni tra gli umani e le altre razze sono frequenti e non di rado si sono verificati dei pogrom, ossia massacri perpetuati nei confronti di una minoranza etnica (specialmente Nani ed Elfi).

La storia di Lara Dorren: il Sangue Ancestrale

Nella razza elfica degli Aen Elle (i quali non vivono sul Continente, ma in un altro mondo), un nome divenne leggendario: quello di Lara Dorren. Ella era una maga, o per meglio dire una Aen Saevherne, Elfi più comunemente detti “Saggi”, aventi la capacità di oracoli (conoscono passato, presente e futuro), di dispensare profezie e dotati di poteri magici di gran lunga superiori a quelli di chiunque altro.

Un giorno Lara si innamorò di un uomo di nome Cregennan. Egli era un mago incredibilmente talentuoso, che desiderava accorpare la magia degli Elfi e degli umani e sosteneva la possibilità di una convivenza pacifica tra le due razze. Lara e Cregennan ebbero una relazione, ma quando ella rimase incinta, l’uomo fu accusato dagli umani di tradimento. Era sospettato di stare preparando insieme agli Elfi un complotto contro i suoi stessi simili. Per questo motivo, Cregennan fu assassinato. Lara riuscì a fuggire, ma morì subito dopo aver dato alla luce la loro bambina.

La piccola fu adottata da Cerro, all’epoca regina di Redania, e le venne dato il nome Riannon.

All’età di 17 anni, Riannon sposò Goidemar, re di Temeria. Tre anni dopo, la sua sorellastra di nome Falka (figlia biologica di Cerro) si mise a capo di una rivolta di Non-umani durante la quale uccise il padre, la madre e i suoi due fratelli. Riannon, che era incinta di due gemelli, fu fatta prigioniera. E fu proprio in una cella che diede alla luce i due bambini, un maschio e una femmina. Tuttavia, prima di partorire, iniziò a dare segni di instabilità mentale.

Poco dopo anche Falka diede alla luce una bambina e decise di lasciarla nella cella di Riannon per poter tornare a combattere. Per sua sfortuna, la giovane ribelle venne catturata, processata e condannata a morire sul rogo. Si dice che prima di morire, Falka abbia lanciato una maledizione a tutte le genti presenti sul posto: promise loro che la loro progenie sarebbe perita per mano di un suo discendente.

Riannon venne liberata, ma a causa della sua instabilità mentale non fu in grado di riconoscere quale dei tre bambini fossero i suoi. Ai piccoli furono dati i nomi Fiona, Amavet e Adela. Alcuni maghi chiamati a corte dal re esaminarono i bambini per scoprire quali fossero i figli di Riannon. Giunsero alla conclusione che Fiona fosse la figlia di Riannon, tuttavia non dissero mai al re quello che avevano scoperto per evitare la morte di una bambina innocente. In futuro si scoprirà che i maghi si erano sbagliati: Fiona in realtà era la figlia di Falka.

Adela morì a 17 anni, quando durante un’epidemia di peste si contagiò mentre prestava il suo aiuto ai malati di un ospedale.

Fiona sposò Coram II, re di Cintra, diventando regina.

Amavet, il maschio, ebbe una relazione (motivo per il quale fu ucciso a 18 anni) con Anna Kameny, dalla quale nacque Muriel detta “La Bella”.

Muriel sposò Robert di Garramone, diventando contessa di Garramone (una contea di Temeria). Dalla loro relazione nacque Adalia.

Adalia sposò Dagorad, sesto re di Cintra. Dalla loro unione nacque Calanthe. Essendo l’unica figlia del re e poiché il trono poteva essere ereditato soltanto da un uomo, per diventare regina di Cintra sposò Roegner di Ebbing (una provincia di Nilfgaard). Dalla loro unione nacque Pavetta.

Riannon, Adela, Amavet, Muriel, Adalia, Calanthe e Pavetta sono i discendenti di Lara Dorren, i portatori del cosiddetto “Sangue Ancestrale“. Questi individui possiedono un gene magico chiamato “Dono di Lara”, il quale si trasmette tra i suoi discendenti in modo inaspettato, talvolta anche tra persone non imparentate tra loro. Il Sangue Ancestrale può conferire un potere magico inestimabile, come ad esempio la capacità di viaggiare attraverso i mondi o quella di manipolare il tempo e lo spazio. Tuttavia, non sempre il Dono si manifesta nei discendenti e non tutti sono in grado di controllare ed utilizzare il suo potere, il quale si manifesta solitamente in maniera imprevedibile e incontrollato (in genere sotto sforzo o in presenza di forti emozioni).

Per via dell’amore di un elfa e di un umano, il gene magico è stato tramandato agli uomini. La storia di Lara e Cregennan è divenuta nel tempo una vera e propria leggenda, sia tra gli umani sia tra gli Elfi, sebbene i fatti narrati differiscano dalla realtà. Le due razze, infatti, raccontano versioni differenti della storia. Nella versione degli Umani, gli Elfi uccisero Cregennan perché aveva osato unirsi ad un loro parente e questo spiegherebbe la nascita dell’ostilità tra le due razze. Nella versione narrata dagli Elfi, invece, furono gli umani a uccidere a tradimento l’uomo e a bandire l’elfa, dimostrando la loro natura “barbara” che pertanto renderebbe impossibile una convivenza pacifica tra le due razze, che dal giorno della tragica morte dei due amanti continuano a farsi la guerra ancora oggi.

In attesa della seconda parte di questa guida alla lore di The Witcher, ecco altri articoli che potrebbero interessarvi:

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