Dal lancio del primo Legend of Zelda nel lontano 1987, è stato possibile controllare Link innumerevoli volte mentre salva Hyrule e la sua popolazione dal pericolo. Mentre ogni iterazione con protagonista Link ha qualcosa di inedito e accattivante da offrire, sarebbe bello avere la possibilità di giocare anche nei panni di qualcun altro.
Per molto tempo, i fan della serie hanno desiderato un capitolo principale dedicato alla principessa Zelda. In una sorta di inversione, da damigella in pericolo a eroina di Hyrule. The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom, in uscita il prossimo 26 settembre, sebbene in un’avventura non canonica come Breath of The Wild o il recente Tears of the Kingdom, molto più simile in termini di impostazione a Link’s Awakening, permetterà di indossare gli abiti di Zelda che dovrà usare nuovi poteri per esplorare il vasto regno, combattere mostri, conquistare i sotterranei e risolvere l’enigma degli squarci. In attesa del gioco, quale miglior modo di ingannare la stessa parlando degli spin-off e delle avventure secondarie che hanno consentito a Zelda di essere un personaggio giocabile?
Prima di proseguire, vi invitiamo caldamente a dare una letta ai nostri speciali dedicati – nel corso degli anni – a The Legend of Zelda:
- Speciale Nintendo, The Legend of Zelda: storia di un mito
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Zelda’s Adventure
Nei primi anni ’90, Philips creò tre giochi dedicati a Zelda come parte di un accordo esclusivo con Nintendo per il loro formato CD-i (un vero e proprio lettore multimediale, anche console per videogiochi, commercializzato tra il 1991 e il 1998). Purtroppo non sono propriamente fra i più indimenticabili, principalmente a causa delle cutscene e dei controlli a dir poco orribili. Anche la trama, i combattimenti contro i nemici e altri elementi furono stroncati da fan e critica (da quest’ultima unanimemente deriso e addirittura ridicolizzato).
Tuttavia, la pessima qualità li rese immediatamente dei meme e la loro eredità persiste ancora oggi. Uno di quei tre giochi si chiamava Zelda’s Adventure e trasmetteva la premessa che i fan cercano oggi, in cui è possibile giocare come Zelda mentre cerca di salvare Link dai guai. È una “reliquia” interessante se avete tempo e voglia di guardare orribili filmati FMV e sperimentare alcuni dei peggiori level design mai vistisi in un videogioco.
Zelda: The Wand Of Gamelon
Zelda: The Wand of Gamelon non è molto meglio di Zelda’s Adventure, ma almeno ha un certo fascino, e il suo umorismo fa sì che valga la pena di provare questa avventura dinamica almeno una volta nella vita.
Come Zelda’s Adventure, Zelda: The Wand of Gamelon segue la principessa mentre cerca di salvare Link e suo padre da Ganon. Le scene animate e la recitazione sono di gran lunga superiori al FMV utilizzato nell’altro gioco e, e a patto di non prenderlo troppo sul serio, potreste addirittura divertirvi giocando a questa breve avventura del 1993.
Spirit Tracks
In The Legend of Zelda: Spirit Tracks (per Nintendo DS e Nintendo DSi), l’anima di Zelda è separata dal suo corpo fisico e trascorre la maggior parte del tempo di gioco come compagna di viaggio di Link in forma spirituale. In quanto tale, è in grado di possedere i grandi guardiani spettri che si incontrano lungo il percorso e di usarli per risolvere enigmi e far avanzare Link.
Per questo motivo, Zelda è tecnicamente un personaggio giocabile nel gioco. Ha un ruolo minore, ovviamente, ma è la cosa più vicina a essere un personaggio giocabile nella serie principale che Zelda abbia mai avuto. Inoltre, questa abilità è utilizzabile da Zelda in Super Smash Bros. Ultimate.
Hyrule Warriors: L’era della calamità
Poco dopo il lancio di Hyrule Warriors: Definitive Edition su Nintendo Switch, Omega Force aveva iniziato lo sviluppo di un altro spin-off ispirato a Legend of Zelda incentrato sui personaggi e gli eventi precedenti a Breath of the Wild. Stiamo parlando di Hyrule Warriors: L’era della calamità.
Sebbene presenti meno modalità da giocare, la sua lunga campagna permette di rivisitare Hyrule nei panni di alcuni dei personaggi preferiti, tra cui la stessa Principessa Zelda (disponibile in due differenti versioni), in questo divertente prequel musou.
Hyrule Warriors
Nel 2014, Nintendo ha fatto una mossa che nessuno si sarebbe aspettato, collaborando con Koei Tecmo per creare un gioco crossover tra The Legend of Zelda e Dynasty Warriors. Hyrule Warriors usa luoghi, personaggi, oggetti e nemici della serie Zelda e li abbina al gameplay hack-and-slash di Dynasty Warriors. Inizialmente è stato lanciato su Wii U, con una versione aggiornata su 3DS nel 2016 e la Definitive Edition su Switch nel 2018.
Molti personaggi preferiti dai fan della serie Zelda sono giocabili in Hyrule Warriors, da scelte ovvie come Midna o Ganondorf a sorprendenti apparizioni di personaggi come Agitha e Ravio. Ma uno dei combattenti meglio realizzati e apprezzati è Zelda stessa, con un nuovo design ad hoc proprio per il gioco.
Cadence of Hyrule
Dopo il successo di Hyrule Warriors, Nintendo ha deciso di collaborare ancora una volta con un altro studio per creare uno spin-off di Zelda un pochino sottovalutato. Nel 2019, infatti, Nintendo e Brace Yourself Games si sono unite per pubblicare su Nintendo Switch, Cadence of Hyrule, un rhythm game che presenta il gameplay di Crypt of the Necrodancer e i personaggi, le ambientazioni, i nemici e la musica della serie The Legend of Zelda.
Crypt of the Necrodancer era già un gioco fantastico con uno stile davvero unico, che richiedeva di muoversi, attaccare e navigare nel mondo a ritmo di musica, e Cadence of Hyrule si basa su questo aggiungendo le colonne sonore e i personaggi iconici di Zelda. Il suo stile top-down e la direzione artistica ricordano molto i primi titoli di Zelda e ciò riaccenderà il vostro amore per la colonna sonora della serie con re-interpretazioni elettroniche low-fi di canzoni familiari. Ancora meglio, però, è il fatto di poter scegliere di giocare come Link o Zelda e di passare dall’uno all’altro.
Smash Bros.
Naturalmente, il modo più diretto per giocare come la Principessa di Hyrule è procurarsi una copia di Super Smash Bros. Qui, Zelda è stata resa una combattente straordinaria, e lei e il suo alter ego, Sheik, sono presenti in ogni nuova voce della serie. In Smash 4, Zelda e Sheik sono stati separati, con Zelda che ha ottenuto la sua abilità Phantom Armor da Spirit Tracks come mossa sostitutiva.
Il design di Zelda ha subito alcuni significativi cambiamenti nel corso della serie Smash Bros. Nel suo debutto originale ha un aspetto adulto derivante da Ocarina of Time. Poi, in Brawl, cambia avvicinandosi a quello di Twilight Princess. L’ultimo aggiornamento è arrivato in Ultimate, e l’aspetto è basato su Link Between Worlds.
Sebbene un gioco di combattimento composto da numerose voci potrebbe non essere il modo ideale per la maggior parte delle persone di giocare come Zelda, è stata una costante che è solo migliorata con ogni iterazione successiva. Ed è piuttosto soddisfacente eliminare non solo Ganondorf ma anche alcuni dei nemici più famigerati della storica serie.