Recensione Agatha Christie – Assassinio sull’Orient Express, un’avventura investigativa per tutti

Microids, con i suoi studi interni, sta cercando di “ravvivare” il genere delle avventure grafiche a sfondo investigativo. Dopo l’ottimo Syberia: The World Before, il publisher transalpino ha rispolverato uno dei romanzi gialli più famosi di sempre: Assassinio sull’Orient Express.

Lo studio di Lione, con Agatha Christie – Assassinio sull’Orient Express ha aggiunto alcune variabili alla storia originale, cercando di modernizzarla per offrire un’esperienza, narrativamente e ludicamente, meno scontata.

Agatha Christie – Assassinio sull’Orient Express è disponibile dallo scorso 19 ottobre 2023 su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC.


Versione testata: PlayStation 5


Sul treno leggendario… ma non solo

Agatha Christie – Assassinio sull’Orient Express è una versione modernizzata e rivisitata del grande classico della letteratura, con lo scopo di sorprendere anche chi lo ha già letto e amato in versione cartacea.

Hercule Poirot è circondato da un gruppo di personaggi singolari, tutti sospettati, ognuno con i propri segreti e le proprie motivazioni, e cercherà di svelare chi è l’autore dell’omicidio appena avvenuto. Ma il detective franco-belga non sarà l’unico protagonista della vicenda. Gli sviluppatori, infatti, hanno introdotto un nuovo personaggio completamente inedito, la detective privata Joanna Locke, collegata al caso della piccola Daisy Armstrong.

Questa introduzione, oltre ad aggiungere un pizzico di brio alle vicende regolari, è un ottimo escamotage per portare il videogiocatore a visitare luoghi e scenari al di fuori dei claustrofobici corridoi dell’Orient Express. Nei panni della giovane detective, infatti, vivremo diversi flashback giocabili. Scelta perfetta per donare una maggiore varietà ad un’opera che dura una decina di ore.

Assassinio sull'Orient Express
L’introduzione di Joanna si è rivelata molto azzeccata

La struttura ludica, in ogni caso, resta la medesima nei panni di entrambi i personaggi. L’intera avventura procede in terza persona e avremo la possibilità di osservare e muoverci all’interno delle ambientazioni senza particolari paletti.

Queste sono pienissime di oggetti con cui interagire e da analizzare prima di poter elaborare la soluzione. E ovviamente dovremo parlare con tutti gli NPC coinvolti. Grazie ad un intuitivo menu, poi, potremo accedere ad una mappa concettuale che diventerà sempre più espansa sulla base delle nostre interazioni e che ci permetterà quindi di risolvere i vari enigmi.

Questa struttura, molto “verbosa”, di tanto in tanto verrà interrotta da soluzioni più “pratiche”. Dovremo, infatti, risolvere alcuni mini-giochi “classici” per continuare le indagini. Nulla di trascendentale, ma senz’altro una scelta che giova al pacing del prodotto.

La rivisitazione messa in atto dagli sviluppatori francesi, dunque, ci ha piacevolmente colpito sia sul fronte narrativo, grazie a nuovi intrecci coerenti e credibili, che su quello prettamente ludico, grazie all’introduzione di un secondo personaggio che trasla le vicende al di fuori del treno.

Io – disse Poirot – ho sempre ragione

La grossa criticità di Agatha Christie – Assassinio sull’Orient Express è da ricercarsi nella sua estrema facilità. Il gioco ci prende per mano e ci suggerisce passo passo i vari puntini da unire. Tutto è estremamente guidato e, in poche parole, non potremo mai commettere errori. Addirittura, nel caso in cui dovessimo sbagliare qualcosa, sarà lo stesso Poirot a dirci di riprovare. E in un gioco in cui il momento “Eureka!” dovrebbe essere quello in grado di restituire soddisfazione al videogiocatore, non è proprio una buona scelta.

Assassinio sull'Orient Express
Ok, Poirot è un genio… ma forse così è troppo

C’è anche da dire che tutta questa impostazione rende il gioco incredibilmente scorrevole ed adatto ad un pubblico vasto di casual gamers, tuttavia crediamo che tra questa eccessiva semplicità e le astruse cripticità tipiche delle avventure grafiche anni 90 ci siano svariate sfumature di accessibilità.

Questo è, ad essere onesti, un problema che colpisce molti dei giochi più recenti appartenenti a questo genere (basti pensare a Detective Pikachu: Il Ritorno). Sono pochi infatti quelli che riescono a superare il quasi intrinseco limite con classe. Ma questa è un’altra storia che meriterebbe un approfondimento in altra sede.

Parola d’ordine: eleganza

La presentazione audio-visiva di Agatha Christie – Assassinio sull’Orient Express, pur nella sua modestia, è davvero funzionale al mood della produzione, richiamando l’eleganza e la personalità di Poirot. Meno rifinite le animazioni. Il comparto tecnico fa il suo egregiamente: non abbiamo riscontrato nessun tipo di problema.

Anche colonna sonora e doppiaggio condividono la stessa matrice. Le voci dei personaggi sono sempre azzeccate e l’accompagnamento musicale riesce a sottolineare ottimamente l’atmosfera vintage e d’altri tempi. Peccato per l’adattamento italiano, a volte impreciso e che si lascia sfuggire diverse sfumature.

Commento finale

Agatha Christie – Assassinio sull’Orient Express è una buonissima avventura grafica a sfondo investigativo che grazie all’ottima rivisitazione dell’opera originale e ad una presentazione audio-visiva azzeccata riesce a dire la sua, nonostante l’incedere dell’avventura si riveli estremamente semplice e guidato.

7.3

Agatha Christie - Assassinio sull'Orient Express


Agatha Christie - Assassinio sull'Orient Express è una buonissima avventura grafica a sfondo investigativo che grazie all'ottima rivisitazione dell'opera originale e ad una presentazione audio-visiva azzeccata riesce a dire la sua, nonostante l'incedere dell'avventura si riveli estremamente semplice e guidato.

PRO

Ottima rivisitazione ludo-narrativa dell'opera originale | Presentazione audio-visiva azzeccata |

CONTRO

Troppo facile, è impossibile sbagliare |
Vincenzo D'Alcantara
Vincenzo D'Alcantara
Il mio amore per i videogiochi nasce grazie a mamma Sony e al folle marsupiale creato da Naughty Dog verso la fine degli anni 90. A distanza di più di venti anni i platform continuano ad essere la mia passione che tuttavia si è estesa, naturalmente e masochisticamente, a tutti i giochi impegnativi e "tosti", di qualsiasi genere essi siano.

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