Recensione Hogwarts Legacy

Hogwarts Legacy, è un videogioco action RPG open world ambientato – sebbene non si tratti di un adattamento diretto dei libri (e dei film) della “discussaJ.K. Rowling – nel mondo magico di Harry Potter. Sviluppato da Avalanche Software e Portkey Games (etichetta dedicata alla creazione di nuove avventure concettualmente ispirate al celebre Wizarding World) e pubblicato da Warner Bros Interactive Entertainment, sarà disponibile per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC dal prossimo 10 febbraio 2023; per PlayStation 4, PlayStation 4 Pro e Xbox One dal 4 aprile 2023; è inoltre prevista anche una versione Nintendo Switch che sarà invece disponibile all’acquisto dal 25 luglio 2023.

Il titolo in questione permette a qualsiasi Potterheads – soprattutto quelli a cavallo fra gli anni ’90 e ’00 – di realizzare il proprio sogno e le proprie personalissime ambizioni di frequentare Hogwarts, prendere lezioni, conoscere nuovi e interessanti personaggi, ed esplorare il favoloso castello e altre incredibili ambientazioni.

È un’idea – sebbene non esente da difetti – fantastica, speciale, ricca di magia, fascino e stupore.


Versione testata: PlayStation 5


Storia

Hogwarts Legacy è ambientato nel 1800. Nella storia – realizzata a stretto contatto con il team della Rowling – i giocatori hanno l’opportunità di vivere un’avventura inedita nei panni di uno studente che non ha scoperto di essere “speciale” al compimento dei canonici 11 anni ma bensì, è stato ammesso al quinto anno della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, soltanto quattro anni più tardi. Sebbene “Colui che non deve essere nominato” – che avrebbe messo a “ferro e fuoco” il Mondo Magico decine e decine di anni dopo – non ci ha potuto lasciare alcun segno o cicatrice sulla fronte, siamo comunque “inusuali” rispetto agli altri Maghi e Streghe …

Avalanche ha creato qualcosa di veramente speciale con Hogwarts Legacy!

Dopo aver creato il proprio personaggio (scegliendo le sue fattezze, il sesso, la tipologia e il timbro di voce), i giocatori vengono letteralmente catapultati nel mondo dei maghi con un emozionante filmato di apertura che introduce “il mistero” alla base del gioco e alcuni dei suoi personaggi principali. Indossati quindi i panni dello studente dovremo capire lo strano legame che intercorre fra il personaggio del giocatore ed una potente magia antica.

Al nostro fianco, in qualità di vero e proprio mentore, c’è il professor Fig, che oltre ad averci fatto “recuperare intensivamente” i quattro anni precedenti, tenterà di “aiutarci” a capire cosa sta succedendo. Nel mentre – ad un ritmo a dir poco calzante – i giocatori devono frequentare le lezioni a Hogwarts (fra pozioni, erbologia, incantesimi, difesa contro le arti oscure …), affrontare la minaccia di una “ribellione dei Goblin guidata da un certo Ranrok” e padroneggiare una serie di utili quanto fondamentali incantesimi.

Gameplay

Hogwarts Legacy non perde tempo a fornire ai giocatori gli strumenti necessari per iniziare l’avventura. Sin dai primi istanti (ben prima di essere smistati nella Casa di appartenenza dopo il “test” del Cappello Parlante), avremo dalla nostra l’incantesimo Lumos che permette di illuminare le aree più buie e tenebrose e Leviosa per far levitare gli oggetti. Sebbene gli incantesimi siano il fulcro del combattimento e dei duelli, brillano soprattutto quando vengono utilizzati per risolvere i tanti enigmi ambientali. Una delle cose più divertenti di Hogwarts Legacy è capire proprio quale incantesimo bisogna sfruttare per superare un “ostacolo”, che si tratti di riparare un oggetto rotto usando Reparo, o usare Revelio per trovare percorsi segreti, oggetti, forzieri e collezionabili; o ancora, afferrare qualcosa in lontananza con Accio o usare il già citato Lumos per “dare il via” ad una “caccia alla falena”. Insomma, gli ambienti di gioco presentano svariate tipologie di enigmi (alcuni semplicissimi altri leggermente meno) i quali richiedono l’uso sapiente (anche) di più incantesimi per essere risolti, quindi è necessario che i giocatori ricordino quanto hanno effettivamente a propria disposizione.

Per padroneggiare al meglio gli incantesimi, è possibile esercitarsi. Un qualcosa che risulta essere fondamentale nel prosieguo del playthrough. Non sottovalutatelo in quanto potrebbe davvero fare la differenza fra la “vita e la morte”. Nello specifico i nuovi incantesimi possono essere appresi durante le quest principali e dagli incarichi secondari (di cui vi parleremo fra pochi istanti), permettendo all’utente di aumentare il proprio arsenale magico. Tutti gli incantesimi sono apprendibili e utilizzabili, compresi quelli maledetti (Avada Kedavra, Crucio e Imperio). L’attacco di base può essere utilizzato mediante il pulsante R2, che se tenuto premuto dà l’accesso a incantesimi più avanzati “lanciabili” con croce, triangolo, cerchio e quadrato. Un sistema davvero facile da carpire, a patto di esercitarsi (come detto qualche rigo più su).

Man mano che andremo a sbloccare incantesimi più complessi, l’Albero delle Abilità si aprirà a nuovi ed interessanti modi di personalizzazione, permettendo quindi al giocatore di “creare” il proprio stile ed eseguire alcune combo impressionanti. Ad esempio, durante il nostro girovagare ci siamo trovati a “tu per tu” con dei “simpatici” ragni giganti. Li abbiamo sconfitti, utilizzando dapprima Leviosa e subito dopo scagliando Accio e ancora, dandogli fuoco con Incendio. In caso di attacco, Protego, utilizzato al momento giusto, permette di effettuare una rigorosa parata e scagliare un immediato contrattacco con Stupeficium. Il gioco offre diversi metodi di approccio ai duelli, creando un sistema di combattimento davvero divertente e a tratti unico.

Combat System

Il combattimento di Hogwarts Legacy – per la maggior parte del tempo – è divertente ma non è (purtroppo) perfetto. Gli scontri contro i boss/nemici sono a tratti noiosi e ripetitivi, mentre i combattimenti contro i troll così come i Goblin– alla lunga – si rivelano essere decisamente tediosi (va decisamente meglio quando si affrontano i ragni, in quanto brillano soprattutto in termini di varietà). I giocatori incontrano diverse tipologie di creature fantastiche – amichevoli (come ad esempio gli ippogrifi e i centauri) e non come i già citati ragni, draghi, lupi; purtroppo, questi presentano quasi sempre gli stessi set di mosse, quindi i combattimenti diventano sostanzialmente di routine e di facile completamento, man mano che crescono sia il set di incantesimi e sia l’equipaggiamento del giocatore. Fortunatamente, c’è un modo in cui i giocatori possono velocizzare considerevolmente questi combattimenti e accelerare l’avanzamento in game. Una volta apprese le “Maledizioni Senza Perdono” sarà possibile porre fine ai combattimenti in un istante.

Abbiamo inoltre notato che è possibile, anche nelle prime ore di gioco, sconfiggere dei nemici decisamente non alla nostra portata. Infatti, allontanandoci dal bersaglio, questo smetterà di attaccarci e di difendersi; pertanto, aprirà il fianco ai nostri colpi. Una volta colpito, questo tornerà a difendersi e ad attaccarci. Basta riallontanarsi e smetterà nuovamente di attaccarci e difendersi. Ripetendo il tutto 4/5 volte, riusciremo a sconfiggere il nemico. Un “problema” che non ci è affatto piaciuto e che non crediamo possa essere risolto agevolmente con una patch correttiva.

Attacco e difesa

Dovreste sempre controllare l’equipaggiamento in dotazione (diviso anche in base alla rarità). Nello specifico, il “cambio d’abito” (fra mantelli, cappelli, guanti, occhiali, accessori) permette di migliorare (o ridurre in caso di scelta errata) le statistiche di attacco e di difesa. I sopracitati “oggetti” possono essere scoperti durante l’esplorazione del mondo di gioco o ottenuti dopo aver concluso una quest secondaria. Se qualcosa non dovesse essere di vostro “gradimento” potrete scartarla dall’inventario oppure venderla al mercante di turno per ottenere galeoni sonanti. Questi ultimi sono utili per acquistare ingredienti o pozioni (come ad esempio quella rigenerante). Un potenziale problema con un sistema come questo è che “costringe” i giocatori ad indossare oggetti che non corrispondono a quelli che indossa tradizionalmente uno studente di Hogwarts, il che può interrompere l’immersività. Tuttavia, il team di sviluppo, offre ai giocatori la possibilità di equipaggiare i propri oggetti – che vanno a modificare pertanto le statistiche – senza mostrarli effettivamente sul proprio personaggio. In questo modo, è possibile affrontare l’avventura con i tradizionali abiti scolastici evitando di andare in giro con strani cappelli o occhiali dalle forme discutibili, semplicemente perché hanno statistiche superiori.

Tante cose da fare …

Ogni luogo, incarico o missione secondaria è intriso di magia e stregoneria; dalle scope incantate che spazzano i corridoi, agli innaffiatori “volanti” che irrigano le piante nelle serre di erbologia, passando per i tanto amati quadri “animati, fino ad arrivare agli studenti che lanciano incantesimi sui loro compagni tra una lezione e l’altra o combinano “disastri” con i propri calderoni mentre tentano di produrre una determinata pozione. È un mondo vivo, ricco di meraviglia e spettacolo, con qualcosa di nuovo da vedere o da fare dietro ogni angolo. La mappa è piuttosto grande e fornisce un sacco di contenuti da completare rispetto a quello che possa essere il percorso principale.

Ma non è tutto oro quello che luccica: non aspettatevi che le missioni secondarie siano qualcosa di memorabile (salvo alcune) o che forniscano una distrazione accattivante dalla narrazione principale. Sebbene ce ne siano tante disseminate nel Castello o ad Hogsmeade (alcune necessariamente da fare se volete ottenere determinati incantesimi e/o oggetti), non si discostano mai dal semplice “duello” con i Goblin pe recuperare i carri di uno strampalato pittore o ancora trovare le Gobiglie nascoste di una studentessa o ancora aiutare l’NPC di turno, che a seguito di un incantesimo errato, ha fatto fluttuare involontariamente i tomi della biblioteca di Hogwarts. Sono più simili a distrazioni di pochi minuti che a storie secondarie di valore, come ad esempio accade invece per The Witcher 3: Wild Hunt o in Red Dead Redemption 2.

Durata, grafica e tecnica

Hogwarts Legacy – nonostante la storia principale non sia così lunga – è assolutamente enorme, ci vogliono 35/40 ore per completare il plot principale insieme a diverse quest secondarie e raccogliendo svariati collezionabili. Per completarlo al 100%, invece, crediamo che verosimilmente ci vogliano il doppio delle ore!

Per quanto riguarda invece l’aspetto squisitamente tecnico/grafico, partiamo dai menu. Questi non sono fra i più snelli. La navigazione è lenta, con un cursore simile a quello disponibile in Destiny. Le informazioni sono sparse un po’ dappertutto e talvolta diventa “difficile” ricordare dove è disponibile ciò che stiamo cercando. Tuttavia, si tratta davvero di una piccolezza che non inficia in alcun modo sulla fruibilità del prodotto.

Detto questo, passando all’aspetto grafico, sebbene non si avvicini nemmeno lontanamente ad essere il titolo migliore per PS5, c’è da dire che ci sono tanti paesaggi meravigliosi da ammirare; dal maestoso Castello di Hogwarts, passando per la Foresta Proibita, Brocburrow, fino ad arrivare ad Hogsmeade. Ci hanno un po’ deluso i modelli poligonali dei personaggi e alcune animazioni non sempre convincono. Da segnalare qualche lieve glitch grafico, come compenetrazioni ed effetti di luce irrealistici (sebbene ciò capiti sporadicamente). Un plauso invece va alla Colonna Sonora, arrangiata davvero benissimo. In ultimo ma non meno importante, abbiamo davvero apprezzato il lip sync, meno il doppiaggio, a tratti un po’ “robotico”.

Fino a cinque modalità fra cui scegliere su PS5

Sulla console ammiraglia di casa Sony, è possibile selezionare fino a 5 modalità grafiche: Fidelity, permette di avere una modalità di rendering ad alta fedeltà prediligendo la risoluzione e nel complesso la qualità grafica; fidelity con ray tracing, è una modalità di rendering ancora più elevata con ray tracing; performance, riduce leggermente la qualità grafica ma al contempo aumentando il frame rate. Infine, a patto di avere uno schermo supportato (ovvero fino a 120 Hz e con lo standard HDMI 2.1), è possibile scegliere fra: Balanced, una modalità che mira a garantire l’equilibrio fra risoluzione, grafica, qualità e prestazioni e che supporta il VRR. HFR Performance, ovvero una modalità con frame rate ultra elevato che predilige le prestazioni. Abbiamo provato tutte le modalità in questione, rimanendo piacevolmente sorpresi da ognuna di esse. Da segnalare – sebbene il frame rate fosse limitato di default – qualche lieve incertezza nella modalità HFR Performance (che comunque abbiamo prediletto insieme a quella fidelity con ray tracing, rispetto alle altre disponibili).

Infine, anche il controller DualSense di Sony è supportato sebbene non ci abbia convinto pienamente come in altri titolo. Il feedback aptico c’è, così come i grilletti adattivi e il suono riprodotto direttamente dal controller (ad esempio quando si accarezzano i gatti, è possibile ascoltare le loro fusa).

Commento finale

Hogwarts Legacy ha trasformato in realtà – ciò che fino ad oggi era disponibile soltanto sulla carta e sul grande schermo – il fantastico Wizarding World di Harry Potter, sebbene questi – nel titolo sviluppato da Avalanche Studios e WB – non sia neanche presente. Il “simulatore” della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, consente di creare il proprio studente, frequentare le lezioni (con insegnati del tutto inediti), duellare a suon di incantesimi ed esplorare il Castello e tutte le ambientazioni annesse e connesse a caccia di segreti e “tesori”. Non è di certo esente da problemi: le missioni secondarie sono fin troppo basilari e solo una manciata sono da ricordare, i menu potevano essere realizzati meglio, così come – sebbene alcuni paesaggi lascino a bocca spalancata – i modelli poligonali e le animazioni (a tratti davvero poco convincenti). Detto questo, se siete fan del “Bambino che è sopravvissuto“, non potete assolutamente farvi scappare questo titolo perché vi garantiamo che vivere la vita di un Mago (o di una Strega), non è mai stato così bello, immersivo e realistico. In alto le bacchette!

8.7

Hogwarts Legacy


Hogwarts Legacy ha trasformato in realtà - ciò che fino ad oggi era disponibile soltanto sulla carta e sul grande schermo - il fantastico Wizarding World di Harry Potter, sebbene questi - nel titolo sviluppato da Avalanche Studios e WB - non sia neanche presente. Il "simulatore" della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, consente di creare il proprio studente, frequentare le lezioni (con insegnati del tutto inediti), duellare a suon di incantesimi ed esplorare il Castello e tutte le ambientazioni annesse e connesse a caccia di segreti e "tesori". Non è di certo esente da problemi: le missioni secondarie sono fin troppo basilari e solo una manciata sono da ricordare, i menu potevano essere realizzati meglio, così come - sebbene alcuni paesaggi lascino a bocca spalancata - i modelli poligonali e le animazioni (a tratti davvero poco convincenti). Detto questo, se siete fan del "Bambino che è sopravvissuto", non potete assolutamente farvi scappare questo titolo perché vi garantiamo che vivere la vita di un Mago (o di una Strega), non è mai stato così bello, immersivo e realistico. In alto le bacchette!

PRO

Un mondo magico tutto da scoprire | Gameplay divertente ed immersivo | Scagliare incantesimi non è mai stato così bello | Combat System tutto sommato convincente ...

CONTRO

... sebbene alla lunga gli scontri diventano troppo semplici e ripetitivi | Menu a tratti "terribili" | Qualche lieve glitch grafico | Il DualSense poteva essere sfruttato decisamente meglio |
Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

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