Recensione in pillole Seed of Life

Seed of Life è un progetto italo-spagnolo, nello specifico, sviluppato dal piccolo di Team, con sede a Barcellona, Madlight ed edito dai ragazzi di Leonardo Interactive. Il gioco è stato rilasciato per Windows PC l’11 Agosto 2021, dopo esser stato per un po’ di tempo disponibile in anteprima.

Quando ci troviamo per le mani un gioco, nella cui fase di sviluppo, o pubblicazione, siano presenti dei nostri conterranei, il giudizio permane chiaramente obiettivo, ma l’emozione è doppia, pervasa da un sano spirito patriottico.

Avrà lasciato il segno l’avventura appena vissuta in Seed of Life? Scopriamolo insieme in questa nostra veloce recensione.


Versione testata: PC


Che gioco è?

La struttura del gioco è un semi-open world, con facili rompicapo e qualche fase di platforming. A livello di lore, Seed of Life è un’epica avventura sulla persistenza della vita. Vestirete i panni di Cora, l’ultima sopravvissuta di Lumia, un pianeta ormai morente. Da alcuni scritti lasciati dal nonno, scomparso, la nostra protagonista si rende conto dello stato gravoso in cui versa il suo pianeta, e decide di tentare di capovolgerne le sorti, attivando il Seme della Vita, donando nuovo impulso al Sole.

Da questo rapito incipit parte l’avventura. Nei panni di Cora, dovrete man mano capire cosa è successo intorno a voi, potenziare il vostro equipaggiamento attraverso le capsule di visione, le quali man mano, attraverso poteri sempre nuovi, vi permetteranno di proseguire in nuove aree del mondo di gioco, altrimenti inaccessibili.

Nell’economia di gioco, l’elemento cardine sarà il Lumium, il quale vi permetterà di combattere l’oscurità che pervade il mondo di gioco, e di alimentare tutte le skill che man mano imparerete. Nelle fasi preliminari, il gioco stesso vi dirà senza tanti preamboli “più Lumium accumulerete, e più agevole sarà la vostra permanenza sul pianeta“.

Seed of Life

Perché giocarlo?

L’abbiamo già detto che l’editore è italiano? A parte gli scherzi, Seed of Life è chiaramente una produzione minore, sviluppata da un piccolissimo team, e di conseguenza con un budget limitato, ma nonostante tutto può contare al suo arco diverse frecce. Innanzitutto la realizzazione grafica è veramente splendida: la gestione dell’illuminazione ruba indubbiamente la scena, ma anche la scelta di scenari, quella sorta di patina quasi fiabesca ed incantata, rendono il gioco bello da vedere.

La storia si lascia finire in poche ore, il livello di difficoltà settato a normale è accettabile, si morirà abbastanza spesso tentando di capire le dinamiche, la giusta direzione da prendere, ma mai noia e frustrazione saranno fattori persistenti. La lore del gioco è piuttosto misteriosa e affascinante, l’ambientazione sembrerebbe il classico fantasy medievale, ma poi la presenza di nemici alieni con futuristiche astronavi, la presenza di droni e altro ancora andrà a rendere il contesto complesso ed intricato.

A livello di gameplay non ci sarà molto altro da fare se non un po’ di platforming e qualche interazione con oggetti, ma non è chiaramente la giocabilità l’aspetto preponderante della produzione italo-spagnola.

Seed of Life

Perché no?

Seed of Life, come normale che sia per il tipo di produzione che è, mostra il fianco ad errori di gioventù e limiti di budget: il frame rate, nonostante disponessimo di un Pc di fascia alta, è piuttosto ballerino; alcune tracce audio switchano tra di loro senza un minimo di dissolvenza; alcuni dialoghi sono partiti anche più volte sovrapponendosi.

Oltre a queste piccole sbavature c’è da dire che il gioco in se è piuttosto povero a livello di gameplay, il platforming non risulta appagante a causa delle animazioni piuttosto legnose ed imprecise, lasciando in definitiva al giocatore più l’impressione di aver preso parte ad un piccolo film interattivo, piuttosto che ad un videogioco vero e proprio.

Seed of Life

Commento finale

Seed of Life, per rendere al meglio, va inteso come una sorta di film interattivo, impreziosito da qualche semplice rompicapo, platforming ed esplorazione attraverso un mondo di gioco, non molto vasto, ma bello da vedere. Proprio questo ultimo aspetto va ad impreziosire le poche ore di gioco che necessitano per portare a termine la storia di Cora e del pianeta Lumia. Il gioco offre poco lato gameplay, per cui, in sede di acquisto questo aspetto non va trascurato.

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6.3

Una piccola avventura fuori dagli schemi


Seed of Life, per rendere al meglio, va inteso come una sorta di film interattivo, impreziosito da qualche semplice rompicapo, platforming ed esplorazione attraverso un mondo di gioco, non molto vasto, ma bello da vedere. Proprio questo ultimo aspetto va ad impreziosire le poche ore di gioco che necessitano per portare a termine la storia di Cora e del pianeta Lumia. Il gioco offre poco lato gameplay, per cui, in sede di acquisto questo aspetto non va trascurato.

PRO


CONTRO

Stefano Taccari
Stefano Taccari
Gamer dal 1987, padre di due piccoli gamers, griller, Dungeon Master e batterista hardcore. "I VG sono uno strumento che ci permette di entrare in contatto con altri universi".

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