La prima parte di Jurassic World Aftermath è stata pubblicata nel 2020 sulla piattaforma VR Meta Quest mentre la seconda parte conclusiva, l’anno seguente in formato DLC.
Sebbene sia risultato un titolo piuttosto valido in realtà virtuale, riuscendo ad offrire un’esperienza divertente e godibile fino alla fine, non era privo di difetti (per un maggiore approfondimento, vi rimandiamo al nostro sito dedicato alla VR, Alternative Reality, dove potrete consultare la recensione completa).
Coatsink Software ha adesso realizzato una conversione ed adattamento per Nintendo Switch, disponibile all’acquisto dal 10 Novembre 2022. Ecco cosa ne pensiamo!
Versione testata: Nintendo Switch
Si torna a Isla Nublar
Jurassic World Aftermath Collection è un adventure stealth in prima persona con una componente strategica. Il giocatore deve usare l’ingegno per distrarre i temibili dinosauri, sempre pronti a sbranarlo in qualunque occasione, e provare a sopravvivere.
Dopo diversi anni Juan, Sam e Mia decidono di tornare a Isla Nublar, oramai in uno stato rigido di quarantena istituito dalle Nazioni Unite. Purtroppo mentre sorvolano l’isola, alcuni Pteranodon assalgono il velivolo che inevitabilmente precipita al suolo.
Al risveglio Sam assiste alla morte di Juan divorato da un T-Rex e scopre che Mia è ancora viva da qualche parte. Decidono dunque di restare in contatto per cercare insieme una via d’uscita dall’isola.
Come gira su Nintendo Switch?
A differenza della versione VR, Jurassic World Aftermath Collection presenta controlli realizzati appositamente per la piattaforma Switch. Oltre ad utilizzare le levette per muoversi, si avranno a disposizione i tasti ZR e ZL che consentiranno al giocatore di sbirciare dagli angoli per osservare la presenza di pericoli, senza farsi scoprire. Il tasto R servirà per utilizzare un “particolare” congegno che, sfruttando il rumore causato da apparecchi elettronici limitrofi, distrae i predatori permettendo al contempo di aprire dei varchi.
Purtroppo c’è da dire che, in alcune circostanze, i comandi non rispondono al meglio. Capita piuttosto frequentemente, sporgendosi in alcuni punti, che la visuale inizi a traballare finché non si trova il giusto posizionamento. Nel gioco dovremo sfruttare al massimo la componente stealth, vero fiore all’occhiello della produzione. Il giocatore potrà contare su svariati elementi ambientali: scrivanie, armadietti e cunicoli in cui nascondersi e al momento giusto “sgattaiolare” per evitare il Velociraptor di turno.
Andando avanti nell’avventura dovremo anche risolvere alcuni piccoli mini-game per sbloccare terminali e progredire o per sbloccare documenti e indizi per ricostruire quanto accaduto. L’IA dei dinosauri purtroppo è alquanto discutibile: in alcune sezioni di gioco è risultata molto prevedibile o addirittura “cieca”. Potrebbe dunque capitare che un Raptor a mezzo metro da noi (nascosti sotto ad una scrivania) non ci veda, con inevitabile rottura della immersività.
Come si evince dalle prime battute di gioco, Jurassic World Aftermath prende spunto da giochi come Alien: Isolation, ma purtroppo non si avvicina alla produzione SEGA così come ci saremmo aspettati. Su Isla Nublar ci ritroveremo sempre a fare backtracking, riparare impianti, attivare terminali e recuperare oggetti che ci permetteranno di progredire nella storia, oltre a fuggire (anche molto facilmente) dai “nemici” in svariati casi.
Come anticipato, i controlli risultano essere legnosi e lenti, senza avere alcuna possibilità di aumentarne la sensibilità ed avere maggiore agilità nei movimenti.
Ne vale la pena?
Jurassic World Aftermath Collection purtroppo già dopo poche ore inizia a risultare noioso, a causa di una evidente ripetitività: raggiungi il punto A, nasconditi, recati al punto B, sblocca la porta, ripara e tutto si ripeterà in altre aree.
Potremo trovare solo dei collezionabili rappresentati da peluche alquanto ardui da individuare. Il titolo non possiede altri livelli di difficoltà per rendere la “fuga” più avvincente, il che rende la rigiocabilità scarsa.
Un mondo di dinosauri diverso
Il gioco risulta graficamente godibile e Nintendo Switch fa un ottimo lavoro di rendering mantenendo gli FPS piuttosto stabili in tutte le macro aree dell’isola. Il filtro cartoon da un tocco d’aria fresca al titolo: tuttavia i dinosauri dai colori più vivaci, sebbene belli a vedersi, danno troppo nell’occhio rispetto alle tonalità circostanti. Le ambientazioni sono realizzate molto bene, con luci e ombre che mettono in evidenza tutto il necessario da sfruttare nello stato di abbandono in cui versa la struttura.
Il doppiaggio è solo in lingua inglese, e vede la presenza di attori del calibro di Laura Bailey (Abby di The Last of Us Parte 2) e Jeff Goldblum (celebre per aver interpretato il Dottor Ian Malcolm in gran parte del franchise di Jurassic Park e nel recente Jurassic World – il dominio).
I versi dei dinosauri sono fatti veramente bene e accompagneranno il giocatore durante i vari spostamenti.
Purtroppo non ci è data possibilità di modificare la sorgente audio da utilizzare. Indossando le cuffie è possibile capire la posizione dei nemici, ma utilizzando un home theatre è veramente arduo distinguere la loro ubicazione.
Commento finale
Jurassic World Aftermath Collection ben si adatta ad una console come Nintendo Switch. Sebbene si tratti di un prodotto caratterizzato da alti e bassi riesce a far “assaporare” al giocatore l’ansia e la tensione durante la fuga soprattutto quando si ritrova in mezzo a dinosauri famelici e pronti a farne un sol boccone. Un must have per gli amanti del brand (considerando anche il prezzo di soli 29,99 €), a patto di chiudere un occhio sugli evidenti difetti dell’IA e sulla ripetitività che alla lunga si avverte. Detto ciò, è come vivere un altro film, sebbene in chiave cartoon (dalla durata di circa 10 ore) del franchise di Jurassic Park!