Recensione Machenike G5 Pro Controller

Il mercato dei controller di terze parti è una vera e propria selva oscura, in cui è incredibilmente facile smarrirsi. A soluzioni molto interessanti, si affiancano prodotti davvero pessimi, la cui unica attrattiva sembra essere il prezzo. A volte però esistono rare eccezioni al famoso proverbio “Più spendi, meno spendi”, e il controller oggetto di questa prova, potrebbe essere proprio una di quelle.

Il brand Machenike potrebbe non dirvi nulla, ma il marchio è abbastanza noto tra gli appassionati di tastiere meccaniche custom, grazie a prodotti economici ma di ottima qualità come l’ottima K500F. Machenike però ha nel suo catalogo anche un discreto numero di controller universali, tra cui il G5 Pro oggetto di questa prova.

Specifiche – Design – Qualità costruttiva

Machenike G5 Pro è un controller compatibile con PC, SWITCH e Android con connessione USB, Bluetooth e Wireless 2.4G via USB dongle. Il design e il layout è quello classico Xbox con i due analogici asimmetrici e i 4 pulsanti frontali Y, B, A, X con spaziatura standard Xbox. Al centro del pad trovano posto i quattro pulsanti accessori (Visualizza, Home, Menù, Share/FN) in un insolito layout a triangolo e quattro piccoli led di stato che indicano lo stato della batteria, il livello di forza della vibrazione e l’entrata in modalità pairing. Il D-PAD come i bumper sono di tipo meccanico mentre i grilletti sono di tipo analogico. Sul retro sono presenti due piccoli pulsanti macro, posizionati proprio sull’impugnatura, ed accessibili tramite il vostro dito medio.

Il controller presenta una trama tattile sulle impugnature, una sottile striscia di led RGB personalizzabile sul fondo e sui lati ed un’insolita faceplate magnetica removibile di colore fumè, un po’ fine a sè stessa visto che non esistono al momento altre faceplate con cui customizzare l’aspetto del proprio G5 Pro. La costruzione è decisamente robusta e non si avvertono scricchiolii di alcun tipo, anche stringendo vigorosamente il controller. Purtroppo manca il jack audio da 3.5mm sul fondo, imperdonabile per un controller di questa fascia.

L’impugnatura è ottima grazie alle dimensioni che ricordano il controller Xbox Elite Series 2 mentre il peso è decisamente contenuto, 220g contro i 287g del controller Xbox Series X e i 345g del controller Xbox Elite Series 2. La qualità costruttiva è sorprendentemente elevata anche se, nel nostro caso, dopo aver rimosso un paio di volte la faceplate, uno dei magneti è venuto via dalla sua sede.

Contenuto della confezione

La confezione è abbastanza spartana: all’interno, oltre al controller, è presente il dongle USB per il collegamento wireless, un cavo usb di circa 50cm per la ricarica – decisamente troppo corto per poter essere utilizzato anche per giocare – una comoda borsetta per il trasporto e una serie di adesivi metallizzati.

Feeling

La caratteristica più interessante di questo Machenike G5 Pro è l’utilizzo di analogici e grilletti con Hall Effect di seconda generazione (JH16), decisamente più precisi rispetto a quelli di prima generazione, montati ad esempio sui controller GuliKit King Kong 2 e sull’8BitDo Ultimate Wireless Controller (per una breve spiegazione sui vantaggi dei sensori Hall Effect vedi il box qui sotto).

I sensori ad effetto Hall si differenziano dai tradizionali sensori a potenziometro utilizzati su tutti i controller originali e sulla gran parte dei controller di terze parti sino ad ora, perchè utilizzano per la rilevazione dei dati di input, una reazione elettromagnetica generata dalla differenza di potenziale che si crea nel momento in cui una corrente elettrica attraversa un conduttore. Questo campo magnetico viene poi trasformato in segnale digitale e, nel caso specifico, per l’individuazione dei movimenti dello stick analogico in maniera estremamente precisa. Poichè il campo magnetico è, virtualmente sempre identico nel tempo, questo tipo di controller oltre ad essere decisamente più precisi – il che consente di ridurre le dead zone praticamente a zero – non sviluppano il cosiddetto drift restando perfettamente funzionali anche dopo diversi anni di utilizzo.

Machenike G5 Pro presenta delle levette analogiche più alte rispetto a quelle del classico controller Xbox e con una forma concava ai lati e convessa al centro. Le levette stesse possono essere rimosse semplicemente sollevando la faceplate e tirando, ma purtroppo non esiste, come per la faceplate, un ricambio o un kit di levette differenti. Nella nostra prova comunque li abbiamo trovati particolarmente precisi e fluidi, e il sistema anti-drift funziona perfettamente, con deviazioni minime allo stick centrale. Abbiamo inoltre particolarmente apprezzato la possibilità di calibrazione dei thumbstick (e dei grilletti) anche senza l’utilizzo del software proprietario, mediante la pressione della combinazione di tasti Visualizza + Home + B.

Sensori Hall effect sono inoltre utilizzati anche per i grilletti che hanno una corsa di circa 1cm ma nessun meccanismo di stop. La resistenza di 45gf è adeguata per gli shooter e la superficie zigrinata migliora leggermente il grip.

Altra particolarità di Machenike G5 Pro è l’utilizzo di switch meccanici per tutti i pulsanti. Quelli YABX offrono una corsa di 1,5 mm piuttosto soddisfacente, mentre abbiamo trovato decisamente troppo breve quella dei pulsanti accessori e soprattutto dei due pulsanti macro posteriori che, oltre a essere piccolissimi, sono anche quasi a filo con la scocca. Il pulsante macro posteriore destro, in particolare, risulta anche pituttosto difficile da premere, nonostante la nostra impugnatura ci consenta di raggiungerlo facilmente, in quanto servono oltre 100g di forza per la sua l’attuazione. Questo li rende pressoché inutilizzabili durante il gioco anche considerando la ridotta zona di attuazione e la necessità di una complessa procedura per rimapparli (software Machenike non pervenuto).

Anche la croce direzionale è a tasti meccanici anzichè a membrana e se questo non è un problema se si utilizza la stessa solo per la selezione nei menù, se si utilizza il D-Pad ad esempio nei picchiaduro (sapete già a quale mi sto riferendo no?) o nei platform, la corsa troppo lunga e indistinta e il centraggio impreciso, la rendono davvero poco utile.

Latenza

La latenza di questo Machenike G5 pro è eccellente: solo 2ms in modalità cablata e 4ms in modalità wireless grazie al dongle a 2.4G che opera a 250hz. Il controller non è “overcloccabile” a 500hz e anzi, provando ad effettuare l’operazione tramite un software apposito, si peggiora la situazione.

Software

Dopo le tante richieste, Machenike ha reso disponibile sul sito ufficiale un aggiornamento firmware del controller e soprattutto il software proprietario per la configurazione dello stesso. Nonostante questo, però, non siamo stati in grado di utilizzarlo, innanzitutto per la mancanza di istruzioni sul suo funzionamento e in secondo luogo perchè, nonostante il collegamento con il PC sia avvenuto tramite USB, il software continuava a mostrare esclusivamente una schermata iniziale con istruzioni per il collegamento.

Per fortuna l’attivazione delle modalità Turbo e per la rimappatura dei pulsanti può essere attivata anche senza l’utilizzo di un software esterno grazie ad una combinazione di tasti; tuttavia si tratta di una procedura piuttosto complessa, spiegata un po’ troppo superficialmente nel piccolo manuale di istruzioni.

Autonomia ed illuminazione RGB

L’autonomia garantita dalla batteria agli ioni di litio da 500 mAh è molto buona, anche considerando la presenza dell’illuminazione RGB. Con intensità media (la stessa è regolabile tramite una combinazione di tasti), ci attestiamo intorno alle 15 ore, che diventano 20, quando la si disattiva completamente. Tenete conto che ad incidere sull’autonomia è anche la vibrazione, molto buona, che può essere anch’essa regolata tramite combinazione di tasti. I LED RGB sulla scocca hanno diversi effetti di luce selezionabili tramite il pulsante FN/Share, tra cui le classiche modalità statica, respiro e onda.

Machenike G5 Pro RGB

Compatibilità Switch

Il controller come abbiamo detto, offre un’ottima compatibilità con Switch attivabile grazie all’interruttore posto sul retro del controller. Grazie alla rimappatura dei pulsanti attivabile tramite la pressione dei tasti Fn+A, inoltre, è possibile attivare lo “Switch Mode” che inverte i tasti A/B e X/Y, secondo il layout tipico dei controller Switch.

Differenze G5 Pro e G6

Machenike considera il suo G5 Pro come il modello di punta della sua linea, essendo anche il più recente tra quelli commercializzati. Tuttavia, nel catalogo del produttore cinese è presente anche il modello G6 che, a fronte di un prezzo leggermente più alto (80 euro contro i 69 di G5 Pro a listino) propone grilletti bloccabili e pulsanti posteriori migliori. Machenike G5 Pro può essere acquistato in sconto sul sito Whatgeek, dove potete trovare il game controller al prezzo scontato di 53 euro. Inoltre, utilizzando il codice sconto NEWS10 potrete ottenere un ulteriore sconto del 10% riservato agli utenti 4news.it, e portarvelo a casa a soli 48 euro.

Commento finale

Il Machenike G5 Pro è un ottimo controller universale il cui punto di forza è sicuramente la presenza dei più recenti sensori hall (JH16) per gli stick analogici e i grilletti. Questo lo rende il controller perfetto per gli FPS che richiedono una estrema precisione per il puntamento. Ci è particolarmente piaciuta la qualità costruttiva e il design con il faceplate removibile, una funzionalità al momento del tutto inutile, ma che potrebbe trasformarsi in un segno distintivo di questa serie se Machenike decidesse di lanciare faceplate colorate personalizzabili o – la buttiamo lì – i file per la stampa in 3D di faceplate personalizzabili. I punti deboli del Machenike G5 Pro sono invece da rintracciarsi in un software che al momento è del tutto non funzionante e soprattutto i pulsanti posteriori decisamente inutilizzabili. In definitiva se siete alla ricerca di un controller professionale per i vostri FPS Machenike è sicuramente un’ottima scelta, a patto però di poter far a meno dei pulsanti posteriori.

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Machenike G5 Pro


Il Machenike G5 Pro è un ottimo controller universale il cui punto di forza è sicuramente la presenza dei più recenti sensori hall (JH16) per gli stick analogici e i grilletti. Questo lo rende il controller perfetto per gli FPS che richiedono una estrema precisione per il puntamento. Ci è particolarmente piaciuta la qualità costruttiva e il design con il faceplate removibile, una funzionalità al momento del tutto inutile, ma che potrebbe trasformarsi in un segno distintivo di questa serie se Machenike decidesse di lanciare faceplate colorate personalizzabili o - la buttiamo lì - i file per la stampa in 3D di faceplate personalizzabili. I punti deboli del Machenike G5 Pro sono invece da rintracciarsi in un software che al momento è del tutto non funzionante e soprattutto i pulsanti posteriori decisamente inutilizzabili. In definitiva se siete alla ricerca di un controller professionale per i vostri FPS Machenike è sicuramente un'ottima scelta, a patto però di poter far a meno dei pulsanti posteriori.

PRO

1Thumbstick magnetici precisi estremamente precisi grazie ai sensori Hall di seconda generazione | Latenza eccellente | Estetica accattivante | Buona autonomia

CONTRO

Manca jack audio 3.5mm | Croce direzionale imprecisa | Pulsanti posteriori difficili da usare | Software dedicato inutilizzabile
Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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