Essendo fan dei recenti titoli di DOOM (qui la recensione del primo capitolo e qui del secondo) tant’è che ci abbiamo passato tantissime ore, eravamo fortemente incuriositi dalla creatura di The Outsiders e Funcom: Metal: Hellsinger. Si tratta di uno sparatutto in prima persona (rhythm FPS) dal ritmo frenetico, fatto di sparatorie roboanti contro demoni assetati di sangue.
Versione testata: PC
Storia
In un mondo post-apocalittico, il giocatore vestirà i “panni” dell’Ignoto, in parte umano, in parte demone, ossessionato dalla Vendetta; dovrà attraversare i mondi infernali, per arrivare alla resa dei conti definitiva con il “Giudice Rosso”. La trama (ci fermeremo a quanto detto per evitare possibili spoiler) viene raccontata dal pluripremiato attore Troy Baker.
A ritmo di musica metal
Ciò che distingue Metal: Hellsinger rispetto ai giochi DOOM è la sua meccanica basata sul ritmo. Il mirino delle armi presenta degli indicatori a forma di freccia sui lati sinistro e destro, che ricordano alcuni popolari giochi dance, ed è la meccanica cardine dell’intera produzione, perché più si “entra nel ritmo” maggiori saranno i punteggi ottenuti. Inizialmente, anche ai livelli più bassi, ci si sentirà leggermente spaesati ma pian piano, capitolo dopo capitolo, il gameplay risulterà essere sempre più “naturale”. Se riuscirete ad andare a ritmo, farete più danni e aumenterete il misuratore “Furia“, che è un sistema concepito per incrementare esponenzialmente i danni e moltiplicare il punteggio (Il punteggio viene accumulato durante ogni inferno affrontato, dal distruggere demoni, a completare obiettivi).. Un’altra cosa interessante da notare è che il misuratore in questione può influenzare l’intensità della canzone ascoltata (si parla infatti di musica dinamica); nello specifico, mantenendosi su un X4, sarà possibile udire solo le note sonore, incrementando ad un X8, partirà il cantato, arrivando al X16, combatterete ascoltando l’arrangiamento completo della musica con voce”.
Naturalmente non mantenendo un buon ritmo (colpendo fuori tempo, non schivando gli attacchi), la Furia si ridurrà così come la colonna sonora e il danno inferto. Anche ricaricare le armi a distanza richiede che ci si mantenga nel ritmo. In questo modo potrete ricaricare le armi più velocemente, mantenendovi in pieno combattimento. Si tratta di imparare a diventare un tutt’uno con la canzone che sta suonando e sparare ai nemici, tenendo sotto controllo tutto quello che c’è intorno a voi. I nemici sono davvero aggressivi, quindi dovrete essere rapidi nell’ucciderli o schivare i loro attacchi per poter sopravvivere e mantenendo al contempo un punteggio elevato. Non si tratta solo di sparare a ritmo, ma anche di imparare come “funzionano” i nemici e assicurarsi che non vi colpiscano. Se si finisce per subire un colpo, perderete gran parte dei moltiplicatori di punteggio e alla fine morirete (con la possibilità di resuscitare – che varia a seconda del livello di difficoltà selezionato – perdendo però parte del punteggio ottenuto). A proposito, se subirete molti danni, avrete due modi per curarvi. O eseguendo quella che in DOOM è chiamata “uccisione gloriosa”, ovvero un attacco eseguibile premendo il tasto E sulla testiera e che permette di effettuare una esecuzione sullo stesso (che potrebbe essere molto più brutale, anche se troppo simile al caro DOOM), oppure sparando ad uno dei vari cristalli verdi disponibile nell’arena. Tuttavia, gli attacchi di esecuzione sono rischiosi da eseguire, poiché dovrete farlo – tanto per cambiare – sempre a ritmo.
Colonna sonora
La colonna sonora di Metal: Hellsinger, è fra le migliori che abbiamo mai avuto modo di ascoltare in un videogioco. Fra gli artisti che hanno collaborato alla stessa, sentirete: Serj Tankian (System of a Down), Matt Heafy (Trivium), Mikael Stanne (Dark Tranquillity), Bjorn Strid (Soilwork), Alissa White-Gluz (Arch Enemy) e James Dorton (Black Crown Initiate).“
Si tratta indubbiamente di gruppi di livello che molti fan del genere apprezzeranno ampiamente. Noi abbiamo particolarmente amato l’interpretazione di Alissa White-Gluz degli Arch Enemy nel capitolo secondo (Stygia).
Armamentario
Metal: Hellsinger propone un armamentario piuttosto soddisfacente da usare. Niente di particolarmente innovativo, ma le bocche da fuoco proposte, che spaziano da una spada (sempre disponibile) ad un particolare quanto unico teschio (utilissimo negli scontri a distanza), passando per shotgun, doppio revolver (a conti fatta la migliore arma del gioco) e via discorrendo, ci hanno convinto pienamente. Le armi dispongono di una modalità di fuoco alternativa (chiamata ultimate/definitiva) che permette di scagliare un unico devastante attacco, il quale si ricaricherà rimpinguando il misuratore della Furia.
Progressione nei livelli di gioco
Metal: Hellsinger – non è un gioco molto longevo – parliamo di circa 5/10 ore per completarlo (a seconda del livello di difficoltà). Superato il tutorial iniziale, che mette il giocatore alla “prova” in un’arena innevata, si passa subito all’azione nuda e cruda. Ogni livello successivo permette all’utente di “mettere in atto” quanto imparato dal tutorial, e affrontando demoni via via sempre più complicati da annientare. I livelli, sono abbastanza lineari in termini di progressione. Si entra in un’arena e, una volta che avrete fatto piazza pulita di tutto quello che si può ammazzare, vi ritroverete in una bella boss fight. Certo, non saremo ai livelli di DOOM, ma alcuni boss ci hanno davvero fatto tribolare. Ad ogni modo, una volta compreso lo schema di attacchi del nemico (compresi quelli basici), sarà tutto in discesa. Per chi volesse, magari non soddisfatto della prestazione, sarà possibile ripetere ogni singolo livello di gioco.
Nella nostra prova, durante il primo playthrough, non ci rendevamo conto di quanto fosse importante stare al passo con il ritmo, anche perché – sebbene le dinamiche di gioco siano molto simili al prodotto di id Software – se ne differenzia proprio per la necessità di andare a ritmo (un qualcosa che non viene sempre automaticamente). Nel secondo playthrough, è stato interessante vedere quanto avessimo migliorato le nostre abilità con il prodotto in questione, riuscendo a compiere uccisioni o movimenti solo lontanamente pensabili nelle prime ore di gioco.
Un gioco come questo, però, combattimento dopo combattimento, vi fa venire davvero voglia di scatenarvi e causare enormi distruzioni. Un qualcosa che abbiamo riscontrato soltanto nei recenti titoli DOOM. Quella sensazione in cui è possibile semplicemente entrare nell’arena, spianare il proprio armamentario, e massacrare qualsiasi cosa si muova sul nostro cammino. E farlo a ritmo di musica (forse alcuni della “vecchia scuola”, avrebbero preferito che non fosse così tanto incentrato sulla meccanica ritmica) è quanto mai appagante.
Requisiti PC
I requisiti di sistema di Metal Hellsinger non sono “infernali”, infatti non è richiesta la migliore GPU disponibile sul mercato, anzi, Una Nvidia GeForce GTX 1060, dovrebbe fornire un’esperienza ideale, ma anche una AMD Radeon RX 5700 andrà benissimo. Noi abbiamo testato il gioco con una Nvidia 1080 con risultati più che soddisfacenti.
Anche il resto delle specifiche consigliate non è molto impegnativo, poiché avrete bisogno di 8 GB di RAM e 15 GB di spazio di archiviazione disponibile. Tuttavia, consigliamo vivamente l’utilizzo di un paio di cuffie di grande livello per immergervi davvero nei riff pesanti, nei tamburi martellanti e nelle voci della colonna sonora di Metal Hellsinger.
Come altri giochi ritmici, il consiglio è di calibrare il gioco tramite lo strumento di calibrazione in-game prima di iniziare la partita. Questo è importante poiché rimanere a ritmo è un aspetto essenziale della meccanica del gioco e, in quanto tale, non potete assolutamente permettervi che il vostro monitor o il sistema audio ritardino i vostri input.
Grafica
Il motore grafico del gioco, è Unity; chiaramente non aspettatevi una grafica ultra realistica, ma nel complesso, il colpo d’occhio non è per niente male (alcuni panorami ci hanno davvero impressionato). I modelli poligonali sono stati discretamente rifiniti (considerando anche che il gioco viene venduto a prezzo budget, meno di 40€), non ci si poteva aspettare di meglio. Non abbiamo riscontrato bug o crash di alcun tipo, solo fortuna o c’è stato un ottimo lavoro di ottimizzazione da parte dello sviluppatore? Lo scopriremo con il lancio del gioco a livello globale, il prossimo 15 settembre, su PC e console.
Commento finale
Metal: Hellsinger è un titolo che ci ha davvero sorpreso. Certo, non sarà fra i più innovativi del genere, ma la meccanica ritmica porta (senza alcuna ombra di dubbio) una ventata di freschezza nel genere FPS. Certo, padroneggiare il gameplay creato da The Outsiders non è semplicissimo (in particolare l’andare a ritmo) ma una volta carpito, il divertimento è assicurato. Purtroppo, sebbene il combat-system convinca pienamente, al di fuori del combattimento non c’è molto altro; la progressione dei livelli è piuttosto semplice e lineare, non premia il giocatore per l’esplorazione e la caccia segreta, che è un altro aspetto per cui ci sono piaciuti i giochi di DOOM. Crediamo anche che la rigiocabilità potrebbe non essere troppo elevata, salvo per quei giocatori che sono ossessionati dal macinare punteggi sempre più elevati. Detto questo, il prezzo di soli 39,99€ – così come l’arrivo al lancio sul servizio Game Pass di Microsoft – potrebbe essere un fattore determinante nel successo di Metal: Hellsinger.