Il mondo delle simulazioni golfistiche ha subito un’evoluzione interessante negli ultimi anni, con PGA Tour 2K che si è ritagliato uno spazio importante nel settore grazie all’approccio realistico e alle solide meccaniche di gioco. Dopo un anno di pausa, PGA Tour 2K25 torna sul green con diverse novità, puntando a consolidare la propria posizione di riferimento per gli appassionati di golf. Ma sarà riuscito HB Studios a fare il passo in avanti necessario per competere con EA Sports PGA Tour e convincere i fan di questo sport?
Versione testata : Playstation 5
Un nuovo swing per un’esperienza più fluida
Uno degli aspetti più critici di qualsiasi gioco di golf è il sistema di swing, e in questo capitolo HB Studios ha introdotto EvoSwing, un sistema che promette un controllo più preciso e intuitivo della mazza. I giocatori possono scegliere tra due modalità: il classico 3-Click, che richiede precisione nel timing per ottenere il colpo perfetto, e la nuova Levetta Swing, che sfrutta l’analogico per riprodurre il movimento del golfista in modo più fluido e naturale.
Il risultato è un’esperienza di gioco più accessibile, ma comunque profonda. Il feedback visivo e tattile aiuta a comprendere i propri errori, rendendo l’apprendimento dello swing un processo soddisfacente. Per chi cerca un’esperienza ancora più permissiva, la modalità Perfect Swing offre un ulteriore livello di aiuto, riducendo il margine d’errore e permettendo a chiunque di godersi il gioco senza frustrazione.

Fisica e realismo: tra alti e bassi
Il motore fisico è stato ulteriormente rifinito per offrire una sensazione più realistica sia nel comportamento della pallina sia nelle condizioni del terreno. I colpi dal rough risultano più imprevedibili, le raffiche di vento aggiungono un ulteriore livello di sfida e i green sono stati progettati per rispecchiare fedelmente quelli reali.
Tuttavia, non tutto è perfetto. La fisica degli ambienti, come alberi e superfici sabbiose, talvolta risulta poco convincente, e il comparto visivo alterna momenti spettacolari a dettagli meno curati, come il pubblico sugli spalti e alcuni elementi di contorno. Un aspetto che, pur non compromettendo l’esperienza, lascia un po’ di amaro in bocca considerando i passi avanti fatti dal diretto concorrente targato EA.
Contenuti e modalità: un’offerta solida, ma con qualche ombra
Uno dei punti di forza di PGA Tour 2K25 è senza dubbio la varietà di contenuti, che offre agli appassionati di golf un’esperienza completa e stratificata. Il gioco include ben 27 campi da golf ufficiali fin dal lancio, tra cui luoghi iconici come TPC Sawgrass, Pebble Beach, Torrey Pines e Royal Portrush, riprodotti nei minimi dettagli per garantire una fedeltà visiva e topografica di alto livello. Inoltre, i giocatori potranno partecipare a eventi ufficiali del circuito PGA, tra cui tornei di grande prestigio come l’U.S. Open e il PGA Championship, portando il livello di simulazione ancora più in alto.
La modalità MyCareer, vero fulcro dell’esperienza per i giocatori in singolo, è stata ulteriormente migliorata con nuove opzioni di personalizzazione. Adesso, oltre alla classica creazione del golfista, è possibile scegliere tra cinque archetipi differenti, ognuno caratterizzato da statistiche e abilità specifiche, che permettono di adattare lo stile di gioco alle proprie preferenze. Questo aggiunge un ulteriore livello di profondità alla progressione del personaggio, incentivando il giocatore a sperimentare diverse combinazioni di abilità e strategia sul campo.
Un altro punto di forza di PGA Tour 2K25 è il ritorno dell’editor di campi da golf, uno degli strumenti più avanzati e apprezzati dai fan della serie. Grazie a un’interfaccia migliorata e a nuove opzioni di personalizzazione, i giocatori possono creare percorsi altamente dettagliati e unici, modificando la topografia, l’ambiente circostante e persino le condizioni di gioco. Questo non solo garantisce una longevità enorme, ma consente anche alla community di dare sfogo alla propria creatività, condividendo le proprie creazioni con gli altri giocatori.

Multiplayer e microtransazioni: croce e delizia
Il comparto multiplayer di PGA Tour 2K25 rappresenta un passo avanti rispetto ai capitoli precedenti, grazie a una maggiore varietà di modalità online e al tanto atteso supporto al crossplay tra console e PC. Questa funzionalità permette finalmente ai giocatori di sfidarsi senza limitazioni di piattaforma, facilitando la ricerca delle partite e ampliando la community.
Le modalità classificate offrono un’esperienza competitiva ben strutturata, con eventi live e tornei ufficiali che permettono di confrontarsi con altri giocatori a livello globale. Per chi invece preferisce un approccio più rilassato, c’è sempre la possibilità di creare match personalizzati, impostando regole specifiche per sfide tra amici o competizioni più informali.
Tuttavia, le microtransazioni rimangono un aspetto controverso. La valuta virtuale (VC) consente di acquistare più rapidamente equipaggiamento, miglioramenti e personalizzazioni estetiche, saltando di fatto il naturale processo di progressione. Anche se l’acquisto di VC non è obbligatorio, il sistema potrebbe creare un divario tra chi sceglie di investire tempo nel migliorare il proprio personaggio e chi invece accelera il processo con acquisti in-game. Questo elemento, già presente nei precedenti capitoli, continua a essere un punto di discussione tra i giocatori, specialmente per chi predilige un’esperienza più equilibrata e meritocratica.
Nonostante questa criticità, l’integrazione di eventi live e il miglioramento delle infrastrutture online rendono il comparto multiplayer di PGA Tour 2K25 uno degli aspetti più solidi del titolo, garantendo sfide coinvolgenti e dinamiche, sia per i giocatori più competitivi che per chi cerca un’esperienza più rilassata.
Comparto tecnico e sonoro: alti e bassi in un’esperienza visiva migliorata ma non perfetta
Dal punto di vista grafico, PGA Tour 2K25 presenta un netto miglioramento rispetto al suo predecessore, ma non è ancora il salto qualitativo che molti speravano. I campi da golf sono realizzati con grande cura, grazie a un’ottima riproduzione delle superfici di gioco, delle texture dell’erba e delle condizioni ambientali. I green, i bunker e i fairway risultano più dettagliati, con una resa visiva che valorizza le differenze tra i vari percorsi.
Tuttavia, i modelli dei golfisti lasciano ancora a desiderare: le animazioni appaiono talvolta rigide, e le espressioni facciali non trasmettono il livello di realismo che ci si potrebbe aspettare da un titolo di questo calibro. Anche il sistema di illuminazione, sebbene migliorato, soffre di alcune imperfezioni: i cambiamenti dinamici di luce non sempre risultano fluidi, e in alcune condizioni atmosferiche le ombre appaiono poco naturali, creando un effetto leggermente artificiale.
Sul fronte sonoro, invece, PGA Tour 2K25 si difende meglio. Gli effetti sonori sono estremamente realistici, riproducendo fedelmente il suono della pallina che impatta sul bastone o il lieve fruscio del vento tra gli alberi. Anche l’atmosfera dei tornei è ben catturata, con il pubblico che reagisce dinamicamente ai colpi migliori o ai putt più delicati.
Il commento tecnico, purtroppo, resta uno degli aspetti meno convincenti: le linee di dialogo tendono a ripetersi spesso, e la telecronaca manca di quel coinvolgimento che potrebbe rendere ogni colpo più emozionante. Un aspetto che, con qualche aggiornamento futuro, potrebbe essere decisamente migliorato.
Commento finale
PGA Tour 2K25 è un titolo solido che migliora diversi aspetti del predecessore senza però rivoluzionare l’esperienza. Il nuovo sistema di swing, la fisica migliorata e l’ampia offerta di contenuti lo rendono un ottimo simulatore per gli appassionati, ma alcune imperfezioni tecniche e la gestione delle microtransazioni potrebbero far storcere il naso a chi cerca un’esperienza più raffinata.
Se siete fan della serie o amate il golf virtuale, troverete in PGA Tour 2K25 un’esperienza appagante e ben strutturata. Se invece vi aspettavate una rivoluzione, potreste rimanere leggermente delusi.





