Recensione Pokémon Ultrasole e Ultraluna

Torniamo a scoprire la regione di Alola un’ultima volta.

Buffo come vola il tempo a volte: neanche un anno fa potevate leggere su queste pagine la nostra recensione di Pokémon Sole e Luna, e adesso è già il momento del prossimo titolo. Sono lontani i tempi in cui per un capitolo e l’altro, tra una generazione e l’altra, passavano anche due anni e mezzo. Alola torna a mostrarsi in due capitoli Ultra: Pokémon Ultrasole e Pokémon Ultraluna.

Va da sè che dentro c’è confluito un sacco di materiale introdotto con la settima generazione: Ultracreature, Ultravarchi, manca solo l’Ultra Istinto di Goku. Tutti elementi interessanti, che meritavano una seconda occasione. Perchè se avete giocato i titoli dello scorso anno, saprete bene come la trama lasciasse qualcosa di incompleto tra le mani.

Pokémon Ultrasole e Ultraluna arrivano per risolvere il problema, problema che dopotutto immaginiamo sia stato progettato di base per poter lanciare nel giro di un anno ben quattro versioni della stessa cosa, con variazioni minime, e incassare di più. Poco male, i soldi per i Pokémon sono sempre soldi spesi bene.

E a questo giro non c’è eccezione che confermi la regola, Ultrasole e Ultraluna valgono il prezzo del biglietto per un secondo giro. Anche soltanto per la mole di contenuti devastantemente significativa. In senso positivo, ovviamente.

Ah, ma qui ci sono già stato

Parliamoci chiaro e tondo: Pokémon Ultrasole e Ultraluna, almeno fino alle ultime ore della narrazione, ripropongono la stessa trama, le stesse situazioni, le stesse battute e gli stessi personaggi. E’ lo stesso gioco, come anche Nintendo ha tenuto a sottolineare più di una volta, ma con alcuni cambiamenti, in modo tale che si colloca in un universo parallelo alla storia narrata in Sole e Luna. Già, il ragionamento non lascia particolarmente convinti, ma così stanno le cose.

Prepariamoci quindi a visitare, per la seconda volta, le ben note isole della regione, viaggiando tra ambienti geograficamente molto dissimili tra loro, che includono montagne innevate, vulcani, pianure erbose, mare, vallate e prospere città. Lungo il percorso affronteremo le prove delle isole, che prendono il posto delle classiche palestre (questa era già una novità di Sole e Luna, lo ricordiamo). E’ stata aggiunta una prova dedicata al tipo Folletto, comunque.

E allora cos’è che c’è di nuovo in Pokémon Ultrasole e Ultraluna? Innanzitutto i Pokémon: tantissimi Pokémon nei percorsi che non abbiamo mai potuto incontrare nei titoli precedenti. E poi alcuni personaggi e una direzione della trama completamente nuova, che arriveranno però molto più in un là con le ore di gioco. Ancora, i leggendari: ora il protagonista è Necrozma, non più Solgaleo/Lunala a seconda della versione. Il Pokémon vuole invadere Alola e privarla della sua luce, proviene da un Ultradimensione in cui domina l’oscurità. Ma non vi abbiamo ancora detto il bello…

Il raduno dei tipi loschi

Quello che Ultrasole e Ultraluna hanno maggiormente da offrire arriva dopo la Lega, con una grande quantità di contenuti aggiuntivi rispetto ai precedenti episodi, finalmente tali da consentire di fare altro oltre al solito grinding e competitivo. Anche i giocatori casual potranno quindi divertirsi con una trama che prosegue, offrendo certo alcune situazioni forzate nell’ottica dell’avventura, ma comunque gradevoli. Episodi tematici, simili al Delta dei remake di Pokémon Rubino e Zaffiro, vedranno l’apparizione delle Ultracreature una dopo l’altra, da andare a catturare attraversando il proprio Ultravarco.

La stessa meccaniche investirà i Pokémon Leggendari: sono presenti quelli di tutte le versioni precedenti, per un numero impressionante che rende Ulrasole e Ultraluna il titolo che contiene più creature tascabili in assoluto. Naturalmente ripartite adeguatamente tra le due versioni, così da favorire come sempre gli scambi in locale e online. Per i Pokémon Leggendari vale lo stesso discorso: Palkia, Dialga, Mewtwo e compagnia saranno affrontabili attraversando gli Ultravarchi, violando le leggi del tempo e dello spazio. L’importante del resto è che entrino a far parte della nostra squadra.

Ma la “trovata” più riuscita di tutte forse è quella del Rainbow Rocket. Tralasciando il fatto che sia un colpo di fanservice grande quanto un palazzo, ha indubbiamente il suo fascino avere la possibilità di affrontare i cattivi più famosi di tutti gli episodi della serie Pokémon, uno dopo l’altro, per salvare il mondo. Giovanni, infatti, è intenzionato a prendersi la sua rivincita, conquistando Alola e il mondo intero. Noi, come da programma e da copione, lo fermeremo.

Commento Finale

Pokémon Ultrasole e Ultraluna presentano una mole di contenuti tale da giustificare il “secondo giro” per la settima generazione, mentre aspettiamo l’ottava per Nintendo Switch. Chi ha già acquistato l’anno scorso Sole e Luna, però, dovrebbero magari farsi due conti in più e soppesare adeguatamente il loro interesse per le novità proposte, le uniche che in questo caso valorizzino l’acquisto. Il comparto tecnico, inoltre, è scadente quanto il precedente: per avere una grafica dignitosa e un frame rate stabile sembra dovremo attendere i prossimi episodi. Si spera.



PRO


CONTRO

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