Recensione Sea of Stars, tra tradizione ed innovazione

Sea of Stars è il secondo titolo di Sabotage Studio. Fin dalla sua nascita nel 2016, l’obiettivo dichiarato dello studio di sviluppo è stato quello di modernizzare le strutture ludiche classiche, quelle dei comunemente chiamati retrogames, restituendo tuttavia al videogiocatore sensazioni nostalgiche. Anche grazie a ricercate scelte artistiche vintage.

Dopo l’ottimo esordio avvenuto nel 2018 con The Messenger, un metroidvania in cui l’appena citata filosofia cominciò ad emergere, qualche anno più tardi, precisamente nel 2020, i talentuosi sviluppatori canadesi decisero di cambiare genere, ma non aspirazioni.

Sea of Stars è un RPG che coniuga alla perfezione vecchio e nuovo, nonché uno dei migliori titoli di questo ricchissimo 2023. Volete saperne di più? Non vi resta che continuare la lettura!

Sea of Stars è disponibile dallo scorso 29 agosto 2023 su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC. Ricordiamo, inoltre, che il titolo è altresì presente sui servizi in abbonamento PlayStation Plus (Tier Extra) e Game Pass.


Versione testata: PlayStation 5


Figli del Solstizio

Sea of Stars racconta le vicende di Valere e Zale, due bambini nati rispettivamente nel giorno del solstizio di inverno e del solstizio d’estate. Dotati di poteri magici associati alla Luna e al Sole, sono i predestinati a fermare le atrocità del malefico alchimista noto come The Fleshmancer.

La storia di Sea of Stars esplora i classici temi del genere della golden age del periodo a cui si rifà, come l’amicizia e il viaggio/avventura. Senza fare nessun tipo di spoiler, possiamo affermare che le vicende di Valere e Zale ci hanno tenuti incollati allo schermo, soprattutto grazie ad alcuni colpi di scena ben piazzati ed alla vivacità con cui vengono raccontate, senza tempi morti.

Abbiamo apprezzato tantissimo i vari cambi di mood della narrazione (si passa con nonchalance da momenti epici ad altri comici, o ancora emotivamente “forti”) e i vari comprimari. Questi hanno background e “story arc” molto interessanti, anche più dei protagonisti, che forse sono i meno riusciti perché, sostanzialmente, sono i classici eroi, quasi “asettici”. E, tutto sommato, è l’unico vero difetto che ci sentiamo di imputare al gioco.

Sea of Stars
Valere e Zale sono i predestinati, i “Children of the Solstice”

Ci teniamo però a sottolineare che la produzione non presenta i sottotitoli in italiano. E cosa ancora più importante, l’inglese utilizzato è abbastanza complesso, anche a causa di alcuni personaggi che parlano in slang. Sono presenti, inoltre, alcuni errori legati alla punteggiatura, sinceramente inspiegabili.

Ma il vero protagonista di Sea of Stars è il suo mondo di gioco, grazie alla direzione artistica e soprattutto al level design.

It’s a Beautiful World

L’esplorazione, il traversal e i puzzle ambientali, sia nei dungeon che fuori, rappresentano, insieme ai combattimenti, il cuore pulsante dell’offerta ludica di Sea of Stars. Tutte queste componenti sono amalgamate talmente bene tra loro da creare il classico circolo virtuoso che può riassumersi in “altri 5 minuti e poi smetto”… ma poi non smetterete.

Man mano che avanzeremo nella nostra avventura, inoltre, sbloccheremo nuovi strumenti utili sia all’esplorazione del mondo di gioco, che si aprirà sempre più, sia nella risoluzione degli enigmi ambientali di cui sopra.

Pur con le dovute differenze, giocando a Sea of Stars abbiamo avuto la sensazione di esplorare un mondo simile alla Hyrule dei vecchi The Legend of Zelda.

Sea of Stars
Il rampino è uno degli strumenti che renderà l’esplorazione ancora più stimolante e appagante

Oltre alle missioni principali e secondarie, il mondo di gioco è reso vivo da una serie di attività collaterali che hanno un ruolo importante nell’economia di gioco. Anche la meno profonda di queste (cucina, pesca, un mini-gioco chiamato Wheels, i quiz, e potremmo continuare ancora), così come il più telefonato dei sentieri secondari, regala qualcosa di utile: il reward system di Sea of Stars è impeccabile.

Per finire, è necessario fare un plauso enorme alla presentazione audio-visiva. Le varie ambientazioni sono strabilianti dal punto di vista qualitativo e quantitativo. La pixel art tratteggiata dai ragazzi di Sabotage Studio è sublime. Sea of Stars è il God of War della “grafica pixellata”. Le animazioni, gli effetti ambientali, il sistema di illuminazione dinamica rappresenteranno sicuramente il nuovo punto di riferimento per le produzioni di questo tipo.

Anche la colonna sonora, curata da Yasunori Mitsuda e Eric W. Brown, è strabiliante e riesce ad esasperare ancora di più la bellezza delle location di gioco.

Questione di tempismo

Il combat system e tutto ciò che ruota attorno ad esso sono le variabili che più hanno beneficiato del meticoloso lavoro di svecchiamento ad opera di Sabotage Studio.

Prima di tutto, sono stati eliminati gli incontri casuali, le schermate di transazione tra esplorazione e battaglie ed il grinding.

In secondo luogo, Sea of Stars implementa un sistema che richiede una maggiore partecipazione attiva alle battaglie. Premendo i tasti con il giusto tempismo, potremo potenziare i nostri attacchi e la nostra difesa.

Ma non è tutto. Le meccaniche del Live Mana e del Lock System, insieme alle combo ed in generale all’elevata interazione richiesta tra i membri del party (potremo tenerne “attivi” 3 ma in ogni momento potremmo – anzi, dovremmo, in alcuni casi – fare “swap”) rendono il sistema di combattimento molto dinamico, oltre che tattico.

Sea of Stars
Pur essendo a turni, i combattimenti di Sea of Stars sono molto dinamici

Siamo di fronte ad un sistema di combattimento snellito con intelligenza, anche grazie alle Reliquie che permettono una personalizzazione dell’esperienza in termini di difficoltà (seppure di base il titolo sia abbastanza semplice per via dell’eccessiva generosità di punti di ristoro e salvataggio) e Quality of Life elevatissima, e che riesce a spazzare viva tutte le artificiosità e i tempi morti di altri esponenti senza rinunciare alla profondità tipica del genere.

Tale snellimento comporta altresì una minore personalizzazione del party, che alcuni potrebbero non apprezzare. Noi, in tutta sincerità, abbiamo amato tale scelta proprio perché riesce a rendere Sea of Stars un titolo letteralmente mozzafiato, nonostante le 25/30 ore richieste per vedere i titoli di coda. L’ultima opera di Sabotage Studio non vi darà tregua, in senso positivo.

Commento finale

In poche parole, ci troviamo di fronte ad un gioco semplicemente delizioso, tanto da giocare, quanto da vedere ed ascoltare. Un combat system dinamico ma al tempo stesso tattico e un mondo di gioco dal level design eccezionale hanno segnato la nostra esperienza, che potremmo definire assuefacente. Sabotage Studio ha raggiunto il suo obiettivo: Sea of Stars unisce in maniera perfetta tradizione ed innovazione.

9.0

Sea of Stars


In poche parole, ci troviamo di fronte ad un gioco semplicemente delizioso, tanto da giocare, quanto da vedere ed ascoltare. Un combat system dinamico ma al tempo stesso tattico e un mondo di gioco dal level design eccezionale hanno segnato la nostra esperienza, che potremmo definire assuefacente. Sabotage Studio ha raggiunto il suo obiettivo: Sea of Stars unisce in maniera perfetta tradizione ed innovazione.

PRO

Sistema di combattimento al tempo stesso tattico e dinamico | Esplorare il mondo di gioco è qualcosa di stupendo | Presentazione audio-visiva che setta nuovi standard per questa tipologia di produzioni |

CONTRO

I protagonisti potevano essere caratterizzati meglio | Completamente in inglese |

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