Shin Megami Tensei V è uscito da una settimana e già sta facendo parlare un sacco di sé, monopolizzando l’attenzione sia dei fan della saga sia dei novizi, avvicinatisi magari al brand dopo il successo di Persona 5. Al di là delle evidenti beltà narrative, tematiche e stilistiche, a tenere banco nella prima settimana di vita del gioco é sicuramente la componente ludica, tanto elaborata quanto squisitamente old style e allo stesso tempo ostica, punitiva e “diversa”.
Attenzione peró: questo non vuol dire che il gioco sia in qualche ostile in modo forzato o artificioso ma, anzi, si preoccupa di spingere il giocatore ad attingere a tutte le sue risorse per poter avanzare in modo corretto e più proficuo. Va di per sé, dunque, che approcciarsi al titolo in maniera troppo superficiale e “spensierata” potrebbe lanciarvi troppo rapidamente verso i titoli di coda che, anche nel nostro caso (e chi vi scrive non è esattamente uno sprovveduto del genere, anzi!) si sono susseguiti sul display della console o su quello del televisore.
Di conseguenza, abbiamo provato a stilare una lista di cinque consigli utili per iniziare al meglio l’avventura che, chiaramente, non vi cambieranno magicamente la vita ma sicuramente vi aiuteranno a lanciarvi nell’avventura in maniera più “leggera” e meno problematica.
Shin Megami Tensei V: Non chiamatelo Persona
Il primo, grande, errore da non commettere con Shin Megami Tensei V è quello di non confondere l’opera di Atlus con quella più famosa della software house giapponese e che, per chi non lo sapesse, è nata proprio come spin-off della saga Shin Megami Tensei, ossia Persona. Al netto delle tante similitudini e degli ovvi punti di contatto e dei tanti riferimenti “congiunti” tra i due, infatti, Shin Megami Tensei V non è Persona 5 e lo si capisce praticamente subito.
Dimenticatevi, per fare un esempio, quei tanti momenti “morti” e quei dialoghi continui, dimenticatevi quella componente social, tanto amata ma anche odiata da una parte dei fan o comunque quella necessità di puntellare ogni singola azione: Shin Megami Tensei V è un prodotto più diretto, un JRPG più classico, in cui l’azione è decisamente più “sul campo” e per tal motivo bisogna prestare molta più attenzione alla componente ludica, che spesso – per quanto sublime – poteva erroneamente risultare quasi un plus, confrontata alla straripante e spettacolare mole del comparto narrativo dei capitoli della saga Persona. E, ovviamente, date un’occhiata di riguardo al fattore “livello di sfida”.
Non prendetelo sottogamba
Così come in Persona 5, ma qui nettamente di più, il tasso di sfida offerto dal titolo si presenta già spaventosamente elevato sin dalle primissime battute e richiede da parte del giocatore tanta attenzione, strategia e piena consapevolezza dei propri mezzi. Shin Megami Tensei V è un prodotto che fin dalle prime battute si palesa come ostico e poco “amichevole” spiattellando con fierezza davanti al giocatore il suo voler essere per nulla “gentile”.
Partendo già dai primissimi scontri, quelli per intenderci con quelli che potrebbero essere considerati i classici nemici “tutorial” vi accorgerete di quanto in realtà ogni scontro rappresenti una vera e propria sfida – di difficoltà certamente crescente – e che non potrete mai pensare di cavarvela con una semplice sequenza di mosse preferite o con un fiero “button mashing”. Ciò si evidenza chiaramente in particolare negli scontri contro i boss, anche quelli opzionali, e contro le creature “rare” (non vi anticipiamo nulla!), sparse per il mondo di gioco, i quali richiedono un approccio ancor più strategico e parsimonioso per poter portare a casa la pelle, una missione tutt’altro che semplice nell’Aldilà creato dai ragazzi di Atlus.
Non andate di fretta
Shin Megami Tensei V, per quanto diverso da Persona 5, è un prodotto smisurato, ricco di cose da scoprire, storie da vivere e, soprattutto, segreti e tesori da scovare. Dando per assunto tutto ciò è chiaro che diventa fondamentale vivere l’avventura, già dalle prime ore, senza avere quella fretta di proseguire, senza avere quel desiderio di “correre” da un punto all’altro, rischiando così di perdere sulla strada tantissimo di quello che il gioco ha da offrire.
Ci riferiamo chiaramente al semplice farming o alla raccolta di oggetti utili, sia per il combattimento sia per l’evoluzione del personaggio, ma anche e soprattutto all’entrare in contatto con un mondo straripante di dettagli su quella che è proprio l’intelaiatura della storia in sé, costruita ad hoc e pensata veramente per stupire anche il più ardito e convinto dei fan. Tra missioni secondarie super interessanti e mai banali (in alcuni casi ma tant’è!), boss opzionali tanto difficili quanto affascinanti per background e linee di dialogo uniche, non vi sentirete mai lontano dal mondo di gioco, che per questo motivo merita di essere vissuto con tutta la calma di questo mondo, anche al netto di passare qualche ora di troppo a girare per le vie dell’Aldilà.
Non ignorate i vostri demoni… parlateci!
Dicevamo poc’anzi che, girovagando per il mondo di gioco, spesso e volentieri vi ritroverete a schivare i vari demoni sparsi in giro, giacché la loro presenza è veramente molto folta. Affrontarli, chiaramente, non è affatto inutile: tra ricompense, exp, soldi e quant’altro è chiaro che il semplice “farming” non è mai una mossa sbagliata, ma il vero potere di tutto questo risiede altrove. Come in Persona 5 anche in Shin Megami Tensei V potete reclutare i demoni dalla vostra parte, ma proprio questa funzione qui assume una rilevanza e un’importanza diverse e più precise.
I demoni, infatti, sono molto volubili: vi chiederanno soldi, vi minacceranno, si prenderanno gioco di voi e vi tradiranno, ma sapranno anche tenere fede alle loro promesse, nelle giuste condizioni, evidenziando una natura di fondo straordinariamente e insospettabilmente umana. Ciò non accade soltanto quando è il giocatore a prendere l’iniziativa, ma può anche avvenire per spinta degli stessi demoni, che in molti casi ricordano anche le promesse fatte in passato al protagonista, risultando così ancor più “umani” di quanto si possa pensare. Ma non solo: girando per il mondo di gioco noterete molti demoni per nulla ostili, che anzi non vedono l’ora di parlare con qualcuno, con una storia da raccontare (a volte una missione secondaria da compiere), magari con un tono gioviale e canzonatorio, pensato apposta per strapparci un sorriso.
Non consideratelo un prodotto “secondario”
L’ultimo consiglio è in realtà un consiglio soltanto a metà, ma più che altro un monito contro dei potenziali fraintendimenti che si stanno creando o che si potrebbero creare nel corso di queste settimane. Shin Megami Tensei V non è un prodotto “secondario”, non è un prodotto – non del tutto almeno – di nicchia e non è una costola di Persona 5 e va trattato come tale. Il titolo, almeno in occidente, è stato accolto in maniera piuttosto fredda, passando troppo in sordina proprio perché considerato quasi come una sorta di spin-off o versione “hardcore” di Persona 5 o comunque della serie Persona, generando così una sorta di disinteresse generale sbagliato e lontano dalla verità oggettiva dei fatti. Shin Megami Tensei V è un prodotto solido sotto praticamente tutti i punti di vista (ne riparleremo meglio in fase di recensione!), che ha tanto da dire in termini sia ludici sia narrativi, e che non ha nulla da invidiare e soprattutto molti punti in rottura con il più rinomato Persona 5, da cui si distingue sotto tanti aspetti risultando anche migliore su alcuni di essi. Non lasciatevi “ingannare” dal suo aspetto, non pensate che sia un titolo pensato solo re i fan del brand e non lasciatevi scoraggiare dal suo essere “difficile”: Shin Megami Tensei V è un JRPG con i fiocchi e, siamo sicuri, farà la felicità di tutti quelli che ascolteranno il nostro consiglio e lo aggiungeranno alla loro libreria di Switch.
In attesa della recensione vi invitiamo a raccontarci la vostra esperienza con Shin Megami Tensei V dopo questa prima settimana di gioco e cosa ne pensate dei nostri consigli. Vi sono stati utili? Parliamone insieme!