Tutta la storia di Mafia, dal primo capitolo passando per Mafia 2 e Mafia 3 e fino ad arrivare a Mafia: Terra Madre

Il franchise di lunga data Mafia è una delle serie videoludiche più influenti e riconoscibili di Hangar 13 e 2K Games, con la proprietà intellettuale che ha conquistato i fan con tre uscite principali (e l’aggiunta di un remake) nel corso di oltre 20 anni. Come suggerisce il nome, il franchise è incentrato principalmente su rappresentazioni crude e realistiche dell’ascesa delle famiglie della criminalità organizzata a partire dagli anni ’30, con immensa ispirazione dalla mafia siciliana del mondo reale, o “Cosa Nostra”.

Mafia ha gettato le sue basi narrative in un’ambientazione anni ’30, con ogni gioco principale successivo che ha messo in mostra le epoche successive, uniche e profondamente diverse, di questa forma di criminalità, fino alla fine degli anni ’60. Sebbene gli ambienti di gioco aperti e immersivi di Mafia abbiano un enorme valore di per sé, è la narrazione dettagliata e accattivante che si intreccia (seppur non in maniera evidentissima come altre serie) tra le sue uscite ad aver contribuito in modo determinante al successo del franchise nel corso degli anni. Con l’imminente Mafia: Terra Madre (in uscita da l’8 Agosto 2025 su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC tramite Steam) che porta la cronologia della serie ancora più indietro nel tempo, i potenziali giocatori potrebbero voler conoscere la storia di Mafia fino ad ora.

Prima di proseguire, vi anticipiamo che il seguente articolo contiene spoiler sulle trame di gioco

La storia completa di Mafia… dove tutto ha avuto inizio!

La storia di Mafia (The City of Lost Heaven) – il titolo di debutto del franchise nel 2002 sviluppato da Illusion Softworks e distribuito da Gathering of Developers per Microsoft Windows e per PlayStation 2 e Xbox nel 2004 – inizia negli anni ’30 nella città immaginaria di Lost Haven, che trae grande ispirazione da città reali della costa orientale come Chicago e New York. Ambientata durante il proibizionismo, la storia di Mafia è incentrata principalmente sul boom della criminalità organizzata (in una sorta di sentito omaggio ai classici film di gangster come
Il Padrino), attingendo ampiamente a trame familiari in questo periodo della storia americana, con il protagonista del gioco, il siculo-americano Tommy Angelo, che abbandona il suo lavoro di tassista per lavorare per la famiglia criminale Salieri.

chi vuole troppo rischia di perdere assolutamente tutto. Certo, chi vuole troppo poco dalla vita, rischia di non ottenere assolutamente nulla!

Questo primo titolo esplora i concetti di moralità e potere mentre Tommy tenta di scalare i ranghi della famiglia insieme ai suoi nuovi amici e soci, Paulie e Sam. Il lavoro di Tommy per la famiglia si trasforma rapidamente in atti di estrema violenza, arrivando persino ad assassinii politici, con la famiglia Salieri che arriva a controllare completamente il racket a Lost Heaven ed elimina senza pietà chiunque si opponga. Dopo continui inganni da parte dei “piani alti” della famiglia, Tommy e Paulie rapinano una banca senza l’autorizzazione del Don, causando successivamente la morte “misteriosa” di Paulie. Ed è qui che nella testa del giocatore iniziano ad insinuarsi le paranoie di non riuscire a sopravvivere: Sam ha ucciso Paulie, e (inevitabilmente) tradirà Tommy, costringendo il protagonista di Mafia 1 a una vita paranoica (dopo aver spifferato tutto al detective Norman, un investigatore che da anni indaga sulla famiglia Salieri) sotto protezione testimoni dopo aver testimoniato contro la famiglia Salieri.

Mafia: Definitive Edition il modo migliore per godersi The City of Lost Heaven

Tuttavia, per gli standard moderni, la trama e l’interpretazione di The City of Lost Heaven risultano meno incisive, rendendo la moderna rivisitazione del 2020, Mafia: Definitive Edition, un modo decisamente più accessibile e coinvolgente – grazie a diverse migliorie sia lato storia e sia di gameplay – per vivere questa storia classica. Il titolo originale soffre di un cast di personaggi secondari poco sviluppati, come il meccanico Ralph e la moglie di Tommy, Sarah, che ricevono poco spazio sullo schermo e poca attenzione narrativa. Inoltre, i limiti tecnologici dei primi anni 2000 impedirono al gioco di trasmettere appieno la profondità emotiva e le sfumature degli archi narrativi dei personaggi che la storia aspirava a raggiungere. La struttura basata sulle missioni frammenta inoltre la narrazione, impedendole di raggiungere il suo pieno potenziale. Oggi, Mafia: The City of Lost Heaven è più un manufatto nostalgico, apprezzato per il suo significato storico, ma difficile da consigliare per la sua narrazione o il suo gameplay rispetto agli standard contemporanei.

Proprio per questo, pur rimanendo fedele alla struttura e ai principali snodi narrativi dell’originale, Mafia: Definitive Edition ne esalta i momenti chiave, dando loro più respiro. Quasi ogni scena è arricchita da interazioni e dialoghi aggiuntivi, rendendo la storia più ricca e immersiva. Personaggi come Paulie, Ralph e Sarah ricevono maggiore attenzione, evidenziandone le difficoltà e le motivazioni personali, il che aggiunge profondità e complessità ai loro ruoli. Questo sviluppo rende la narrazione più completa ed emotivamente coinvolgente.

mafia

Il remake beneficia anche di una grafica mozzafiato e di tecniche avanzate di motion capture, dando nuova vita a personaggi familiari. Valerio Amoruso (che doppia Andrew Bongiorno) offre un’interpretazione eccezionale nei panni di Tommy Angelo, mentre l’interpretazione di Dario Oppido (che doppia Glenn Taranto) di Don Ennio Salieri è altrettanto avvincente. Queste interpretazioni, unite all’attenzione ai dettagli e al rispetto per le radici del gioco, fanno sì che Mafia: Definitive Edition non sia solo un remake fedele all’originale, ma il modo migliore per vivere oggi questa storia classica.

Mafia 2 continua la storia del franchise con un colpo di scena straziante

Mafia 2 – pubblicato per per PlayStation 3, Xbox 360 e Microsoft Windows nel 2010 – prosegue la storia ambientata tra il 1945 e il 1951 nella vicina città di Empire Bay (con ambienti ispirati a Los Angeles e New York), con l’introduzione nella serie dell’iconico protagonista della serie, Vito Scaletta. Immigrato italiano che ha prestato servizio nella Seconda Guerra Mondiale, Vito, al ritorno dal conflitto, si ritrova rapidamente coinvolto nel mondo della criminalità organizzata, grazie al suo migliore amico Joe Barbaro, che si era già infiltrato nei ranghi delle principali famiglie mafiose della città.

Vito viene arrestato dopo una serie di crimini per saldare il debito del padre defunto con uno strozzino, viene rilasciato dal carcere nel 1951 e diventa un uomo d’onore per la famiglia Falcone insieme a Joe. Un breve periodo di questo nuovo stile di vita lussuoso viene interrotto quando il peso della vita violenta di Vito si abbatte su di lui e la sua famiglia, con Joe e Vito che entrano nel traffico di stupefacenti e scatenano una sanguinosa guerra tra le principali famiglie mafiose e le Triadi cinesi.

Ora gravati da un nuovo debito con uno strozzino per uno spaccio di droga da capogiro finito male, Vito e Joe si dedicano ancora una volta all’omicidio su commissione, con la coppia che ha notoriamente rintracciato e assassinato Tommy Angelo di Mafia 1 in età avanzata a causa delle sue azioni come informatore del governo. Circondato da nemici e con il suo status da uomo tutto d’un pezzo in bilico, Vito si trova di fronte a un ultimatum per eseguire un ultimo omicidio per salvarsi dalla morte, affrontando Don Carlo Falcone in una sparatoria esplosiva. Con Falcone morto, Vito viene risparmiato a malincuore dal nuovo volto della malavita mafiosa, Leo Galante, sebbene questa stessa cortesia non venga estesa a Joe, con il finale di Mafia 2 che rappresenta un enorme cliffhanger sul potenziale destino di Joe.

A volte, per sopravvivere, devi fare cose che non vorresti mai fare

Uno dei maggiori punti di forza di Mafia 2 è il suo arco temporale esteso, che abbraccia il periodo dal 1943 al 1951 (ben otto anni). Questa linea temporale permette al gioco di esplorare diverse fasi delle vite dei personaggi e offre un senso di progressione dinamico, con un evidente cambiamento di atmosfera con il passaggio delle stagioni dall’inverno all’estate. La carismatica coppia formata da Lorenzo Scattorin (che doppia Rick Pasqualone) nei panni di Vito Scaletta e Alessandro Messina (che doppia Robert Costanzo) in quelli di Joe Barbaro è un duo videoludico di grande impatto, grazie alle loro personalità distinte e alle dinamiche relazionali avvincenti. Anche il finale post-credit è degno di nota, collegando elegantemente il sequel al gioco originale in modo appagante. Tuttavia, la trama di Mafia 2 non raggiunge il suo massimo splendore a causa della mancanza di profondità e dell’incapacità di introdurre temi inesplorati o nuove prospettive all’interno del genere. Sebbene la trama sia ben costruita, raramente si avventura in territori emotivamente toccanti o davvero innovativi, impedendogli di diventare memorabile o d’impatto come avrebbe potuto essere.

Mafia 3 offre una nuova prospettiva sul crimine organizzato

Mafia 3 – pubblicato per per PlayStation 4, Xbox One e Microsoft Windows nel 2016 – ha intrapreso una nuova, audace direzione per la serie, ambientata alla fine degli anni ’60 a New Bordeaux, una città modellata su New Orleans. Il titolo (fra i più controversi della serie) ha introdotto un nuovo protagonista, Lincoln Clay, un veterano del Vietnam il cui percorso nella criminalità organizzata è molto simile a quello di Vito vent’anni prima. Il padre adottivo di Lincoln è il leader della “Mafia Nera”, coinvolta in un conflitto con la mafia haitiana, che costringe Lincoln a intervenire e uccidere il leader haitiano.

Questo attira l’attenzione di Sal Marcano, capo della mafia italiana, che assolda Lincoln per una rapina altamente complessa volta a rubare oro dalla Federal Reserve. Subito dopo il successo dell’operazione, la famiglia Marcano si rivolta contro Lincoln e la sua famiglia, uccidendoli tutti e lasciando Lincoln apparentemente morto. Miracolosamente sopravvissuto e ora con un’infinita sete di vendetta, Lincoln opera a stretto contatto con il responsabile della CIA John Donovan per collaborare direttamente con altre organizzazioni criminali che hanno Sal Marcano come nemico comune.

“Se aveste saputo cos’è la famiglia, non avreste rotto il c***o alla mia”

Queste tre fazioni/figure includono la nuova mafia haitiana, la mafia irlandese e Vito Scaletta di Mafia 2, che è stato trasferito alla famiglia Marcano come parte dell’accordo sopra menzionato nel finale di Mafia 2, ma viene anche tradito da Marcano. Lincoln dedica quindi la sua vita a smantellare la famiglia Marcano usando queste nuove risorse, uccidendo infine Sal e dovendo scegliere quale dei suoi alleati provvisori insediare nel vuoto di potere che questo crea. Mentre Mafia 3 possiede finali multipli, quello in cui Lincoln si schiera con Vito, mostra che Joe è sopravvissuto agli eventi di Mafia 2, e svolte l’attività di autista per Leo Galante.

La forza narrativa del gioco risiede nei suoi personaggi riccamente delineati, nell’autentica atmosfera di fine anni ’60, nella regia incisiva e in una serie di momenti davvero drammatici e strazianti. Fin dall’inizio, Mafia 3 sfoggia una narrazione magistrale, con scelte stilistiche uniche, filmati di alta qualità e colpi di scena che, sebbene a volte prevedibili, hanno un impatto profondo nel rimodellare le vite dei personaggi. Andrea Bolognini (che doppia Alex Hernandez) offre un’interpretazione stellare nei panni di Lincoln Clay, un protagonista complesso e tragico costretto a vivere in circostanze terribili. Il cast di supporto, che include l’agente della CIA John Donovan (Andrea Oldani che doppia Lane Compton) e Padre James Ballard (Matteo Zanotti che doppia Gordon Greene), arricchisce la narrazione con le sue prospettive uniche, aggiungendo profondità al conflitto centrale. Anche volti noti come Vito Scaletta, collegano la storia ai capitoli precedenti e garantiscono continuità ai fan di lunga data. Mafia 3 si distingue anche per aver affrontato temi seri e socialmente rilevanti. L’ambientazione del 1968 gli permette di affrontare temi come le lotte postbelliche di un veterano, il razzismo sistemico, l’ingiustizia sociale e i sconvolgimenti culturali dell’epoca. Mentre il nucleo della storia ruota attorno a un tradizionale piano di vendetta, la narrazione sfumata e intelligente, presentata quasi come un documentario attraverso molteplici prospettive, eleva la narrazione e, nonostante i suoi difetti di gameplay, Mafia 3 lascia un ricordo indelebile. Il successo di Mafia: Definitive Edition lo ha ulteriormente confermato, e ora tutti gli occhi sono puntati su Mafia: Terra Madre per dare seguito a questa eredità e realizzare appieno il ricco potenziale della serie.

E per quanto riguarda Mafia: Terra Madre?

Il prossimo importante aggiornamento alla storia di Mafia arriverà con Terra Madre che sarà ambientato nei primi anni del 1900 in Sicilia, mostrando le prime radici delle organizzazioni mafiose del franchise e offrendo un’altra affascinante immersione nel mondo della criminalità organizzata. Mafia: Terra Madre sarà caratterizzato da una varietà di paesaggi siciliani, che spaziano da cripte sotterranee e rovine fatiscenti a rigogliosi vigneti e opulenti teatri dell’opera. Il viaggio tra il punto A e il punto B potrà avvenire a cavallo o a bordo di autentiche auto d’epoca, e i trailer hanno già mostrato che questi segmenti includeranno un bel quantitativo di azione.

Tuttavia, il protagonista non sarà un giovane Don Salieri. I giocatori vestiranno i panni di Enzo Favara, un giovane che ha trascorso l’adolescenza costretto a lavorare nelle miniere di zolfo dell’isola. Ora che ha la possibilità di dimostrare il suo valore alla famiglia criminale emergente dei Torrisi, farà tutto il possibile per non perdere l’occasione e difendere l’onore (e la vita) dei Torrisi dalle famiglie rivali che vorrebbero vederli cadere. Il team di sviluppo ha sottolineato l’importanza di garantire autenticità nella ricostruzione della Sicilia di inizio Novecento, e non si tratta solo di chiacchiere. Per garantire questo risultato, hanno collaborato con Stormind (Remothered: Tormented Fathers, Remothered: Broken Porcelain, Batora: Lost Haven e A Quiet Place: The Road Ahead), con sede a Catania, in Sicilia.

Mafia: Terra Madre rappresenta sia un ritorno alle fondamenta del franchise che un passo avanti. Il gioco non presenterà una pletora di contenuti secondari come Mafia III. Mentre anche l’originale Mafia permetteva l’esplorazione della città di Lost Heaven, nonostante l’assenza di attività realmente significative, Terra Madre sarà completamente lineare. Quindi, non aspettatevi di poter esplorare quanto nei giochi precedenti. Questa volta, Hangar 13 punta tutto sulla creazione di una narrazione cinematografica potente e impattante.

Naturalmente ci sarà molta azione tra una battuta e l’altra della storia, con i giocatori che saranno impegnati in intensi combattimenti all’ultimo sangue, ravvicinati con una lama o dalla distanza con diverse armi da fuoco, tra cui pistole, fucili e fucili a pompa autentici dell’epoca. Anche la furtività sarà uno strumento fondamentale a patto che riusciate ad avvicinarvi abbastanza da eseguire una mossa di atterramento. Infatti, Hangar 13 ha affermato di aver progettato il gioco tenendo conto di una certa scarsità di risorse, quindi è altamente raccomandato un approccio tattico ai combattimenti (quando possibile).



Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

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