Xbox 360, Mass Effect: la nostra recensione

In prova uno dei titoli in esclusiva più attesi per Xbox 360: Mass Effect

Diario del capitano, Anno terrestre 2146
L’umanità ha da tempo installato una base sulla superficie di Marte. Durante una normale ricognizione una squadra di scienziati scopre accidentalmente un antico sito archeologico appartenuto ad una misteriosa civiltà di nome Protean.

La civiltà Protean, incredibilmente avanzata sotto il profilo tecnologico, un tempo dominava l’intera galassia, poi improvvisamente, quasi 50.000 anni terrestri fa, per ragioni sconosciute, si estingue.

Lo studio di quei reperti, sebbene danneggiati, permette all’umanità di compiere un avanzamento tecnologico impensabile che porterà successivamente alla scoperta nel 2157 di un “Portale”, uno strumento in grado di azzerare la massa, ed utilzzato dai Protean per la navigazione spaziale. Grazie al Portale l’umanità da avvio all’era della colonizzazione spaziale che favorirà l’incontro con le altre civiltà aliene della galassia, anch’esse “aiutate” dalla tecnologia Protean ma non per questo favorevoli all’espansione umana: è il cosiddetto Mass Effect.

Durante una spedizione finalizzata all’ apertura di un nuovo portale Protean, i marines terrestri si trovano ad ingaggiare uno scontro con una flotta di ricognizione Turian, un popolo di temibili guerrieri che hanno posto le loro forze al servizio dell’ “Alleanza”, un’ organizzazione interplanetaria che ha lo scopo di mantenere la pace tra i popoli della galassia. Lo scontro è terribile e la flotta umana viene completamente annientata; soltanto un vascello con a bordo un gruppo di superstiti riesce a scampare alla furia Turian riparandosi sulla colonia umana di Shanxi.

Nonostante la totale disfatta dell’armata umana, i Turian decidono di perseverare nel loro intento bellicoso e di attaccare la colonia umana, sicuri che lo scontro avrebbe posto fino definitivamente alle velleità colonizzatrici della razza umana.

Inaspettatamente però l’esercito umano guidato dall’ ammiraglio Kastanie Drescher, appellandosi all’orgoglio e alla determinazione dei suoi uomini e degli abitanti della colonia che vedono minacciata la loro stessa esistenza, nonostante l’evidente differenza tecnologica e militare, riesce a respingere l’attacco dei Turian. E’ l’inizio della “guerra del primo contatto” e dell’ostilità tra umani e turian.

Preoccupati dalle sorti di una guerra che sembra non avere mai fine, i membri del consiglio della Galassia, l’organo a capo dell’ Alleanza, decidono di imporre un armistizio alle due fazioni in lotta.


Lo stabilizzarsi dei rapporti tra umani e Alleanza favorirà successivamente l’ingresso di questi nell’organizzazione, ma acuirà l’astio nutrito dai Turian nei confronti degli umani visti come l’unica razza capace di opporsi al dominio militare incontrastato di cui godono all’interno della galassia.

Quasi 100 anni più tardi, la scoperta di una sonda Protean ancora funzionante su Eden Prime, la più fiorente delle colonie umane, e la possibilità che questa permetta all’umanità di compiere un nuovo gigantesco passo in avanti tecnologico, riaccende l’ostilità tra le due fazioni oramai da secoli in lotta. La sonda sembra far gola a molti ed in particolare ad un certo Sarem, il più temuto dei Turian “Spettro”, l’organizzazione di soldati selezionati per essere il braccio armato del consiglio della galassia.


Al comandante Shepard è affidato il compito di difendere la sonda Protean, ma naturalmente qualcosa va storto…

Questo è, in breve, l’antefatto da cui si parte per comprendere la trama di questa nuova incredibile avventura sviluppata da Bioware, la software house già salita agli onori della cronaca per il fortunato K.o.t.o.R. e Jade Empire.


Nei panni del comandante Shepard, di cui all’inizio ci verra’ richiesto di personalizzare le sembianze, la nostra prima missione sarà recuperare la sonda Protean e difenderla prima che questa possa finire in mani sbagliate; giunti nel luogo dove il dispositivo è conservato pero’ le cose cominciano a complicarsi e ben presto ci troveremo in viaggio tra diversi sistemi solari al fine di salvare dall’estinzione l’intero sistema dell’alleanza minacciato dallo stesso pericolo che porto’, forse, all’estinzione della civiltà Protean.


Gameplay – L’elemento RPG

Mass effect è un RPG che mescola ai tradizionali elementi dei giochi di ruolo “alla occidentale” elementi action propri di uno sparatutto in terza persona costituendo una sintesi unica dei due elementi.

Abbiamo detto che all’inizio della nostra avventura ci verrà richiesto di personalizzare le sembianze del comandante Shepard. Il livello di dettaglio e di personalizzazione possibile, dal sesso, alla distanza degli occhi è davvero incredibile e favorisce non poco l’immedesimazione nell’avventura.

Sotto il profilo del gameplay Mass Effect alterna fasi di esplorazione e interazione dialettica con i personaggi che man mano incontreremo sui vari pianeti in giro nell’universo, a fasi più propriamente action in cui ci verra’ chiesto di eliminare i nemici presenti in un’ area, recuperare un oggetto etc. A seconda delle scelte fatte sia per quanto riguarda le domande e le risposte date, sia per quanto riguarda le missioni secondarie che andremo a intraprendere, inseriremo il nostro personaggio nel ruolo di soldato esemplare, sempre pronto a eseguire gli ordini, cortese con il suo team e rispettoso dei suoi superiori, o intraprenderemo la strada del rinnegato, burbero, violento e senza scrupoli.


La scelta delle due strade, non è indifferente in quanto ci permetterà di sbloccare alcune caratteristiche alternative e peculiari della nostra personalità: a titolo d’esempio caratterizzare il nostro personaggio come un rinnegato ci permetterà di sviluppare più facilmente l’abilità “fascino” e sbloccare cosi’ nuove opzioni di conversazione. Nel corso della nostra indagine oltre alle tradizionali domande e risposte necessarie per il proseguimento della storia sarà inoltre possibile anche indagare su elementi di contorno alla storia che valgono ad inquadrare maggiormente l’ambiente in cui il nostro personaggio interagisce.

Le informazioni ricevute dai nostri interlocutori serviranno ad ampliare il “Codex”, una sorta di tesaurus contenente informazioni approfondite sull’intero mondo di Mass Effect, dai riferimenti storici, a quelli biologici sulle diverse razze che popolano la galassia, fino alla descrizione delle tecnologie che popolano la vita degli esseri viventi del XXII secolo.

Per la navigazione interstellare ci serviremo della nave Normandy e della sua mappa galattica olografica situata al centro del ponte della nave.

La mappa, composta di 4 livelli a dettaglio variabile, in un primo livello “Galattico” mostra una visuale dall’alto della galassia e degli ammassi interstellari collegati con dei portali galattici. Il secondo livello, “ammasso”, mostra i sistemi stellari esplorabili e i corpi celesti accessibili come pianeti, campi di asteroidi e strutture artificiali come la stazione spaziale denominata “Cittadella”, un antico avamposto Protean sul quale l’Alleanza ha stabilito il suo quartier generale. Il terzo livello “Sistema” mostra le informazioni sul sistema solare mentre il livello “Pianeta” le informazioni dettagliate sul corpo celeste selezionato, quali temperature, gravità e presenza di minerali utili i quali costituiscono obiettivo di una delle numerose missioni secondarie.


L’attenzione ai particolari, ai retroscena della storia e al sottobosco di intrighi politici, ed economici è cio’ che rende questo Mass Effect un gioco unico nel suo genere. Simili livelli di approfondimento sono comuni solo a capolavori della lettura fantascientifica come le opere di Asimov, a pellicole storiche come Dune o a serie tv cult come Star Trek. In questo senso e sotto questo profilo non abbiamo paura di affermare che ME rappresenta un vero e proprio capolavoro che non puo’ lasciare che affascinati ed entusiasti coloro che da sempre apprezzano prima di tutto una buona storia in un videogame.


Gameplay – L’elemento FPS

Mass Effect è anche pero’ uno sparatutto in terza persona; pur tuttavia è proprio la modalità combattimento uno degli elementi che almeno a primo acchito convince di meno.
Ciascuno dei componenti della squadra del comandante Shepard, (inizialmente sarete soltanto voi e un altro marines, ma presto alla missione si uniranno altri componenti dal Krogan reietto Wrex all’affascinante marine Ashley Williams) è dotato di un addestramento particolare, da quello da “soldato” a quello biotico o tecnologico. In battaglia dunque ciascuno di essi sarà capace di sfruttare le sue particolari abilità: i biotici, ad esempio, saranno in grado di sferrare potenti attacchi cinetici che immobilizzeranno l’avversario, lo lanceranno in alto o annienteranno le difese del suo scudo, i soldati saranno invece più abili nell’utilizzo delle armi e anche gli unici in grado di utilizzare sin dall’inizio tutte le armi disponibili.

Le armi in dotazione sin dall’inizio al comandante Shepard sono un fucile di precisione, una pistola, un fucile e un fucile d’assalto. Nel corso del gioco sarà possibile sbloccare nuovi potenziamenti per le proprie armi, acquistare nuovi armamenti (sempre tra le quattro categorie sopra citate) e nuove armature più potenti e adatte ai differenti tipi di nemici contro i quali vi troverete a combattere.

Il sistema di combattimento e di gestione delle armi non è di certo tra i più intuitivi, ma una volta padroneggiato il meccanismo della ruota di selezione rapida dell’armamento (premendo il tasto LB) e quello della ruota di selezione abilità (premendo il tasto RB) vi regalerà momenti di grande appagamento. A mano a mano che eliminerete nemici o risolverete missioni ed obiettivi acquisirete punti esperienza e punti abilità che vi permetteranno di passare di livello e sviluppare o migliorare le vostre abilità. Fondamentale risulterà imparare a sfruttare la modalità di copertura, non propriamente intuitiva, così come i poteri biotici dei vostri compagni, se vorrete uscire vivi da frazioni di combattimento particolarmente intense.


I patiti del genere sparatutto avranno sicuramente da obiettare in merito alla ripetitività di alcune fasi del combattimento e soprattutto riguardo alla sostanziale uguaglianza tra gli effetti sonori e visivi degli armamenti: un fucile equipaggiato con proiettili chimici, ad esempio, avrà sostanzialmente sempre lo stesso rumore e genererà sempre lo stesso effetto visivo di qualsiasi altro fucile, differente sarà solo il danno cagionato al nemico.


Altro elemento che non ci ha convinto della fase action di Mass Effect, è quello della “Intelligenza Artificiale” degli avversari. La vostra squadra è dotata di una IA variabile anche in base al grado di abilità sviluppata nel combattimento e alle altre caratteristiche del personaggio. In alcuni casi pero’ è possibile che ordinando ad esempio al vostro gruppo di trovare riparo, questi restino completamente scoperti sotto il fuoco avversario e più di una volta vi toccherà fare tutto il “lavoro sporco” da soli.


Grafica

Sotto il profilo grafico il motore di gioco alterna fasi spettacolari, con momenti di alto godimento ludico e visivo, a momenti di calo alquanto fastidiosi. Il dettaglio dei personaggi, le espressioni facciali così come le ambientazioni sono veramente impressionanti, tipico del lavoro dei ragazzi di Bioware. In generale durante tutto il gioco si respira un’ atmosfera rarefatta da puro film di fantascienza, accentuato anche dalla possibilità di impostare un filtro pellicola che rende l’esperienza di gioco ancora più simile alla visione di un film interattivo.

Tuttavia questi elementi di grande pregio sono in un certo qual senso controbilanciati da alcuni difetti molto evidenti dovuti in gran parte al motore del gioco (lo stesso di Unreal Tournament 3). Il gioco soffre infatti di evidenti cali di frame rate, di un fastidiosissimo Pop-up in alcune texture in fase di caricamento (il motore grafico carica dapprima texture in bassa definizione per poi caricare quelle più dettagliate con l’effetto che alcuni dettagli saltano fuori all’improvviso, pop-up appunto) e di un tearing evidente (una serie di discontinuità nell’ immagine, spesso sotto forma di righe orizzontali, più evidente se si muove velocemente l’ immagine o il punto di vista) ma non particolarmente fastidioso.


Nonostante questi difetti il reparto grafico è uno degli aspetti più apprezzati del gioco grazie all’utilizzo sapiente dell’illuminazione e ad un design particolarmente ispirato che, negli ambienti asettici della nave e negli spazi sconfinati e desolati di terre aliene, trova la sua piena realizzazione.


Audio

Mass Effect è un film interattivo più che un videogame e come in ogni film che si rispetti la colonna sonora svolge un ruolo fondamentale. E’ così anche in questo caso. La colonna sonora sottolinea alla perfezione tutti i momenti di gioco, da quelli più frenetici a quelli di esplorazione e ricerca nei quali la delicatezza del sottofondo ricrea un ambiente quasi surreale. In alcuni punti sembra di riascoltare addirittura le musiche di Blade Runner scritte da Vangelis, titolo da cui, almeno per quanto riguarda alcune ambientazioni e la patina un po’ noir che avvolge luoghi e personaggi (emblematico il locale notturno negli agglomerati della cittadella), Mass Effect attinge a piene mani.

Come non citare poi l’incredibile doppiaggio della versione italiana; le sfumature di tono in alcuni passaggi, la bravura nella recitazione dei personaggi principali sono qualcosa di mai visto o per meglio dire ascoltato in un videogames, superiori persino all’ottimo lavoro fatto da Bioshock punto di riferimento in questo campo almeno fino ad ora.


Conclusioni e giudizio

Un capolavoro sfiorato. In due parole è questo il giudizio che ci sentiamo di dare a questo gioco che sicuramente rappresenterà una pietra miliare della console di casa Microsoft.

L’imponente struttura realizzata da Bioware nella realizzazione di Mass Effect che come sappiamo sarà articolata in tre capitoli, è sicuramente l’aspetto più interessante del gioco.

La caratterizzazione dei personaggi, la profondità della storia e la vastità degli elementi storici introdotti è qualcosa che lascia davvero senza fiato.

La volontà di fondere due generi quello dell’RPG e dell’FPS è invece l’elemento più coraggioso e originale, un elemento fondamentale per ogni titolo che aspiri a diventare un capolavoro. L’incredibile colonna sonora e il doppiaggio pressoche’ perfetto ne fanno un titolo che non possiamo non consigliare a tutti gli amanti del genere fantascientifico, degli RPG, e del buon gioco in generale.

Tuttavia nonostante la soddisfazione provata da chi vi scrive , come avrete intuito dal tenore di questa recensione,non possiamo tacere i difetti di un motore grafico non sempre all’altezza e di una eccessiva macchinosità nella gestione dei comandi di gioco che, soprattutto per il casual gamer, rappresentano ostacoli insuperabili al pieno apprezzamento del titolo.
Siamo sicuri pero’ che se i ragazzi di Bioware riusciranno a superare nel loro secondo capitolo i difetti precendentemente illustrati ci troveremo di fronte ad un vero e proprio capolavoro e del resto è quello che tutti noi ci auguriamo


Voto 96/100

Curiosità: A Singapore la vendita del gioco è stata vietata dato che contiene una scena di sesso tra un alieno e un umano, naturalmente non vi sveliamo nulla di più per non rovinarvi “la sorpresa”

Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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