Detective Pikachu-la nostra recensione tra misteri e Pokémon

Detective Pikachu, una storia che inizia da lontano

Era il lontano 1998 quando approdò nei Cinema di tutto il mondo il primo film dedicato ai Pocket Monster dal titolo Mewtwo colpisce ancora.

Il successo dei mostriciattoli nipponici ha portato ad un totale di venti film e una quantità indefinibile di videogiochi ed episodi dell’anime.

Ognuno di noi da bambino avrebbe voluto vivere in mondo popolato di Pokémon, diventare allenatore e andare a caccia di mostriciattoli con la sfera Poké (così come cantava Giorgio Vanni nella sigla dell’anime).

Nessuno però aveva pensato finora di realizzare un film live-action con questi allegre creature. Ebbene il 12 novembre 2018 viene lanciato su YouTube il primo trailer, è inutile dire che il video ha riscosso un successo incredibile, raggiungendo oltre le 10 milioni di visualizzazioni in sole 24 ore.

Il film trae esempio da uno specifico titolo per Nintendo 3DS (uscito nel marzo 2018), Detective Pikachu per l’appunto. È inutile ricordare che si parla del Pokémon più conosciuto a livello globale, persino chi non ha mai avuto a che fare con i Pocket Monsters conosce il carinissimo roditore giallo.

Trama

Il film, come il videogioco ci parla di un giovane ragazzo, Tim Goodman (interpretato da Justice Smith, noto per aver recitato anche in Jurassic World – Il regno distrutto) il quale arriva a Ryme City dopo aver saputo della dipartita del padre. Mentre il giovane ragazzo cerca di mettere in ordine i ricordi di un padre mai presente, irrompe nell’appartamento un simpatico Pikachu con tanto di berretto da investigatore.

Da questo momento inizia infatti un simpatico scambio di battute tra il roditore e il giovane Tim, il primo convinto che il secondo non lo capisca, mima una specie di minaccia, l’altro incredulo molla la spillatrice e in stato di shock capisce di avere davanti a se un Pokémon parlante, beh prima di capirlo finisce tra le strade di Ryme City in boxer.

Nel frattempo il piccolo roditore giallo rivela al ragazzo di non ricodare nulla, il suo unico indizio è il berretto che porta con sè, dove compare il nome di Harry Goodman, il padre del ragazzo.

Il mondo creato dai ragazzi di Legendary Pictures e The Pokémon Company, ci porta in una città dove non esistono allenatori e dove gli allegri mostriciattoli vivono in armonia con gli umani, questa idea nasce dalla mente di Howard Clifford (interpretato dall’attore britannico Bill Nighy, Harry Potter e i Doni della Morte, Operazione Valchiria e Pirati dei Caraibi – Ai confini del Mondo).

Il dinamico duo allora si decide ad iniziare le ricerche del “defunto” padre di Tim, ottimo detective della città, partendo da un particolare gas in grado di rendere particolarmente aggressivi i Pokémon e che li porterà ad essere aggrediti da un gruppo di Aipom (le allegre scimmie con una mano al termine della coda).

Durante la loro avventura alla ricerca della verità si imbatteranno in vari soggetti strampalati, partendo dall’informatore del padre, un Mr.Mime, che dire… proprio qualcuno con la bocca cucita.

Altro incontro di fondamentale importanza è quello della giovane “aspirante” giornalista e del suo Psyduck, interpretata da Kathryn Newton (Bad Teacher, Paranormal Activity 4), il quale sembra saper molto di più di quello che dice.

L’incontro con la ragazza e il suo Pokémon dai mal di testa esplosivi è fondamentale per iniziare a completare questo fitto puzzle. Il duo incontrerà pi il Sig. Clifford, il quale spiega il motivo del Gas R, quello che rende aggressivi i Pokémon e che tutto questo che è accaduto è colpa di MewTwo (Pokemon geneticamente modificato, usato il DNA del leggendario Mew).

Non proseguiamo oltre nella narrazione della trama, questa recensione senza spoiler è dedicata sia a chi è andato a vedere il film, sia a chi è intenzionato a farlo.

Ma quanto sono belli?

Bisogna essere sinceri, la trama di Detective Pikachu fa il suo dovere, ma il motivo principale per cui ogni fan dei mostriciattoli creati da Satoshi Tajiri sono loro, i Pokémon, vedere i loro modelli tridimensionali interagire con un mondo vero e vibrante è un piacere per gli occhi. Non parliamo solo del peloso e adorabile Pikachu, ma del simpatico e carinissimo Cubone all’inutile Magikarp, senza dimenticare i numerosi Pidgey e il temibile Charizard.

Da questo punto di vista, i produttori hanno fatto un eccellente lavoro, rendere al meglio i personaggi in film di questo genere è sempre una marcia in più (il caso Sonic docet)

E non dimenticatevi il Sequel…

Nel mese di gennaio, a ben quattro mesi di distanza dall’uscita del film, Legendary Pictures ha annunciato che è in programma un sequel con alla sceneggiatura Oren Uziel, scrittore di Mortal Kombat, Cloverfield Paradox e del lungometraggio dedicato al porcospino blu di Sega.

Voto: 7

Detective Pikachu è un film che si lascia guardare, la trama sicuramente non è niente di machiavellico, ma lascia allo spettatore (che non ha seguito i videogiochi) il tempo di sgarbugliare mentalmente la matassa e scoprire assieme al dinamico duo la verità.
Nota di merito va al lavoro fatto per i modelli dei Pokémon, particolarmente realistici e fedeli alle controparti animate/videoludiche. Se volete passare qualche ora in allegria accompagnati dai mostriciattoli che hanno seguito la vostra infanzia è il film che fa per voi.

 

Andrea Bevilacqua
Andrea Bevilacqua
Nato nei magnifici anni '90 ed entrato in tenera età nel magico mondo dei videogiochi grazie ad un baffuto idraulico italiano ed un prode spadaccino in calzamaglia verde. Oggi, passata la soglia degli "enta", cerco nei moderni capolavori videoludici il titolo in grado di emozionarmi e di regalarmi un gameplay stimolante. Le mie altre passioni sono: musica (ex-chitarrista), calcio (irriducibile cuore rossonero) e cinema.

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