Recensione Ghost Recon: Future Soldier


Tecnica

Se Ghost Recon: Future Soldier è certamente un titolo solido sotto la componente multiplayer, il comparto tecnico, seppur in particolari frangenti, è l’anello debole del titolo. La modellazione dei protagonisti non soddisfa per nulla, in particolare tutto ciò che riguarda i volti di ciascuno di loro risulta realizzato in modo troppo superficiale; al contrario, nota di merito vanno alle ambientazioni che risultano ben curate a primo impatto, però è da notare che ogni singola ambientazione non sarà mai vasta, come in altre produzioni ad esempio Battlefield, risultando carenti nella progettazione del level design.

Si trattano sicuramente di piccoli difetti sorvolabili, fortunatamente. A far dimenticare animazioni dei protagonisti, mappe realizzate in modo superficiale, è la gestione degli effetti particellari realizzata in modo convincente, così come il fumo e i detriti dopo una esplosione.

Sullo schermo si può notare un difetto che mina un pò anche la bellezza degli scenari ed è una serie di pop up (comparsa tardiva di oggetti o texture) che possono in rari casi guastare anche l’esperienza di gioco.

La componente sonora risulta discreta, con campionature ambientali nella media ed effetti delle armi non esaltanti, mentre durante le scene di intermezzo e quelle animate si nota come l’audio sia spesso fuori sincrono rispetto al labiale.

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