Recensione Luigi’s Mansion 2


Survival Horror Comedy

Classificare Luigi’s Mansion è quasi impossibile, il titolo prende spunto da diversi generi e ciò che ne esce fuori è un Survival Horror Comedy. L’avventura di Luigi può essere una rivisitazione in chiave umoristica dei vari Survival Horror, fantasmi buffi, atmosfere da brividi condita da ingredienti comici, questa è l’avventura di Luigi in sintesi e, questo fortunato seguito, presenta tutti questi elementi con l’aggiunta di qualche enigma complesso e ben congegnato giusto per rinfrescare e variare la struttura di gioco.

La trama che da sfondo a questa nuova avventura è semplice ma ben strutturata. Il “Professor Strambic” conduce alcune ricerche su alcuni simpatici electoplasmi nel suo laboratorio, ad un tratto entra in scena nel cielo “Re Boo”  e con un attacco fulmineo partito dalla sua corona frantuma in cinque pezzi la “Luna Oscura“, disperdendola cosi in cinque magioni.
Con la rottura della Luna Oscura, tutti i fantasmi diventono cattivi e iniziano distruggere l’intero laboratorio. Mentre tutto questo accade, il buffo idraulico è intento a schiacciare un pisolino fino a quando il Dott. Strambic gli chiede di aiutarlo. Luigi nega l’aiuto al Dott. Strambic e quest’ultimo allora utilizza il Pixelator trasportando Luigi nel suo laboratorio.

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Armato del più fidato Poltergust 5000 (un aspirapolvere speciale che risucchia spettri), dovremo farci largo in diverse magioni per ripulirle dalla presenza di ectoplasmi. Ed è qui che entrate in gioco voi, come da tradizione Horror avrete il compito di risucchiare tutti i fantasmi ma spesso non basterà azionare il vostro Poltergust, ma, dovrete con un pò di ingegno trovare la maniera giusta grazie a numerosi enigmi ambientali che vi richiederanno un pizzico di strategia.

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