Recensione Kokuga

Osticità Classica…

Le premesse di Kokuga sono decisamente ottime. Il gioco sin dalle sue fasi iniziali sembra promettere molto bene, grazie ad un stile grafico decisamente interessante e un genere che lentamente tende a scomparire dal mercato videoludico.

Il titolo ci vede protagonisti di una guerra tra nazioni, non a bordo di aerei, elicotteri o chissà quale veicolo futuristico, ma bensì a bordo di carri armati fluttuanti, originale, forse anche troppo… Facciamo parte della divisione Kokuga e, come ben ci si può aspettare da questa tipologia di gioco, altro non siamo che un soldato solitario il quale dovrà affrontare orde di armate avversarie!

Kokuga da una parte si presenta come un classico shoot ’em up di classico stampo, dall’altra propone meccaniche di gioco troppo semplicistiche ed a tratti ostiche… I livelli sono tutt’altro che semplici e ci troveremo più e più volte a ripetere gli stessi errori prima di riuscire a superarci, tuttavia non è difficile attribuire la colpa al sistema di comando troppo impreciso ed approssimativo, se da una parte il sistema di gioco è stato ridotto all’osso (movimento con stick, sparo con un tasto, movimento torretta L/R), dall’altra troviamo un sistema di puntamento tutt’altro che preciso… tant’è che i movimenti della torretta non raggiungono ogni posizione possibile e sono estremamente lenti e goffi, a differenza del carro armato che si muove inspiegabilmente in modo fluido e veloce…

Tuttavia non ci siamo lasciati influenzare da un sistema di gioco approssimativo ed abbiamo deciso di voler credere che tutto ciò sia una scelta volontaria che punta al “mastering” del sistema di controllo per riuscire al meglio in ogni tipo di situazione, ed aggiungere quel pizzico di difficoltà molto difficile da trovare nei giochi contemporanei.

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