League of Legends, ban permanente: giusto o sbagliato?

Quando le punizioni sono troppo severe.

Faccio sin da subito una premessa per evitare ogni fraintendimento con la frase sopra riportata: il ban permanente, a parer mio, è giustificato per i giocatori che incitano principalmente a razzismo e sessismo in modo spropositato, in quanto vanno ad attaccare direttamente le persone denigrando la loro cultura e i loro ideali. Inoltre, anche i giocatori che si ostinano volontariamente e in modo continuo a suicidarsi nelle partite dovrebbero essere allontanati dalla community dopo un certo numero di match simili.

League of Legends, ormai, possiede una notorietà enorme e attualmente è il gioco online free-to-play più giocato. La community, di conseguenza, è davvero vasta e questo significa che ci sono milioni di giocatori diversi, ognuno con un carattere ben definito e con reazioni differenti di fronte a vittorie e sconfitte. C’è chi non se la prende anche perdendo una partita classificata poiché vive con la filosofia del “tanto è solo un gioco”, mentre altri potrebbero reagire in modo parecchio aggressivo perché, magari, puntano a diventare forti e non ci riescono a causa di coloro che giocano le importanti ranked senza impegnarsi (a quel punto giocate le normal, e questo lo dico io come lo dicono altri che la pensano come me).

chat restriction lolCome ho detto prima, la community di League of Legends vede giocatori in media dai 10 anni in su perché, ovviamente, è un gioco gratuito e chiunque può accedervi senza dover sborsare un centesimo. E se 10 anni vi sembrano un’età decisamente bassa, vi dico solo che oggi non è più come una volta: la generazione odierna è la generazione della tecnologia, i bambini nascono con PC e tablet in mano e il livello di intelligenza in questo ambiente è decisamente più elevato rispetto alla nostra gioventù. E sì, anche se ho solamente 21 anni sono abbastanza “vecchio” per ricordare che a 10 anni io al massimo giocavo alla PlayStation 2 e non trafficavo su Internet, PC e robe varie, figuriamoci se poi ne avete più di 30. Ovviamente non sto dando la colpa ai genitori attuali, perché cambiano i tempi e, con essi, le nuove generazioni.

Essendo League of Legends giocato da milioni di giocatori fra cui anche bambini, quindi, diverse partite vengono spesso rovinate proprio da alcuni di questi che vedono il gioco come un normale titolo, senza capire che per vincere occorre avere spirito di squadra, collaborazione e strategia. Anche se devo ammettere che ci sono molti adolescenti/adulti che non sono per nulla in grado di giocare, ma questo è risaputo.

Di conseguenza, questi “giocatori” danno origine al flame da parte degli altri, che generalmente si traduce in aggressività e insulti. Questo accade particolarmente nelle partite classificate, dove effettivamente si gioca con l’obiettivo di scalare le classifiche e arrivare a leghe sempre più alte per cercare di diventare un pro di League of Legends.

Come al solito, mi sono perso in un lungo preambolo come da mia abitudine, ma ora arrivo al nocciolo dell’argomento. 

La migliore soluzione: ban temporanei di durata variabile.

Da un po’ di tempo Riot Games ha implementato un sistema di punizioni più efficace e rapido contro i cosiddetti giocatori tossici al fine di mantenere l’ordine nella community e garantire partite serene. Nulla di sbagliato in tutto ciò, anzi, i giocatori che agiscono continuamente in modo negativo insultando chiunque meritano di essere puniti. La mia critica è diretta invece al modo in cui questi giocatori vengono puniti.

Le restrizioni alla chat per un determinato numero di partite sono una discreta soluzione, anche se non vedo come un giocatore possa migliorare il suo comportamento semplicemente venendo limitato nei messaggi temporaneamente. Le restrizioni nel giocare le partite classificate, invece, sono molto buone, poiché in quel caso i giocatori hanno un buon motivo per capire che il loro comportamento non è adatto. Anche il ban di 14 giorni è ottimo (ammetto di averlo ricevuto), perché permette di riflettere sul proprio atteggiamento e su cosa ci sia di sbagliato. Io stesso ora avrei voglia di flammare i casual gamers che giocano a League of Legends tanto per sfizio e fanno cagare, ma lo faccio tra me e me ed evito di scrivere in chat perché ho imparato la lezione. In ogni caso, sia chiaro che io non ho mai insultato pesantemente qualche giocatore.

banned lolL’unica punizione per flame con cui non sono d’accordo è il drastico ban permanente, che si traduce ovviamente nell’allontanamento definitivo dal gioco anche se siete giocatori da svariati anni. Tutti abbiamo giornate positive e giornate negative e ognuno reagisce in modo diverso quando, nella voglia di vincere una partita o semplicemente di divertirsi, trova gentaglia incapace che, seppur ripresa più e più volte e invitata a giocare più sulla difensiva, continua bellamente a fregarsene rovinando totalmente il match e definendoti “toxic player” (praticamente, su League of Legends ormai anche se saluti sei un gicatore tossico). Riot, in questo caso, consiglia di ignorare queste persone e di segnalarle al termine della partita, ma è un consiglio insensato perché sta di fatto che io butti nel cesso minimo 30 minuti di game in cui ho cercato di impegnarmi al meglio. E non posso nemmeno permettermi di incazzarmi (con i giusti limiti) con questi giocatori perché “chi flamma non ha mai ragione”. Quindi se io faccio 0/15 come punteggio e mi insultano ho comunque ragione io perché posso usare la scusa “sorry guys bad day, my dog is dead”.

Dopo questa divagazione, torno all’argomento principale. Il permaban per flame non contribuisce per nulla a migliorare il comportamento dei giocatori tossici, anzi per come la vedo io lo peggiora solamente, perché questi perdono per sempre un account in cui hanno investito tempo, fatica e anche soldi per acquistare skin e quant’altro. E questo per aver semplicemente insultato (sempre senza sfociare in razzismo e sessismo) un altro giocatore o aver utilizzato un tono aggressivo? Davvero, non ha senso. Essere aggressivi verso qualcuno che, a parità di livello, non è in grado di collaborare e ascoltare il team non ha lo stesso peso di suicidarsi intenzionalmente per rovinare le partite.

Penso quindi che il permaban abbia un effetto totalmente contrario a quello che Riot Games vorrebbe. Certo, effettivamente allontana i giocatori antisportivi, ma basta che questi acquistino un altro account su Internet, che magari cambino IP e via, pronti a vendicarsi con un ciclo infinito.

Tutti abbiamo modo di migliorare, ma c’è chi lo fa subito e chi, invece, ha bisogno di più tempo e più punizioni. E allora perché non sostituire il ban permanente con un ban da 1 a
nno? 
Quello sì che risolverebbe il problema. Già io ho fatto fatica a non giocare per due lunghe settimane, figuriamoci un anno. Chi me lo farebbe fare di continuare a flammare?

Ovviamente Riot Games potrebbe aggiungere altri stadi intermedi, ovvero 1 mese, 2 mesi e via discorrendo. E tutti ci guadagnerebbero: lo stesso sviluppatore otterrebbe un miglioramento generale del comportamento e i giocatori non perderebbero il loro account che nasconde sforzi e tanto tempo.

Ebbene, sono arrivato al termine della mia critica costruttiva, sperando possa davvero servire a qualcosa in quanto, ripeto, ci sarebbe un guadagno da entrambe le parti. Ah, e se volete aggiungermi per fare qualche partita, cercate Pingx2. Buona fortuna Evocatori!

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