Recensione Fate/EXTELLA: The Umbral Star

Holy Grail War

Versione testata PlayStation 4

“Una stella cadente irradiò il cielo all’alba, una luce intensa che attraversò lo spazio più profondo. Tutti coloro che popolarono la terra alzarono il proprio sguardo. Le persone, gli animali, e anche le piante. La cometa continuò a solcare il cielo. Per quanto veloci, molte di queste sembrano ferme, immobili, almeno dalla nostra prospettiva. Le genti pensarono che questo fosse semplicemente un altro spettacolo inerme, come un gioiello nascosto tra le stelle. Ma non avevano idea della sorte che questa avrebbe portato, nemmeno la minima idea che il loro tempo su questo pianeta fosse giunto al termine.

La superficie della terra andò a fuoco. L’intero pianeta andò a fuoco. Questa catastrofe distrusse tutte le civiltà, senza alcun giudizio, e senza nessuna clemenza. Le bestie subirono orribili mutazioni, impazzirono, e poi caddero come cenere. I profeti protestarono per la fine giunta prematuramente. I governanti chiamarono le persone a combattere. Gli studiosi furono convinti che ormai fosse troppo tardi per tutto. Solo qualcuno rimase aggrappato a una piccolissima speranza, la speranza che almeno qualcuno di loro potesse salvarsi da questo inferno…

Fin quando la vera minaccia fece la sua comparsa.”

When it’s time to go to war, the fun truly begins

Creato più di un decennio fa dalla software house nipponica TYPE-MOON, il franchise di Fate, particolarmente amato dai fan giapponesi, è riuscito ad espandersi in maniera rilevante e per tal motivo, sebbene rappresenti una sfida piuttosto ardua, grazie al Publisher Marvellous, il capitolo The Umbral Star, proprio nella giornata odierna si prepara a sbarcare su PlayStation 4 e PlayStation Vita.

Per quanti non sapessero cosa sia la serie Fate, vi diciamo che almeno sul suolo nipponico, fra novel, manga, romanzi e trasposizioni animate, c’è una sorta di vero e proprio “culto” per il franchise; non si può dire lo stesso in Europa e nel nostro paese e quindi la decisione di pubblicare un gioco dedicato al “multiverso” di Fate rappresenta un bel rischio.

Ambientato nell’universo di Fate/EXTRA, a qualche mese dalla conclusione delle vicende narrate nel capitolo pubblicato su PSP, il protagonista è una sorta di avatar il quale si risveglia nel nuovo regno virtuale di SE.RA.PH senza avere alcun ricordo di quanto accaduto precedentemente nella cosiddetta “Holy Grail War” (sicuramente nota ai fan della serie) e che lo vide diventare il nuovo sovrano. Tale introduzione alla trama potrebbe far pensare che sia indispensabile aver giocato a Fate/Extra, per poter comprendere pienamente la trama di The Umbral Star; diciamo che in buona parte potrebbe essere vero, ma non mancheranno in questo capitolo riferimenti e riassunti che permetteranno al giocatore di poter godere a pieno della storia. Le vicende di The Umbral Star si svolgono in un ambiente digitalizzato, che per preservare la Terra è stato realizzato da un super computer sulla Luna; è talmente potente tale super computer dall’essere riuscito a replicare alla perfezione il Santo Graal e tutti gli elementi necessari al completamento del rito.

La trama del gioco ci viene raccontata attraverso differenti percorsi narrativi, ciascuno dei quali prevede un determinato numero di missioni da sei a nove), alle quali si andrà poi ad aggiungere una breve storia secondaria per ciascun personaggio e svariate “boss fight”; il genere action/musou si adatta piuttosto bene al titolo, ma addentrandoci più profondamente nel sistema di gioco, ci si rende conto che narrativamente parlando Fate/Extella si avvicina maggiormente ad una Visual Novel; infatti, seppur limitatamente, sin dalle prime fasi di gioco e come detto più avanti nella quest ci saranno nutriti e lunghi dialoghi che andranno a rallentare enormemente il ritmo del gioco rendendolo sempre più compassato.

Dal punto di vista del gameplay, le meccaniche di gioco presenti sono le medesime dei vari action/musou che sono stati pubblicati in questi anni con alcune piccole novità. Infatti i sedici personaggi giocabili dovranno affrontare fitte schiere di nemici, non particolarmente brillanti e conquistare una serie di settori visibili sulla mappa di gioco; le missioni si dividono principalmente in due distinte fasi: nella prima, sarà necessario difendere i settori e conquistarne altri per riempire una barra indicata sulla parte alta dello schermo (la Regime Gauge). Ad ogni singola zona è attribuito un determinato numero di chiavi/Regime Matrices (massimo quattro chiavi) e pertanto il giocatore non sarà costretto a conquistare tutti i settori nemici e al contempo difendere quelli in suo possesso, ma gli basterà soltanto conquistare determinati territori rispetto ad altri. L’esercito nemico tenterà di metterci “i bastoni fra le ruote” evitando innanzitutto che il giocatore possa accaparrarsi i territori migliori e al contempo avanzando, attraverso dei macchinari chiamati Plant che andranno a rinfoltire le schiere nemiche per conquistare a loro volta le zone più “preziose”; una volta riempita la Regime Gauge, la missione passerà allo step successivo, ovvero il Boss Servant farà la sua comparsa sul terreno di gioco.

Il vero cuore pulsante di Fate/Extella è dato dai combattenti che oltre alle solite mosse viste e riviste in titoli similari si arricchiscono di nuove e devastanti combo. L’Extella Maneuver rappresenta un’abilità che permette di sfruttare il mana accumulato (maggiore mana avremo, più danni andremo ad infliggere) per sferrare potentissimi attacchi consecutivi contro quei nemici che ricoprono un’intera porzione di territorio. L’utilizzo dell’Extella Maneuver va poi a ricaricare una seconda barra di energia (Drive Gauge), che una volta riempita permetterà al nostro protagonista di attivare la Moon Drive Mode, ovvero un temporaneo incremento di valori di attacco e di difesa che in momento di necessità ci aiuteranno a riprendere situazioni piuttosto critiche e al limite del “Game Over”. L’ultimo attacco speciale disponibile è il Noble Phantam, una vera e propria finisher che andrà ad infliggere un cospicuo numero di danni e che sarà utilizzabile soltanto una volta per livello.

La chiave per poter quindi portare a casa gli scontri è proprio quello di riuscire a capire come e quando utilizzare le tre differenti combo. Sebbene alla base di Fate/Extella vi siano nuovi elementi, il problema che attanaglia il titolo è dato purtroppo dall’estrema ripetitività delle azioni e ad un sistema di dialoghi fin troppo pesante e noioso. Inevitabilmente quindi, la possibilità di abbandonare il titolo in tempi rapidi è pi
ù che possibile.

Dal punto di vista tecnico/stilistico purtroppo Fate/Extella: The Umbral Star non risulta essere nulla di particolarmente memorabile; basti pensare che le ambientazioni sono piuttosto scarne e similari fra loro e che i modelli poligonali non presentano elementi che possa anche lontanamente portarci ad apprezzarli. Nota positiva per le animazioni, le quali nel corso dei combattimenti si fanno apprezzare e non poco; salti, capriole, piroette, schivate e combo devastanti riescono in qualche modo a farci dimenticare gli evidenti limiti tecnici del titolo. Agli asiatici possono anche piacere interminabili dialoghi e scene di intermezzo di durata biblica ma a noi non può andar bene una cosa del genere perché a risentirne è soprattutto il ritmo che diventa inesorabilmente lento e compassato fino alla noia. Buono il framerate a 60fps e lodevole la longevità del titolo che richiede circa 30 ore per essere portato a compimento fra quest primarie e secondarie. Concludiamo dicendovi che il doppiaggio è interamente in giapponese e i testi a schermo in inglese quindi data la presenza di tantissimi dialoghi, sconsigliamo l’acquisto a quanti non mastichino almeno benino la lingua inglese.

Commento finale

Fate/Extella: The Umbral Star: Difficile dare un giudizio a Fate/Extella; sicuramente presenta più ombre che luci, vuoi per un comparto tecnico troppo poco consono all’attuale generazione videoludica, vuoi per la presenza di una mole elevatissima (e noiosissima) di dialoghi e cutscene che rendono l’esperienza troppo pesante. Inoltre considerando il genere action/musou, la ripetitività, anche se la presenza di nuovi elementi e combo in parte limitano tale aspetto, si farà sentire dopo una manciata di ore. Quindi consigliamo l’acquisto soltanto ai fan del franchise di Fate.

Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

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