Devil May Cry 5 – la nostra recensione

Versione testata: PlayStation 4

I Demoni non piangono

A quasi 11 anni dal precedente titolo, il leggendario cacciatore di Demoni Dante torna a far parlare di se.

Questa volta non sarà solo nella sua avventura, infatti verrà accompagnato da Nero (personaggio principale di Devil May Cry 4 e cacciatore di demoni in prova) e dal misterioso V, un ragazzo accompagnato da due demoni (Shadow e Griffon).

Devil May Cry 5 mantiene alto l’onore che la serie ha guadagnato sin dai capitoli su PS2. Anche in questo capitolo vedrete ettolitri di sangue sgorgare dai corpi maciullati dei demoni e vi stancherete le dita a forza di combo.

Il tutto è accompagnato da una campagna che non stanca mai, grazie ai diversi approcci dei tre protagonisti del gioco, ognuno di essi è in grado di portare una propria profondità al gioco.

Non c’è tempo per i preamboli

La storia di Devil May Cry 5 inizia in modo non convenzionale, d’altronde la serie è riuscita nel corso degli anni a distinguersi apposta per questo. Infatti, inizierete la vostra avventura da un punto leggermente avanzato della trama, buttandovi direttamente nella mischia, dove vedrete Nero e V raggiungere Dante per combattere Urizen, il nemico finale del gioco.

Purtroppo i nostri eroi non sono forti abbastanza per affrontare un nemico di tale potenza. Lo stesso Dante mette a repentaglio la propria vita e nel farlo allontana Nero e V per dar loro modo di poter combattere nel pieno delle forze.

Dopo questo prologo ci viene spiegato il motivo per cui Nero è privo del braccio demoniaco che lo contraddistingueva nel precedente capitolo, difatti gli è stato strappato dallo stesso Urizen, tornando alla sua forma originale, la spada demoniaca Yamato, in passato posseduta da Virgil, fratello di Dante.

Il nostro Nero verrà quindi aiutato da Nicoletta Goldstein, una giovane e affascinante armaiola, nipote della stessa artigiana che ha creato le storiche Ebony&Ivory, le potenti pistole che Dante porta sempre con se.

La ragazza, ha ancora molto da imparare, ma il talento non le manca. Difatti creerà per Nero una serie di braccia meccaniche ad elevato potenziale, ma dalla scarsa durabilità.

Da questo momento il gioco ci farà affrontare la campagna principale facendo avanti e indietro tra i protagonisti, in maniera da vivere la storia da diversi punti di vista, spiegandoci piano piano anche la storia del misterioso V.

Il mondo è un bel posto e vale la pena lottare per esso

Il Combat System di Devil May Cry 5 è qualcosa di unico, nonostante la relativa semplicità dello stesso. Infatti, per concatenare le diverse mosse è necessaria la pressione di tre tasti, uno è adibito agli attacchi in mischia (Triangolo/Y), uno per gli attacchi a distanza (Quadrato/X), mentre per Devil Breaker/Tecniche/Attacchi con il bastone basterà premere Cerchio/B.

Se invece non siete pronti a ricordare le diverse combinazioni di tasti per portare a segno splendide combo, è presente una modalità assistita. Questa modalità vi permetterà di sferrare un’enorme varietà di mosse premendo a caso i tasti sopracitati.

La bellezza del Combat System di questo gioco non è data solamente dalla bellezza estetica delle mosse che vi porteranno a squartare orde di creature demoniache. Si aggiunge a questo importante aspetto anche la profondità e la varietà che i vari set di armi sono in grado di offrire. Dante ad esempio oltre alle leggendarie Ebony&Ivory e alla spada Rebellion, acquisirà con il proseguimento dell’avventura armi a dir poco particolari, in grado di dare vita a spassosi siparietti, come solo il Figlio di Sparda ci ha abituato.

Possiamo ammirare lo stesso grado di profondità e varietà dell’arsenale anche con Nero, la grande quantità di Devil Breaker è in grado di portare sull’arena infinite possibilità di combattimento, una giusta strategia darà vita ad incontri epici e spettacolari. Unico difetto riscontrato con questa nuova arma consta nel fatto che non c’è alcuna possibilità di cambiarne l’ordine in corso d’opera, quindi per affrontare il gioco sarà necessario preparare a priori un piano di attacco.

Per quanto riguarda V, gli autori di Devil May Cry 5 hanno deciso di differenziarlo da qualunque altro personaggio della serie, difatti il suo stile di combattimento è anomalo e affascinante al tempo spesso. Il ragazzo infatti non combatte con le sue forze, ma con l’aiuto di due demoni, una pantera mutaforma e un volatile particolarmente ciarliero, ma potente. Attivando il Devil Trigger di V potrete disporre anche di Nightmare, un potentissimo Golem in grado di spazzare qualunque cosa. All’inizio questo nuovo personaggio potrà spiazzarvi, in quanto dovrete stare lontano dall’azione al fine di poter gestire meglio i poteri dei 2 famigli, il compito del ragazzo si limita solo a dare il colpo di grazia, ma vedrete che diverrà uno dei vostri personaggi preferiti, grazie anche al suo stile da “poeta maledetto”.

Un capitolo da Oscar

È innegabile il lavoro di qualità fatto con il comparto grafico e quello audio del gioco, il primo riprende quanto già visto nel bellissimo remake di Resident Evil 2 e riesce a portare ad ogni singola animazione stile e personalità. Per quanto riguarda il level design, si può notare una maggiore linearità rispetto ai capitoli precedenti della serie, cosa che personalmente ho apprezzato, in quanto enfatizza maggiormente il combattimento, elemento principe di ogni hack ‘n slash che si rispetti.

Il comparto audio accompagna degnamente ogni singolo combattimento, la musica heavy metal che arriva alle orecchie è in grado di motivare anche il più pigro dei giocatori. Per non parlare dei dialoghi ricchi di ironia e sfacciataggine dei personaggi.

Un Multiplayer Online veramente alternativo

Il gioco vi chiederà all’inizio se vorrete connettervi online e condividere le vostre prestazioni, accettando darete il via al cosiddetto “Cameo System”. Tale modalità registrerà un fantasma della vostra performance e la invierà nella partita di un altro giocatore. Come capirlo? Nel lato sinistro dello schermo apparirà la scritta “Con la partecipazione di” termini usati spesso in ambito cinematografico.

Sopravvivere non basta, bisogna avere stile

Devil May Cry 5 contrariamente ai capitoli precedenti non è particolarmente difficile, all’inizio avrete a disposizione due livelli di difficolta: il primo è Umano (adatto ai neofiti), il secondo è Cacciatore di Demoni, nonostante sia dedicata ad un pubblico di veterani, resta abbastanza accessibile.

Le difficoltà successive (Figlio di Sparda, Dante must die, Inferno Paradiso e Inferno Inferno) saranno in grado di mettere a dura prova anche i giocatori più esperti.

Lo scopo del gioco però non è limitarsi a sopravvivere alle orde di Demoni che vorranno eliminarvi, ma affrontarli con un certo stile, infatti il gioco premierà un combattimento ricco di combo e variazioni rispetto alla stessa mossa ripetuta all’infinito. Se sarete bravi abbastanza sarete in grado di raggiungere l’ambito rango SSS.

Per migliorare il proprio stile è necessario comprare nuove mosse, ognuno dei tre personaggi ha un elenco delle abilità dedicato. Per pagare questi acquisti avrete bisogno di tonnellate di sfere rosse, ottenerle non è difficilissimo, basterà massacrare qualche nemico e vagare un po’ all’interno dei vari livelli per trovarne in quantità.

Presso lo shop dell’affascinante Nico, non troverete solo la possibilità di migliorare le vostre abilità, ma anche di acquistare sfere d’oro (se non siete scarsissimi non ne avrete bisogno, il gioco ve ne regalerà uno al giorno e con un po’ di sana ricerca ne avrete a bizzeffe), sfere blu (aumenteranno il vostro life meter di una tacca) e sfere viola (aumenteranno di una tacca la vostra barra Devil Trigger).

Capitolo Microtransazioni

Ormai il sistema delle micro transazioni ha invaso il mercato videoludico, da giocatore vecchio stile non amo che i giochi vengano privati di contenuti per poi essere aggiunti mediante pagamento.

Detto questo, i vari DLC di Devil May Cry 5 aggiungono quattro diversi Devil Breaker, dal Pasta Breaker (braccio con tanto di forchetta) al Mega Buster (arma tratta direttamente da Mega Man) passando per il Sweet Surrender, braccio che ha il potere di guarire Nero lentamente lungo il tempo o attraverso una potente carica energetica.

Tra le aggiunte dei DLC per Dante possiamo contare una nuova edizione della Moto Cavaliere e una tecnica speciale che gli permette di volare contro un nemico ad elevata velocità.

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Devil May Cry 5
9.5 / 10 4News.it
Acquista suAmazon.it
Disponibile perPS4, XBOX One, PC
Pro
    - Gameplay esaltante e arricchito da tre sistemi di combattimento di elevata qualità
    - Campagna strutturata in maniera eccellente e ricca di riferenti alla serie
    - Elevata varietà di Boss e nemici
    - Comparto tecnico di alta qualità
Contro
    - Con un po' più di contenuti sarebbe stato perfetto
    - Cameo System particolare, ma non indispensabile
    - Mancanza della possibilità di poter cambiare i vari Devil Breaker durante il gioco
    - Censura dei nudi alquanto ridicola
Riassunto
Devil May Cry 5 può essere definito come il titolo definitivo della serie, nessun aspetto è stato lasciato al caso. Il team di sviluppo di Itsuno ha dimostrato delle capacità eccezionali. A parte qualche dettaglio trascurabile possiamo tranquillamente dire che si tratta di uno degli action migliori del 2019. Speriamo che nel frattempo venga aggiunto qualche altro contenuto oltre il famigerato Palazzo di Sangue, sarebbe un peccato finire l'avventura così presto.
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale

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CONTRO

Andrea Bevilacqua
Andrea Bevilacqua
Nato nei magnifici anni '90 ed entrato in tenera età nel magico mondo dei videogiochi grazie ad un baffuto idraulico italiano ed un prode spadaccino in calzamaglia verde. Oggi, passata la soglia degli "enta", cerco nei moderni capolavori videoludici il titolo in grado di emozionarmi e di regalarmi un gameplay stimolante. Le mie altre passioni sono: musica (ex-chitarrista), calcio (irriducibile cuore rossonero) e cinema.

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