Saber Interactive continua a mantenere le promesse: Warhammer 40.000: Space Marine 2 si arricchisce oggi di una corposa patch gratuita – la 7.0, soprannominata Trygon Update – che segna l’arrivo di una nuova operazione PvE e di una serie di miglioramenti tanto attesi dalla community.
Il cuore dell’aggiornamento è rappresentato da “Exfiltration”, una missione cooperativa che porta i giocatori a combattere tra le rovine periferiche di Avarax, dove ad attenderli ci sarà uno dei più letali tiranidi mai visti: il colossale Trygon, già ben noto agli appassionati del lore di Warhammer 40K. Un boss progettato per mettere alla prova anche le squadre più affiatate e per garantire sfide adrenaliniche nel lungo periodo.
PvP privato, sistema Prestigio e nuove armi
Ma l’update non si limita al PvE. Anche il PvP riceve attenzioni importanti, con l’introduzione delle lobby private, ideali per chi desidera organizzare partite tra amici o testare nuove strategie. Un’aggiunta che i giocatori chiedevano da tempo.
Sul fronte della progressione, fa il suo debutto il sistema Prestigio: una volta raggiunto il livello 25 con una classe, sarà possibile azzerarlo per sbloccare un perk esclusivo, accumulabile fino a un massimo di quattro abilità attive contemporaneamente. Una novità che aggiunge profondità e incentivo alla rigiocabilità.
Nel PvE, ogni classe ora può accedere a un numero maggiore di armi, ampliando le possibilità tattiche e rendendo ogni scontro più vario e personale. Tra le aggiunte spicca l’introduzione della Inferno Pistol, disponibile per Sniper, Heavy, Assault e Vanguard. Un’arma potente e versatile, destinata a diventare una delle preferite del roster.
Bilanciamento, ricompense aumentate e personalizzazione
Con la patch 7.0, Saber ha inoltre introdotto una lunga serie di ritocchi al bilanciamento generale, con XP aumentata del 10% per tutte le Operation PvE e ricompense potenziate del 50% nella modalità Eternal Ward. Anche le armi e le abilità sono state riviste, con l’obiettivo di migliorare l’equilibrio tra le classi e offrire un’esperienza di gioco più soddisfacente.
Per i fan della personalizzazione, arrivano nuovi contenuti estetici inclusi nel season pass, oltre a colorazioni standard inedite per le armature. Il tutto pensato per permettere ai giocatori di distinguersi visivamente, senza alterare gli equilibri competitivi.
Uno sguardo al futuro
Nonostante l’annuncio ufficiale di Warhammer 40.000: Space Marine 3, Saber Interactive dimostra di voler continuare a supportare attivamente il secondo capitolo, affinando e arricchendo costantemente l’esperienza.
La community può quindi aspettarsi ulteriori contenuti gratuiti, nuove armi, eventi stagionali e un miglioramento costante dell’infrastruttura online, anche grazie al feedback ricevuto finora. Per conoscere tutti i dettagli tecnici della patch, è possibile consultare il changelog completo disponibile sul sito ufficiale.
L’universo di Star Wars si prepara a espandersi in una direzione tutta nuova. Dopo anni in cui la galassia lontana lontana ha dominato la scena videoludica con action-adventure e sparatutto come Jedi Fallen Order e Battlefront, il franchise è pronto a cambiare rotta. Il nuovo progetto in arrivo si chiama Star Wars Zero Company, ed è uno strategico a turni in sviluppo presso Respawn Entertainment e Bit Reactor, due nomi di assoluto rilievo nel panorama dell’industria.
La presentazione ufficiale è fissata per sabato 19 aprile, in occasione della Star Wars Celebration 2025, dove verranno finalmente svelati i primi dettagli concreti di quello che promette di essere un ambizioso cambio di passo per il brand.
Un leak, tanta atteso
Sebbene l’annuncio fosse previsto da tempo, il nome Star Wars Zero Company è emerso prima del previsto a causa di un leak che ha scatenato la curiosità della community. L’indiscrezione ha tolto il velo sul titolo e su alcune sue caratteristiche, generando subito un forte interesse tra i fan.
Respawn, già autrice dell’acclamato Star Wars Jedi: Survivor, e Bit Reactor, composta da veterani del genere tattico, sembrano voler unire le loro competenze per creare un prodotto che non solo rispetti l’universo narrativo di Lucas, ma che possa offrire una profonda esperienza strategica, pensata per il giocatore singolo e con una forte componente narrativa.
Una nuova via per Star Wars nel mondo videoludico
L’aspetto più interessante di Star Wars Zero Company è proprio il suo approccio inedito: uno strategico tattico a turni, un genere poco esplorato nella saga, che potrebbe rivelarsi terreno fertile per raccontare nuove storie e introdurre nuovi protagonisti, pur mantenendo intatta l’epicità tipica della serie.
Electronic Arts e i team coinvolti hanno tenuto tutto sotto stretto riserbo fino ad ora, ma la presentazione del 19 aprile rappresenta un punto di svolta. Sarà l’occasione per capire quale visione gli sviluppatori hanno deciso di adottare e come intendono portare nel contesto della strategia i temi, le ambientazioni e le emozioni che hanno reso immortale Star Wars.
Verso la Star Wars Celebration 2025
Il countdown è ufficialmente iniziato. Il 19 aprile, Star Wars Zero Company verrà svelato durante lo show e per molti fan sarà anche l’occasione per intravedere il futuro della saga nel mondo videoludico.
Sarà interessante capire se il gioco si posizionerà come una produzione più intima e riflessiva oppure come un blockbuster strategico ricco di spettacolarità. In ogni caso, si tratta già di uno dei titoli più attesi dell’anno per gli appassionati della saga stellare.
Dopo aver recensito la sedia da gaming Subsonic Pro griffata “Il Signore degli Anelli”, l’azienda francese ci ha dato l’opportunità di testare il DPZ Racing Cockpit. Si tratta di un abitacolo completo – composto da sedile e da un robusto telaio in metallo – che va a supportare il volante e i pedali. Ideale per gli appassionati di corse che cercano un prodotto al giusto prezzo (279.99 €), è compatibile con tutte le principali piattaforme: PS5, Xbox Series X/S, PS4, Xbox One e PC e con una pletora di volanti e pedaliere di marchi noti come Superdrive con il GS850-X, SV750, nonché Thrustmaster T248, T300 RS, TX Racing Wheel, T1500RS, T3PA e Logitech G29, G920, G27 (volante non incluso). Questo cockpit è stato progettato per offrire una posizione di guida comoda e stabile, migliorando notevolmente le performance e la sensazione di immersione durante le sessioni di gioco.
Caratteristiche principali:
• Sedile da corsa in pelle sintetica e finitura ricamata • Telaio in metallo • Supporto per leva del cambio, posizionabile a destra/sinistra • Supporto del volante con altezza e profondità regolabili • Compatibile con i principali volanti e pedaliere presenti sul mercato
Manuale di installazione e montaggio incluso (scaricabile anche dal sito del produttore)
Il prodotto arriva ben imballato e protetto nella scatola. Tutti i componenti sono avvolti davvero bene, fra cartone, buste di plastica e pluriball.
Assemblaggio
Per il montaggio del prodotto – considerato che la struttura in metallo non è propriamente leggerissima – è consigliabile farsi aiutare da un’altra persona. Nello specifico bisogna procedere all’assemblaggio di tre distinte porzioni; è necessario procedere dapprima all’assemblaggio della struttura principale – composta dal supporto in metallo per il volante e dalla base, dove rispettivamente andranno ancorate le relative piastre su cui andranno volante e pedaliera. Il montaggio in sé non è particolarmente complesso. La base su cui vanno alloggiati i pedali presenta un tubo che va inserito direttamente nel supporto volante. Delle comode levette in plastica, permettono di tenere salda la struttura nonché di regolare il relativo posizionamento (in termini di altezza dell’utente) fra seduta, volante e pedali. Si procede poi con il montaggio del sedile che presenta la sua struttura (sempre in metallo) sulla quale va poi inserito quanto precedentemente assemblato. Si tratta dell’unico elemento che richiede un po’ più di tempo in quanto composto da diverse parti che vanno avvitate fra loro (all’interno della confezione troviamo anche le relative chiavi a brugola).
In termini puramente di tempo, ci abbiamo impiegato circa un’ora. Un tempo tutto sommato giusto che poteva decisamente essere inferiore. Il motivo? La piastra in metallo dei pedali presentava un disallineamento dei fori di aggancio, un qualcosa che purtroppo può capitare in sede di saldatura. Le abbiamo provate tutte per inserirla nei relativi supporti ma senza successo. La risoluzione alla problematica è arrivata con un po’ di “forza bruta” … a suon di martellate che ci hanno permesso (finalmente) di finalizzare il montaggio. Senza la piastra in questione – infatti – non sarebbe stato possibile utilizzare i pedali. Fortunatamente tutto è bene quel che finisce bene (cit.). In definitiva, il prodotto si presenta tutto sommato facile da assemblare e anche piuttosto robusto e – seppur non piegabile – non complicatissimo da trasportare o comunque riporre senza occupare inutilmente la stanza. Infatti, sganciando le tre porzioni, separando pertanto sedile, supporto volante, supporto pedali, è possibile riporre il volante (anche se sarebbe meglio lasciarlo in uno spazio dedicato). Certo, comprendiamo che non sia la soluzione più comoda e che un sistema di piegamento sarebbe stato l’optimum, ma almeno, il disassemblaggio delle tre porzioni è fattibile.
Design e Comfort
Il DPZ Racing Cockpit presenta un design robusto e funzionale, costruito in metallo di alta qualità, che garantisce una struttura solida e resistente nel tempo. La base è abbastanza larga da supportare anche i volanti e i pedali più pesanti, mantenendo una stabilità eccellente durante l’uso. Il cockpit è regolabile in diverse posizioni, per adattarsi a una vasta gamma di utenti e per consentire una postura ottimale per le lunghe sessioni di guida. Un aspetto che abbiamo particolarmente apprezzato è la possibilità di regolare facilmente sia l’inclinazione del sedile che la posizione del volante e dei pedali, rendendo questo cockpit adatto sia agli utenti più alti che a quelli più bassi. Il sedile a guscio, rifinito in similpelle e tessuto (con inserti in rosso e la scritta Superdrive sui laterali), presenta la seduta ergonomica e ci è parso davvero comodo anche durante le sedute di gioco prolungate (anche se meno rispetto a cockpit di fascia più elevata). I piedini antiscivolo proteggono il pavimento e garantiscono una buona (anche se lievemente migliorabile) stabilità.
Esperienza
L’esperienza di guida offerta dal Subsonic DPZ Racing Cockpit è eccellente. La rigidità della struttura impedisce qualsiasi vibrazione o movimento indesiderato durante le corse, consentendo una risposta precisa e un controllo migliore. Inoltre, l’altezza e l’angolazione del volante possono essere regolate per una guida più intuitiva e naturale. Questo si traduce in un aumento del livello di immersione, con una sensazione di realismo che è fondamentale per chi desidera simulare un’esperienza di guida il più vicino possibile alla realtà. Abbiamo testato il cockpit di Subsonic con il volante entry-level PXN V9 Gen 2. Il volante può essere agganciato sulla piastra sia a mezzo dei relativi morsetti e sia a mezzo ventose. Abbiamo optato per la prima soluzione pur riscontrando – come approfondito nella recensione del volante stesso, una certa difficoltà – in termini di intralcio – con il ginocchio sinistro. Problematica parzialmente mitigata, giochicchiando con il posizionamento della piastra di supporto pedali e con l’altezza del supporto volante del cockpit. Pur assumendo una posizione delle braccia più in alto rispetto al consueto, almeno abbiamo trovato giovamento per il nostro ginocchio sinistro. La pedaliera – invece – viene appoggiata sulla piastra e ci è sembrata piuttosto stabile in termini di tenuta, supportando agevolmente sia le pedaliere a due pedali e sia a tre pedali. Se proprio dovessimo trovare un difetto, lo spazio per il cambio manuale è un pochino risicato. Avremmo gradito qualche centimetro in più.
Commento finale
Il Subsonic DPZ Racing Cockpit è una scelta consigliabile per chi vuole migliorare la propria esperienza di sim racing senza spendere cifre esorbitanti. È un prodotto robusto, versatile e perfetto per chi cerca un cockpit stabile e facilmente regolabile. Sebbene non abbia tutte le caratteristiche premium dei modelli di fascia alta, offre comunque una qualità notevole per il prezzo. Se siete un appassionato di corse virtuali e desiderate un cockpit affidabile e performante, il DPZ è una soluzione che vale sicuramente la pena di prendere in considerazione.
Gli Aurvana Ace Mimi di Creative sono i nuovi auricolari true wireless progettati per offrire un’esperienza audio premium in un formato compatto. Con un design elegante, funzionalità avanzate e una qualità sonora elevata (che supporta i codec LDAC, LC3, AAC, SBC e personalizzazione del suono Mimi e Bluetooth LE Audio), questi auricolari cercano di rispondere alle esigenze di chi cerca prestazioni audio di alto livello per l’ascolto quotidiano ma ad un prezzo ragionevole (129,99€) e adattando la qualità del suono alle proprie specifiche preferenze uditive.
Confezione di vendita
1 x Creative Aurvana Ace Mimi
1 x custodia di ricarica USB-C
1 x cavo di ricarica USB-C
1 x paio di gommini in silicone (XS),(S), (M) (L) e (XL)
1 x guida rapida
1 x sacchetto per il trasporto
Con gli Aurvana Ace Mimi riceverete un sacchetto per il trasporto, un cavo di ricarica USB-C-USB-A e cinque paia di gommini in silicone.
Design e Comfort
Gli Aurvana Ace Mimi presentano un design raffinato e moderno. I piccoli auricolari a stelo, disponibili in un elegante color Midnight Blue, sono progettati per essere leggeri e comodi (il peso per ciascun auricolare è di 4.7g), adattandosi perfettamente alla maggior parte delle orecchie. Grazie alla presenza di diverse misure di gommini (ben cinque), l’utente può trovare quella che meglio si adatta, garantendo un buon isolamento acustico e comfort anche durante lunghe sessioni d’ascolto. La custodia di ricarica (che supporta anche la ricarica wireless) è compatta e resistente, realizzata in plastica di alta qualità e dalle linee arrotondate, pesa soltanto 37.2g. Aprendola, si viene accolti da un interno cromato riflettente che non passerà assolutamente inosservato. È abbastanza piccola da poter essere facilmente trasportata nella tasca di una giacca o di un pantalone. L’indicatore LED – invece – è posizionato al di sotto della custodia e segnala lo stato di carica, una funzione utile per tenere sotto controllo la batteria residua.
Qualità Audio
La qualità audio è uno degli aspetti chiave degli Aurvana Ace Mimi. Questi auricolari sono di doppio driver, che abbina il driver xMEMS a un driver dinamico tradizionale da 10 mm, che offrono un’ottima resa sonora. Abbiamo testato questi auricolari con la personalizzazione del suono attivata, poiché è la caratteristica principale di questo prodotto e la maggior parte delle persone che acquistano questi auricolari probabilmente eseguirà il test dell’udito e personalizzerà la firma sonora. La qualità del suono è generalmente equilibrata, con una buona separazione dei toni bassi, medi e acuti. I bassi sono abbastanza profondi (anche se meno di quanto ci saremmo aspettati) senza essere troppo invadenti, e le voci sono chiare e definite. Gli alti risultano nitidi senza risultare troppo aggressivi, il che li rende adatti a una vasta gamma di generi musicali, dal pop alla musica classica, passando per quella rock e elettronica (il sistema a doppio driver xMEMS offre una chiarezza e un dettaglio eccezionali soprattutto su medi – con le note di chitarra ben distinte – e alti soprattutto quando sono presenti piatti e strumenti a fiato – e si nota subito che la separazione destra-sinistra è molto buona, con un isolamento strumentale e un imaging accurati). Da segnalare che attivando l’ANC, gli auricolari cambiano letteralmente pelle (e non in meglio). I bassi sono risultati significativamente aumentati e impasticciati tanto da rendere il suono un groviglio indistinto e confuso.
La tecnologia Mimi Sound Personalization è invece il vero punto di forza di questi auricolari. Grazie a un’app dedicata*, è possibile personalizzare la risposta in frequenza in base alle proprie preferenze e anche alle caratteristiche del proprio udito. Questa funzione permette un’ottimizzazione dell’audio per ogni tipo di ascoltatore, migliorando ulteriormente l’esperienza sonora e ottenendo una rappresentazione grafica (dopo un rapido test dell’udito) della propria acuità uditiva per ciascun orecchio, oltre alla possibilità di sentire il suono dell’equalizzatore personalizzato (e indicando quali frequenze richiedono un leggero aumento e di quanto). Mentre la tecnologia Bluetooth LE Audio, permette di avere un ritardo video e audio ridotto con la modalità a bassa latenza e di connettersi a un numero illimitato di flussi audio pubblici utilizzando Auracast. Anche se le probabilità di imbattersi in una trasmissione Auracast oggi potrebbero essere piuttosto scarse, è bello sapere che questi auricolari sono a prova di futuro. Da segnalare anche il supporto alla modalità ambiente.
*L’app Creative sblocca le funzionalità principali delle Aurvana Ace Mimi. Principalmente, l’app serve a personalizzare l’audio degli auricolari. L’ascoltatore può scegliere tra oltre 40 preset di equalizzazione diversi, inclusi alcuni progettati per giochi specifici come Fortnite e Call of Duty o di modificare 10 bande da 31 Hz a 16 kHz. Per abbinare questi preset di gioco, potete abilitare la modalità Bluetooth a bassa latenza nelle impostazioni dell’app.
Funzionalità e Controlli
Gli Aurvana Ace Mimi sono dotati di controlli touch sensibili, che permettono di gestire facilmente la riproduzione musicale, rispondere alle chiamate e regolare il volume. I controlli sono reattivi e facili da usare, ma richiedono un po’ di pratica iniziale per abituarsi ai vari comandi.
Sono inoltre compatibili con assistenti vocali come Siri e Google Assistant, il che aggiunge un ulteriore livello di praticità durante l’uso quotidiano. La connessione Bluetooth 5.3 garantisce una trasmissione stabile e a bassa latenza, permettendo una riproduzione audio fluida sia durante l’ascolto di musica che durante le chiamate.
Qualità del Microfono
Gli Aurvana Ace Mimi sono dotati di microfono integrato di tipo MEMS omnidirezionale x 3 (per auricolare) per le chiamate, che offre una qualità della voce buona, ma non eccelsa. In ambienti relativamente tranquilli, la voce risulta chiara e comprensibile, mentre in ambienti rumorosi la qualità potrebbe risentirne. Tuttavia, la tecnologia di cancellazione attiva del rumore contribuisce a ridurre i suoni ambientali, migliorando (seppur di poco) l’esperienza durante le conversazioni.
Durata della Batteria
La durata della batteria degli Aurvana Ace Mimi è un altro punto forte. Gli auricolari offrono fino a 7 ore di riproduzione continua con una singola carica, mentre la custodia di ricarica permette di estendere il tempo di utilizzo fino a circa 28 ore. Questa autonomia è superiore alla media per gli auricolari true wireless nella stessa fascia di prezzo. La ricarica, può avvenire tramite cavo o wireless. Creative consiglia un pad di ricarica wireless compatibile con Qi da almeno 5W per una velocità di ricarica ottimale.
Resistenza e Impermeabilità
Gli Aurvana Ace Mimi sono certificati con IPX5, il che significa che sono resistenti agli schizzi d’acqua, ideali per l’uso durante l’esercizio fisico o in caso di pioggia leggera.
Connettività e Compatibilità
Grazie alla compatibilità con Bluetooth 5.3, gli Aurvana Ace Mimi sono facilmente connettibili a una vasta gamma di dispositivi, tra cui smartphone, tablet, laptop e altri dispositivi Bluetooth. La connessione è stabile e non si riscontrano particolari problemi di latenza, che li rende ideali anche per guardare film o giocare a videogiochi.
Commento finale
Gli Aurvana Ace Mimi di Creative sono un’ottima scelta per chi cerca auricolari true wireless con un suono bilanciato e personalizzabile, un design elegante e un buon comfort. Con una durata della batteria soddisfacente, una buona qualità audio e funzionalità pratiche come i controlli touch e la compatibilità con gli assistenti vocali, si posizionano come una scelta solida nella fascia media degli auricolari wireless. Sebbene ci siano alcune limitazioni, come la qualità del microfono in ambienti rumorosi, il rapporto qualità-prezzo è sicuramente positivo, soprattutto se si è alla ricerca di un’esperienza audio personalizzabile che supporta tutte le ultime tecnologie.
Dopo un’esclusiva temporale su Xbox, Indiana Jones e l’Antico Cerchio approda finalmente su PS5, pronto a conquistare anche i giocatori della console Sony. MachineGames si scrolla definitivamente di dosso l’etichetta di sviluppatore esclusivamente legato alla serie Wolfenstein, dimostrando con forza la sua capacità di interpretare magistralmente anche un personaggio iconico come Indiana Jones. La versione PS5 mantiene inalterata la qualità dell’esperienza originale e introduce miglioramenti tecnici specifici per la console di casa Sony, rendendo questo titolo un’esperienza ancora più coinvolgente e immersiva.
Versione Testata : Playstation 5
Una narrazione degna di Spielberg
La trama di Indiana Jones e l’Antico Cerchio è ambientata nel 1937, inserendosi cronologicamente tra due capolavori cinematografici: I predatori dell’Arca Perduta e Indiana Jones e l’ultima crociata. Il gioco riesce magistralmente a replicare lo spirito avventuroso e misterioso dei film originali, proponendo una storia intrigante basata sulla ricerca del leggendario Cerchio Antico, artefatto carico di poteri occulti che mette Indy in conflitto con la minaccia nazista.
Un elemento narrativo particolarmente riuscito è la presenza di personaggi secondari memorabili. Gina, interpretata virtualmente dall’attrice Alessandra Mastronardi, aggiunge humor e profondità, mentre il villain principale, Emmerich Voss, emerge come un cattivo perfetto: carismatico, inquietante e profondamente coinvolgente.
Questi personaggi aiutano a mantenere sempre alta l’attenzione del giocatore, e la narrazione riesce costantemente ad alternare suspense, momenti comici e drammaticità, mantenendo un ritmo incalzante che non lascia mai spazio alla noia.
Enigmi, esplorazione e avventura: un connubio perfetto
Il gameplay di Indiana Jones e l’Antico Cerchio è un riuscito ibrido tra esplorazione, enigmi ambientali e sequenze action adrenaliniche, con prevalenza di una visuale in prima persona che diventa terza in alcuni momenti cinematici e nelle fasi più acrobatiche.
Gli enigmi ambientali rappresentano il cuore pulsante del gioco e sono ben integrati nella progressione della trama. Alcuni vi faranno sentire sentire davvero come se steste decifrando antichi codici perduti. MachineGames ha dimostrato una grande abilità nel creare enigmi che mettono alla prova sia l’ingegno che l’attenzione ai dettagli con grande maestria.
Gli enigmi principali sono inseriti nel flusso narrativo in modo intelligente e cinematografico: si risolvo mentre il mondo si apre davanti a voi. Quando una parete si sposterà lentamente rivelando un passaggio che non avevate mai notato, avrete dei brividi. È un gioco che non vi tiene per mano, ma vi guida con logica e coerenza, se sarete disposti a osservare e ragionare.
Alcuni puzzle secondari e opzionali richiedono un maggiore impegno mentale, spingendovi a sfruttare ogni informazione raccolta nel diario di Indy.
Un gameplay ricco, vario e ben strutturato
Il gioco si articola principalmente attraverso tre vastissimi scenari esplorabili liberamente: Roma, l’Egitto e la Thailandia. Ciascuno di questi luoghi non è soltanto un cambio di ambientazione, ma un vero e proprio microcosmo con regole, ritmi e identità visive proprie. Roma, ad esempio, ci accoglie con il suo fascino archeologico e i vicoli brulicanti di dettagli, mentre le rovine egiziane offrono uno scenario più aperto e monumentale, fatto di sabbia, geroglifici e caverne in cui perdersi. La Thailandia, invece, è probabilmente la più suggestiva: una giungla lussureggiante, piena di insidie e strutture misteriose immerse nella vegetazione, che offre alcune delle sezioni più dinamiche e visivamente spettacolari dell’intero gioco.
Ognuna di queste macro-aree è piena di missioni secondarie, attività facoltative, collezionabili nascosti in punti inaspettati e piccoli enigmi che sbloccano zone aggiuntive. La struttura open-map non è mai dispersiva: ogni elemento spinge il giocatore ad esplorare con attenzione, premiando la curiosità con momenti narrativi extra, miglioramenti per le abilità di Indy o semplicemente ambientazioni che vale la pena ammirare.
È capitato più volte di deviare dal percorso principale solo per inseguire un indizio o risolvere un enigma secondario… e ritrovarsi, venti minuti dopo, a domandarsi dove fosse finita la missione iniziale. Ma è proprio questo a rendere l’esperienza tanto coinvolgente.
Combattimenti divertenti e approccio stealth
La lotta è parte integrante dell’avventura ma non è la priorità rispetto all’esplorazione e alla risoluzione degli enigmi nell’esperienza di gioco proposta da MachineGames.. L’azienda famosa per i suoi sparatutto frenetici ha modificato il proprio approccio per creare un sistema di combattimento corpo-a-corpo coinvolgente ed efficace che coinvolge pugni ben coordinati e oggetti improvvisati usati come armamentario alternativo.. L’utilizzo delle armature da fuoco è stato ridotto deliberatamente per incentivare strategie stealth più soddisfacentii e tattiche..
La componente stealth è ben riuscita ma soffre di alcuni limiti legati a un’intelligenza artificiale non sempre reattiva. Questo problema non intacca troppo l’esperienza, ma potrebbe risultare frustrante nelle difficoltà più alte, dove gli errori si pagano più cari. La presenza di travestimenti opzionali per aggirare i nemici aggiunge ulteriore varietà strategica, incentivando approcci sempre diversi.
Progressione, longevità e contenuti secondari
La longevità complessiva del gioco è estremamente soddisfacente. Per completare la sola storia principale serviranno circa 30 ore, ma esplorare tutto quello che il gioco offre può portare facilmente oltre le 40 ore. Questo grazie a missioni secondarie ben strutturate, collezionabili stimolanti e puzzle secondari intriganti.
Un semplice sistema di crescita tramite libri e abilità passive arricchisce ulteriormente l’esperienza, invogliando a completare missioni opzionali per migliorare le capacità di Indiana Jones.
Una veste tecnica solida con qualche difetto
Dal punto di vista tecnico, la versione PS5 offre miglioramenti rispetto a quella Xbox, sfruttando la velocità dell’SSD per tempi di caricamento quasi istantanei e offrendo una stabilità generale eccellente.
Tuttavia, rimangono alcune imperfezioni grafiche come il pop-in delle texture, specialmente nella sezione thailandese, e alcune animazioni meno convincenti. Il passaggio tra visuale in prima e terza persona mette in evidenza queste lacune tecniche, che fortunatamente non rovinano l’esperienza complessiva, grazie a scenari dettagliati e ben realizzati.
Il comparto sonoro è invece semplicemente eccellente: la colonna sonora di Gordy Haab, ispirata alle musiche originali di John Williams, è memorabile e riesce a valorizzare ogni momento del gioco. Ottimo anche il doppiaggio in italiano, che permette di godersi appieno la narrazione.
Confronto con la versione Xbox: cosa cambia su PlayStation 5?
La versione PlayStation 5 di Indiana Jones e l’Antico Cerchio arriva a diversi mesi di distanza rispetto al debutto iniziale su Xbox Series X|S, avvenuto lo scorso dicembre, e porta con sé alcuni miglioramenti tecnici degni di nota. Sulla console Sony, il gioco beneficia infatti di tempi di caricamento ulteriormente ottimizzati grazie al velocissimo SSD, con transizioni quasi istantanee tra le varie sezioni di gioco. Inoltre, pur mantenendo le stesse impostazioni grafiche viste sulla controparte Xbox, su PS5 abbiamo notato un frame rate leggermente più stabile, in particolare durante le sequenze più concitate e ricche di elementi a schermo.
Dal punto di vista grafico, invece, le differenze sono minime: entrambe le versioni sfruttano molto bene l’hardware di nuova generazione, ma su PlayStation 5 sembra esserci una gestione leggermente migliore del pop-in e degli effetti di illuminazione, in particolare con il ray tracing attivo. Anche il feedback aptico del controller DualSense è stato sfruttato in modo efficace, rendendo ancora più immersiva l’esperienza di gioco, specialmente durante l’uso della frusta o negli scontri corpo a corpo.
In termini di contenuti, invece, non ci sono differenze sostanziali tra le due piattaforme: entrambe offrono l’avventura completa senza contenuti aggiuntivi esclusivi. Pertanto, chiunque abbia già avuto modo di apprezzare la versione Xbox non troverà nuove motivazioni in termini di contenuti per riacquistare il gioco su PS5. Tuttavia, chi dovesse ancora avvicinarsi all’avventura dell’archeologo più famoso del mondo, su PlayStation troverà forse una versione leggermente più rifinita e ulteriormente ottimizzata rispetto a quella già eccellente disponibile su Xbox.
Tutti gli enigmi risolti: le guide per completare l’avventura
Se state esplorando ogni angolo di Indiana Jones e l’Antico Cerchio e vuoi completare al 100% la tua avventura, le nostre guide fanno al caso tuo. Dalle casseforti del Vaticano alle combinazioni nascoste nelle tombe di Giza, passando per le reliquie celate tra le rovine di Sukhothai, abbiamo raccolto tutto il necessario per aiutarti a non lasciare nulla indietro. Scoprite anche come sbloccare il finale segreto e come risolvere l’enigma dello scheletro di fuoco, due dei momenti più misteriosi e affascinanti dell’intero gioco.
Indiana Jones e l’Antico Cerchio è uno dei titoli più interessanti e completi dell’anno, riuscendo a catturare con grande efficacia l’essenza del personaggio e il fascino delle sue avventure. Nonostante qualche imperfezione tecnica e un leggero calo nel ritmo nella parte finale del gioco, MachineGames ha confezionato un’esperienza che difficilmente gli appassionati del genere dimenticheranno.
A sorpresa (ma non troppo), Sony ha annunciato un nuovo aumento di prezzo per PlayStation 5 Digital Edition, che da oggi 14 aprile 2025 sale a 499,99€ in Europa, Italia compresa. Si tratta di un rincaro di 50 euro rispetto al precedente prezzo consigliato, che arriva a pareggiare il listino del modello Standard al lancio.
Questa nuova modifica riguarda solo il modello Digital Edition: la PS5 con lettore ottico non subirà variazioni e resta stabile, così come PS5 Pro, che mantiene il suo prezzo consigliato di 799,99€.
Riduzione per il lettore disco: ora costa meno
C’è però anche una buona notizia: il lettore ottico esterno compatibile con PS5 Slim e PS5 Pro vede una riduzione significativa di prezzo. In Europa passa da 119,99€ a 79,99€, una differenza che potrebbe rendere l’acquisto della Digital Edition più appetibile per chi intende espandere la console in un secondo momento.
Il nuovo prezzo è già attivo anche nel Regno Unito (£69.99), in Australia (AUD $124.95) e Nuova Zelanda (NZD $139.95), e dovrebbe diventare più facilmente reperibile sul mercato, dopo mesi in cui è risultato difficile da trovare.
La situazione nei diversi mercati
La riorganizzazione dei prezzi coinvolge più aree geografiche e non si applica in modo uniforme. Ecco cosa cambia a partire da oggi:
Europa: PS5 Digital sale a €499,99
Regno Unito: PS5 Digital a £429.99
Australia: PS5 Standard a AUD $829.95, PS5 Digital a AUD $749.95
Nuova Zelanda: PS5 Standard a NZD $949.95, PS5 Digital a NZD $859.95
Nei mercati del Medio Oriente si segnalano potenziali rincari, ma al momento non ci sono conferme ufficiali da parte di Sony.
Le motivazioni dietro l’aumento
Sony ha giustificato questo aumento con un comunicato che parla di un “difficile ambiente economico”, facendo riferimento in particolare all’alta inflazione e alle fluttuazioni dei tassi di cambio. Si tratta, di fatto, del secondo rincaro ufficiale per PS5 in questa generazione: il primo era avvenuto nell’agosto 2022, sempre con un aumento di 50 euro per i mercati europei.
La decisione non arriva nel vuoto: nelle ultime settimane, Sony ha anche annunciato un aumento del prezzo di PlayStation Plus in 15 paesi dell’America Latina, segno di una revisione più ampia dell’intero ecosistema PlayStation.
Un listino sempre più dinamico
Con questa mossa, PS5 Digital e PS5 Standard finiscono per avere lo stesso prezzo consigliato in Europa, almeno fino a eventuali promozioni future o nuovi bundle. Di conseguenza, la scelta tra le due versioni sarà sempre meno una questione di prezzo e sempre più una preferenza tra supporto fisico e ecosistema digitale.
Chi sperava in un ribasso di prezzo per il modello base dovrà quindi aspettare ancora, anche se la riduzione del costo del lettore ottico potrebbe rappresentare un primo segnale di maggiore flessibilità commerciale da parte di Sony.
Una strategia rischiosa per Sony
Il 2025 si conferma un anno di movimenti strategici per Sony: tra il lancio (ormai vicino) di PS5 Pro, le modifiche a PlayStation Plus e questi ritocchi di listino, è evidente la volontà di ricalibrare l’offerta per adattarsi alle nuove dinamiche economiche globali.
Resta da vedere come reagiranno gli utenti europei a questo nuovo aumento. Di certo, il dibattito tra fisico e digitale non è mai stato così acceso.
Rusty Rabbit rappresenta un esperimento interessante per Nitroplus. Un nome probabilmente sconosciuto alla maggioranza del pubblico occidentale, ma piuttosto famoso tra i fan delle visual novel. Saya no Uta, Full Metal Daemon: Muramasa, Psycho-Pass: Mandatory Happiness, Madoka Magica e Fate/Zero sono alcune delle più importanti produzioni firmate dal team di sviluppo, nonché dal noto sceneggiatore giapponese Gen Urobuchi (famoso anche per la trilogia animata del Godzilla di Netflix).
Lontani dalla comfort zone delle avventure romanzate, l’azzardo prende le forme di un metroidvania di stampo piuttosto classico ambientato durante una nuova era glaciale. Un futuro distopico in cui tuttavia la Terra è stata ereditata dai conigli, la nuova specie dominante del pianeta. Suona intrigante? Si, ma con qualche riserva.
Rusty Rabbit sarà disponibile dal 17 Aprile per PC (via Steam), Nintendo Switch e PlayStation 5.
Versione testata: PlayStation 5
Il coniglio di Dojima?
Come anticipato, il presupposto narrativo alla base di Rusty Rabbit mescola distopia e sci-fi. In un futuro imprecisato in cui gli umani hanno abbandonato misteriosamente una Terra precipitata in una nuova era glaciale, i conigli hanno ereditato il ruolo di apice evolutivo del pianeta. Le condizioni di vita non sono tuttavia facili tra condizioni metereologiche rigide ed una natura avversa che rende tutto più complesso. Da imponenti rovine lasciate dagli umani ergono i cercatori di ruggine, conigli coraggiosi che si avventurano in luoghi ritenuti sacri che nascondono meraviglie perdute.
L’anziano Stamp è un burbero e disilluso cercatore di ruggine, che ogni giorno parte all’esplorazione della Montagna ciminiera. Un giorno, di ritorno dalla sua giornata di esplorazione, Stamp incontra una nuova squadra di cercatori di ruggine conosciuta col nome di “BB”: l’incontro fortuito porta il coniglio veterano nell’imbattersi in antichi dispositivi per l’archiviazione di informazioni, i D-TAM. Uno di questi dispositivi sembra appartenere a sua figlia perduta, rivelando verità nascoste sul mondo del passato. E se sua figlia fosse ancora viva, in pericolo da qualche parte?
Il mech Junkster è il fido alleato di Stamp.
Non troppo sorprendentemente visto il palmarès del team creativo, il focus sulla narrazione è uno degli aspetti più caratteristici di Rusty Rabbit. A partire dalla scelta del doppiatore giapponese del protagonista, quel Takaya Kuroda la cui voce ha reso immortale il Kazuma Kiryu della serie Like a Dragon (o Yakuza o Ryu ga Gotoku, fate voi). Stamp è un personaggio rude, segnato dalla vita, che tira avanti nonostante le avversità ed un passato doloroso. Si tratta di una evidente dissonanza con il character design artistico del titolo, che cela dietro deliziosi coniglietti tematiche adulte e chiavi di lettura impegnate. Un’attenzione, quella di Urobuchi & co., che passa attraverso il lascito dell’esperienza nelle visual novel con una grande mole di dialoghi, cutscene e componenti slice-of-life.
A livello tecnico, d’altro lato il titolo non si presenta in modo particolarmente omogeneo. Se i personaggi vantano un ottimo livello di dettaglio, lo stesso non si può dire delle ambientazioni. Spoglie e poco ispirate, palesano i limiti della produzione con paesaggi blandi ed un riciclo abbastanza pronunciato di asset e geometrie. Un peccato, perché il contrasto è piuttosto spiacevole da vedere. Fortunatamente, le prestazioni su PlayStation 5 sono in linea generale solide.
La lore di Rusty Rabbit viene raccontata attraverso l’interazione con specifici personaggi.
L’arte della trivella
Al di là della particolare attenzione alla sceneggiatura e soprattutto ai suoi protagonisti, Rusty Rabbit resta un metroidvania piuttosto scolastico ed al contempo solido.
Stamp dovrà affrontare, nel corso dell’avventura, diversi biomi della Montagna ciminiera sia per recuperare tesori perduti sia per far luce sul passato del mondo e sulla sorte di sua figlia. Suddiviso in macro livelli, Rusty Rabbit pone il protagonista ai comandi del suo fido Junkster, un mech multifunzione in grado di farsi largo tra i rottami. Il gameplay ruota tutto intorno all’esplorazione ed all’escavazione, per trovare nuove vie per addentrarsi sempre più in profondità alla ricerca della verità. Trivellare permette di accumulare punti esperienza per accrescere le abilità del Junkster, ma anche di recuperare materiali di potenziamento, chiavi ed oggetti legati a missioni primarie e secondarie. Un mix tra F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch e Steamworld Dig.
Scavare è un’attività piuttosto rilassante a lungo andare.
Se all’inizio tutto sembra piuttosto farraginoso e poco pratico, la sensazione tende a lasciare presto il posto ad un loop ludico che paradossalmente finisce con l’essere rilassante nella sua metodicità. Farsi largo attraverso le macerie soddisfa un innato prurito completista, che punta al ripulire le ambientazioni (in stile collect-a-thon) ma anche e soprattutto ad aprire le porte alla progressione costante del Junkster e delle missioni presenti.
Non c’è tuttavia solo esplorazione in Rusty Rabbit. Pericolosi robot infestano la Montagna ciminiera, costringendo Stamp a difendersi spesso e volentieri. In queste fasi, il sistema di combattimento immaginato da Nitroplus non è esente da qualche critica. La macchinosità nei controlli del Junkster, elemento probabilmente voluto dal team di sviluppo, entra in contrasto con la necessità di gestire gli scontri con gli avversari. Spesso questi ultimi sono molto più rapidi ed agili, costringendo il giocatore a manovre estremamente ardite che finiscono con l’arrecare più danni che benefici. Gli attacchi stessi del Junkster, ad esempio, portano il mech ad avvicinarsi gradualmente all’avversario. Peccato che ogni contatto con i nemici implica l’attribuzione di malus alla salute. I combattimenti diventano così una questione di posizionamento, in cui una scelta sbagliata (o più facilmente, una manovra errata) possono avere gravi conseguenze. Una punitività probabilmente troppo alta.
I combattimenti non si possono mai sottovalutare granché, anzi.
Scava oggi, scava domani
Nell’ottica complessiva, è un peccato che l’infrastruttura ludica generale presti il fianco a numerose sbavature.
A partire dal sistema di controllo, che replica la macchinosità del robot di Stamp con risultati tuttavia non proprio entusiasmanti nelle sezioni più movimentate. Citavamo le manovre evasive negli scontri con gli avversari, ma si tratta di problematiche che si trovano anche nella naturale navigazione attraverso i livelli. In questo senso, lo stesso level design appare fin troppo lineare e senza particolari sussulti. Un problema non da poco, in un panorama attuale colmo di alternative nel genere metroidvania che vantano autentici capolavori in termini di level design.
Le dotazioni giuste aiutano ad esplorare taluni segmenti dei livelli.
La latente ripetitività di Rusty Rabbit si manifesta anche nelle design delle missioni. Queste si presentano quasi esclusivamente come fetch quest o semplici obiettivi legati all’abbattimento di un numero determinato di nemici. Un peccato, visto che portano inevitabilmente al backtracking e non aiutano a risollevare le parti meno solide della produzione.
Anche il crafting è meno incisivo di quanto previsto. Sebbene l’atto in sé sia semplice, la raccolta dei materiali è resa complicata da una insospettabile mancanza di chiarezza. A partire da menù poco esplicativi, che celano opzioni fondamentali costringendo ad operazioni farraginose.
Molto più piacevole è invece l’aspetto slice-of-life della produzione. Attraverso il recupero di particolari oggetti, sarà possibile apprendere affascinanti approfondimenti di lore ma anche frequentare gli NPC con interessanti risvolti che danno ulteriore lustro alla sceneggiatura.
Condividere un pasto con un personaggio è una delle attività collaterali più interessanti.
Commento finale
Rusty Rabbit rappresenta un esperimento interessante, non tanto per le sue caratteristiche specifiche quanto per il background del proprio team creativo. Messe da parte le visual novel, Nitroplus e Gen Urobuchi danno vita ad un metroidvania di stampo classico con un intrigante piglio narrativo ed alcune interessanti idee di game design. L’esperienza complessiva si rivela piuttosto intrigante ed inaspettatamente rilassante, pur presentando diverse ingenuità che impediscono all’avventura del coniglio Stamp di essere davvero memorabile o quantomeno capace di sapersi distinguere tra la vasta e spietata concorrenza.
Il 28 marzo 2025, InZoi si è presentato al mondo con l’ambizione di essere l’alternativa moderna a The Sims. Un’esplosione di entusiasmo ha accompagnato il lancio: oltre un milione di copie vendute nella prima settimana e un picco di 87.000 giocatori contemporanei su Steam nel giorno d’esordio. Numeri che lasciavano immaginare un futuro brillante per questo nuovo life simulator targato Krafton.
Il crollo inatteso
Eppure, bastano appena due settimane per ribaltare tutto. I dati odierni parlano chiaro: il picco massimo di utenti è crollato a meno di 13.000 giocatori, e la media giornaliera è scesa da 63.000 a circa 10.700. In termini percentuali, parliamo di un -85% sul picco massimo e -83% sulla media: una caduta verticale che ha colto di sorpresa anche i più scettici.
Che i giochi vedano un calo fisiologico nei giorni successivi al lancio è noto, ma la velocità e l’intensità del declino di InZoi sono fuori scala. Per dare un termine di paragone, titoli come Marvel Rivals, rilasciato nello stesso periodo, hanno perso appena il 3% di utenti in sei settimane. Krafton, invece, si trova a fronteggiare uno degli esempi più lampanti di disaffezione post-hype.
Il paradosso The Sims
L’ironia? Proprio mentre InZoi tentava di oscurare il regno di The Sims 4, il titolo EA ha registrato un’impennata di giocatori su Steam, toccando il suo record storico di utenti attivi. Il lancio del concorrente, anziché minarne la popolarità, ha riacceso la fiamma dell’interesse per il capostipite del genere. Un effetto boomerang che dimostra quanto la concorrenza possa talvolta rafforzare l’originale.
Un problema di contenuti… e di bug
Se ci si chiede cos’abbia causato un crollo così repentino, la risposta probabilmente è: più fattori insieme. Da un lato, InZoi ha fatto il pieno di visibilità promettendo grandi libertà creative, grafica di alto livello e uno stile moderno. Ma una volta immersi nel gameplay, molti utenti hanno percepito una mancanza di profondità, contenuti e rifinitura.
In più, bug e scelte discutibili hanno aggravato la situazione: uno su tutti, la possibilità (non intenzionale) di investire i bambini con i veicoli, rapidamente rimossa ma già sufficiente a minare la fiducia della community. E se il primo impatto è negativo, riconquistare i giocatori diventa un’impresa.
Un confronto che fa riflettere
Nel frattempo, qualcuno sui social ha fatto notare un confronto curioso ma per nulla fuori luogo: InZoi ha registrato numeri di gran lunga superiori ad Assassin’s Creed Shadows, titolo ben più costoso, blasonato e appartenente a un franchise storico.
Un paragone che fa riflettere, soprattutto considerando la risonanza del titolo Ubisoft, di cui abbiamo parlato approfonditamente nella nostra recensione di Assassin’s Creed Shadows.
Insomma, oggi non basta più essere un AAA o quadrupla A per dominare le classifiche. Anche un gioco meno atteso, se lanciato con il giusto hype e con una proposta accattivante, può catturare l’attenzione del pubblico. Ma mantenere quella fiducia, come dimostra InZoi, è un’altra storia.
Quale futuro per InZoi?
Ora la palla è nel campo di Krafton. Gli sviluppatori dovranno dimostrare di ascoltare la community, sistemare bug, introdurre contenuti davvero coinvolgenti e riposizionare il gioco sul lungo periodo. Serve un lavoro di cesello, costanza e visione. Perché, al momento, la “nuova era dei simulatori di vita” è iniziata con il piede sbagliato.
KUNOS Simulazioni ha alzato il sipario su una serie di novità significative che plasmeranno il futuro di Assetto Corsa EVO nei prossimi mesi. Con un messaggio diretto alla community e un video ufficiale pubblicato dal co-fondatore Marco Massarutto, lo studio italiano ha delineato i prossimi aggiornamenti in arrivo, intervenendo direttamente su alcuni degli aspetti più richiesti dagli appassionati e ridefinendo, in parte, la roadmap dell’accesso anticipato.
A spiccare su tutto è la volontà di rendere l’esperienza di guida ancora più accessibile, flessibile e appagante, sia per i piloti solitari che per gli amanti della competizione online.
Open Mode: Assetto Corsa EVO anche offline
Una delle richieste più frequenti da parte dei giocatori diventa finalmente realtà. Con l’introduzione della nuova Open Mode, sarà possibile accedere a numerosi contenuti anche senza una connessione permanente a Internet. È un cambiamento importante nella filosofia del gioco, che finora aveva sempre fatto dell’infrastruttura online una parte centrale dell’esperienza.
La modalità offline includerà anche l’intera Campagna Carriera, strutturata con una vera e propria progressione, un sistema economico interno e l’aggiunta di una Driving Academy pensata per affinare le abilità al volante. Una modalità pensata non solo per intrattenere, ma per educare e far crescere il pilota, sia principiante che esperto.
Miglioramenti tecnici e IA sempre più raffinata
Oltre alle modalità, gli sviluppatori stanno intervenendo anche sotto il cofano. Le performance generali stanno ricevendo un trattamento prioritario, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo del gioco in realtà virtuale e su postazioni triple screen, due configurazioni sempre più diffuse tra gli appassionati di sim racing più esigenti.
Un’altra area che sta ricevendo grande attenzione è quella dell’intelligenza artificiale. Gli avversari virtuali non solo manterranno ora i propri nomi — aumentando il realismo — ma saranno anche in grado di esprimere comportamenti più credibili e coerenti, variando in base al livello di abilità selezionato. In pista, questo si traduce in duelli più autentici e dinamiche di gara meno prevedibili, con uno spettro di situazioni che premia il sangue freddo e la capacità di adattamento.
Il multiplayer arriverà in estate, completamente rinnovato
Sul fronte del multiplayer, KUNOS Simulazioni conferma che i lavori procedono a pieno ritmo. Attualmente in fase di test interno, il comparto online verrà introdotto con la terza versione dell’Accesso Anticipato, prevista per questa estate. Oltre a rappresentare un’espansione importante per la community, sarà accompagnato da un netcode completamente riprogettato, pensato per garantire partite più stabili, competitive e reattive.
L’obiettivo dichiarato è quello di costruire un ambiente online solido e capace di sostenere gare di alto livello, migliorando la qualità dell’esperienza tanto per i veterani quanto per chi si affaccia per la prima volta al mondo del sim racing online.
Vetture anticipate e modding prima del previsto
Un’altra decisione significativa riguarda i contenuti veicolari. Il team ha infatti deciso di anticipare il rilascio di numerose vetture richieste a gran voce dalla community, comprese quelle a ruote scoperte, da sempre tra le più amate dai sim driver per via della loro guida nervosa e reattiva.
Stesso discorso per gli strumenti dedicati al modding, inizialmente previsti per la versione 1.0 del gioco. KUNOS ha scelto di rendere disponibili questi strumenti già durante la fase di accesso anticipato, in modo da testarne le funzionalità in tempo reale e affinarli sulla base dei riscontri della community. Una mossa intelligente che conferma l’approccio aperto e collaborativo dello studio, pronto ad accogliere e valorizzare le creazioni degli utenti anche prima del lancio ufficiale della versione definitiva.
Una roadmap che evolve insieme alla community
Tutte le novità svelate in questi giorni mostrano con chiarezza la direzione intrapresa da KUNOS Simulazioni. Assetto Corsa EVO non è solo il naturale successore spirituale dell’originale Assetto Corsa, ma vuole diventare un punto di riferimento per l’intero genere, offrendo un’esperienza modellabile e costruita fianco a fianco con i giocatori.
L’introduzione della Open Mode, i miglioramenti all’IA, le ottimizzazioni tecniche e l’arrivo del multiplayer online rappresentano solo una parte del percorso, ma segnano già un salto in avanti importante nella visione del progetto. Assetto Corsa EVO promette di essere non solo un simulatore tecnico e realistico, ma anche un ecosistema capace di evolversi in tempo reale, fondato su feedback concreti e sull’ambizione di offrire la miglior esperienza possibile su strada — virtuale, certo, ma tremendamente credibile.
Bungie ha finalmente rivelato il gameplay di Marathon, il nuovo FPS multiplayer che esordirà il prossimo 23 Settembre per PlayStation 5, Xbox Series e PC.
Il titolo, che su PC sarà disponibile tramite Steam, supporterà le funzionalità di cross-play e cross-save e vedrà tra pochi giorni l’inizio della closed alpha. Per partecipare al playtest al via il prossimo 23 Aprile, è possibile manifestare il proprio interesse via Discord.
Dai creatori di Halo e Destiny Perlustra la colonia perduta di Tau Ceti IV nello sparatutto in prima persona a squadre con esfiltrazione di Bungie. Scegli un corridore e raduna una squadra di tre giocatori per affrontare le squadre avversarie e le forze di sicurezza ostili, aggiudicandoti armi e potenziamenti. Sopravvivi e tutto ciò che avrai recuperato sarà tuo per le prossime corse su Tau Ceti IV, oppure, se ne avrai il coraggio, per le avventure sulla nave di Marathon che sovrasta il territorio.
Come divenire corridori Scegli il tuo personaggio tra una serie di mercenari cibernetici con abilità uniche. Personalizza il tuo stile di gioco con impianti ed equipaggiamento recuperati nelle corse. Ogni partita è un’occasione per sperimentare strategie diverse, nuove configurazioni e diventare più forte.
Benvenuti su Tau Ceti IV Una colonia un tempo fiorente è divenuta il campo di battaglia di fazioni che si contendono potere e ricchezze arruolando dei corridori che recuperino armi, oggetti di valore e qualunque cosa dia loro un vantaggio.
Un gioco divertente e competitivo per tutti Bungie offre le migliori sparatorie in prima persona, che sapranno accontentare i giocatori di qualsiasi livello. Le mappe a disposizione consentiranno sia di perfezionare le proprie abilità, sia di passare alle sfide più rischiose ed eventualmente alla modalità classificata della prima stagione di contenuti.
Una questione di correttezza I giocatori scorretti non si fermano mai, ma nemmeno noi. Continueremo a investire in sistemi di supporto e anti-cheat solidi per i nostri server, assicurando una sana competizione tra giocatori nei nostri titoli.
Era il 26 Novembre 2004 quando Half-Life 2 fece la sua comparsa nel panorama videoludico, e per molti da quel giorno, giocare ai videogiochi non fu più la stessa cosa.
Pochi titoli possono essere definiti a pieno titolo come “rivoluzionari” e la seconda avventura del Dottor Freeman è tra questi pochi privilegiati. Valve riuscì a migliorare esponenzialmente l’illustre predecessore grazie ad un autentico trionfo di scrittura e game design, con una grafica avveniristica, una IA avversaria tenace ed una gestione della fisica mai così reale ed interattiva.
Oltre venti anni dopo, il capolavoro Valve torna ad essere protagonista sulla scena videoludica grazie ad Half-Life 2 RTX. Una nuova versione dell’avventura a City-17 e dintorni, di cui è attualmente disponibile una demo gratuita scaricabile direttamente da Steam. Ma di cosa si tratta esattamente e perché è un progetto così importante?
Parola d’ordine: RTX Remix
Sviluppato e pubblicato da Orbifold Studio, autori di Half-Life 2: VR, Half-Life 2: Remade Assets, Project 17 e Raising the Bar: Redux (su assenso di mamma Valve), il progetto Half-Life 2 RTX si basa sulle possibilità offerte dalla innovativa piattaforma di modding Nvidia RTX Remix.
In breve e citando direttamente il sito Nvidia, si tratta di “una piattaforma open source che consente a chi fa modding di acquisire facilmente le risorse di gioco, migliorare automaticamente i materiali grazie agli strumenti IA generativi e creare straordinari remasterizzazioni RTX con ray-tracing completo e tecnologie di rendering neurale, tra cui l’opzione DLSS 4 con generazione di frame multipli”.
In soldoni, si tratta di un tool che permette di facilitare le operazioni di modding, permettendo al contempo di attingere ad un numero consistente di migliorie tecnologiche grazie al supporto dell’IA. Tra le possibilità principali, c’è l’opportunità di implementare il path-tracing, texture ad altissima definizione (4K/8K) e persino un sistema di materiali PBR fisicamente accurato con supporto per la mappatura dell’occlusione della parallasse e la dispersione subsuperficie. L’IA si occupa altresì di analizzare autonomamente (a seconda del modello generativo selezionato dall’utente) le texture a bassa risoluzione prevenienti da giochi classici, generano materiali fisicamente accurati.
Una risorsa potenzialmente impattante per l’intera scena del modding, al punto che Nvidia stessa ha preso come esempio dimostrativo lo stesso Half-Life 2 RTX.
Half-Life 2 RTX, dal ray tracing al DLSS4
Per moltissimi appassionati del settore (noi compresi, ovviamente) l’uscita di Half-Life 2 ha cambiato il corso dell’evoluzione del mondo del gaming. Non solo per una componente grafica fuori dal comune, ma anche per una implementazione della fisica mai così interattiva e rilevante ai fini del gameplay (grazie all’alchimia tra Source Engine ed Havok). Era come se, improvvisamente, dal PC si fosse passati a giocare al casinò live dal vivo.
Oggi, quest’impatto non può essere pienamente compreso dal pubblico che non ha vissuto quel periodo storico. Anche in questa prospettiva può tuttavia essere significativa la release di Half-Life 2 RTX, che al contempo rispolvera un’opera che ha segnato un’era ed introduce molte innovazioni tecnologiche contemporanee.
Il ray-tracing completo trasforma Half-Life 2 con luci, ombre e riflessi realistici rendendolo ancora più coinvolgente con una profondità e un realismo senza pari. L’implementazione del path tracer più sofisticato di Nvidia include altresì la nuova Neural Radiance Cache basata su IA, per calcolare la luce indiretta con maggiore precisione e prestazioni ancora più elevate. Ma non finisce di certo qui.
L’ultima evoluzione della suite DLSS (DLSS 4) è infatti sfruttata per il rendering neurale IA al fine di aumentare gli FPS, ridurre la latenza e migliorare la qualità dell’immagine, introducendo altresì la nuova Generazione multi-frame e la Super Resolution migliorata con GPU GeForce RTX serie 50 e Tensor Core di quinta generazione. Half-Life 2 RTX include poi nuovi materiali a base fisica realizzati a mano, modelli migliorati con dettagli poligonali fino a 30 volte superiori e personaggi rimasterizzati con una delle prime implementazioni della dispersione sub-superficiale nei giochi con ray-tracing.
Insomma, una vera e propria ristrutturazione di un classico immortale, banco di prova delle tecnologie più moderne e delle possibilità offerte dalla implementazione IA. Il tutto completamente gratis, a patto di avere già l’originale Half-Life 2 nella libreria Steam.
Dottor Freeman, benvenuto nel 2025
Half Life 2 RTX è quindi una potenziale risposta alle richieste di un pubblico che desidera il rilascio di titoli che sappiano rispettare i canoni qualitativi dei tripla A anche dalle rimasterizzazioni o dalle mod.
Certo, gran parte del pubblico chiede a gran voce un nuovo capitolo della saga del dottor Freeman. I rumor sono da sempre molteplici tuttavia, al di là dello straordinario capitolo per VR Half-Life: Alyx, Valve finora non si è mai sbottonata ufficialmente.
Nel frattempo, la demo di Half-Life 2 RTX può far sognare il pubblico con un assetto grafico moderno con luci dinamiche, raytracing RTX con riflessi e giochi di luce ancora più spettacolari, texture e modelli rifatti da zero. Chissà che il successo di questo progetto possa convincere Valve a dare a tutti i fan del franchise un nuovo capitolo della serie. Noi ci speriamo sempre, e voi?
Anche nel 2025 torna l’appuntamento estivo con il Future Games Show, il format di GamesRadar+ che negli ultimi anni è riuscito a ritagliarsi un posto stabile nel panorama degli eventi digitali dedicati ai videogiochi. L’edizione Summer Showcase è ora ufficiale: si terrà sabato 7 giugno 2025 e promette di essere la più ricca e ambiziosa di sempre. A confermarlo è Dan Dawkins, content director dell’evento, che ha anticipato l’arrivo di una quantità notevole di contenuti inediti da parte di alcuni tra gli sviluppatori più creativi e interessanti del settore.
Anche questa volta, i riflettori saranno puntati in particolare sui giochi per PC, ma non mancheranno titoli in arrivo su console. Come da tradizione, ci saranno trailer esclusivi, world premiere, demo giocabili e nuove IP. Il ritmo serrato e la varietà delle produzioni mostrate hanno fatto del Future Games Show un punto di riferimento per chi cerca qualcosa di diverso rispetto ai grandi nomi delle major, e anche quest’anno le aspettative sono alte.
Un weekend carico di annunci
Il 7 giugno non sarà un giorno qualunque per gli appassionati. Il Future Games Show aprirà un weekend fitto di appuntamenti, perché già l’8 giugno sarà il momento dell’Xbox Games Showcase. Due eventi in due giorni, entrambi potenzialmente ricchi di annunci importanti, trailer attesi e nuove rivelazioni. Il mese di giugno, come da tradizione, si conferma il periodo più caldo dell’anno per l’industria videoludica.
Non è ancora chiaro quali giochi saranno protagonisti del Future Games Show Summer Showcase 2025, ma considerando il numero e il livello delle produzioni mostrate nell’edizione primaverile, c’è da aspettarsi grandi cose. A marzo avevamo visto titoli come Clair Obscur: Expedition 33 e FBC: Firebreak, e secondo gli organizzatori, anche questa volta non mancheranno produzioni capaci di sorprendere.
Ulteriori dettagli sul programma completo dell’evento verranno diffusi nelle prossime settimane. Per ora, possiamo solo segnarci la data sul calendario e prepararci a un fine settimana all’insegna dei videogiochi.
L’attesa è finita. Level-5 ha finalmente svelato la data di uscita ufficiale per Inazuma Eleven: Victory Road, il nuovo capitolo dell’amata serie calcistica in stile anime: il gioco sarà disponibile dal 21 agosto 2025 su PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch 2, PlayStation 4, Nintendo Switch (prima generazione) e PC via Steam.
Ma non è tutto: tra le novità più rilevanti spiccano proprio le versioni Xbox Series X|S e Nintendo Switch 2, finora mai annunciate ufficialmente, che si affiancano alle piattaforme già note. A sorpresa, invece, le versioni per dispositivi iOS e Android sembrano essere state rimosse dai piani.
Preordini, lingue supportate e bonus
I preordini digitali partono oggi per PS5, PS4, Xbox Series X|S e PC, con il gioco localizzato in ben nove lingue, tra cui anche l’italiano. Le due edizioni disponibili saranno:
Standard Edition a 69,99€
Deluxe Edition a 79,99€, che include:
Oggetti estetici esclusivi
Potenziamenti
Accesso anticipato di 3 giorni
Chi acquisterà il gioco su Nintendo Switch dovrà pagare un upgrade separato per ottenere la versione per Switch 2, mentre su PlayStation il dual entitlement sarà incluso: comprando su PS4, si riceverà anche la versione PS5.
Inoltre, chi prenoterà il gioco riceverà diversi bonus digitali, tra cui potenziamenti in-game e contenuti estetici. Ulteriori premi esclusivi sono previsti per chi ha partecipato alla beta, senza costi aggiuntivi.
Prime impressioni e aspettative
Le nuove informazioni diffuse da Level-5 hanno riacceso l’interesse intorno a Inazuma Eleven: Victory Road, un titolo che, tra continui rinvii e silenzi, sembrava essersi perso nel tempo. Il trailer più recente mostra un comparto tecnico rinnovato, un comparto artistico ancora ancorato allo stile anime della serie e una proposta ludica che sembra puntare a un equilibrio tra narrazione e competizione online. Sebbene non sia ancora stato possibile provarlo con mano, le premesse sembrano promettenti, soprattutto grazie all’introduzione del cross-play e del cross-save, che potrebbero ampliare significativamente la community di gioco.
Con una data di uscita fissata e un piano di aggiornamenti già delineato, Victory Road si prepara a riportare il calcio spettacolare e sopra le righe di Inazuma Eleven nelle mani dei fan di vecchia e nuova data.
Il team 11 bit studios ha annunciato che l’ambizioso survival sci-fi The Alters arriverà il prossimo 13 Giugno su PlayStation 5, Xbox Series e PC.
Il titolo sarà inoltre a disposizione degli abbonati ad Xbos Game Pass, nonché acquistabile per PC sulle piattaforme digitali Steam, Epic Games Store e GOG.
Le novità tuttavia non finiscono qui: Silver Lining Interactive ha unito le forze con 11 bit studios per realizzare l’edizione fisica sul territorio europeo forma fisica. Già il 13 Giugno, i giocatori di PC potranno acquistare le edizioni Standard e Signature, oltre al debutto digitale. Viceversa, i giocatori su PlayStation 5 e su Xbox Series X dovranno attendere il successivo 18 Luglio per le edizioni retail.
La Signature Edition prevede una una scatola da collezione sovradimensionata con un’opera d’arte esclusiva, nonché ricchi tesori selezionati a mano che riecheggiano la gravità emotiva e l’intrigo fantascientifico di The Alters. Troveremo un set di 4 spille, un foglio di adesivi sci-fi, il portachiavi Molly, uno stampo per ravioli (proprio così)ed un artwork lenticolare.
Nell’attesa di mettere le mani su questo titolo estremamente particolare, vi invitiamo a leggere il nostro reportage direttamente dall’evento Xbox EMEA Developer Session.
Il publisher Xbox Game Studios ed i team di sviluppo Forgotten Empires, Tantalus Media e Wicked Witch hanno annunciato che Age of Empires II: Definitive Edition arriverà su PlayStation 5 il prossimo 6 Maggio, assieme all’espansione “The Three Kingdoms”.
Lo strategico è uscito dapprima per PC via Steam e Microsoft Store il 14 Novembre 2019, seguito dai porting per Xbox Series ed Xbox One il 31 Gennaio 2023.
La versione PlayStation 5 è già disponibile per il pre-order in due differenti edizioni. La versione base includerà il gioco, il bonus preorder “The Mountain Royals” e 24 icone profilo animate. L’edizione premium includerà, oltre ai contenuti della versione base, anche cinque giorni di accesso anticipato, tutti i precedenti contenuti rilasciati ed il nuovo “The Three Kingdoms”.
Age of Empires II: Definitive Edition festeggia i 20 anni di uno dei giochi di strategia più famosi al mondo con una straordinaria grafica 4K Ultra HD e una colonna sonora completamente rimasterizzata. Age of Empires II: DE comprende “”The Last Khans”” con 3 nuove campagne e 4 nuove civiltà. I frequenti aggiornamenti includono eventi, contenuti aggiuntivi, nuove modalità di gioco e funzionalità avanzate, con la recente aggiunta della modalità co-op!
Esplora come mai prima d’ora tutte le campagne originali e le espansioni più famose. Con oltre 200 ore di gioco e 1000 anni di storia umana, ti aspetta un’esperienza migliorata. Vai online per sfidare altri giocatori mentre cerchi di dominare il mondo con 35 civiltà diverse. Puoi anche provare nuove civiltà e campagne con il DLC Lords of the West! Gli aggiornamenti recenti includono una modalità di gioco Battle royale, il supporto continuo per l’editor di scenari, la modalità Gioco rapido per partite social più semplici, miglioramenti all’interfaccia utente del gioco e altro ancora!
Scegli la tua strada verso la gloria con una rimasterizzazione accattivante e coinvolgente di uno dei giochi di strategia più amati di sempre.
Ancora un leak da parte di Steam, stavolta riguardante la data di uscita dell’atteso Mafia: Terra Madre che arriverà su PlayStation 5, Xbox Series e PC il prossimo 8 Agosto.
La notizia arriva tramite un post sul blog di Steam relativo all’imminente panel degli sviluppatori del PAX East 2025 dell’8 Maggio. Sebbene la versione inglese del post non contiene indicazioni specifiche, le altre versioni linguistiche del post contengono tutte la frase: “Mafia: Terra Madre sarà disponibile l’8 Agosto 2025. I preordini sono disponibili ora per PlayStation 5, Xbox Series e PC tramite Steam”.
Un annuncio probabilmente riservato proprio al panel degli sviluppatori del PAX East 2025, dove verrà presentato un nuovo trailer di gameplay nonché un uno speciale video “dietro le quinte” sul passato, il presente ed il futuro della serie.
Mafia: Terra Madre è una cruda storia di crimine organizzato ambientata nella Sicilia di inizio Novecento. Fatti strada in un mondo spietato nei panni di Enzo Favara e dimostra di essere degno di far parte della Famiglia in questo gioco d’azione in terza persona.
Terra Madre è un’avvincente storia di crimine resa ancora più straordinaria dallo stile cinematografico e dal realismo che da sempre contraddistingue la serie Mafia. La storia di Enzo ha luogo in un tempo in cui il talento con il coltello era da vendere, la lupara era comune, faide e vendette andavano avanti per decenni e i mafiosi si aggiravano per le campagne a cavallo, a piedi o alla guida di automobili con motore a scoppio.
Forza d’animo e determinazione: è questo ciò ha permesso a Enzo di sopravvivere a un’infanzia nelle solfare siciliane. Ma ora il fato gli offre una via d’uscita: l’opportunità di una vita migliore come membro della famiglia criminale di Don Torrisi. Con il suo giuramento, Enzo promette fedeltà alla famiglia Torrisi e al suo codice d’onore, facendosi carico di tutto il potere e le responsabilità che esso comporta. Deve sempre ricordare una semplice verità: la famiglia è sacrificio.
Scopri il mondo criminale di inizio ‘900 nei panni di Enzo e discendi nel mondo della criminalità organizzata nella Sicilia di un tempo. Lasciati affascinare dai panorami mediterranei con le grafiche mozzafiato dell’Unreal Engine 5 ed esplora un mondo passato ricreato nei minimi dettagli in questo dramma criminale.
Armato di coltello o fucile, muoviti in un mondo spietato dove ogni scontro potrebbe essere l’ultimo. Per dimostrare di essere degno della famiglia Torrisi, Enzo dovrà padroneggiare tutti gli attrezzi del mestiere, compresi pistole, carabine e lupare d’epoca, per superare ogni difficoltà ed eliminare con grande tenacia tutti i nemici del Don.
Nella Sicilia di inizio ‘900, raggiungere il tuo prossimo bersaglio o sopravvivere a una fuga rocambolesca significa sapersi spostare al galoppo tra i campi arati e il lastricato del paese, oppure saper tenere saldo il volante durante un inseguimento sulle strade di campagna.
È l’autenticità a caratterizzare la serie Mafia e, in quest’ottica, il doppiaggio di Mafia: Terra Madre sarà completamente in siciliano per immergersi al meglio nell’ambientazione e nel periodo storico.
Il publisher Fireshine Games ed il team di sviluppo Weird Beluga Studio hanno annunciato che l’action platformer Duskfade arriverà nel corso del 2026 per PC, PlayStation 5 ed Xbox Series.
Già autori di Clid the Snail, gli sviluppatori spagnoli intendono omaggiare i grandi classici 3D del genere, un aspetto confermato anche da Sarah Hoeksma di Fireshine Games. “Duskfade è uno splendido platform d’azione che richiama il gameplay classico di alcuni dei nostri giochi platform 3D preferiti di sempre. Lo sviluppatore del gioco – Weird Beluga – è un team di immenso talento, con un grande entusiasmo per i platform e un occhio attento alla creazione di mondi incredibili e meravigliosi da esplorare. Non vediamo l’ora che i fan dei platform 3D possano scoprire il meraviglioso mondo di Duskfade il prossimo anno”.
Vi mostriamo il trailer di gameplay del progetto, seguito dalle informazioni presenti sulla pagina Steam.
Aiuta Zirian a salvare sua sorella dalle grinfie della Disperazione, ripristinando il tessuto del tempo e svelando i segreti dei Grandi Orologiai.
Esplora regni incredibili plasmati dai Grandi Orologiai, ricchi di misteri, magia, panorami mozzafiato e personaggi indimenticabili. Attraversa foreste eteree, abissi sottomarini, dune dorate e vette tra le nuvole: il mondo di Duskfade è vivo e pieno di segreti da scoprire.
Padroneggia un mix elastico di platform dinamico e combattimenti adrenalinici. Salta, scatta, aggrappati e plana attraverso sfide emozionanti che riportano in vita la magia dei classici giochi d’azione.
Vivi un viaggio di formazione toccante, pieno di emozioni, perdite e il coraggio di affrontare l’ignoto. Unisciti a un cast di personaggi affascinanti e affronta nemici dimenticati da tempo, ognuno di loro rappresenta un ostacolo emotivo da superare.
Playstack e Stubby Games hanno annunciato VOID/BREAKER, frenetico FPS con elementi roguelite in arrivo in Early Access su PC nel corso dell’anno al quale seguirà il lancio completo anche su PlayStation 5 ed Xbox Series.
Dopo aver realizzato il lodevole The Entropy Centre, Daniel Stubbington (l’unico sviluppatore dietro l’etichetta Stubby Games) si propone di seguire un altro dream project mettendo insieme il suo amore per gli shooter dinamici ed i roguelite.
L’Accesso Anticipato sarà disponibile tramite Steam per poi, a sviluppo completo, raggiungere anche le home console confermate.
Uno sparatutto in prima persona roguelite adrenalinico. Combattete contro macchine implacabili guidate da un’IA ostile. Sfuggire a un ciclo infinito. Create infinite varianti di armi con il modding delle armi. Creare sinergie letali. Fatti strada attraverso la distruzione dell’ambiente /ROMPI IL SISTEMA /ROMPI LA SEQUENZA /OTTIENI LA LIBERTÀ.
Siete intrappolati in una sequenza infinita dall’IA ostile e onniveggente. Siete suoi prigionieri, costretti a combattere, morire e ripetere. Le macchine pensano che non riuscirete mai a fuggire. Il sistema è progettato per tenervi qui. MA LA FUGA È POSSIBILE.
Caratteristiche principali
Sparatorie velocissime e movimenti impeccabili
Non si tratta solo di sparare, ma di pura velocità.
Affrontate scontri a fuoco senza sosta con movimenti fluidi progettati per un’azione ad alto ritmo.
Supera i nemici e domina ogni scontro a fuoco con agilità e velocità.
Armi infinite. Infinite possibilità
Scoprite combinazioni di armi illimitate grazie al sistema di modding delle armi.
Combinate strategicamente le mod per creare loadout devastanti.
Sbloccate sinergie selvagge che vi trasformeranno in una forza inarrestabile.
La distruzione è il vostro vantaggio
Perché limitarsi a sparare ai nemici quando si può distruggere il mondo intorno a loro?
La distruzione dell’ambiente non è solo uno spettacolo: è una meccanica di gioco fondamentale.
Sfondate i muri, fate crollare le strutture e fate barcollare i nemici per sopravvivere.
Nuova corsa. Nuove scelte. Nuovi percorsi
Ogni corsa presenta delle decisioni. Quali combattimenti intraprendere?
Quali percorsi spingono i vostri limiti?
Scegliete il percorso pericoloso per ottenere maggiori ricompense o andate sul sicuro?
Durante l’ESO Direct 2025, ZeniMax Online Studios ha annunciato un vero cambio di paradigma per Elder Scrolls Online. Dopo dieci anni di avventure, l’MMO fantasy più amato dai fan di Tamriel si prepara a lasciare indietro il formato dei capitoli annuali per abbracciare un nuovo modello a pass stagionale, pensato per garantire una maggiore varietà, sperimentazione e coinvolgimento continuo. L’obiettivo? Rendere l’universo di ESO ancora più vivo e plasmabile, stagione dopo stagione.
Addio ai capitoli annuali: spazio alla libertà creativa
La formula dei capitoli annuali ha rappresentato per anni una certezza per i giocatori, ma anche un vincolo per gli sviluppatori. Proprio per questo, il team ha scelto di rompere gli schemi e adottare un sistema più flessibile, capace di riunire nuovi contenuti, migliorie ai sistemi esistenti e sperimentazioni più audaci. Il content pass sarà acquistabile a parte rispetto a ESO+ e offrirà una struttura modulare con aggiornamenti distribuiti lungo l’anno, mantenendo il gioco sempre in movimento.
Un ritorno alle origini con la Worm Cult
L’evento ha anche segnato il ritorno a uno dei filoni narrativi più iconici del gioco: la storia base del 2014. Con la nuova saga “Seasons of the Worm Cult”, il pericolo riemerge dal passato e prende forma su Solstice, un’isola inedita divisa da un’immensa barriera di anime, abitata da culture miste tra alti elfi e argoniani. Nuovi volti e personaggi familiari ci accompagneranno in una narrazione sviluppata nel tempo, con dungeon, eventi e prove pensati per tenere alta la tensione e la curiosità.
L’isola di Solstice: un mondo magico e conteso
Solstice si preannuncia come uno dei luoghi più affascinanti mai introdotti in ESO. Le influenze culturali contrastanti, tra eleganza elfica e spiritualità argoniana, danno vita a un ambiente vivo, ricco di colori, misteri e architetture uniche. Ma non sarà solo una nuova mappa da esplorare: Solstice sarà al centro di un grande evento server-wide chiamato Writhing Wall, in cui l’intera community dovrà collaborare per abbattere la barriera che separa l’isola, rendendo la progressione non solo narrativa, ma anche condivisa e tangibile.
Subclassing: oltre 3000 combinazioni per creare il tuo eroe ideale
Una delle innovazioni più attese è sicuramente il sistema di subclassing. Una volta raggiunto il livello 50, sarà possibile sbloccare linee di abilità da altre classi, combinandole con quelle del proprio personaggio principale. Il risultato? Più di 3000 configurazioni uniche possibili, pensate per stravolgere il meta e lasciare spazio a build personali, ibride e fuori dagli schemi. I punti abilità richiesti per sbloccare questi poteri saranno doppi rispetto al normale, ma senza dover creare un nuovo personaggio: la libertà sarà tutta nelle mani dei giocatori.
Evoluzione tecnica e interfaccia modernizzata
La volontà di svecchiare ESO si riflette anche sul piano tecnico. L’interfaccia di gioco sta ricevendo un completo restyling per allinearsi agli standard moderni, semplificando l’accesso alle funzioni e rendendo l’esperienza più fluida su tutte le piattaforme. Le zone iniziali sono già state rinnovate, ma l’obiettivo è estendere queste migliorie a tutto il gioco, anche attraverso interventi grafici mirati e un’ottimizzazione generale dell’esperienza, in particolare per chi torna dopo una lunga assenza.
Un ecosistema vivo e più vicino alla community
L’evento ha dedicato ampio spazio alla centralità della community. Gli sviluppatori hanno sottolineato quanto il feedback dei giocatori sia fondamentale per ogni decisione creativa. Il nuovo approccio stagionale permetterà di essere più reattivi ai suggerimenti della base utenza, con miglioramenti promessi per gilde, funzionalità sociali, accessibilità e onboarding. Il Welcome Back Program e i Golden Pursuits sono pensati proprio per aiutare i giocatori di ritorno a reinserirsi con facilità.
Domande, risposte e visione futura: il cuore dell’ESO Direct
Durante la sessione di Q&A, il team ha risposto a molte delle domande più calde poste dalla community. Il pass stagionale, ad esempio, non è incluso in ESO+ ma sarà acquistabile separatamente, garantendo a chi lo desidera l’accesso a tutti i contenuti dell’anno in un unico pacchetto. Riguardo al subclassing, è stato chiarito che non comporterà la creazione di un nuovo personaggio, ma richiederà comunque il mantenimento di almeno una linea di abilità della classe originale, salvaguardando così l’identità delle classi.
Interessante anche la risposta sul bilanciamento: se è vero che alcune build diventeranno più potenti, l’obiettivo resta quello di incentivare la creatività e la varietà piuttosto che l’omologazione. Inoltre, sono state fornite rassicurazioni su un uso responsabile del sistema di stagioni per evitare fenomeni di FOMO (Fear of Missing Out), con contenuti facilmente accessibili e ricompense reintrodotte ciclicamente. Non mancano aggiornamenti anche sul fronte PvP: dopo i test positivi a Seradil, si prevedono nuove sperimentazioni per migliorare questa componente. Infine, è emerso quanto Solstice sia paragonabile per dimensioni alle regioni dei vecchi capitoli, pur presentando una struttura unica e “spezzata” dalla presenza del Writhing Wall.
Un nuovo corso per Elder Scrolls Online
L’ESO Direct 2025 segna l’inizio di un ciclo innovativo e coraggioso per Elder Scrolls Online. L’abbandono dei capitoli annuali non è un taglio netto, ma una trasformazione naturale per un MMO che ha sempre fatto della libertà il suo punto di forza. Con il ritorno della Worm Cult, l’arrivo di Solstice, la rivoluzione del subclassing e un’attenzione rinnovata alla community, il mondo di Tamriel è pronto a riscrivere il proprio futuro insieme ai suoi giocatori.
A due settimane dal lancio ufficiale, 3D Realms, in collaborazione con Knights Peak e lo studio danese Slipgate Ironworks, ha rilasciato un nuovo trailer di quattro minuti che funge da vero e proprio “crash course” per chiunque voglia avvicinarsi a Tempest Rising, l’atteso RTS che si prepara a debuttare su PC via Steam.
Il video, intitolato “Cos’è Tempest Rising?”, offre una panoramica completa dell’esperienza: si parte dalle premesse narrative fino ad arrivare alle modalità di gioco, le meccaniche core e l’identità delle fazioni coinvolte nel conflitto. Il tutto con un tono diretto e appassionato, pensato per catturare l’attenzione degli appassionati di strategia in tempo reale.
Un mondo alternativo, segnato dal conflitto nucleare
La storia di Tempest Rising è ambientata in un universo alternativo in cui la Crisi dei Missili di Cuba è degenerata in una guerra nucleare globale. Siamo nel 1997, e il mondo – profondamente devastato – si trova a fronteggiare una nuova minaccia: l’emergere di una misteriosa sostanza rossa ad alta energia, la Tempest, capace di alterare l’ambiente e risvegliare una razza ancestrale nota come i Veti.
In questo scenario post-apocalittico e altamente instabile, le potenze superstiti lottano per il controllo della Tempest, mentre sullo sfondo si delinea un pericolo ancora più grande. La narrativa si sviluppa attraverso due campagne single player, ognuna incentrata su una fazione diversa, per offrire due punti di vista complementari e approfonditi.
Due fazioni, due visioni del mondo
I giocatori potranno scegliere se schierarsi con le Forze di Difesa Globale, un esercito d’élite in stile occidentale, oppure con la Dinastia Tempest, un’organizzazione spietata che fa largo uso della misteriosa energia rossa.
Entrambe le fazioni presentano unità, tecnologie e filosofie di combattimento distinte, offrendo così un gameplay asimmetrico ma bilanciato, dove la vittoria dipende non solo dalla potenza militare ma anche dalla gestione delle risorse, dalla costruzione della base e dalla capacità di attuare strategie audaci e ben coordinate.
Campagna, multiplayer e una colonna sonora da leggenda
Oltre alla campagna in singolo, Tempest Rising propone una robusta modalità multiplayer online per gli amanti delle sfide PvP. L’esperienza promette match competitivi, meccaniche profonde e un alto tasso di rigiocabilità, perfetto per chi ama testare le proprie abilità contro altri comandanti in tempo reale.
A impreziosire il tutto c’è la colonna sonora originale di Frank Klepacki, celebre compositore noto per il suo lavoro nella saga di Command & Conquer. Il suo stile energico e iconico contribuisce a dare ritmo e personalità al gioco, rievocando le atmosfere dei classici RTS degli anni ’90 e primi 2000.
Preordine e data di uscita: si parte il 24 aprile
Tempest Rising sarà disponibile su PC dal 24 aprile 2024, esclusivamente su Steam. Tuttavia, chi deciderà di preordinare la Deluxe Edition potrà iniziare a giocare con una settimana di anticipo, a partire dal 17 aprile.
Con un mix ben calibrato di nostalgia e innovazione, una lore avvincente e una realizzazione tecnica curata, il titolo di 3D Realms e Slipgate Ironworks punta a rilanciare il genere degli RTS con una formula moderna ma radicata nella tradizione.
Per maggiori informazioni, visitate il sito ufficiale: tempestrising.com