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Recensione Neva, arte e videogioco in perfetta armonia

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Neva

Neva è il secondo lavoro di Nomada Studio, già autori di quel Gris che qualche anno fa fu accolto molto positivamente da critica e pubblico. Come diceva il buon Danilo nella nostra recensione di Gris, quest’ultimo era un’esperienza sensoriale completa che, sostenuta da una componente narrativa e tematica al contempo ermetica e toccante, rinunciava ad un gameplay più approfondito.

Lo studio di sviluppo spagnolo, con Neva, pur percorrendo lo stesso sentiero, cerca di osare di più. Come? Introducendo sezioni platform più variegate e stimolanti e sequenze di combattimento che rendono l’esperienza più complessa e “giocosa”. Saranno riusciti gli sviluppatori a bissare il successo di Gris? Non vi resta che continuare la lettura!

Neva, edito da Devolver Digital, sarà disponibile da domani 15 ottobre 2024 su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC.


Versione testata: PlayStation 5


Il cerchio della vita

Neva segue la storia di Alba, una giovane donna legata ad un curioso cucciolo di lupo (che dà il nome al titolo) a seguito di un incontro traumatico con le forze oscure. Impersonando Alba, dovremo affrontare un pericoloso viaggio attraverso un mondo un tempo meraviglioso, ma che ora sta cadendo lentamente a pezzi. Allegoria, nemmeno troppo velata, della nostra società.

Proprio come in Gris, gli autori hanno voluto raccontare nuovamente una storia semplice ma toccando tematiche profonde, “forti”. Se nella prima opera si passavano “in rassegna” le 5 fasi di elaborazione del lutto, in Neva lo “scope” si ingrandisce: la crescita, il rapporto genitoriale e la sua contestualizzazione nell’ambiente (e nel tempo) che ci circonda, il cerchio della vita. Tutto viene raccontato e tratteggiato con un’ossimorica potenza delicata. Che colpisce fortissimo, quando tutto il disegno viene svelato.

Ma non vogliamo dire altro sul simbolismo sotteso alla nuova avventura di Nomada Studio. Vogliamo evitare di contaminare la vostra percezione dell’avventura, demandando alla sensibilità di ciascuno di voi quale sfumatura delle tematiche dette in precedenza abbracciare. Quelli che non hanno giocato Gris potrebbero bollare tale inciso come pretestuoso, magari anche pigro, ma fidatevi che il racconto di Neva deve essere vissuto ed elaborato interiormente da ciascuno di noi.

L’arte e le emozioni…

La potenza emozionale che ne deriva è ancor di più enfatizzata dal comparto audio-visivo della produzione. Il lavoro svolto dal lead designer Conrad Roset e dagli altri grafici e compositori dello studio può definirsi magistrale.

Colori vividi, animazioni sublimi, musiche eleganti, silenzi ed effetti ambientali sopraffini. Tutto ciò riesce a creare un’atmosfera magica. Senza dialoghi e senza elementi grafici, Neva riesce a comunicare con il videogiocatore e a trasmettergli emozioni.

Per quanto lo stile dello studio risulti riconoscibilissimo, è innegabile che in questo secondo lavoro ci siano state alcune “interferenze” esterne. I nemici, di fatto, sono ispirati al Senza-Volto de La città incantata dello Studio Ghibli. Parliamo tuttavia di un lavoro intelligente. Gli artisti di Nomada hanno “assimilato” le tendenze nipponiche e le hanno rese proprie. Neva è un lavoro Nomada Studio al 100%, con delle “briciole” di reverenziale riconoscenza alle opere del maestro Hayao Miyazaki.

E tale “nuova” impostazione visiva, che rende a tratti Neva cupo e malinconico, pur con una palette vivace già menzionata in precedenza, va a sottolineare ancora di più come il cerchio della vita è pieno di gioie e dolori, momenti felici e momenti tristi che fanno crescere tutti gli individui.

Neva
L’ispirazione per il design dei nemici è facilmente individuabile

La presentazione audio-visiva e la maestria con cui sono trattate le tematiche di cui sopra, dunque, trovano un’alchimia, un equilibrio, quasi perfetto. La sinestesia che ne deriva appaga il cuore, gli occhi e le orecchie.

… e finalmente il videogioco

Arrivati a questo punto, starete pensando che Neva sia un Gris 2.0. Per quanto in un certo senso l’impronta, che definiremmo quasi autoriale, sia la medesima, in Neva finalmente si videogioca. Neva è davvero un action-platform nel senso più tradizionale del termine, con un sistema di controllo reattivo e riuscitissimo.

Le sezioni platform offrono sempre spunti nuovi ed interessanti. Inoltre, l’introduzione dei combattimenti riesce a rendere ancora più variegato l’incedere. Ogni scontro è pensato per spingere il videogiocatore ad osservare l’ambiente circostante ed i nemici per avere la meglio sugli stessi. Non parliamo di nulla di complicato, sia ben chiaro, ma quest’accezione, passateci il termine, “strategica” fa sì che scontri e platforming siano ben amalgamati tra loro, così come le boss fight. Non avrete mai la sensazione che le sezioni di combattimento siano un mero riempitivo.

L’unico difetto di Neva, arrivati a questo punto, è che non approfondisce al meglio alcune meccaniche molto interessanti. Alcuni passaggi, pur brillando per creatività e design, si esauriscono in pochi minuti, lasciando la sensazione che avrebbero potuto essere sviluppati ulteriormente per valorizzare ancora di più la bellezza del gioco.

Approfondimento che avrebbe anche mitigato la relativa poca longevità del titolo. Noi abbiamo finito Neva in 5/6 ore raccogliendo tutti i collezionabili (a proposito, qui trovate già la nostra guida ai collezionabili). Una durata comunque accettabile, anche in vista del prezzo budget (19,99€). Tuttavia soffermarsi ed approfondire alcune meccaniche avrebbe sicuramente regalato alcune ore extra di divertimento.

Se con Gris, quindi, gli sviluppatori hanno puntato a realizzare “solo” un’esperienza evocativa alla portata di ogni giocatore, affrontabile con calma, senza pericoli, frustrazioni o meccaniche complesse, con Neva hanno cercato di raggiungere anche i videogiocatori un pochino più esigenti. Pur senza però abbondonare la prima tipologia di utenza, grazie ad un modalità Storia che rende Alba immortale.

Commento finale

Neva è un nuovo centro per Nomada Studio (e per i mai troppo lodati “osservatori” di Devolver Digital). Il nuovo titolo dello studio spagnolo riesce a spingersi “oltre”, aggiungendo un layer di complessità ludica che risulta appagante e coerente con la narrazione e la presentazione audio-visiva del titolo, fiori all’occhiello della produzione. Un gioco davvero consigliato a tutti, apprezzabile su, appunto, “diversi” livelli. Riprendendo il sottotitolo della recensione, Neva è un fiero esponente dell’armonia tra arte e videogioco.

Annunciato TRON Catalyst

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Il publisher Big Fan Games, sussidiaria di Devolver Digital, ed il team di sviluppo Bithell Games hanno annunciato TRON: Catalyst un action adventure narrativo con inquadratura isometrica dedicato al franchise cinematografico Disney.

Ambientato nell’Arq Grid introdotto in TRON: Identity, il titolo arriverà nel corso del prossimo anno per PlayStation 5, Xbox Series, Nintendo Switch e PC via Steam.

TRON: Catalyst ti riporta nell’universo Disney di TRON, dove dovrai scontrarti con diverse fazioni nell’ultima storia creativa di Bithell Games (Thomas Was Alone, Subsurface Circular, TRON: Identity). TRON: Catalyst è un nuovo gioco isometrico d’azione e avventura incentrato sulla narrazione, ambientato negli scenari suggestivi e sempre diversi della rete Arq introdotta in Tron: Identity.

Gioca nei panni di Exo, un programma molto resiliente e pieno di risorse dotato di un potere inaspettato noto come Glitch, in grado di accumulare potenza e abilità che i signori della decadente rete Arq vogliono controllare. Mettiti alla guida dei Moto-Cicli, affronta battaglie con il disco d’identità e tanto altro mentre cerchi di sfuggire a Conn, un programma malevolo con piani tutti suoi, il tutto mente cerchi di scoprire di più sui glitch che minacciano la stabilità di questo mondo.

CARATTERISTICHE

Un sistema di combattimento dinamico

Combatti una legione di terrificanti programmi nemici in battaglie corpo a corpo e a distanza, sia a piedi che a bordo di un Moto-Ciclo. Apprendi tecniche avanzate, come la parata e i calci-disco, per avere la meglio sugli avversari, il tutto mentre esplori la rete Arq e raccogli frammenti di dati per aggiornare il tuo codice base con nuove abilità.

Un’avvincente storia originale

Immergiti in una storia originale di TRON. Scopri i programmi della rete Arq, svela i loro segreti e combatti per la sopravvivenza in un inseguimento attraverso la città e le Outland.

Nei panni di Exo, un corriere che lavora nella capitale, la tua vita viene sconvolta quando un pacco misterioso esplode, donandoti poteri ben al di là di qualunque altro programma. Con gli spietati “pacieri” della rete Arq alle calcagna, svelerai i misteri di questa rete e scoprirai di che tipo di eroe ha bisogno.

Sfrutta il glitch

La rete Arq è sempre più instabile. I glitch riavvolgono il tempo, congelando la città in un serie di loop temporali di sistema che solo tu puoi vedere. Usa l’abilità speciale di Exo per scoprire scorciatoie e aree segrete e influenzare le fazioni che sgomitano per il controllo della rete.

Il vero mondo di TRON

Esplora le strade illuminate dai neon della rete Arq a piedi o a bordo di un Moto-Ciclo, e destreggiati tra i personaggi affascinanti (ma spesso pericolosi) che abitano questo mondo insidioso. Attraversa gli scenari caleidoscopici della rete, pieni di storie intriganti sullo sfondo di una rivoluzione nascente, il tutto accompagnato da una colonna sonora coinvolgete composta da Dan Le Sac (TRON: Identity).

Se sei un fan di TRON della Disney, preparati a immergerti nel mondo che ami come mai prima d’ora. Se invece non conosci questa storia, preparati a un’avventura da brividi.

E ora… completa il gioco.

Clamoroso Leak di Game Freak: Svelati Dettagli su Pokémon Gen 10 e Altri Progetti Segreti

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Il mondo dei videogiochi è stato scosso stanotte da una notizia bomba: un massiccio leak ha colpito Game Freak, la celebre software house dietro il franchise Pokémon. Questo attacco hacker ha portato alla luce informazioni riservate su progetti in sviluppo e codici sorgente di giochi passati, gettando nuova luce sul futuro della serie.

Cosa Sappiamo del Leak di Game Freak

Il leak ha rivelato diversi dettagli interessanti, ma la più preoccupante è la comparsa online dei codici sorgente di Pokémon Heart Gold/Soul Silver e Black 2/White 2. Questo potrebbe avere serie conseguenze.

Le altre grandi notizie emerse riguardano Pokémon Generazione 10: Il prossimo capitolo principale della serie ha il nome in codice “Gaia” ed è in sviluppo per una console chiamata internamente “Ounce”, presumibilmente il Nintendo Switch 2.

C’è poi la conferma dello sviluppo di Pokémon Legends, conosciuto internamente come “Ikkaku”. Infine è emersa l’esistenza del Progetto Synapse: un misterioso gioco multiplayer, forse un titolo PvP o MMO, sviluppato in collaborazione con ILCA (lo studio dietro Pokémon Brilliant Diamond/Shining Pearl).

Implicazioni per il Futuro di Pokémon

Questo leak potrebbe avere conseguenze significative per Game Freak e la serie Pokémon poichè potrebbe portare ad una modifica dei piani dell’azienda, che potrebbe addirittura decidere di rinviare i suoi progetti o modificarli. In definitiva questo leak di Game Freak rappresenta un evento senza precedenti nel mondo Pokémon. Mentre attendiamo ulteriori sviluppi, una cosa è certa: il futuro della serie più amata dai giocatori di tutto il mondo non è mai stato così incerto e, al contempo, così eccitante.

Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questa storia in evoluzione!

Recensione SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game, simulazione di stella marina

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Al momento del suo annuncio nel corso del recente Nintendo Direct Partner Showcase, SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game ci ha portato un piccolo sorriso sul volto. Non solo per la prospettiva di impersonare la spalla comica della spugnetta gialla più famosa del mondo, ma soprattutto per quella che sembrava essere l’impostazione generale del titolo PHL Collective.

Senza troppi giri di parole e facendo ben poco per mascherare la fonte di ispirazione, The Patrick Star Game strizzava l’occhio alla goliardica serie di Goat Simulator. Poter impersonare il buon Patrick in una Bikini Bottom sandbox svolgendo attività folli e spargendo caos, era un’idea che ci allettava non poco. Complice anche la nostra opinione estremamente positiva sull’ultima avventura della capra Pilgor, quel Goat Simulator 3 di cui potete leggere la nostra recensione qui.

Al di là delle chiare fonti di ispirazione, sarà riuscito The Patrick Star Game a proporre una propria chiave di lettura del format “mondo aperto come parco giochi”? Assolutamente si, ma a patto di essere fan di SpongeBob SquarePants. Il titolo è disponibile dal 4 Ottobre per PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X|S e Steam.


Versione testata: PlayStation 5


Così, de botto, senza senso

La trama di The Patrick Star Game si può riassumere semplicemente, come il titolo di questo paragrafo. Un bel giorno, il buon Patrick si sveglia e decide di fare un bel giretto per Bikini Bottom e salutare tutti i suoi amici. Ne combinerà di tutti i colori.

Da questo punto di vista, ci troviamo fin dall’inizio di fronte ad uno dei maggiori problemi della produzione. Non che la trama sia essenziale vista la tipologia di gioco, ma sarebbe stato importante avere un trait d’union in grado di amalgamare gli eventi e dare un contesto alle azioni della folle stella marina. Sia per dare ai giocatori un maggior interesse a lungo andare, sia per allietare con più enfasi soprattutto i fan di SpongeBob SquarePants.

L’inizio dell’avventura di Patrick è molto diretto.

Sono proprio gli appassionati della serie d’animazione creata da Stephen Hillenburg che si ritroveranno subito a casa. Esplorare Bikini Bottom ed i suoi luoghi iconici, senza vincoli e con possibilità interattive nei termini dettati dal motore fisico implementato, è qualcosa che paradossalmente mancava a titoli più strutturati come The Cosmic Shake (qui la nostra recensione). Ritrovarsi con SpongeBob a Glove Universe, divertirsi con le attrazioni e folleggiare tra missioni bislacche è un’esperienza che non potrà non rendere felici gli estimatori del brand.

Gran parte del merito è da rintracciare nell’amore riversato dal team di sviluppo verso questo universo narrativo, nel quale ciascun elemento è ricreato con dovizia di particolari, non senza citazioni ed ammiccanti riferimenti. Lo stile grafico concorre ad una presentazione luminosa e coloratissima, in linea con le aspettative, sebbene poggi su un comparto tecnico non esattamente performante. Sebbene sommariamente stabile, The Patrick Star Game non è nuovo alle compenetrazioni più disparate e ad una simulazione della fisica a tratti iperbolica. Nulla che non abbiamo già visto in Goat Simulator, ma fa sempre un certo effetto vedere una pistola ad acqua mandare in orbita una volante della polizia.

Bikini Bottom fare le gioie dei fan.

Keep rolling

Ma esattamente, posto che non c’è una vera e propria trama da assecondare, quale è l’obiettivo di The Patrick Star Game? Semplice: fare tutto quello che vi passa per la testa.

Immaginate di tornare bambini e di far interagire pupazzi in attività bislacche. Calate questo nel contesto di Bikini Bottom ed avrete un’idea. Patrick potrà infatti interagire con il mondo circostante rotolando, aggrapparsi a personaggi ed afferrando oggetti per poi lanciarli o utilizzarli. Alcuni NPC vi attribuiranno missioni o, nel pieno stile dei vecchi Grand Theft Auto, potrete salire su un mezzo di qualche attività e cimentarvi in lavoretti extra.

Il titolo sa essere piacevolmente imprevedibile.

Ad esempio, il burbero Squiddi vi chiederà di scacciare i rumorosi villeggianti con un aspirapolvere gigante. Il caro SpongeBob vi chiederà di trovare i palloncini a forma di guanto sparsi per Glove Universe. Oppure Sandy Cheeks vi proporrà di ripulire la città con uno strumento ad acqua che strizza l’occhio allo Splac 3000 di Super Mario Sunshine.

La varietà offerta da The Patrick Star Game accompagna i giocatori per una decina di ore, fatte di assurdità e sorrisi. Il maggiore traguardo della produzione, a ben vedere, è proprio essere riuscito a trovare una propria identità senza limitarsi a copiare le disavventure della capra Pilgor. PHL Collective realizza un titolo derivativo, ma lo fa tenendo bene a mente il proprio pubblico di riferimento, regalando un’esperienza spensierata che potrà essere apprezzata da una vasta platea.

Livin’ la vida Stella

The Patrick Star Game è un progetto modesto, ma che ha saputo conquistarci grazie alla sua genuinità e trasparenza.

Non ci troviamo di fronte ad un titolo dalle smisurate pretese, né dalle facili arroganze. L’avventura della stella marina vuole essere un titolo parametrato per tutta la famiglia, capace di tenere impegnati i piccoli fan di SpongeBob SquarePants ma anche di strappare qualche risata ai più grandi grazie ad un mood spensierato e sempre allegro. In un certo senso, titoli come questo sono una vera manna dal cielo per staccare da produzioni più strutturate, a volte fin troppo soverchianti. Ritrovarsi nei panni di Patrick, girare senza patemi la propria cittadina e divertirsi con le folli attività presenti è un passatempo capace di tirare su lo spirito dopo una lunga giornata di vita reale.

Facciamo un tiro?

Tuttavia, un titolo come questo può essere considerato eccessivamente evanescente sotto tanti punti di vista. Al di là della sua innata allegria, The Patrick Star Game non offre poi molto se non il desiderio di soddisfare il proprio spirito completista (sia per trofei/achievements, sia per sbloccare tutti gli esilaranti costumi presenti). E lo fa combattendo con limiti evidenti: una trama inesistente, un comparto tecnico esposto a bug, una certa ripetitività di fondo. Per tutti coloro che non possono passare sopra tutto questo, il nuovo titolo ambientato nel mondo acquatico di SpongeBob SquarePants potrebbe essere una delusione.

In fondo, non tutti i titoli devono proporre le stesse cose ed avere i medesimi fini. Se la varietà è il sale della vita, The Patrick Star Game può essere quello stuzzichino salato che non vi sazierà di certo ma che vi conforterà tra un pasto e l’altro. Ed a volte abbiamo bisogno anche di questo, non ci sono dubbi.

I costumi rimandano a molti episodi della serie animata.

Commento finale

SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game si è rivelato essere esattamente quello che aspettavamo. Una rilettura colorata di Goat Simulator, un’avventura sandbox senza un reale fine se non quello di seminare caos e divertirsi in attività spiritose. Rispetto alla propria fonte di ispirazione, l’opera di PHL Collective frena sul versante della follia e si orienta verso un pubblico di giovanissimi. Uno spasso che si rivela tuttavia alla portata di tutti, a patto di accettare la modestia delle aspirazioni nonché la natura contenuta dell’esperienza. Se avete sempre sognato di guidare il caotico Patrick tra le vie di Bikini Bottom, questa è la vostra occasione!

Annunciato ufficialmente Tomb Raider IV-V-VI Remastered

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Continua l’excurus nella storia di Lara Croft: Aspyr ha annunciato Tomb Raider IV-V-VI Remastered in arrivo per PlayStation 5, Xbox Series, PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC (via Steam, Epic Games Store e GOG).

La nuova collection arriverà il prossimo 14 Febbraio al costo di €29.99 e conterrà tre capitoli: Tomb Raider: The Last Revelation, Tomb Raider: Chronicles e Tomb Raider: The Angel of Darkness. Per la precedente raccolta, vi rimandiamo alla nostra recensione di Tomb Raider I-III Remastered.

La sua eredità vive ancora! Gioca alla successiva serie di avventure di Tomb Raider in questa raccolta rimasterizzata di Darkness Trilogy.

Tomb Raider: The Last Revelation – Dopo aver scoperto la tomba perduta del dio egizio Seth, Lara Croft lo libera involontariamente dalle sue catene e compie così un’antica profezia in grado di far sprofondare l’intera umanità nell’oscurità.

Tomb Raider: Chronicles – In seguito agli eventi di The Last Revelation, Lara Croft è rimasta sepolta in una tomba egizia e viene data per morta. Alla sua commemorazione, le persone a lei più care riportano alla luce dei segreti sul suo passato.

Tomb Raider: The Angel of Darkness – Accusata di omicidio, Lara diventa una fuggitiva il cui obiettivo è quello di smascherare una minacciosa cospirazione che coinvolge degli esperimenti alchemici e la ricerca di antichi artefatti.

  • Grafica classica e rimasterizzata: gioca con gli originali modelli poligonali o passa alla grafica rimasterizzata in qualsiasi momento
  • Viaggia per il mondo: segui Lara Croft in località iconiche come Il Cairo, Roma, Parigi e molte altre ancora
  • Immergiti nelle avventure più oscure di Lara: svela i segreti del passato di Lara Croft e fai luce sul mistero della sua scomparsa

Recensione Dead Rising Deluxe Remaster, la nuova alba dei morti viventi

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Caso singolare, quello della serie Dead Rising. Il capostipite è stato un’importante esclusiva per Xbox 360, uno dei primi prodotti ad inaugurare quell’epoca di tabù infranti dalla piattaforma Microsoft, al punto da porre in prospettiva il ruolo di una zoppicante PlayStation 3. Nel tempo, tuttavia, le vicende del survival horror Capcom si sono fatte molto più acrobatiche. Dead Rising 2 ed il particolare Off the Record arrivarono anche per PS3, mentre il primo capitolo giungeva anche sui lidi di Nintendo Wii con un adattamento incerto. Quando la strada multipiattaforma sembrava spianata, ecco Dead Rising 3 tornare ad essere esclusiva Microsoft per Xbox One e PC, per poi ripresentarsi poco dopo anche su PlayStation 4 con il conclusivo Dead Rising 4.

Un percorso funanbolico per la serie, che ha visto negli anni perdere smalto ed attrattiva, nonostante le premesse iniziali. L’idea di fronteggiare un’apocalisse zombi con mezzi di fortuna, cercando di salvare superstiti senza rinunciare ad una massiccia dose di citazionismo ed umorismo, è presto sfumata a causa di capitoli via via meno ispirati. Cronaca di un decadimento, figlio di scelte commerciali probabilmente avventate e di nuovi concept non molto convincenti. La Capcom del 2024, forte del suo palmarés di incredibili trionfi di critica e pubblico, decide dunque di dare nuova linfa al capitolo migliore della sua IP, tirando a lucido il primo indimenticabile episodio. Scopriamo insieme perché Dead Rising Deluxe Remaster è l’ennesimo centro per l’azienda giapponese.

Il titolo è disponibile in formato digitale per PlayStation 5, Xbox Series e PC via Steam dal 19 Settembre. In formato fisico si dovrà invece attendere il prosismo 8 Novembre.


Versione testata: PlayStation 5


Reporter d’assalto

Dead Rising Deluxe Remaster si presenta come una versione riveduta e corretta dell’originale capitolo del 2005, che tuttavia punta a preservare tutte quelle caratteristiche che avevano reso unico l’exploit dell’IP firmata Capcom.

Frank West è un fotoreporter freelance, da sempre a caccia dello scoop della vita capace di dargli fama e gloria. Alcuni imponenti disordini nella cittadina di Willamette in Colorado lo spingono ad indagare. Intuendo che la faccenda sia molto più seria delle apparenze, decide di avvicinarsi al centro dei tumulti in elicottero e di farsi lasciare in prossimita del centro commerciale Willamette Parkview. Si troverà in mezzo ad una invasione di zombi affamati di carne umana. Avrà a disposizione solo tre giorni per far luce sul mistero, per salvare quanti più sopravvissuti possibili e scattare foto da Pulitzer.

Frank West è tornato…

Deluxe Remaster ripercorre fedelmente gli eventi del titolo originario, tuttavia offrendo un comparto visivo decisamente migliorato. Dead Rising è stato infatti ristrutturato con il performante RE Engine, motore proprietario Capcom dietro a tutte le recenti produzioni del colosso giapponese. A segnare un deciso upgrade è l’espressività dei volti, con dirette ripercussioni sulla godibilità dell’intera esperienza. Le animazioni sono state anche leggermente rinfrescate (pur preservando la loro matrice goffa), così come l’intera gestione visiva delle folle oceaniche di non morti. I cari zombie sono ancora una volta carne da macello, potendo essere sminuzzati e martoriati in mille modi diversi con ampia gioia dei fan. La stessa palette cromatica vira più sul realismo, mettendo da parte gli eccessi super saturi del titolo del 2005, in favore di soluzioni meno sgargianti.

Ad essere rinnovato è stato inoltre anche il comparto audio. Adesso non solo i dialoghi sono stati registrati nuovamente, ma anche tutti i personaggi sono stati doppiati, sopravvissuti compresi. Per onore della cronaca, alcune variazioni contenutistiche sono state poste in essere proprio sul versante dei dialoghi e delle caratterizzazioni di alcuni personaggi. Si tratta di alcuni casi in cui venivano fatti riferimenti espliciti a battute politcamente scorrette, che adesso sono state rimosse.

… ma anche gli inquietanti psicopatici.

Reparto ferramenta

Il centro commerciale è tuttavia il reale protagonista di Dead Rising Deluxe Remaster. Oltre al rievocare palesemente le atmosfere de L’alba dei morti viventi (fun fact: nel 2004 Capcom dovette anche aggiungere un disclaimer sulla confezione retail per non attirare le ire di George Romero… che tempi), il paradiso dello shopping diventa il perfetto parco giochi per Frank West.

Ciò che caratterizza infatti la produzione è la sua natura squisitamente sandbox, in cui potrete esplorare liberamente l’ambientazione per trovare la vostra strada. Potrete seguire le missioni principali, effettuare deviazioni sul percorso, tentare di salvare poveri sventurati, dedicarvi alla fotografia per documentare il massacro oppure divertirvi ad usare una enorme varietà di oggetti diversi (tutti usurabili) per difendervi dai morti viventi. Dead Rising è, oggi come allora, un trionfo splatter a metà tra il serio ed il faceto.

Frank ha una mazza e nessuna paura di usarla.

L’esplorazione è un elemento fondamentale dell’impianto ludico, così come il countdown che scandirà la vostra permanenza presso il centro commerciale. Una delle caratteristiche fondamentali di Dead Rising è infatti la necessità di gestire adeguatamente il tempo a disposizione. Le 72 ore concesse a Frank per investigare e portare a casa la pelle dovranno essere ben distribuite tra le diverse attività, portando spesso a complesse scelte tra il salvare il povero malcapitato di turno o soddisfare tempestivamente le richieste di una missione in scadenza.

Si tratta di un equilibrio che funziona ancora a distanza di vent’anni e trasmette un senso di urgenza e sana ansia al giocatore. Tuttavia, esattamente come nel 2004, comprendiamo che possa essere un elemento non facilmente digeribile da parte dei giocatori. Ancora ricordiamo le polemiche legate a questa scelta di gameplay, vista da molti come un requisito fin troppo stringente tale da mortificare l’esuberanza dell’avventura di Frank West. Dal canto nostro, riteniamo tuttora che si tratti di una scelta che caratterizza e rende distintiva l’intera esperienza ludica, permettendo al pubblico di calarsi ancor meglio nel contesto che l’opera Capcom ha inteso tratteggiare.

Esplorare è importante, ma porta via del tempo. Scegliete bene il da farsi.

Dal passato con furore

Il primo Dead Rising non era un gioco perfetto, nonostante il suo successo e lo status di cult, guadagnati in brevissimo tempo.

Oltre alle critiche raccolte per l’onnipresente timer, diversi aspetti apparivano già all’epoca un pò tediosi, finendo per rendere l’esperienza pad alla mano a tratti frustrante. Fortunatamente, la Deluxe Remaster è stata l’occasione perfetta per introdurre i giusti miglioramenti quality of life che rendono questa versione del survival horror indiscutibilmente la migliore possibile.

Anzitutto, la difficoltà generale, piuttosto severa nel titolo originario, è stata ritoccata in modo indiretto. Nessun artificio legato ai nostri avversari mangia cervello, bensì ad essere attenzionata è stata la distribuzione dei punti esperienza (o PP) attraverso l’attività fotografica. Come accennato, Frank in qualità di reporter sarà chiamato a scattare foto assecondando determinate richieste e parametri. Gli scatti giusti porteranno in dote un maggior quantitativo di PP, permettendo una progressione più sostenuta che renderà di converso più gestibile la curva di difficoltà della Deluxe Remaster.

Sono presenti diversi omaggi a numerose IP Capcom.

Altrettanto prezioso è stato il lavoro svolto sulla IA dei sopravvissuti. Nel titolo del 2004 si trattava di un aspetto piuttosto controverso, con comportamenti masochisti e deficitari che arrivavano talvolta a compromettere intere run. Adesso la loro gestione per mezzo della nuova Intelligenza Artificiale è decisamente più coerente e resa più affidabile da un inedito sistema di affinità. Grazie a quest’ultimo, gli NPC potranno ottimizzare al meglio le proprie azioni, grazie alla conoscenza delle armi predilette nonché dei cibi preferiti.

In tutto questo, ad essere modernizzato è stato anche il sistema di mira delle armi da fuoco. Perché si, non ci sono solo armi contundenti in Dead Rising, ma anche pistole, fucili e compagnia per i quali dovrete centellinare le munizioni. In quest’ottica complessiva, paradossalmente il titolo è diventato molto più docile e permissivo rispetto al passato. Un prezzo da pagare per rivitalizzare una formula che, tuttavia, continua ad essere molto rispettosa ed aderente all’esperienza originale. Forse anche troppo proprio per i fan più assidui della serie, che potrebbero accusare una certa stanchezza di questa formula, emersa già in occasione degli utlimi due sfortunati capitoli numerati.

Le armi non convenzionali sono molto divertenti da usare, ma potrebbero essere… poco pratiche.

Commento finale

Dead Rising Deluxe Remaster è, senza ombra di dubbio, la versione migliore con cui godersi il capitolo iniziale della serie horror Capcom. La nuova veste grafica, i controlli rinnovati ed i miglioramenti quality of life sono al servizio di una rimasterizzazione di ottimo livello che preserva le migliori caratteristiche ludiche del titolo del 2005. In questo senso, qualcuno potrebbe criticare, oggi come allora, alcune scelte legate all’inesorabile timer che scandisce obiettivi e sancisce destini. Allo stesso modo, la riproposizione della struttura sandbox senza novità potrebbe pesare soprattutto a chi aveva visto con malumore ai passi falsi degli ultimi capitoli. Se amate L’alba dei morti viventi, non disdegnate una vena di follia e magari non lo avete giocato quasi vent’anni fa, il ritorno al centro commerciale Willamette Parkview potrebbe essere un’esperienza da non lasciarsi scappare.

Disco Elysium, un sequel spirituale è attualmente in sviluppo

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Longdue, un nuovo studio formato da ex sviluppatori del meraviglioso Disco Elysium, ha annunciato che un suo sequel spirituale è in fase di sviluppo.

Il team, composto anche da veterani di Bungie, Rockstar Games, Brave at Night ed altri, si è assicurato un finanziamento iniziale per sviluppare un “RPG psicogeografico con profondità narrativa” che porterà avanti l’eredità di Disco Elysium. Vi ricordiamo che gli autori principali del titolo avevano lasciato il team ZA/UM senza lavorare al seguito ufficiale dell’RPG del 2019.

Noi di Longdue ci ispiriamo a decenni di giochi di ruolo classici, da Ultima e Wizardry, passando per Fallout e Planescape, fino al giustamente adorato Disco Elysium“, ha affermato il direttore narrativo Grant Roberts in un comunicato stampa. “Siamo entusiasti di continuare questa eredità con un altro gioco di ruolo psicologico incentrato sulla narrazione, in cui l’interazione tra mondi interiori e paesaggi esterni è il cuore pulsante dell’esperienza. Stiamo costruendo un team di livello mondiale per un gioco di livello mondiale che racconterà una storia di livello mondiale e non vediamo l’ora di mostrarvi di più”.

Il rappresentante degli investitori di Longdue, Riaz Moola, ha aggiunto: “Siamo entusiasti di sostenere il lavoro di un incredibile team di talenti creativi e di supportare lo sviluppo di un nuovo tipo di esperienza di videogioco incentrata sulla narrativa e della tecnologia associata per migliorare la creazione di questi giochi”.

Mario & Luigi: Fraternauti alla carica, ecco il trailer panoramico

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Nintendo Italia ha condiviso un inedito trailer panoramico per Mario & Luigi: Fraternauti alla carica, la nuova avventura in arrivo per Nintendo Switch.

Ve lo proponiamo di seguito, ricordandovi che il titolo è in arrivo il prossimo 7 Novembre.

I fratelli fanno il loro ritorno con una nuova avventura a tinte marinaresche! Salpa con Mario e Luigi e vai alla scoperta di un misterioso arcipelago in un’elettrizzante avventura a base di esplorazione e combattimenti a turni: Mario & Luigi: Fraternauti alla carica per Nintendo Switch.

Il mondo dell’Elettria è andato in pezzi! Una volta raccolta attorno all’imponente Centralbero, questa terra è ora divisa in tante isole diverse, e i suoi abitanti sono separati gli uni dagli altri da vasti mari. È qui che entrano in gioco Mario e Luigi, gli eroi con un legame fraterno! Dopo essere giunti in modo rocambolesco e inatteso nel mondo dell’Elettria, i due Mario Bros. partono all’avventura con nuovi amici e qualche vecchia conoscenza per ricollegare tra loro le isole, scoprire cosa ha causato la frammentazione del mondo e riportare tutto alla normalità.

Sali a bordo dell’Isola Solcamari, parte isola e parte nave! Guidata dalle correnti, ti porterà in giro per l’oceano alla scoperta di tante isole diverse da visitare. Ognuna ha le sue caratteristiche uniche, con nuovi abitanti da incontrare e luoghi da esplorare.

Fatti strada fino al faro di ogni isola risolvendo enigmi, affrontando mostri e dando una mano agli abitanti del luogo, poi ricollegala all’Isola Solcamari per iniziare a ricomporre l’Elettria!

Che stiano esplorando o si trovino nel mezzo di un’infuocata battaglia, i Mario Bros. lavorano sempre di squadra! Prendi il controllo di entrambi i fratelli contemporaneamente e usa i pulsanti dedicati a ciascuno di loro per saltare, attaccare, schivare e altro ancora.

Football Manager 25 è stato rinviato

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Il publisher SEGA ed il team di sviluppo Sports Interactive hanno annunciato il rinvio di Football Manager 25, che dunque non arriverà più il prossimo 26 Novembre.

L’uscita dello storico gestionale è stata infatti spostata a Marzo 2025, quando sarà disponibile per PlayStation 5, Xbox Series, Xbox One, Nintendo Switch, PC (via Steam, Epic Games Store e Microsoft Store), iOS ed Android.

Di seguito vi riportiamo il messaggio completo condiviso dagli sviluppatori, che spiegano le ragioni di questo consistente ritardo sulla tabella di marcia.

Dopo un’attenta considerazione, Sports Interactive ha preso la difficile decisione di ritardare ulteriormente il rilascio di Football Manager 25. Dopo aver discusso con SEGA, i nostri licenziatari e i nostri partner, abbiamo concordato che la migliore linea d’azione è ritardare il lancio fino a marzo 2025. le date di rilascio della piattaforma seguiranno una volta confermate.

Nel nostro ultimo aggiornamento di sviluppo di settembre, abbiamo spiegato che dovevamo posticipare la versione originale di Football Manager 25 per avere più tempo per offrire la migliore esperienza possibile per questo primo capitolo di una nuova era di Football Manager. Questo tempo aggiuntivo non è stato sufficiente per garantire che la qualità e l’esperienza del gioco soddisfino le tue aspettative e i nostri standard molto elevati.

Nel blog precedente abbiamo spiegato che è stato un ciclo di sviluppo difficile per lo studio. Molte cose si sono mosse più lentamente di quanto avevamo previsto, nonostante tutti i membri del team abbiano lavorato a un ritmo incredibile per cercare di portare a termine tutto. I tempi erano già stretti e, come giustamente sottolineato da molti dei vostri recenti commenti, stavamo semplicemente affrettandoci troppo e correvamo il rischio di compromettere i nostri standard abituali. Ciò ha esercitato un’enorme pressione su tutti coloro che lavorano nello studio, tutti impegnati con passione a fornire il miglior gioco possibile.

Football Manager 25 rappresenta il più grande progresso tecnico e visivo della serie da una generazione. Semplicemente non possiamo compromettere la realizzazione di questo momento cruciale nella storia di Football Manager affrettandoci a pubblicarlo a novembre. Naturalmente, non è qui che nessuno di noi si aspettava di trovarsi a sette settimane dall’uscita ma, nello spirito dei valori del nostro studio, consideriamo sempre il quadro più ampio e il quadro più ampio qui è che abbiamo bisogno di questo tempo aggiuntivo per consegnare un gioco di cui tutti possiamo essere orgogliosi.

Ringraziamo moltissimo i numerosi di voi che hanno già preordinato il gioco per la fiducia e il supporto. Dato il ritardo, tuttavia, se desideri richiedere un rimborso, contatta il tuo rivenditore. Qualcosa che hai notato mancare nel nostro annuncio del 30 settembre era la menzione dell’accesso avanzato su PC e Mac. Possiamo confermare che l’Accesso Avanzato sarà disponibile prima della nuova data di rilascio e, quando saremo sicuri della durata di tale periodo, ti aggiorneremo alla prima occasione. Anche la rivelazione del nuovo gameplay verrà spostata alla fine di gennaio 2025.

Siamo profondamente consapevoli che questo sarà estremamente deludente per te. Condividiamo quella delusione e siamo estremamente dispiaciuti. Grazie per la lettura e la pazienza. Significa tantissimo per noi mentre continuiamo a lavorare per creare una nuova era per Football Manager.

Recensione Until Dawn remake, è ancora il miglior horror di Supermassive Games?

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Altro giro, altro remake … stavolta tocca ad Until Dawn il titolo interattivo di Supermassive Games originariamente pubblicato nel 2015 e che ad oggi viene annoverato fra i migliori giochi horror per PS4. Da allora l’azienda inglese con sede nella città di Guildford, ne ha fatta di strada. The Dark Pictures Anthology, serie composta da ben quattro capitoli: Man of Medan, Little Hope, House of Ashes e The Devil in Me, ha avuto un buon successo; così come The Quarry. Insomma, è chiaro che lo sviluppatore ci sa fare con le avventure interattive. In attesa di Little Nightmares III, ereditato dai ragazzi di Tarsier Studios, abbiamo la possibilità di rivivere l’opera prima di Supermassive Games. Senza porci particolari domande sul fatto che un gioco abbia o meno bisogno di una remastered o di un remake (a proposito, state giocando a quello di Silent Hill 2?), vi diciamo se vale o meno la pena l’acquisto di questa nuova versione.

Until Dawn è ora disponibile per PC e PS5.


Versione testata: PlayStation 5


Più che un remake sembra una director’s cut

Questo remake di Until Dawn, curato da Ballistic Moon, in realtà non cambia granché le carte in tavola rispetto al materiale originale del 2015. Ciò sta a significare che l’esplorazione in terza persona, gli eventi in QTE, la narrazione non lineare e la risoluzione degli enigmi sono praticamente gli stessi. A nostro giudizio, per capire appieno del perché sia stata pubblicata questa “nuova” versione, bisognerebbe approcciarsi ad Until Dawn come una sorta di director’s cut, piuttosto che ad una vera e propria rivisitazione. Proprio per questo motivo, la recensione originale del nostro Simone Rinaldi, è ancora validissima ed efficace in termini di analisi del plot narrativo, della caratterizzazione dei personaggi, dei sistemi di scelta del gioco e dell’atmosfera. Si tratta di elementi che caratterizzano anche Until Dawn del 2024.

Un gruppo di giovani ragazzi, uno chalet in montagna … cosa può mai andare storto?

L’obiettivo della produzione è stato ed è quello di proporre un prodotto dalle chiare tematiche teen slasher che tanto caratterizzavano le produzioni cinematografiche degli anni ’90/2000. Un gruppo di otto giovani ragazzi (Ashley, Sam, Chris, Josh, Mike, Jessica, Matt ed Emily) si ritrova nel gelido e innevato chalet di Blackwood Mountain. Un luogo apparentemente tranquillo, si trasforma nel peggiore degli incubi. Un pericolo serial killer è in agguato e i ragazzi – ben presto – cadranno vittima di un terrore senza nome al quale dovranno cercare di sopravvivere. Insomma, di base la storia ripropone tutti i cliché dei classici film horror triti e ritriti.

The Butterfly Effect

Utilizzando il più classico degli incipit come linea guida per la progressione non lineare della storia, in cui tutte le decisioni prese contano (con una interattività a dir poco memorabile e unica) non solo perché aprono nuovi percorsi narrativi (con un livello di scrittura di altissimo livello), scenari e aree, ma soprattutto determineranno quali dei personaggi sopravvivrà o morirà (in modi davvero orripilanti). Ai giocatori – quindi – viene dato il controllo diretto del cast dei personaggi e saranno costretti a fare scelte complesse e difficili atte ad avere quella piccolissima possibilità di farli uscire tutti vivi dall’incubo. È affascinante come una scelta apparentemente piccola e insignificante possa avere conseguenze molto più grandi e di vasta portata e su come cambi e si svolga la narrazione in base alle preferenze fatte durante il gioco. In gergo viene definitivo effetto farfalla, ed è il tema portante di Until Dawn. Naturalmente, aiuta il fatto che la storia di Until Dawn – come anticipato – sia incredibilmente ben scritta (e funzioni benissimo ancora oggi) e magistralmente interpretata da celebrità come Hayden Panettiere (Heroes, Nashville) e Rami Malek ((Bohemian Rhapsody, No Time To Die). Un vero e proprio omaggio ai classici film slasher (ritornati in auge negli ultimi anni) con colpi di scena scioccanti e roboanti che lasceranno i giocatori a bocca aperta.

Cosa cambia nella versione PlayStation 5?

Quando raccontato finora è sostanzialmente una copia carbone del predecessore. Ma allora, cosa cambia? L’opening è stato esteso per contestualizzare meglio gli inizi della storia così come è stato aggiunto un finale completamente inedito e a dir poco emozionante che potrebbe avere importanti implicazioni per il futuro del franchise. L’altro grande cambiamento di questa versione, a parte la grafica (della quale vi parleremo a breve), riguarda la telecamera, sebbene persistano alcune riprese fisse del titolo originale, questa, ora è collocata sopra le spalle (in simil Resident Evil 4) e risulta essere più vicina ai vari personaggi. Si tratta di una modifica gradita ma purtroppo non supportata dai controlli, troppo lenti e legnosi. In termini di collezionabili, anche qui c’è stata una lieve rivisitazione; sono stati aggiunti nuovi totem da collezionare mentre si esplora Blackwood Mountain, i quali, naturalmente aiutano a dare corpo alla narrazione. Non solo, presentano anche un elemento puzzle in quanto i giocatori sono chiamati a ruotarli per individuare il punto perfetto per innescare le loro premonizioni. Detto questo, si tratta sicuramente di una buona aggiunta, anche piuttosto utile per alcune delle difficili decisioni che i giocatori devono necessariamente prendere durante la campagna.

Il vero punto di forza di questa edizione? La grafica!

Graficamente – sebbene l’originale offra ancora un bel colpo d’occhio, sono comunque passati 9 anni – c’è un bel passo in avanti. Grazie all’Unreal Engine 5, i modelli dei personaggi e l’illuminazione sono incredibili e dettagliatissimi, anche se il motion capture (al netto di espressioni facciali molto realistiche) dell’epoca non è più attualissimo. Inoltre, Ballistic Moon ha apportato alcune piccole modifiche di art design: la tonalità blu dell’originale è stata rimossa in favore di una gradazione del colore più naturale, mentre l’illuminazione delle scene iniziali è stata modificata per trasmettere un senso di progressione più graduale verso la notte.

Ma non è tutto oro quel che luccica; l’originale raggiungeva – seppur con qualche calo sporadico – i 60 fps (grazie alla retrocompatibilità con PS5), mentre il remake fa un netto passo indietro, girando a soli 30 fps (neanche troppo stabili). Ed è incredibile, considerando che non ci troviamo dinanzi ad un gioco con centinaia di elementi a schermo; si tratta di un’avventura in salsa cinematografica con scelte ed eventi QTE. Considerando anche il prezzo, parliamo di 69,99 € a fronte di meno di 20 € della versione PS4, veramente non sappiamo cosa dire a riguardo.

Almeno il DualSense di PlayStation 5 è supportato. Il feedback aptico è stato ben implementato e aggiunge ulteriore tensione ai momenti più tesi e drammatici, mentre i grilletti adattivi possono essere utilizzati per dimostrare indecisione nei momenti difficili; premere L2 o R2 per fare una scelta richiederà un certo sforzo fisico e altrettanto impegno. Tutte queste funzionalità possono essere attivate e disattivate nelle impostazioni a proprio piacimento, insieme a una serie di altre opzioni di accessibilità che rendono, ad esempio, i QTE più facili da completare.

Da segnalare che la colonna sonora ha perso un pezzo fondamentale. Infatti, manca “O Death” dell’intro, canzone folk american  rivisitata dell’originale di Dock Boggs. Sebbene sia stata “rimpiazzata” da una nuova canzone: “Out of the Shadows” di Mae Stephens, si sente e come se si sente, l’assenza di “O Death“. Infine, il titolo è interamente doppiato in italiano (fra le voci più note troviamo: Alice Bongiorni/Ashley Brown, Gianluca Iacono/Jack Fiddler, Alessandro Capra/Christopher Hartley, Federico Viola/Matthew Taylor e Beatrice Caggiula/Emily Davis).

Commento finale

Anche se è passato quasi un decennio da quando Until Dawn è arrivato per la prima volta su console PlayStation 4, il suo plot narrativo slasher adolescenziale, le interpretazioni superbe dei doppiatori e la narrazione non lineare così come l’ambientazione, sono incredibilmente attuali e accattivanti, dimostrando senza alcuna ombra di dubbio – sebbene i quattro capitoli della The Dark Pictures Anthology e The Quarry siano comunque stati giochi di buon livello, che il punto più alto per Supermassive Games è e resterà, almeno fino all’uscita di Little Nightmares III (in cui confidiamo tantissimo), proprio Until Dawn. Un classico con una grafica notevolmente migliorata e piccole modifiche al gameplay che offre un’esperienza ancora più rifinita. Il problema è che questa edizione costa ben 69,99 € e misteriosamente non raggiunge i 60 fps ottenibili a mezzo della retrocompatibilità della versione PS4 su PS5. Insomma, sebbene si tratti di uno dei titoli horror più belli mai pubblicati in forma videoludica, fatichiamo a consigliarvelo. La qualità c’è ma il prezzo – a nostro giudizio – è davvero troppo alto per quello che offre.

Alarmo è l’ultimo di una serie di hardware Nintendo, ma quali sono quelli più strani mai lanciati?

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Nintendo è strana e la adoriamo anche per questo. Oltre a pubblicare capolavori videoludici del calibro di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom e Super Mario Odyssey, la società nipponica non ha paura di fare delle lievi deviazioni rilasciando hardware che nessuno avrebbe mai potuto prevedere prima.

L’ultimo di questi prodotti “fuori dal comune” è il Orologio sonoro Nintendo: Alarmo, la sveglia da ben 100 $ presentata da Nintendo questa settimana che vi sveglierà deliziandovi con suoni e motivetti di Breath of the Wild, Mario Odyssey, Splatoon 3, Ring Fit Adventure e Pikmin 4. Non è quello che ci saremmo aspettati (anche se Nintendo aveva accennato ad Alarmo ben 10 anni fa ), ma è sicuramente un’aggiunta divertente e strampalata.

La rivelazione di Alarmo ci ha dato l’idea di tornare un po’ indietro nel tempo, raccontandovi quali sono i dispositivi, aggeggi e gadget, più strani che Nintendo abbia mai prodotto (ci riferiremo soltanto a quelli sviluppati internamente da colosso) nel corso degli anni.

Virtual Boy

Nintendo ha provato a lanciare un visore per la realtà virtuale decenni prima che la tecnologia fosse matura. Il Virtual Boy è stato lanciato nel 1995 ed è di gran lunga il più grande flop nella storia di Nintendo, non riuscendo a superare il milione di unità vendute nel corso della sua vita. Il famigerato display rosso e nero è noto per indurre dolorosi mal di testa dopo solo pochi minuti di gioco e la console ha ricevuto solo 22 giochi prima che Nintendo smettesse di supportarlo. Attualmente, Nintendo sta usando Switch per emulare i giochi Virtual Boy nel suo nuovo museo (recentemente inaugurato) a Kyoto, in Giappone, quindi forse un giorno vedremo una libreria di dei giochi pubblicati per Virtual Boy direttamente su Nintendo Switch Online.

R.O.B. (Robotic Operating Buddy)

Molto prima che avessimo compagni di squadra AI che ci supportassero sul campo di battaglia, Nintendo creò un vero amico con cui si poteva giocare. Nel 1985, il Robotic Operating Buddy, o ROB come era affettuosamente chiamato, uscì per NES ed era di fatto il giocatore numero due in un gioco. Ma per quanto possa sembrare grandioso, ROB funzionava solo con due giochi, Gyromite e Stack-Up, e sfortunatamente la tecnologia non era all’altezza dell’ambizione; era difficile da configurare correttamente e, secondo i dirigenti Nintendo dell’epoca, ROB si muoveva così lentamente che era come “guardare l’erba crescere”. Finì nel dimenticatoio, silenziosamente, un paio di anni dopo, ma ROB vive ancora come personaggio giocabile in Smash Bros.

Fotocamera/Stampante Game Boy

Prima che tutti noi avessimo sempre in tasca delle fotocamere ad alta risoluzione grazie agli smartphone, Nintendo provò a creare una fotocamera portatile: la Game Boy Camera. Questo accessorio si collegava al Game Boy (e alle sue varie iterazioni hardware) per scattare foto a bassa risoluzione ed era progettato per essere utilizzato insieme alla Game Boy Printer, che permetteva di stampare le proprie foto.

e-Reader

Restando in tema portatile, il Game Boy Advance era compatibile con il Nintendo e-Reader, che scansionava i codici a barre sulle schede e-Reader compatibili per sbloccare contenuti nei giochi GBA. È una prima versione di un concetto che Nintendo avrebbe ripreso un decennio dopo con gli amiibo, che se scansionati sbloccano contenuti all’interno dei giochi. L’e-Reader non mai uscito in Europa e la produzione è stata dismessa in America circa due anni dopo il lancio. Ci sono però alcuni usi interessanti della tecnologia. In particolare, il port GBA di Super Mario Bros. 3 aveva livelli esclusivi per e-Reader che sono stati conservati nella versione Nintendo Switch Online del gioco.

Circle Pad Pro

Il 3DS originale è stato lanciato con un solo circle pad, quindi la soluzione più semplice ed immediata di Nintendo per il supporto del controllo a due levette è stata il goffo e spassosamente grande Circle Pad Pro. Spesso descritto come una barca su cui far “riposare” il 3DS, il Circle Pad Pro ha reso il 3DS molto più grande da tenere in mano, aggiungendo insieme al circle pad anche un paio di pulsanti dorsali aggiuntivi. È stato progettato per rendere più comodi i giochi in terza persona come Monster Hunter e Metal Gear Solid: Snake Eater, ma è stato rapidamente migliorato quando Nintendo ha lanciato il New 3DS con un secondo stick analogico incorporato direttamente nella console.

Delicious amiibo

Mentre la maggior parte degli amiibo sono carini e sono rappresentati come figure o carte, l’amiibo più strano mai rilasciato da Nintendo è stato l’amiibo Delicious. Nintendo ha stretto una partnership con Kellogg’s per produrre Super Mario Cereal: un cereale simile ai Lucky Charms con forme ispirate al Regno dei Funghi. Il colpo di scena? La scatola di cereali stessa conteneva funzionalità NFC e poteva essere utilizzata come amiibo in tutti i giochi Nintendo compatibili. È un bizzarro amiibo unico nel suo genere che probabilmente non vedremo mai più.

Microfono GameCube

I sistemi Nintendo come DS, 3DS e Wii U hanno microfoni incorporati, ma non era così ai tempi del GameCube. Quindi cosa ha fatto Nintendo quando ha voluto creare minigiochi a comando vocale per Mario Party? Ha incluso un vero microfono nel gioco! Il microfono del GameCube è stato utilizzato principalmente con Mario Party 6 e Mario Party 7, e può essere collegato alla console tramite lo slot secondario per memory card. I minigiochi con microfono a volte potevano essere molto poco reattivi, ma non possiamo negare che il grande pulsante sul microfono del GameCube fosse estremamente soddisfacente da premere.

Attrezzatura per palestra domestica

Nintendo ha fatto fortuna con i suoi giochi a tema fitness e ogni iterazione è stata lanciata con un diverso pezzo iconico di hardware. Wii Fit è responsabile dell’introduzione nel mondo della Wii Balance Board, che è finita per essere supportata da oltre 100 giochi diversi. Più recentemente, Ring Fit Adventure ha introdotto Ring Con, che purtroppo non ha ricevuto la accoglienza come accaduto per altri software. Tuttavia, entrambi i giochi di home fitness sono stati un grande successo per Nintendo.

Nintendo Labo

Non avremmo mai pensato che fosse possibile far acquistare ai fan un cofanetto di cartone da circa 70 €, ma come sappiamo, Nintendo è in grado di fare di tutto. Stiamo parlando di Nintendo Labo, arrivato sulla scena nel 2018. Nintendo ha sviluppato quattro diversi set Labo per Switch, tra cui creazioni di cartone raffiguranti una canna da pesca, un robot gigante, un volante, un pianoforte e altro ancora. Sebbene costruire i Toy-Con a tema Labo, sia piuttosto soddisfacente, giocare effettivamente con i Labo non è affatto la stessa cosa. Un set Nintendo Labo era persino un visore per realtà virtuale in cartone, e Nintendo ha aggiornato diversi giochi Switch in modo tale che supportassero la funzionalità VR limitata ma che sicuramente è ben lungi dall’essere il peggior tentativo di Virtual Reality che l’azienda abbia mai fatto.

Mario Kart Live: Home Circuit

Chiudiamo questo elenco con Mario Kart Live: Home Circuit. Lanciato nel 2020, rimane uno dei prodotti più strani che l’azienda abbia mai lanciato per Switch. Home Circuit include un kart telecomandato con Mario o Luigi e una manciata di cancelli di cartone da installare nel proprio soggiorno, utili per giocare a una versione in realtà mista di Mario Kart. È divertente, almeno inizialmente … ma siamo interdetti dal fatto che Nintendo abbia portato uno dei suoi più grandi franchise della storia a prendere una direzione così strana e divergente.

Qual è l’hardware più strano che apprezzate più di Nintendo? State pensando di acquistare il nuovo Orologio sonoro Nintendo: Alarmo? Fatecelo sapere nei commenti!

Recensione Sky Oceans: Wings for Hire, tre metri sopra il cielo?

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Sky Oceans: Wings for Hire non nasconde una certa ambizione nel rievocare esplicitamente il ricordo di Skies of Arcadia. L’RPG nato per Dreamcast nel lontano 2000 è passato alla storia non solo come uno dei migliori titoli destinati alla sfortunata console SEGA, ma altresì uno dei più apprezzati giochi di ruolo di sempre. Un prodotto sontuoso, ancora oggi amato da molti nostalgici, anche per le sue caratteristiche più particolari, come il focus incentrato sull’esplorazione e sulla navigazione di aeronavi in ambienti tridimensionali.

Octeto Studios, con la sua seconda produzione originale dopo il trascurabile Cyber Ops: Tactical Hacking Support, intende omaggiare apertamente non solo il classico SEGA ma anche l’intera tradizione dei JRPG classici. Lo fa proponendo una storia commovente, un gameplay ispirato agli scontri aerei nonché una direzione artistica di stampo orientale. Ma la reverenza verso i grandi capolavori del passato sarà bastata per permettere a Sky Oceans di volare alto?

Wings for Hire è disponibile da oggi per PlayStatio 5, Xbox Series, Nintendo Switch e PC (via Steam).


Versione testata: PlayStation 5


Skywalker? No, Windwalker

Glenn Windwalker fa parte di una famiglia dalla lunga tradizione di avventurieri volanti. Grandi storie vengono raccontate sui suoi avi, capaci di compiere imprese leggendarie a bordo delle loro fidate aeronavi. Purtroppo, in tenera età il piccolo Glenn assiste alla misteriosa scomparsa del padre nel corso di una missione. Dopo un’infanzia difficile passata tra il desiderio di seguire le orme di famiglia ed il trauma del tragico evento condiviso con la madre, il giovane Windwalker si ritrova nel mezzo di eventi rocamboleschi che lo porteranno ad abbandonare la sua isola. Divenuto un pirata dei cieli, si ritroverà a combattere la spietata Alleanza e, soprattutto, a tentare di comprendere il proprio scopo di vita.

La storia di Sky Oceans: Wings for Hire, pur non brillando per particolare originalità, affronta tematiche interessanti e significative, tra cui il tema della formazione riflettendo su cosa siamo disposti a fare per trovare il nostro posto nel mondo… ed a quale prezzo. Un viaggio che si rivela piacevole ed a tratti affascinante, anche a fronte di qualche prevedibile cliché.

I meriti vanno condivisi anche dalla scrittura del cast, ben caratterizzato e diversificato, dalla direzione artistica che omaggia lo stile illustrativo dello Studio Ghibli ed una colonna sonora originale incantevole. Il colpo d’occhio tuttavia non risulta granché stabile. Lo stile grafico, infatti, è perlopiù essenziale e nelle ambientazioni aperte si possono evidenziare texture a bassa risoluzione, modelli poligonali rudimentali e molte altre sbavature. Un peccato, perché i personaggi, dal canto loro, rispecchiano le ispirazioni artistiche della migliore scuola giapponese.

Un cortocircuito reso ancora più spiacevole dal comparto tecnico. Wings for Hire presenta non solo problemi sonori (con effettistica che va e viene), ma anche bug visivi, incertezze nella rilevazione dei controlli ed una telecamera nelle fasi a piedi tutt’altro che incoraggiante. Son tutti fattori che possono essere migliorati a colpi di patch, ma spiace vedere come qualche settimana in più avrebbe sicuramente giovato alla stabilità complessiva.

Nel blu dipinto di blu

Se le parti a piedi costituiscono la componente più ordinaria di Sky Oceans, laddove il titolo vuole diversificarsi (e richiamare il passato) è nella propensione al gameplay nei cieli.

Wings for Hire vi permetterà di navigare in cieli aperti, nonché di affrontare combattimenti strategici a turni in cui sarà fondamentale pianificare la propria tattica. Gestire il proprio gruppo di pirati comporterà migliorare le aeromobili, con nuove abilità speciali e dipartimenti di espansione. Tutto intrigante, vero? Peccato che ci siano molti elementi che non ci hanno convinto.

Partendo dalle fasi esplorative, queste si rivelano in realtà molto meno libere di quanto auspicato, limitandosi ad essere meri corridoi da punto A a punto B. Le traversate stesse inoltre sono caratterizzate da una velocità di movimento eccessivamente lenta, soprattutto nell’ambito delle virate. Il risultato sono sezioni maldestre e tediose, che separano il giocatore tra l’esplorazione a terra ed i combattimenti aerei.

Proprio le battaglie aeree vogliono essere il fulcro ludico della produzione, con un sistema di combattimento a turni che fornisce un feeling completamente diverso rispetto a quello che ci si potrebbe attendere dai duelli ad alta quota. Niente decisioni istintive e riflessi d’acciaio, bensì tattiche studiate a puntino per avere la meglio in ogni situazione. Si tratta di un approccio divertente e valido, semplice nell’impostazione ma efficace nell’esecuzione. Forse anche troppo.

Combattere gli avversari nei cieli diventa infatti presto una pratica ripetitiva, sia per la curva di difficoltà, sia per la regia degli scontri che colma ogni attacco di brevi filmati rendendo ogni battaglia eccessivamente lunga. Anche il bilanciamento non ci ha convinto tantissimo. Gli attacchi standard sono quasi sempre la scelta migliore, gestendoli accuratamente con alternanze di schivate e ripristino della salute. Molto meno incisivi, paradossalmente, gli attacchi speciali. Inoltre, alcune meccaniche sono spiegate poco, al punto da non capire mai realmente il loro funzionamento (soprattutto dell’HUD).

Mal d’aria

Arrivati a questo punto, avrete capito che Sky Oceans: Wings for Hire non è esattamente quello che avevamo sperato.

Da un lato, abbiamo una grande ambizione da parte del team di sviluppo cileno, che punta al rievocare il ricordo di titoli immortali riproponendo alcune suggestioni e idee. Lo fa con passione evidente, che traspare dalla direzione artistica ispirata, dalla trama toccante e dall’idea di mettere il gameplay aereo al centro del progetto. Tanta è la voglia di celebrare titoli come Skies of Arcadia ed il pantheon dei grandi RPG a cavallo del terzo millennio. E talvolta, lo riconosciamo, gli omaggi ci hanno scaldato il cuore trasmettendoci tutto l’amore degli sviluppatori per questo genere.

Dall’altro lato, vengono a galla evidenti limiti tecnici ed alcune scelte che fatichiamo a comprendere. Quello che probabilmente potrebbe pesare maggiormente al pubblico è la lentezza con cui Sky Oceans entra nel vivo. Non solo sul versante della narrazione, che si prende fin troppo tempo soprattutto all’inizio, ma anche a causa delle lungaggini dei combattimenti. Anche le incertezze tecniche e la telecamera imprecisa potrebbe concorrere a rendere complicato il tempo in compagnia del prodotto Octeto Studios.

In un panorama odierno in cui i JRPG di qualità non mancano (meno che meno questo mese…), difficilmente possiamo immaginare di consigliare Wings for Hire se non ai fan più stakanovisti del genere nonché agli aficionados dei classici del passato. Per loro, al netto delle problematiche ad oggi presenti (che speriamo possano essere arginate dal lavoro degli sviluppatori), l’esperienza con Windwalker potrebbe riservare qualche soddisfazione.

Commento finale

Sky Oceans: Wings for Hire ci ha lasciato con un pò di amaro in bocca, dobbiamo ammetterlo. Da un lato, la voglia di omaggiare i grandi classici degli RPG è palpabile, con omaggi ed ispirazioni che i fan del genere sapranno apprezzare a corredo di un prodotto con diverse idee intriganti. Dall’altro lato, tuttavia, la realizzazione tecnica claudicante, i problemi di ritmo ed un combat system che presta il fianco (anzi, la fusoliera) a troppe critiche, rendono l’esperienza a tratti eccessivamente snervante. Un prodotto che probabilmente aveva bisogno di un pò di tempo extra per essere migliorato e che sfortunatamente, allo stato attuale, può essere consigliato solo allo zoccolo più duro di nostalgici ed appassionati… complice anche la tremenda concorrenza diretta di ottobre.

Dispositivi condivisi con i bambini: ecco 5 consigli Cisco da seguire

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  • Un recente sondaggio di Cisco tra i genitori lavoratori mostra che, nonostante i rischi per la sicurezza, la condivisione dei dispositivi è una pratica diffusa
  • In Italia, un bambino su tre ha accesso ai dispositivi lavorativi dei genitori senza supervisione e conosce i codici di accesso
  • Nonostante le implicazioni per la sicurezza, la protezione dei dispositivi è insufficiente: con solo il 24% degli utenti adotta l’autenticazione a più fattori

Milano, 7 ottobre 2024 – Numeri alla mano: 1 bambino su 3 ha accesso ai dispositivi lavorativi dei propri genitori senza la dovuta supervisione da parte degli stessi, e dunque conosce i codici di accesso, mentre solo il 24% degli utenti adotta l’autenticazione a più fattori per i dispositivi condivisi in casa. Non solo: secondo i risultati di un sondaggio condotto da Cisco, il 43% dei genitori (32% in Italia) consente ai propri figli di utilizzare i dispositivi dedicati allo svolgimento della loro professione senza supervisione e con accesso completo ai codici, mentre restano comunque senza alcuna supervisione il 56 dei bambini che non hanno accesso ai codici ma che comunque mettono le mani sui dispositivi dei genitori.

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Qualsiasi accesso non autorizzato a dati riservati costituisce una potenziale violazione, e l’accesso senza controllo da parte dei bambini introduce ulteriori rischi come, ad esempio, la possibilità di inviare o cancellare involontariamente dei dati o di commettere errori nella gestione della posta elettronica,” ha dichiarato Martin Lee, Cisco Talos EMEA Lead. “La diffusione della condivisione dei dispositivi è sorprendente e sembra destinata a continuare. I responsabili IT devono affrontare questa realtà implementando pratiche di sicurezza zero trust, gestendo il time-out delle sessioni inattive e tenendo conto delle esigenze degli utenti.

In Italia, l’80% dei genitori lavoratori intervistati ha riconosciuto di aver condiviso un dispositivo da lavoro con un figlio negli ultimi sei mesi, e dunque resta evidente che i team IT devono considerare più rischi associati alla sicurezza: serve una maggiore visione d’insieme per affrontare le nuove problematiche che derivano dagli ambienti domestici, dove la sostituzione della sicurezza con la comodità rappresenta una continua minaccia.

Tra coloro che condividono i dispositivi con i figli, l’indagine evidenzia anche un uso limitato di misure di sicurezza efficaci. In Italia, soltanto il 17% degli intervistati adotta l’autenticazione a più fattori (MFA) per le attività lavorative critiche, meno della metà (40%) utilizza una VPN, mentre il 38% si limita a fare affidamento su password considerate “forti”.

In un’epoca in cui oltre due terzi dei dispositivi connessi in casa sono condivisi tra i membri della famiglia (75% rispetto al 65% di due anni fa), è fondamentale perfezionare le best practice e monitorare l’attività sui dispositivi – sia gestiti che non gestiti, fissi o mobili – per assicurarsi che nulla vada perduto.

Ecco alcuni suggerimenti di Martin Lee, responsabile Cisco Talos EMEA, per ridurre i rischi di sicurezza che derivano dalla condivisione dei dispositivi

  • Collaborate con gli utenti anziché opporsi. Create account guest sui dispositivi in modo da consentire ai familiari di utilizzarli in modo limitato senza accesso ai sistemi aziendali, ma beneficiando comunque della protezione informatica dell’azienda. Sebbene non sia la soluzione ideale, è sicuramente preferibile rispetto a dare accesso completo a utenti non autorizzati.
  • Implementate l’autenticazione a più fattori (MFA) o l’autenticazione a due fattori (2FA). Quando un utente accede a una nuova applicazione o sistema, assicuratevi di confermare l’accesso tramite un ping MFA/2FA o attraverso il riconoscimento biometrico. Un semplice passaggio che può contribuire a impedire l’accesso ai sistemi sensibili da parte di bambini curiosi.
  • Proteggete i dati sensibili con una VPN. Non tutti i dati richiedono lo stesso livello di sicurezza; assicuratevi di proteggere i dati sensibili in modo che possano essere accessibili solo tramite VPN. Richiedete agli utenti di inserire il proprio nome utente e password, oltre a completare la verifica tramite MFA/2FA.
  • Effettuate regolarmente il backup. L’ambiente domestico può essere rischioso per i dispositivi elettronici: liquidi e cadute possono danneggiarli facilmente. È fondamentale essere sicuri che i dati non vengano persi e che possano essere facilmente ripristinati grazie al backup.
  • Educare gli utenti sulla sicurezza informatica. È fondamentale assicurarsi che gli utenti comprendano l’importanza della sicurezza, le conseguenze di un errore e le minacce e gli attacchi più comuni. Politiche chiare, accompagnate da sanzioni per eventuali violazioni, possono aiutare gli utenti a capire cosa sia consentito fare con i dispositivi aziendali e cosa no.

Cisco protegge il 100% delle aziende Fortune 100. Per saperne di più, visita il sito cisco.com/go/security.

A proposito del sondaggio

Il sondaggio Cisco è stato condotto tramite Censuswide con 6116 genitori lavoratori di età superiore ai 18 anni in Regno Unito, Francia, Spagna, Svizzera, Italia, Polonia, Paesi Bassi, Svezia, Sudafrica, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Germania tra il 30.07.2024 e l’08.08.2024. Censuswide aderisce e impiega membri della Market Research Society, basata sui principi ESOMAR. Censuswide è anche membro del British Polling Council.

Universal Pictures e SEGA portano Shinobi sul grande schermo

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Universal Pictures e SEGA hanno annunciato ufficialmente una collaborazione per lo sviluppo di un film basato sul franchise di Shinobi.

Il film sarà diretto da Sam Hargrave (Extraction) su sceneggiatura firmata da Ken Kobayashi (Sunny, Move On). Sul versante produttivo, concorreranno Marc Platt ed Adam Siegel con Marc Platt Productions; Dmitri M. Johnson con Story Kitchen; Toru Nakahara per SEGA; Mike Goldberg con Timothy I. Stevenson in veste di produzione esecutiva.

Shinobi ha debuttato per la prima volta nel 1987 nelle sale giochi. Il protagonista Joe Musashi è un ninja moderno che affronta le forze del male. Il franchise comprende quattordici giochi, inclusi spin-off e port, con oltre cinque milioni di copie vendute in tutto il mondo.

Un nuovo titolo della serie è stata rivelata alla fine del 2023, nell’ambito del programma di rilancio di molte IP iconiche SEGA.

Restiamo in attesa di nuovi sviluppi.

Goat Simulator Remastered, il nuovo trailer conferma la data di uscita

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Coffee Stain Publishing ha confermato che Goat Simulator Remastered arriverà per PlayStation 5, Xbox Series e PC via Steam, Epic Games Store ed Microsoft Store il prossimo 7 Novembre.

Sviluppato da Coffee Stain Studios, Coffee Stain North e Deep Silver FISHLABS, il titolo ha inoltre ricevuto un dissacrante ed esagerato trailer per festeggiare la notizia. Goat Simulator Remastered è una rivisitazione aggiornata del predecessore del divertente Goat Simulator 3 (qui la nostra recensione)… E se ve lo state chiedendo, non ci sono refusi: non esiste Goat Simulator 2.

Vi proponiamo di seguito il trailer di gameplay.

Goat Simulator Remastered presenta la migliore tecnologia di simulazione di capre. Il tuo gioco sandbox caotico preferito è tornato più bello che mai con una grafica aggiornata, tutti i DLC e tanti nuovi bug con cui affrontare le capre. Usa i comandi WASD per riscrivere la storia.

Il tuo obiettivo? Il caos! La tua musa? Pilgor la capra! Se hai tenuto la testa, e le corna, sotto la sabbia per gli ultimi 10 anni, forse non saprai che Goat Simulator è un gioco in cui il tuo scopo è arrecare più danni possibili, il tutto nelle vesti di una capra. Dai testate e fai capriole in avanti e indietro nei vari livelli per segnare punti e trova modi nuovi e innovativi per rovinare la giornata ai PNG.

Goat Simulator Remastered è la versione rimasterizza del gioco che nessuno ha mai chiesto. Contiene tutto ciò che adoravi del gioco originale e tanto altro ancora: una nuova veste grafica migliorata, texture aggiornate, un’illuminazione abbagliante e tante foglie nuove per sfoggiare il massimo della tecnologia di simulazione di capre. Abbiamo anche rielaborato da zero i Mutatori, permettendoti di scegliere qualsiasi “”capra”” desideri da un comodo menu nel gioco. Dovrai solo acchiapparli prima di poterli usare.

La versione rimasterizzata include anche tutti i DLC della versione per PC e uno dei nostri preferiti della versione per dispositivi mobili, tra cui: Goat City Bay, Goat MMO, Goat Z, PAYDAY, Waste Of Space, (Dispositivi mobili) Buck to School.

Ci sono anche novità un po’ meno entusiasmanti, come un’ottimizzazione generale del gioco e la risoluzione di alcuni bug, ma non temete: abbiamo risolto solo quelli noiosi.

Funzionalità principali:
Puoi essere una capra… di nuovo
No, sul serio, questa è ancora l’attrazione principale
Un nuovo menu di mutatori grazie al quale scegliere e abbinare qualsiasi capra, e che ti permette di soddisfare tutti i tuoi desideri… sempre che includano degli abomini.
Tutti i bug che hai sempre adorato: solo perché è una versione rimasterizzata, non significa che abbiamo rimosso i bug antigravità che tanto ci hanno fatto divertire.
Tutti i DLC sono inclusi: non potevamo certo venderveli di nuovo, anche se, a dirla tutta, vi stiamo rivendendo il gioco.
Nuova grafica e illuminazione, e nuovi effetti e animazioni. Abbiamo anche rinnovato e abbellito le foglie. Ora sono le più belle di tutte… a eccezione di quelle di Goat Simulator 3.

Avvertenza:
Goat Simulator Remastered è un gioco assolutamente stupido e lo è sempre stato, fin dal primo Goat Simulator programmato oltre 10 anni fa. Te lo abbiamo già detto, ma vogliamo ripeterlo: spendi altrove i tuoi soldi. Magari acquista un bel cappello, un paio di mattoni o fai una colletta con gli amici e compra una capra vera.

Silent Hill 2 Remake – Guida: come sbloccare tutti i finali

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Il remake di Silent Hill 2 è oramai tra noi e con esso l’interrogativo sul come sbloccare tutti i finali.

Il titolo, disponibile dall’8 Ottobre per PC (via Steam) e PlayStation 5, prevede infatti otto finali. Sei di questi erano presenti anche nel titolo originario, mentre due sono completamente nuovi. Mentre questi ultimi due non sono necessari ai fini di trofei ed achievements, gli altri sei sbloccano ben sette riconoscimenti.

Qui trovate il nostro coverage del titolo:

Con questa guida vi indicheremo come ottenerli tutti, con qualche consiglio di massima sul come gestire al meglio le run multiple.

Si ringrazia PowerPyx per il contributo.

Come ottenere tutti i finali in due partite

I finali Abbandono, Maria ed In Acqua sono i finali classici che possono essere sbloccati sia nelle partite regolari sia in Nuova partita +. Rinascita, Cane ed UFO sono invece i finali classici che possono essere sbloccati solo giocando in Nuova partita +. Infine, i finali Bliss e Stilness sono altresì vincolati alla Nuova partita + dietro specifici requisiti.

Per ridurre al minimo le run, è possibile utilizzare i salvataggi manuali per manipolare il finale da ottenere. Si può influenzare l’esito conclusivo fino a raggiungere la stanza del boss finale. Poiché i finali completati vengono salvati su un file di “salvataggio profilo” generale e non su un file specifico di “salvataggio manuale”, è possibile completare un finale, ricaricare un salvataggio e ottenere un altro finale. Il gioco ne terrà traccia. Proprio per questo motivo è virtualmente possibile ottenere tutti i finali in sole 2 partite: una normale ed una Nuova partita +.

Nello specifico, ecco cosa vi consigliamo:

  • Durante la prima walkthrough, soddisfatte i requisiti per il finale Maria. Fate un file di salvataggio prima di raggiungere il boss finale. Ottenere il finale Maria e ricaricate.
  • A questo punto, soddisfate le richieste per sbloccare i finali Abbandono ed In acqua. Per quest’ultimo, vi consigliamo di tenere la salute sul rosso fino alla fine del combattimento finale.
  • Per la run a Nuova partita +, collezionate tutti gli oggetti necessari per sbloccare i finali Cane, Ufo, Rinascita, Bliss e Stillness.
  • Il punto di riferimento sarà raggiungere la stanza 312 dell’hotel Lakeview. Ottenete per primi i finali Cane, UFO e Bliss. Solo a questo punto, recuperate l’oggetto Libro dei Ricordi Perduti. Dopo aver ottenuto anche il trofeo Rinascita, ricaricate ed analizzate la cartolina di Toluca per poi accedere al finale Stillness.

Finale: Abbandono

Per ottenere questo finale, ecco i requisiti da soddisfare:

  • Mantenete sempre James in salute
  • Ispezionare spesso la Foto di Mary e la Lettera di Mary nel tuo inventario
  • Non guardate mai il coltello di Angela
  • Ascoltate l’intero dialogo del letto dell’ospedale nel corridoio, durante la fine del gioco.

Finale: Maria

Per ottenere questo finale, dovrete porre in essere diversi comportamenti nei confronti di Maria. Per questo motivo, si tratta di una conclusione che non potete ottenere con una decisione all’ultimo momento, bensì dovrete prestare attenzione lungo tutta la run.

  • Quando raggiungete Maria per la prima volta a South Vale (Ovest), intrattenete con lei quante più conversazioni facoltative possibili, ad esempio cercando di entrare nella Silent Hill Historical Society, parlando con lei al piano di sopra nella Jack’s Inn e quando è in piedi davanti a Palazzo Baldwin
  • Quando siete all’ospedale Brookhaven ed al Labirinto, controllate regolarmente Maria man mano che avanza (è possibile vedere due filmati con Maria all’ospedale, uno dopo aver raccolto il tuo primo braccialetto e un altro dopo aver raccolto la chiave del tetto)
  • Non lasciare che Maria subisca troppi danni quando è con te
  • Non ispezionare la Foto di Maria, la Lettera di Maria o il Coltello di Angela nel tuo inventario
  • Non ascoltare l’intera conversazione nel lungo corridoio prima dello scontro finale con il boss

Finale: In acqua

Si tratta di uno dei finali classici di Silent Hill 2 ma nel remake svolge una funzione extra. Ottenerlo infatti è un prerequisito per accedere al nuovo finale Stillness.

  • Mantenete la salute bassa (cercando di tenerla in rosso il più possibile)
  • Ispezionate più volte il coltello di Angela nell’inventario
  • Non esaminate la Foto di Maria o la Lettera di Maria
  • Ascoltate la conversazione completa nel lungo corridoio prima dello scontro finale con il boss

Finale: Rinascita

Questo finale si può ottenere solo nel contesto di una Nuova partita +. Per sbloccarlo è necessario finire il gioco custodendo, nell’inventario, quattro oggetti specifici esclusivi della Nuova partita +.

  • Libro della Cerimonia Cremisi. Nel cimitero dove si trova Angela la prima volta, sulla destra dell’area
  • Crisma Bianco. Su una tomba davanti al Palazzo Baldwin, accessibile solo dopo essere usciti dal Jack’s Inn con Maria
  • Calice d’Ossidiana. All’interno della Silent Hill Historical Society, in una nicchia vicino al dipinto di Pyramid Head
  • Libro dei Ricordi Perduti. Nella stanza degli oggetti smarriti, al primo piano dell’Hotel Lake View


Finale: Cane

Si tratta di uno dei finali burla presenti fin dall’originale Silent Hill 2 ed è accessibile solo in Nuova partita +. Per sbloccarlo dovrete recuperare due oggetti per creare la chiave del cane, per poi usarla nella stanza dell’osservazione all’Hotel Lakeview, accanto alla stanza 312. Per questo motivo, non occorre neanche completare il gioco ed affrontare il boss finale.

  • La prima Parte di Chiave Rotta nella stanza sul retro del negozio di animali a nord di Big Jay’s, nell’East South Vale, ad inizio gioco
  • La seconda Parte di Chiave Rotta si trova vicino al Palazzo Baldwin nella zona Est di Katz Street, nel West South Vale, accessibile esclusivamente dopo essere usciti con Maria dal Jack’s Inn

Finale: UFO

Assieme a Cane, si tratta di uno dei finali burla presenti fin dall’originale Silent Hill 2 ed è accessibile solo in Nuova partita +. Per sbloccarlo dovrete recuperare la Gemma Blu a South Vale (Est) ed usarla in quattro ambientazioni specifiche. Dopo ciascun utilizzo, la pietra brillerà con maggiore intensità. Arrivati al quarto posto, il finale partirà automaticamente. Per questo motivo, non occorre neanche completare il gioco ed affrontare il boss finale.

  • La Gemma Blu si trova a South Vale (Est), direttamente nei pressi del negozio di animali a nord di Big Jay’s. Rompete la finestra della gioielleria e prendete la gemma dal portagioie
  • La prima location è sempre a South Vale (Est), sul tetto degli appartamenti Saul Street, davanti ai graffiti dell’occhio
  • La seconda location è al parco Rosevater, nel punto dove incontrate Maria
  • La terza location è nel corso della traversata del lago Toluca
  • La quarta location è all’interno della stanza 312 dell’hotel Lakeview

Finale: Bliss

Si tratta di uno dei due finali inediti di Silent Hill 2 Remake e può essere ottenuto solo nel corso di una Nuova partita +. Per sbloccarlo dovrete ottenere una bottiglia di White Claudia ed usarla nella stanza 312 dell’hotel Lakeview prima di visualizzare la registrazione. Per ottenere la White Claudia, dovrete:

  • Ottenere la chiave arrugginita dalla cassaforte presente presso la pista da bowling di Pete a South Vale (Est). La combinazione è 1887
  • Aprire il piccolo scrigno nel gazebo del giardino dell’ospedale Brookhaven: lì ci sarà la White Claudia

Finale: Stillness

Si tratta di uno dei due finali inediti di Silent Hill 2 Remake e può essere ottenuto solo nel corso di una Nuova partita +. Per sbloccarlo dovrete prima aver ottenuto il finale In acqua. Vi servirà inoltre la Chiave della Tristezza ed un codice di tre cifre per sblocccare una cassaforte nella versione dell’Altro mondo dell’hotel Lakeview. Il codice lo potrete trovare suddiviso in tre zone distinte (non è strettamente necessario trovarle, basta conoscerlo).

  • La Chiave della Tristezza si trova all’interno di una macchina verde su Wiltse Road subito dopo aver attraversato il cancello di metallo all’inizio del gioco. Vi occorrerà la motosega per rompere il finestrino.
  • Aprite la cassaforte presente all’interno dell’ufficio del direttore presso l’hotel Lakeview dell’Altro Mondo. La Chiave sblocca il lucchetto, mentre per la combinazione potete usare il codice 314. All’interno ci sarà la cartolina di Toluca.

Per sbloccare il finale, dovrete esaminare la cartoline di Toluca e poi completare il gioco.

ENDORFY conferma la compatibilità dei suoi dissipatori CPU con il nuovo socket Intel LGA 1851

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ENDORFY, il produttore europeo di dissipatori CPU, alimentatori, case per PC e prodotti lifestyle, ha annunciato una notizia importante per gli appassionati di tecnologia. Secondo le ultime informazioni fornite da Intel, l’attuale gamma di dissipatori CPU di ENDORFY sarà compatibile con il prossimo socket Intel LGA 1851, progettato per i processori Core Ultra 200.

Questa compatibilità riguarda le popolari serie di dissipatori ENDORFY, tra cui Spartan 5, Fera 5, Fortis 5 e le soluzioni di raffreddamento a liquido Navis F. La notizia è particolarmente rilevante per i clienti che intendono aggiornare i propri sistemi, poiché potranno continuare a utilizzare i dissipatori ENDORFY esistenti, beneficiando delle loro eccellenti prestazioni termiche e della riduzione del rumore, senza la necessità di sostituirli.

NAVIS F 350

Il nuovo socket LGA 1851 presenta un numero maggiore di pin rispetto al suo predecessore (1851 contro 1700), pur mantenendo le stesse dimensioni di montaggio del LGA 1700. Questa cross-compatibilità permette ai dissipatori ENDORFY di integrarsi perfettamente con l’hardware Intel di ultima generazione.

Con l’arrivo dei processori Arrow Lake, previsti per offrire significativi miglioramenti delle prestazioni, i dissipatori ENDORFY sono pronti a gestire le maggiori esigenze termiche, garantendo prestazioni e stabilità ottimali del sistema.

Endorfy Fortis 5 ARGB

Che si tratti dello Spartan 5 per build compatte, del versatile Fera 5, o del dissipatore ad alte prestazioni Fortis 5 o delle potenti soluzioni di raffreddamento a liquido Navis F, i clienti ENDORFY possono stare tranquilli: i loro sistemi continueranno a funzionare in modo efficiente e fresco, anche con i più recenti avanzamenti in campo CPU.

Questa mossa di ENDORFY dimostra l’impegno dell’azienda nel fornire soluzioni durevoli e future-proof, permettendo agli utenti di aggiornare i propri sistemi senza preoccupazioni e costi aggiuntivi per il raffreddamento.

Red Dead Redemption arriva finalmente su PC, ecco quando!

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Rockstar Games pubblicherà l’originale Red Dead Redemption (sarà inclusa anche l’espansione Undead Nightmare) per PC tramite piattaforme Steam, Epic Games Store e Rockstar Store il prossimo 29 ottobre.

Red Dead Redemption originariamente è stato lanciato per PlayStation 3 e Xbox 360 il 18 maggio 2010, seguito dalle versioni PlayStation 4 e Switch pubblicate il 17 agosto 2023.

Ecco tutti i dettagli:

Per la prima volta nella sua leggendaria tradizione, l’amato viaggio di John Marston potrà essere vissuto su PC con nuovi sorprendenti dettagli. Red Dead Redemption ed il suo iconico DLC horror-zombie, “Undead Nightmare”, saranno disponibili per PC il 29 ottobre 2024.

In collaborazione con Double Eleven, questa nuova versione vanterà miglioramenti specifici per PC, tra cui la risoluzione nativa 4K fino a 144 Hz su hardware compatibile, supporto monitor sia Ultrawide (21:9) che Super Ultrawide (32:9), supporto HDR10 e funzionalità complete di supporto tastiera e mouse. Saranno inoltre supportate le tecnologie di upscaling NVIDIA DLSS 3.7 e AMD FSR 3.0, NVIDIA DLSS Frame Generation, distanze di visualizzazione regolabili, impostazioni della qualità delle ombre e molto altro ancora.

Qui di seguito il trailer di annuncio:

Silent Hill 2 Remake – Guida ai trofei

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Il remake di Silent Hill 2 è finalmente disponibile, dopo un cammino tutt’altro che facile.

Rifare Silent Hill 2 sembrava un compito ingrato ed impossibile, e immaginiamo che non sia stato affatto facile, ma Bloober Team ce l’ha fatta a modernizzare un classico del genere senza stravolgere, anzi, facendolo brillare di luce propria, ciò che lo rendeva così speciale e amato dai fan. Queste la parole del buon Riccardo nella nostra recensione di Silent Hill 2, folgorato dalla qualità di questo remake.

Se i fan dei survival horror possono gioire, i completisti avranno pane per i loro denti per portare a casa lo scalpo di Silent Hill 2. La nostra guida ovviamente vale non solo per i trofei dalle versione PlayStation, ma altresì anche per gli achievements per Xbox e gli obiettivi Steam.

Informazioni preliminari

  • Difficoltà stimata per il Platino: 3/10
  • Tempo stimato per il Platino:  30 ore
  • Trofei offline: 44
  • Trofei online: 0
  • Trofei missabili: Si, 20
  • Trofei glitchati: 0
  • La difficoltà influisce sui trofei? No
  • Run minime: Due, con salvataggi ad hoc per sbloccare tutti i trofei.

Road map

Premessa
Step 1: Silent Hill 2 è un grandioso remake dell’originale titolo PlayStation 2. Bloober Team è riuscito in un’impresa quasi impossibile. Per questo motivo, il nostro consiglio è di godervi il titolo senza anticipazioni. Soprattutto se non avete giocato il titolo del 2001. Ricordatevi di fare un salvataggio prima della fase finale, vi servirà.
Step 2: Completata la prima run ed ottenuto uno dei finali possibili, dovrete adesso organizzarvi visto che il Platino richiede di sbloccare tutti i finali (tra i due inediti inseriti nel remake) e completare il gioco con diversi requisiti. Inoltre, molti collezionabili non possono essere raccolti in Nuova partita +, così come non possono “cumularsi” tra le varie walk. Potete sfruttare il salvataggio dello Step 1 per raccogliere i tre finali base.
Step 3: Fatto questo, occupatevi dei finali esclusivi di Nuova partita +, mettendo insieme altri requisiti come il terminare il titolo in meno di dieci ore, non usare la radio o le armi da fuoco.
Step 4: Una volta raccolti tutti i finali, potrete sbloccare i trofei rimasti indietro. Nel caso dei collezionabili, vi suggeriamo una run al passo con la nostra guida, per prenderli tutti in poco tempo.

Se avete bisogno di un aiuto extra, guardate qui:

Silent Hill 2 è disponibile dall’8 Ottobre per PC (via Steam) e PlayStation 5.

Si ringraziano PowerPyx e 100% Guides.

Mi hai reso felice
Colleziona tutti gli altri trofei nel gioco.

Completate tutti i trofei di Silent Hill 2 per ottenere il trofeo di platino.

Eco
Assisti a tutti gli scorci del passato in una sola partita.

Nel remake sono presenti 26 scorci del passato che fanno riferimento al Silent Hill 2 originario del 2001. Purtroppo non è possibile sapere quali scorci sono stati avvistati e quali no, pertanto vi occorrerà seguire il video che segue passo passo. Nota bene: dovrete trovarli tutti in una singola run.


Throwback al 2001
Vedi tutti i finali classici (Abbandono, Maria, In acqua, Rinascita, Cane).

Per ottenere questo trofeo, dovrete vedere cinque dei finali classici già presenti nel Silent Hill 2 originario. Si tratta di Abbandono, Maria, In acqua, Rinascita e Cane. Trovate i dettagli nei trofei relativi.


Vicini vicini
Finisci il gioco senza uccidere nemici usando armi a distanza.

La descrizione dice tutto, occorre finire il gioco senza usare le armi da fuoco. L’ipotesi migliore è farlo nell’ambito della Nuova partita +, sfruttando la potenza della motosega.

Più veloce della nebbia
Finisci il gioco in meno di 10 ore.

Il tipico trofeo legato alla velocità di completamento. Non vi consigliamo di rushare la vostra prima run. Visto che dovrete recuperare diversi finali nella strada al Platino e considerando anche la Nuova partita +, lo otterrete naturalmente giocando.


Archivista
Trova tutti gli appunti in una sola partita.

Sono presenti 68 appunti nel gioco. Dovrete raccoglierli necessariamente in una singola run che non sia Nuova partita +. Infatti in quest’ultima ipotesi, uno degli appunti non comparirà e verrà sostituito da un’altro oggetto.


Pezzi in disordine
Trova tutte le Strane foto in una sola partita.

Ci sono 26 Strane foto nel gioco. Per ottenere il trofeo, dovrete trovarle tutte in una sola partita.


James il tuttofare
Uccidi almeno un nemico con l’asse di legno, il tubo di ferro, la pistola, il fucile a pompa e la carabina in una sola partita.

Si tratta di un trofeo missabile. Ci sono cinque armi che è possibile trovare nel gioco e per il trofeo dovrete uccidere almeno un nemici con ciascuna di esse. L’asse di legno si trova all’inizio della storia, la pistola agli Appartamenti Wood Side, il tubo di ferro a South Vale (rimpiazzerà l’asse di legno), il fucile a pompa all’Ospedale Brookhaven e la carabina alla Prigione di Toluca.


Silenzio radio
Completa il gioco senza usare la radio.

Trofeo missabile. La radio è un oggetto che otterrete naturalmente nel gioco e serve ad avvisarvi dei nemici in prossimità. Dovrete completare il gioco senza usarla ma attenzione: per farlo dovrete entrare subito nell’inventario non appena la troverete e spegnerlo immediatamente. Questo perché poco dopo incontrerete un nemico, rendendo impossibile sbloccare il trofeo.


Ho visto quella città
Completa la Nuova partita + a qualsiasi difficoltà.

Un trofeo che otterrete naturalmente giocando e collezionando i finali. Completate una Nuova partita + a qualsiasi difficoltà ed il gioco è fatto.


Cospirazionista
Arriva al finale “UFO”.

Il finale “UFO” si può ottenere solo nel contesto di una Nuova partita +. Qui trovate indicazioni su come raggiungerlo.


Lo vuoi un bell’osso?
Arriva al finale “Cane”.

Il finale “Cane” si può ottenere solo nel contesto di una Nuova partita +. Qui trovate indicazioni su come raggiungerlo.


Sconfiggi persino la morte
Arriva al finale “Rinascita”.

Il finale “Rinascita” si può ottenere solo nel contesto di una Nuova partita +. Qui trovate indicazioni su come raggiungerlo.


L’unica via d’uscita
Arriva al finale “In acqua”.

Il finale “In acqua” si può ottenere sia nel corso della prima partita, sia nel contesto di una Nuova partita +. Qui trovate indicazioni su come raggiungerlo.


Circolo vizioso
Arriva al finale “Maria”.

Il finale “Maria” si può ottenere sia nel corso della prima partita, sia nel contesto di una Nuova partita +. Qui trovate indicazioni su come raggiungerlo.


Facciamo pace
Arriva al finale “Abbandono”.

Il finale “Abbandono” si può ottenere sia nel corso della prima partita, sia nel contesto di una Nuova partita +. Qui trovate indicazioni su come raggiungerlo.

In frantumi
Distruggi 50 finestre.

Dopo aver ottenuto l’asse di legno, avrete l’abilità di rompere le finestre colpendole. Ai fini del trofeo valgono le finestre dei negozi, così come i finestrini delle auto. Continuate a rompere tutte quelle che incontrate e non avrete problemi a raggiungere quota 50. Nota bene: il trofeo tiene il conto anche su run successive, pertanto non avrete problemi nella corsa al Platino.


Non si sa mai…
Prova ad aprire stanze chiuse a chiave 50 volte.

Nel corso del gioco vi ritroverete a molte stanze chiuse, tra negozi ed edifici vari. Per ottenere il trofeo dovrete provare ad aprirne almeno 50. Nota bene: il trofeo tiene il conto anche su run successive, pertanto non avrete problemi nella corsa al Platino.


Trauma da corpo contundente
Uccidi 75 nemici con armi da mischia.

Uno dei trofei che non avrete problemi a prendere. Uccidete almeno 75 nemici con le armi da mischia (asse di legno, tubo di ferro e motosega) per sbloccare il requisito. Nota bene: il trofeo tiene il conto anche su run successive, pertanto non avrete problemi nella corsa al Platino.


Niente di che
Uccidi 75 nemici con armi a distanza.

Uno dei trofei che non avrete problemi a prendere. Uccidete almeno 75 nemici con le armi da fuoco (pistola, fucile a pompa, carabina) per sbloccare il requisito. Nota bene: il trofeo tiene il conto anche su run successive, pertanto non avrete problemi nella corsa al Platino.


Senza pietà
Fai fuori 50 nemici con un pestone.

A volte, premendo il tasto di attacco James tirerà un pestone ai nemici a terra. Dovrete far fuori almeno 50 nemici con questa mossa. Si tratta di una eventualità casuale, che capita solo se avete equipaggiato il tubo di ferro o l’asse di legno. Nota bene: il trofeo tiene il conto anche su run successive, pertanto non avrete problemi nella corsa al Platino.


Taglialegna
Trova la motosega.

Nel corso di una Nuova partita +, subito dopo il cimitero all’inizio del gioco, sentirete il suono di una motosega nei pressi del ranch. Recuperatela ed avrete un’arma formidabile per velocizzare le vostre run.


Quella parte di me
Sconfiggi lei.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


Obsolescenza
Distruggi quello che non ti serve.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


È pane
Interagisci con il pane.

Si tratta di un trofeo missabile. Dopo aver usato l’ascensore per i dipendenti del Lakeview Hotel, entrate nella cucina ed interagite con il pane. Tutto qui.


Davvero speciale
Raggiungi la camera 312.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


Il flagello del Lago di Toluca
Passa 10 minuti sul Lago di Toluca.

Trofeo missabile. Subito dopo il combattimento con Eddie, potrete raggiungere il Lakeview Hotel in barca. Anziché raggiungerlo immediatamente, restate a bordo almeno 10 minuti nel lago.


Barlume di speranza
Raggiungi l’Hotel Lakeview.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


Un essere umano
Uccidi Eddie.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


Sancta sanctorum
Trova la stanza di lui.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


Imperdonabile
Sconfiggi il Papà astratto.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


Nell’abisso
Raggiungi la fine della lunga scala.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


Di nuovo solitudine
Sopravvivi all’inseguimento nell’Ospedale di Brookhaven.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


Incubi a gogo
Sconfiggi il Labbra di carne.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


Ricovero
Raggiungi l’Ospedale di Brookhaven.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


Avanzi
Trova la pizza nel Bowling di Pete.

Un trofeo missabile, ma che otterrete obbligatoriamente soddisfando i requisiti di Pezzi in disordine.


Sembra tutto in ordine
Scopri il segreto della camera 106.

Trofeo missabile. Dopo aver attraversato l’Ospedale Brookhaven, arriverete al Parco Rosewater. Dirigetevi al Jack’s Inn ed entrate nella stanza 106. Ispezionate il muro danneggiato per ottenere il trofeo. Non è possibile ottenere il trofeo la prima volta che si visita questo posto, ma dovrete ritornarci.


Sconcertante
Incontra Maria.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


Passaggio riuscito
Esci dagli Appartamenti Blue Creek.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


Altro mondo
Entra per la prima volta nell’Altro mondo.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


Niente feste qui!
Spara a tutti i palloncini negli Appartamenti Wood Side.

Trofeo missabile. Per ottenerlo, dovrete sparare a tutti i pallocini presenti negli Appartamenti Wood Side. Di seguito trovate un comodo video.


Carini e accoglienti
Raggiungi gli Appartamenti Wood Side.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


Buona permanenza
Raggiungi Silent Hill.

Trofeo legato allo svolgimento della storia di Silent Hill 2, impossibile da mancare.


Non si torna più indietro
Prova ad andare via da Silent Hill nell’area del punto di osservazione.

All’inizio del gioco, provate ad allontanarvi da Silent Hill per ottenere questo curioso trofeo.

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