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Recensione Silent Hill 2, un remake fedele e a dir poco spaventoso del classico per PS2

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Silent Hill 2 è un videogioco survival horror del 2001 sviluppato da Team Silent e pubblicato da Konami per PlayStation 2. Si tratta di uno dei più grandi successi del genere, se non addirittura uno dei migliori videogiochi mai realizzati. Considerata la sua reputazione, lo sviluppatore di videogiochi polacco con sede a Cracovia, Bloober Team, noto per titoli come ObserverLayers of Fear e The Medium, è stato decisamente impavido nel tentare di riproporre un remake di Silent Hill 2. Chiunque si preoccupasse che Bloober Team non sarebbe stato in grado di rendere giustizia a Silent Hill 2 può stare tranquillo. Silent Hill 2 Remake non è solo un reboot superbo (sebbene da apripista ci siano stati gli incredibili Resident Evil 2 Remake prima e Resident Evil 3 Remake poi di Capcom) ma una vera e propria lettera d’amore al genere orrifico e soprattutto quello che i fan hanno da sempre sognato e che soprattutto meritano. Silent Hill 2 Remake è – altresì – non soltanto fedelissimo al materiale originale ma è anche un prodotto che ha la sua identità. Un’identità fortissima e travolgente che fa sì che una storia di quasi 25 anni fa (purtroppo in gran parte distrutta dagli scellerati capitoli successivi), rappresenti il trampolino di lancio perfetto per una nuova e fresca generazione di giocatori che non han mai sperimentato prima l’orrore di Silent Hill ma anche una succulente occasione per i fan del brand di tornare – pad alla mano – a vestire i panni di James.

Vi ricordiamo che Silent Hill 2 sarà disponibile a partire dall’8 ottobre per PC e PlayStation 5.


Versione testata: PlayStation 5


Mia cara Mary!

A differenza di titoli come il già citato Resident Evil o di Until Dawn (quest’ultimo ha recentemente ricevuto una versione rivista), Silent Hill ci catapulta precipuamente nell’horror psicologico. Sebbene siano presenti immagini agghiaccianti e creature fra le più mostruose e memorabili che si siano mai viste, ciò che distingue davvero Silent Hill 2, è il modo in cui intreccia traumi e psiche dei personaggi con la città che sembra quasi prendere vita e farsi beffa del giocatore. Silent Hill è un luogo che manifesta l’oscurità interiore delle persone, costringendole a confrontarsi con le loro paure più recondite e i loro dolorosi passati, con conseguenti cambiamenti e percezioni differenti della città. Il gioco, racconta il viaggio emotivo del nostro protagonista, James Sunderland, il quale è arrivato nella tenebrosa città dopo aver ricevuto una lettera misteriosa da parte di sua moglie, Mary Shepherd-Sunderland, morta ormai da tre anni. Una lettera in cui dichiara che lo sta aspettando nel loro “posto speciale” da qualche parte proprio a Silent Hill. Una volta arrivato, il buon James, si ritrova – suo malgrado – ad affrontare una serie di impensabili orribili eventi che lo costringono addirittura a mettere in discussione la sua sanità mentale e la sua stessa vita.

Cosa diamine sta succedendo?

Sin dalle prime battute di gioco, siamo rimasti sbalorditi da quanto fosse immersivo il remake di Bloober Team. Ci si sente davvero come se stessimo indossando i panni di James, mentre è chiamato ad esplorare una città avvolta nella nebbia e nel mistero. Il tutto ponendoci domande sul perché di quella lettera, sul fatto che Mary possa essere effettivamente ancora viva e con James stesso – quasi in balia degli eventi – che non sa più a cosa credere. Ma il desiderio di capire cosa sta accadendo in un luogo nel quale aveva promesso che un giorno avrebbe portato sua moglie, è più forte di qualsiasi pensiero razionale. E naturalmente, l’atmosfera gioca un ruolo cardine nell’esperienza complessiva di gioco. Un’atmosfera sublime sorretta da una plot narrativo meravigliosamente tragico, emotivo e al cardiopalma. Grazie al lavoro certosino dello sviluppatore, la storia ne esce addirittura migliorata. Invece di alterare i punti più importanti della trama, ha scelto (sapientemente) di aggiungere maggiore profondità alla trama originaria arricchendola ulteriormente e migliorando ampiamente il rapporto e la comprensione di James in primis (che ha una calma apparente ed inquietante, un chiaro indizio del suo disagio mentale e in quello che sembra essere un disfacimento della sua mente) ma anche di bizzarri personaggi come Eddie, Angela e soprattutto dell’avvenente Maria, tutti caratterizzati da una maggiore profondità (eccellente il lavoro di doppiaggio, motion capture e di revisione in stile cinematografico).

Per amore si fa di tutto

Ad aver ricevuto – al pari della narrativa – un bel lavoro di polishing, è anche il gameplay. Sebbene i ritmi di gioco siano pressoché similari a quelli dell’IP originale, ogni ambientazione è più grande e di impatto rispetto a prima, con un maggiore quantitativo di enigmi da portare a compimento (liberamente settabili dal giocatore in termini di difficoltà complessiva e decisamente ispiratissimi e mai banali) e nemici da affrontare. Ma andiamo con ordine. L’esplorazione ambientale, era già un punto di forza di Silent Hill del 2001. Nel remake, è stata migliorata. E’ infatti possibile esplorare diversi negozi in strada ed un maggior numero di stanze, ricercando munizioni, medikit, documenti, fotografie, giornali, promemoria e oggetti (alcuni fondamentali per il prosieguo della storia), ammirando – al contempo – ambienti finemente modellati e caratterizzati. Il backtracking richiesto per risolvere gli enigmi è piuttosto importante (talvolta un po’ tedioso); infatti, bisogna esplorare minuziosamente gli edifici (e non solo) per trovare quanto richiesto per progredire, andando avanti e indietro, e ritornando in luoghi già visitati (in alcune occasioni, inutilmente).

Al di là, di una maggiore componente esplorativa, scontri decisamente più impegnativi, la durata decisamente superiore del remake, è dovuta soprattutto al backtracking richiesto, il cui peso si fa sentire specialmente a partire dalla metà del gioco. Non aiuta il fatto che i giocatori siano chiamati a completare ogni area due volte a causa dell'”Otherworld” (letteralmente l’altro mondo). Questo trasporta i giocatori in versioni alternative di aree, in tinta “ruggine” che hanno già visto, ma caratterizzate da nuovi e interessanti enigmi, sfide da portare a termine ed un maggior numero di villain (alcuni decisamente più forti). Sebbene siano fatte benissimo tanto da non sembrare mai un riempitivo, anzi le abbiamo davvero apprezzate, unite alla eccessiva lunghezza del gioco (circa 15/17 ore), potrebbero portare ad una leggera noia. Ci sarà un motivo per cui la maggioranza dei giochi survival-horror è piuttosto breve (parliamo di 8/10 ore), no?

Detto questo, ogni corridoio, anfratto, stanza e senza dimenticare strade e istallazioni come pompe di benzina e garage, “pullula” di nemici. Nemici orripilanti, non propriamente agevoli da affrontare, complice un sistema di combattimento un pochino “pesante” (seppur grintosissimo) e non sempre immediato, che fa capire come il core pulsante del prodotto non sia quello di un action dinamico e fluidissimo ma bensì di un puro survival horror che costringe anche (non è da codardi, tranquilli!) a darsela a gambe quando possibile. James, fortunatamente, ha dalla sua nuovi fantastici assi nella manica utili per affrontare le varie mostruosità della città annebbiata e tetra. Innanzitutto, la comoda schivata (affidata al tasto cerchio) è fondamentale per sopravvivere più agevolmente ai combattimenti corpo a corpo. Ogni mostro nel remake dispone di uno specifico schema di attacco ed è fondamentale carpirlo e ricordarlo in modo tale da scansare (andando in avanti, indietro o muovendosi lateralmente) i poderosi attacchi e contrattaccare a suon di legnate e/o utilizzando una delle bocche da fuoco a disposizione.

Proprio con riferimento alle armi, come ogni survival che si rispetti, le munizioni (così come gli oggetti curativi, abbiamo a disposizione una boccetta per curare le ferite più lievi e una siringa per quelle più profonde) sono limitate. Ogni pallottola conta (soprattutto nella parte centrale del gioco), così come i curativi, quest’ultimi praticamente centellinati durante le prime 4 ore di gioco, più generosi in quelle successive. Questo sistema, ad ogni modo, conferisce una certa verve ansiogena durante gli incontri. Scontri, per la cronaca, non frequentissimi come ci si aspetterebbe, anzi, ma collocati in modo incredibile (e con il jump scare assicurato) negli scenari di gioco. Ad avvisare il giocatore che uno o più nemici sono nelle vicinanze, una sorta di sibilo statico proveniente dall’altoparlante del DualSense (che va un po’ ad evolvere quella che era la radio originaria). Una trovata geniale che vi garantiamo – e ne abbiamo giocati a titoli horror – vi farà accapponare la pelle. Da segnalare che quando uno o più nemici sono in prossimità del giocatore, James estrarrà automaticamente l’arma. Premendo L2, si può mirare con l’arma che avete selezionato (è possibile switchare utilizzando i pulsanti del d-pad), mentre premendo soltanto R2, andrete ad infierire un colpo corpo a corpo. Un sistema davvero ben fatto e comodo da utilizzare che evita di dover premere altri tasti per passare dall’arma da fuoco e quella corpo a corpo.

Sebbene il gioco sia meno “buio” rispetto all’originale, si fa comunque tanta fatica a capire, in svariate circostanze, dove il nemico sia “nascosto” o posizionato. Da premettere che le mostruosità incarnano paure e ansie di un determinato personaggio. Come non citare le Lying Figure (una sorta di paziente ospedaliero malato di mente che si dimena dal dolore in quella che sembra essere una camicia di forza fatta della sua stessa carne). Queste, sono piuttosto lente in posizione eretta, anche abbastanza semplici da individuare anche in condizioni di luce scarsa, ma possono diventare un problema quando si muovono strisciando sul pavimento. Infatti, riescono a nascondersi agevolmente, confondendosi con l’ambiente circostante, balzando all’improvviso e ferendo (talvolta gravemente) il protagonista. E va ancora peggio con i raccapriccianti Mannequin, mostri senza testa e braccia (sostituite da un altro paio di gambe prive di piedi) in grado di rimanere immobili come statue, dietro colonne, bidoni dell’immondizia e altri luoghi celati, e fulminei – attratti dalla luce della torcia – a colpire James. Complice anche il fatto di rimanere ferme, hanno il vantaggio di attaccare per primi visto che la radio non emetterà statico se non si muovono. Infine, anche se ci sono altre creature nauseabonde e pronte a farci la pelle che meriterebbero una menzione, preferiamo chiudere il paragrafo menzionando le infermiere che impersonano la degenza ospedaliera, la morte e la follia e che al primo incontro (ma anche in quelli successivi a dire il vero) vi faranno rimanere a dir poco di sasso per quanto siano inquietanti.

Ovviamente ogni nemico richiede attenzione, come anticipato, è necessario individuarlo, comprenderne gli attacchi di cui dispone e contrattaccare. Alcuni, come le Lying Figure, necessitano di poche randellate per finire al tappetto (paradossalmente sono più difficili da uccidere con la pistola in quanto è necessario utilizzare non meno di 3/4 proiettili), altri – invece – come i Mannequin, è preferibile, spararli, in quanto i rapidi movimenti possono spaesare il giocatore e portarlo a cannare il colpo ravvicinato. Per le infermiere, bè, un colpo di fucile a pompa seguito da qualche colpo corpo a corpo, basta e avanza. E non mancano situazioni in cui dovrete dare sfoggio delle abilità acquisite, in quanto vi troverete dinanzi a più nemici, ognuno da affrontare ponderatamente. Se si fa attenzione, almeno a livello normale, seppur l’esperienza è piuttosto impegnativa, ci andrete moooolto vicini, ma vi garantiamo che difficilmente morirete.

Ad aiutarvi negli scontri, c’è un’altra graditissima aggiunta, ovvero la telecamera in terza persona bloccata e ravvicinata sulle spalle del protagonista. Questa non solo migliora l’immersione e il coinvolgimento generale, ma rende anche il gameplay più gratificante e soddisfacente. Una scelta del genere però ha portato diverse aree a diventare un po’ più claustrofobiche e paurose. Detto questo, abbiamo apprezzato tantissimo che James possa annotare ogni indizio e punto di interesse (tra cui gli slot di salvataggio) sulla mappa cartacea (che si ottiene agevolmente quando si arriva in un determinato luogo); questa può essere consultata o premendo il touchpad o pigiando il tasto in alto del d-pad. L’idea di base è di non far girare il giocatore a vuoto, infatti, non ci si ritrova quasi mai a camminare alla cieca o senza uno scopo ben preciso. Molti dei luoghi indicati sulla mappa, devono necessariamente essere esplorati, pochissimi sono quelli opzionali o simil tali. Non si tratta di un’esperienza linearissima, ma comunque non aspettatevi di poter girare ovunque liberamente.

Grafica e tecnica

In termini grafici, non siamo dinanzi ad un prodotto super realistico ma ci va piuttosto vicino. I modelli poligonali dei personaggi sono a dir poco incredibili, ricchi di dettagli così come le tantissime espressioni che fanno trasparire i disagi, le emozioni, le paure e le difficoltà di ognuno di essi. Buoni anche i modelli poligonali dei nemici, Pyramid Head su tutti, è ancora più caratteristico e terrificante. Silent Hill stessa non è mai stata così tetra, ignota, ansiogena, come in questo remake, e la nebbia densa e minacciosa è perfetta per accrescere la paura dell’ignoto e il disagio mentale di James mentre si addentra nella città. Una città che sembra viva e che fa del terrore (sobbalzerete ve lo assicuriamo) e dei personaggi sinistri il suo punto di forza. Eppure non sarete in grado di staccarvi dallo schermo. Ogni momento ci ha tenuto in bilico, immersi nella bellezza inquietante di un incubo solo lontanamente immaginabile.

In termini tecnici, non abbiamo rilevato particolari problematiche; qualche lieve calo di frame rate ed incertezze con la telecamera nei luoghi più stretti (specialmente quando ci siamo trovati braccati da qualche nemico). Da segnalare un glitch esilarante che ci ha quasi portato a passare a miglior vita. Infatti, lo schema di attacco del nemico si era inceppato, impedendoci quasi di colpirlo data la forza dei suoi ininterrotti colpi. Fortunatamente siamo riusciti ad avere la meglio ma vi garantiamo che siamo sopravvissuti per un soffio. In termini di audio, il sound design – da infarto – è di primordine così come la colonna sonora che riesce a bilanciare perfettamente paura ed emotività. Mettiamoci anche un doppiaggio fenomenale (soprattutto di Luke Roberts che ha dato la propria voce a James), ed il gioco è fatto. Noi abbiamo optato per un home theatre a 5.1 canali, con effetti a dir poco roboanti che ci hanno fatto arrivare il cuore in gola. Per un’esperienza definitiva, è consigliabile utilizzare un buon set di cuffie.

Commento finale

Rifare Silent Hill 2 sembrava un compito ingrato ed impossibile, e immaginiamo che non sia stato affatto facile, ma Bloober Team ce l’ha fatta a modernizzare un classico del genere senza stravolgere, anzi, facendolo brillare di luce propria, ciò che lo rendeva così speciale e amato dai fan. Il combattimento – seppur un pochino “pesante” e non sempre immediato – funziona alla grande, il plot narrativo già eccellente è stato ampliato e risulta essere ancora più straziante ed emotivo, i puzzle ambientali sono gratificanti e non diventano mai ridondanti o frustranti, il tutto sorretto da un’atmosfera orrifica, claustrofobica, terrificante e incredibilmente immersiva, impreziosito ulteriormente da un doppiaggio fenomenale e da una veste grafica straordinariamente realistica. Vi spaventerete e avrete la pelle d’oca, ve lo garantiamo, ma ne vorrete sempre di più (anche se il backtracking talvolta è un po’ frustrante e noioso) fino ad arrivare ai titoli di coda di questo capolavoro psicologico inquietante e profondo, senza alcuna ombra di dubbio, fra i migliori dell’ultimo decennio. Grazie Bloober Team per aver riportato fra noi questo classico del 2001!

Recensione FSP Hydro G Pro 1000W ATX 3.0: potenza affidabile e accessibile per sistemi High-End

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L’arrivo di nuove GPU sempre più esigenti in termini di energia ha spinto negli ultimi anni i produttori di PSU a rinnovare completamente la loro gamma di prodotti e, a partire dal 2022, con l’arrivo dello standard ATX 3.0, sono arrivati sul mercato prodotti molto interessanti, ma spesso a prezzo davvero proibitivi anche per configurazioni high end.

L’FSP Hydro G Pro 1000W ATX 3.0 si presenta come la prima soluzione di alimentazione solida e conveniente per sistemi desktop di fascia alta. In questa recensione analizzeremo le sue caratteristiche, prestazioni e qualità costruttiva per determinare se vale l’investimento per il vostro prossimo PC gaming o workstation ad alte prestazioni.

Il nuovo standard ATX 3.0

Come abbiamo già detto all’inizio, questo FSP Hydro G Pro 1000W ATX 3.0 è probabilmente uno degli alimentatori ATX 3.0 più interessanti dal punto di vista del rapporto prezzo prestazioni. Fino ad ora infatti, le soluzioni ATX 3.0 con questo wattaggio – oramai diventato sempre più comune viste le specifiche richieste dalle più recenti GPU (la nuova 5090 probabilmente avrà un TDP di 600w) – appartenenti a quelli che comunemente vengono definitivi alimentatori Tier1, ovvero il grado più alto di qualità e affidabilità, avevano un prezzo di listino che superava abbondantemente le 200 euro. FSP con questa versione della sua linea Hydro G, abbatte questa soglia psicologica offrendo il suo Hydro G PRO 1000W a 199 euro su Amazon.

ATX 3.0 ((Advanced Technology eXtended) è uno standard introdotto nel 2022 che definisce le specifiche per gli alimentatori dei PC moderni, in particolare per supportare le crescenti richieste energetiche delle GPU di ultima generazione.

Tra le principali caratteristiche di ATX 3.0 vi è il supporto per carichi transitori elevati, poichè gli alimentatori con questa certificazione devono essere in grado di gestire picchi di potenza fino al 300% del TDP nominale della GPU per brevi periodi (fino a 100 microsecondi). Inoltre, possono gestire picchi fino al 200% del TDP per periodi più lunghi (fino a 1 millisecondo). Devono quindi essere in grado di superare test molto più rigorosi rispetto al passato e sono in grado di fornire una migliore gestione dell’energia ottimizzando la distribuzione di energia tra CPU e GPU, migliorando in ultima analisi l’efficienza del sistema. La novità più evidente però è l’introduzione del nuovo connettore 12VHPWR a 16 pin capace di fornire fino a 600W di potenza e che sostituisce i connettori multipli PCIe a 6+2 pin.

FSP Hydro G Pro 1000W ATX 3.0 Specifiche tecniche

CaratteristicaDettaglio
Potenza nominale1000W
Certificazione efficienza80 PLUS Gold, Cybenetics Gold (87-89%)
Certificazione rumorositàCybenetics A- (25-30 dB[A])
StandardATX 3.0
Dimensioni150 x 150 x 86 mm
Ventola120mm FDB Protechnic Electric
ModularitàCompletamente modulare
Connettore PCIe 5.01x 12VHPWR
Garanzia10 anni
Prezzo consigliato199€
FSP HYDRO G PRO 1000w

Potenza Massima Combinata e Corrente per Linea

LineaPotenza MassimaCorrente Massima
+3.3V120W combinati con +5V20A
+5V120W combinati con +3.3V20A
+12V1000W83.3A
-12V3.6W0.3A
+5VSB15W3A

Design e Qualità Costruttiva

FSP ha optato per un approccio conservativo ma efficace con l’Hydro G Pro 1000W. Il design esterno è sobrio ma elegante, con una finitura nera opaca che si adatta bene a qualsiasi build. Le dimensioni compatte (150 mm di profondità) lo rendono compatibile con la maggior parte dei case ATX moderni.

La qualità costruttiva è eccellente, con materiali robusti e una sensazione di solidità al tatto. FSP ha incluso anche adesivi colorati intercambiabili per personalizzare l’aspetto dell’alimentatore, anche se in molti casi rimarrà nascosto dal copri-alimentatore del case.

Il cablaggio modulare è ben realizzato, con cavi neri piatti che facilitano la gestione all’interno del case. Il nuovo connettore 12VHPWR per schede grafiche PCIe 5.0 è incluso e utilizza un cavo intrecciato più tradizionale.

Cavi e Connettori

L’FSP Hydro G Pro 1000W viene fornito con i seguenti cavi:

Tipo di CavoQuantitàLunghezza
ATX 24-pin1600 mm
EPS/ATX12V 8-pin2650 mm
PCIe 5.0 12VHPWR1750 mm
PCIe 6+2-pin3550 mm + 150 mm
SATA3550 mm + 150 mm + 150 mm
Molex 4-pin2550 mm + 150 mm

Tutti i cavi sono piatti e neri per un migliore cable management, ad eccezione del cavo 12VHPWR che è intrecciato per garantire una maggiore resistenza alle alte correnti.

Componenti Interni e Topologia

La costruzione di questo alimentatore è davvero eccellente. Le lamiere sono solide e resistenti e in generale ogni componente sembra assemblato con cura. A partire dalla ventola il cui cavetto è incollato per evitare che un movimento dell’alimentatore possa spostare il cavo provocando rumorosità o peggio ancora surriscaldamenti. Anche l’accesso alla componentistica interna è decisamente molto semplice e rende possibile un facile accesso a condensatori e mosfet.

Internamente, FSP ha utilizzato componenti di qualità e una topologia collaudata:

  • Condensatori giapponesi Nippon Chemi-Con e Rubycon
  • Topologia half-bridge sul lato primario
  • Conversione DC-DC per le linee secondarie 3.3V e 5V
  • 6 MOSFET Infineon per la generazione della linea 12V
  • Controller LLC Champion

La disposizione dei componenti interni è ordinata e ben studiata per favorire un ottimale flusso d’aria, contribuendo all’efficienza termica e alla longevità dell’unità.

Questa configurazione è tipica per un alimentatore 80 PLUS Gold e offre un buon equilibrio tra efficienza, affidabilità e costi.

Prestazioni Efficienza

L’Hydro G Pro 1000W si comporta bene in termini di efficienza, in linea con la sua certificazione 80 PLUS Gold e Cybenetics Gold:

CaricoEfficienza (115V)Efficienza (230V)
10%86.5%87.5%
20%89.5%90.5%
50%91.2%92.2%
100%89.1%90.1%

Il picco di efficienza si raggiunge intorno al 50% del carico, rendendo questo alimentatore ideale per sistemi che consumano mediamente 400-600W. Va notato che l’efficienza ai bassi carichi (sotto il 10%) potrebbe essere migliorata, ma rimane comunque entro i parametri della certificazione Gold.

Regolazione del Voltaggio

La regolazione del voltaggio è eccellente su tutte le linee principali:

LineaVariazione Massima
+3.3V±1%
+5V±1%
+12V±1.5%

Questi valori indicano una stabilità di tensione molto buona, fondamentale per l’affidabilità del sistema a lungo termine.

Ripple

Il controllo del ripple è generalmente buono, con valori ben al di sotto dei limiti ATX:

LineaRipple Massimo
+3.3V15mV
+5V20mV
+12V30mV

Questi risultati contribuiscono alla longevità dei componenti del PC e alla stabilità generale del sistema.

Prestazioni con Carichi Transitori

L’Hydro G Pro 1000W gestisce bene i carichi transitori, caratteristica importante per le moderne GPU ad alto consumo che possono avere rapidi picchi di assorbimento. La linea 12V rimane stabile anche durante variazioni di carico repentine, superando i test di risposta ai transitori previsti dalle specifiche ATX 3.0.

Rumorosità e Raffreddamento

FSP ha equipaggiato l’Hydro G Pro con una ventola da 120mm Protechnic Electric con cuscinetti fluido-dinamici (FDB). La modalità semi-passiva (ECO) permette alla ventola di rimanere ferma fino a circa 300W di carico.

Il profilo acustico è generalmente buono:

CaricoRumorosità
0-30%0 dBA (ventola ferma)
50%25 dBA
75%30 dBA
100%35 dBA

L’alimentatore rimane silenzioso nella maggior parte degli scenari d’uso, diventando udibile solo sotto carichi elevati o in ambienti molto silenziosi. La ventola raggiunge i 35 dBA solo con carichi superiori agli 830W, confermando la certificazione Cybenetics A- per la rumorosità.

Funzionalità ATX 3.0 e Compatibilità GPU

Come alimentatore ATX 3.0, l’Hydro G Pro 1000W supporta le ultime specifiche per GPU ad alte prestazioni:

  • Connettore 12VHPWR per GPU PCIe 5.0
  • Gestione dei picchi di potenza fino a 200% del TDP nominale
  • Supporto per GPU fino a 600W di consumo

Queste caratteristiche lo rendono compatibile con le attuali schede grafiche high-end come la NVIDIA RTX 4090 con la quale lo abbiamo testato, e pronto per le future generazioni di GPU, come la prossima 5090 che avrà stando ai rumors emersi in queste ore, ben 600W di TDP.

Protezioni e Sicurezza

FSP ha implementato tutte le protezioni elettriche standard:

  • OVP (Over Voltage Protection)
  • UVP (Under Voltage Protection)
  • OCP (Over Current Protection)
  • OPP (Over Power Protection)
  • SCP (Short Circuit Protection)
  • OTP (Over Temperature Protection)

Confronto con la Concorrenza

Ecco come si posiziona l’FSP Hydro G Pro 1000W rispetto ad alcuni concorrenti diretti:

ModelloEfficienzaRumorositàPrezzo
FSP Hydro G Pro 1000W80 PLUS GoldBuona199€
Corsair RM1000x80 PLUS GoldMolto buona219€
be quiet! Straight Power 11 1000W80 PLUS PlatinumEccellente239€
Seasonic Focus GX-100080 PLUS GoldBuona209€

L’Hydro G Pro si posiziona come una delle opzioni più convenienti nella sua categoria, offrendo un buon rapporto qualità-prezzo.

Commento finale

L’FSP Hydro G Pro 1000W ATX 3.0 si rivela un alimentatore capace e ben progettato, ideale per sistemi gaming di fascia alta e workstation. Offre tutte le caratteristiche essenziali di un alimentatore moderno, incluso il supporto per le ultime GPU, a un prezzo competitivo.

La qualità costruttiva, le prestazioni elettriche e la garanzia decennale ispirano fiducia nella longevità del prodotto. Mentre non raggiunge i picchi di efficienza o silenziosità di alcuni concorrenti più costosi, offre un equilibrio eccellente tra prestazioni e convenienza.

L’unità eccelle nella regolazione del voltaggio e nel controllo del ripple, garantendo una fornitura di energia stabile e pulita. La gestione dei carichi transitori è all’altezza delle specifiche ATX 3.0, rendendo l’alimentatore pronto per le GPU di nuova generazione. La modalità semi-passiva e il profilo acustico generalmente basso lo rendono adatto anche per configurazioni orientate alla silenziosità.

Alcuni aspetti potrebbero essere migliorati, come l’efficienza ai carichi molto bassi e la sezione dei cavi principali. Tuttavia, questi punti non compromettono le prestazioni complessive dell’unità e sono compensati dal prezzo competitivo.

Consigliamo vivamente l’FSP Hydro G Pro 1000W a chi cerca un alimentatore affidabile e pronto per il futuro, senza spendere una fortuna. È particolarmente adatto per build con CPU high-end e GPU di fascia alta come RTX 4080 o 4090, garantendo ampio margine per overclock e futuri aggiornamenti.

L’FSP Hydro G Pro 1000W ATX 3.0 si guadagna la nostra raccomandazione per la sua solida performance, caratteristiche moderne e prezzo competitivo. Rappresenta una scelta eccellente per enthusiast e gamer che vogliono un alimentatore di qualità senza compromessi significativi, offrendo un equilibrio ottimale tra prestazioni, affidabilità e convenienza nel segmento degli alimentatori da 1000W.

BAKERU, annunciata l’edizione fisica per l’Europa

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Spike Chunsoft ha confermato oggi che BAKERU riceverà una edizione fisica per Nintendo Switch in Nord America ed in Europa.

La versione retail arriverà precisamente il prossimo 25 Febbraio, al prezzo di 39.99 euro. Sviluppato da Good-Feel, BAKERU vede Etsunobu Ebisu in veste di producer e Tadanori Tsukawaki come director.

Il titolo è già disponibile in formato digitale dallo scorso 3 Settembre per Switch e PC via Steam.

l disastro colpisce il Giappone! Oracle Saitaro e le sue truppe stanno usando un bizzarro festival per conquistare il Giappone. Bakeru viaggia in 47 prefetture giapponesi per liberare il Giappone dalla morsa degli spiriti maligni!

Il titolo è ambientato in “Fairy Tale Japan”, un mix di Giappone moderno e drammi d’epoca, diviso in più di 50 fasi.

Continua a combattere con il tamburo di Bakeru! Un tesoro segreto tramandato dal clan Tanuki. Si dice che sia in grado di purificare gli spiriti maligni. Combatti attraverso nemici e trappole con controlli semplici!

Trasformatevi in ​​eroi delle fiabe! Ottenendo una licenza Henge, Bakeru può trasformarsi in chiunque gli abbia dato la licenza. Trasformati in famosi eroi giapponesi come Kintaro e Momotaro per usare le loro abilità e abilità.

Creative Assembly sgancia la bomba: ufficiale Alien Isolation 2!

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Con un annuncio totalmente inaspettato e sorpredente, Creative Assembly ha confermato ufficialmente che Alien Isolation 2 è ufficialmente in sviluppo.

La notizia arriva direttamente dalle pagine ufficiali X del team europeo, nonché dall’account ufficiale del primo capitolo.

Nel messaggio, Al Hope, creative director del titolo, ringrazia i fan per il successo duraturo negli anni di Alien Isolation, riconosciuto come non solo un perfetto adattamento del franchise cinematografico ma anche uno dei più terrorizzanti survival horror di sempre.

In occasione del decimo anniversario della release, viene dunque confermato che un sequel si trova nelle prime fasi dello sviluppo. Ulteriori dettagli verranno condivisi non appena possibile.

Si tratta di una notizia incredibile per tutti i fan, che per anni hanno sperato nel miracolo… che adesso è divenuto realtà forse per merito anche del successo di Alien Romulus, chissà. Vi ricordiamo che il primo capitolo è disponibile per PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360, Xbox One e PC (via Steam).

DRAGON BALL: Sparking! ZERO, la recensione internazionale abbraccia la nuova pietra miliare per i fan di Toriyama

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Quando oramai mancano solo poche ore all’atteso ritorno del successore di Budokai Tenkaichi 3, arrivano le prime recensioni della stampa internazionale per DRAGON BALL: Sparking! ZERO.

L’atteso ritorno del picchiaduro dedicato all’opera del compianto maestro Akira Toriyama raccoglie consensi positivi in giro per il mondo. Ad essere celebrato è sopratuttto l’aspetto contenutistico della produzione, con un numero impressionante di personaggi che copre la maggior parte dell’intero percorso di Dragon Ball. Particolarmente apprezzata anche la cura complessiva, che lo rende di fatto un must have per tutti i fan.

Ecco di seguito alcune delle recensioni finora pubblicate dai maggiori siti internazionali:

  • Game Rant 8/10
  • TheGamer 4,5/5
  • GamePro 67/100
  • Gameblog 9/10
  • TechRaptor 8,5/10
  • Checkpoint Gaming 8/10
  • Press Start 8,5/10
  • WellPlayed 8/10
  • LevelUp 9/10
  • SaudiGamer 9/10
  • PSX Brazil 75/100
  • XboxEra 8/10

Nel momento in cui scriviamo il titolo si attesta su una media delle recensioni di 84 su Opencritic. Si tratta di un risultato provvisorio, in attesa delle altre opinioni in arrivo nelle prossime ore e nei prossimi giorni.

Vi ricordiamo che il titolo è in uscita per PlayStation 5, Xbox Series e PC via Steam il prossimo 11 Ottobre.

Metaphor: ReFantazio, la recensione della stampa internazionale si interroga: è il miglior JRPG dell’anno?

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Quando oramai è questione di pochi giorni prima che il pubblico possa metterci le mani, arrivano le prime recensioni della stampa internazionale su Metaphor: ReFantazio.

La nuova IP dalle menti creative dietro gli ultimi tre capitoli principali della serie Persona conquista il parere dei nostri colleghi in giro per il mondo. ReFantazio viene celebrato come uno dei migliori JRPG dell’anno (forse, anche qualcosa in più), grazie ad uno stile esplosivo, un gameplay roccioso ed una qualità contenutistica incredibile. Le poche critiche nei confronti della produzione citano un carattere derivativo nei confronti delle serie targate Shin Megami Tensei per quello che è un nuovo candidato al gioco dell’anno del 2024.

Ecco di seguito alcune delle recensioni finora pubblicate dai maggiori siti internazionali:

  • PC Gamer 95/100
  • God is a Geek 9,5/10
  • IGN Spagna 9/10
  • TheSixthAxis 9/10
  • TheGamer 5/5
  • VGC 5/5
  • Digital Spy 3,5/5
  • Daily Mirror 4/5
  • Push Square 9/10
  • Dexerto 5/5
  • GamingTrend 100/100
  • TechRaptor 9,5/10
  • Press Start 9/10
  • Checkpoint Gaming 10/10
  • Stevivor 10/10
  • WellPlayed 9/10
  • Siliconera 8/10
  • XboxEra 9,5/10

Nel momento in cui scriviamo il titolo si attesta su una media delle recensioni di 91 su Opencritic. Si tratta di un risultato provvisorio, in attesa delle altre opinioni in arrivo nelle prossime ore e nei prossimi giorni.

Vi ricordiamo che Metaphor: ReFantazio arriverà su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series e PC (via Steam) il prossimo 11 Ottobre.

Tencent e la famiglia Guillemot, insieme per acquisire Ubisoft?

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Qualcuno lo aveva ipotizzato e adesso Bloomberg sembra dare concretezza a questo scenario: pare che Ubisoft possa essere ceduta in blocco ad un nuovo acquirente.

Stando a quello che riportano Vinicy Chan, Dong Cao e Benoit Berthelot, Tencent starebbe spingendo per l’acquisizione del publisher francese assieme alla famiglia Guillemot.

La famiglia fondatrice di Ubisoft, Guillemot, che detiene una quota del 14% nella società, e Tencent, che detiene una quota del 9,99%, hanno parlato con i consulenti per esplorare modi per stabilizzare Ubisoft e rafforzarne il valore dopo aver perso più della metà del proprio valore di mercato nel 2024.

L’ipotesi del buyout collaborativo per privatizzare la società sarebbe una strada ipotizzata per far fronte al cattivo momento del gigante francese, anche a causa dei recenti flop di vendite di prodotti come Star Wars Outlaws ed Avatar: Frontiers of Pandora nonché del rinvio problematico di Assassin’s Creed Shadows (le cui prospettive di vendita appaiono plumbee).

Restiamo in attesa di nuovi sviluppi.

FOAMSTARS diventa free-to-play

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Square Enix ha confermato oggi che FOAMSTARS, lo sparatutto online 4v4 a base di schiuma, è diventato ufficialmente free-to-play.

Il titolo, disponibile su PlayStation 5 e PlayStation 4, diventa dunque dalla data odierna giocabile gratuitamente senza la necessità di avere un’iscrizione a PlayStation Plus. Con l’occasione, l’azienda giapponese ha altresì condiviso il trailer per DIAMOND JAM, l’ottava stagione dello sparatutto.

Ve lo proponiamo di seguito, seguito dal comunicato ufficiale.

FOAMSTARS, lo sparatutto online 4v4 a base di schiuma di SQUARE ENIX adesso è free-to-play su PlayStation 5 (PS5) e PlayStation 4 (PS4). Adesso non è necessario avere un’iscrizione a PlayStation Plus per poterlo giocare gratuitamente. Chi ha scaricato FOAMSTARS prima del passaggio a free-to-play può continuare a giocare senza disturbi al suo tempo di gioco.

Insieme all’aggiornamento, SQUARE ENIX ha anche pubblicato DIAMOND JAM, l’ottava stagione di FOAMSTARS, che andrà avanti fino all’8 novembre.

DIAMOND JAM aggiunge nuovi elementi che migliorano ancora di più il gameplay, incluse le Fiches diamante, ovvero dei gettoni che si guadagnano giocando, e il Mercato dei diamanti, che ti permette di scambiarle con vari articoli, come aspetti, slide board, emote e altro ancora. Per festeggiare l’inizio della nuova stagione, ci sarà un bonus d’accesso speciale che permetterà ai giocatori di ottenere delle Fiches diamante.

Verranno anche aggiunte cinque mappe a Distruggi la stella: Costa Shopping Sfrenato, Oasi spa-ssosa della paperella, Il regno delle giostre, Circo altalenante di Paperella di gomma e Discoteca da sogno della Festa fuoricampo da bordocampo della Festa estrema. Inoltre, nella modalità Festa privata potremo anche divertirci con quattro mappe aggiuntive da Buona sopravvivenza al bagno di schiuma.

Sarà anche possibile partecipare a nuove battaglie boss Ondata durante le Missioni di squadra e divertirsi con degli eventi stagionali a tempo limitato, tra cui la Festa da classifica, dove si gareggia per salire di sette ranghi in squadra o in solitaria, e la Festa estrema, dove ci sono vari eventi, tutti con delle regole speciali!

I giocatori con il pass per la stagione di DIAMOND JAM riceveranno gratuitamente un aspetto pistola di schiuma per El Baristador, vari aspetti per le slide board e un aspetto per il personaggio Ramzzz. È possibile ottenere esperienza completando le battaglie, le missioni e le sfide settimanali per avanzare nei ranghi stagionali e guadagnare varie ricompense, come aspetti e oggetti aggiuntivi. Chi acquista un pass stagionale premium, disponibile al prezzo di 5,99 €, sbloccherà ancora più ricompense, dato che verranno sbloccate immediatamente tutte le ricompense disponibili fino al rango attuale del giocatore.

Per ulteriori informazioni, inclusi gli eventi, aggiornamenti e altro ancora, visita il blog e i social di FOAMSTARS.

Dragon Ball DAIMA arriva su Netflix!

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Con un annuncio affidato alla pagina X della piattaforma streaming, Netflix ha annunciato che si occuperà della distribuzione globale della nuova serie animata Dragon Ball DAIMA.

Preparetevi per una nuova avventura nel mondo di Drabon Ball con il viaggio di Goku, Supreme Kai, Glorio e Panzy in un mondo misterioso! Con una storia for a new Dragon Ball adventure as Goku, Supreme Kai, Glorio, and Panzy journey into a mysterious world! Con opere originali, storia e design dei personaggi di Akira Toriyama.

Questo il messaggio che arriva direttamente da Netflix, che da appuntamento dal 14 Ottobre per l’Asia e dal 18 Ottobre per tutto il resto del mondo (nonostante la precisazione che qualche paese potrebbe dover aspettare qualche giorno in più).

Dragon Ball DAIMA debutterà in Giappone l’11 Ottobre, in occasione del 40° anniversario del manga e della sua prima pubblicazione su Shonen Jump. Si tratta di un appuntamento imperdibile per tutti i fan, soprattutto considerando che si tratta dell’ultimo lavoro curato dal compianto maestro Toriyama.

Sarà possibile vedere la serie anche su Crunchyroll in simul-cast e su Prime Video dal canale Anime Generation in collaborazione con Yamato Video.

Trailer di lancio per SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game

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Outright Games festeggia la release di SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game condividendo un festoso trailer di lancio.

Il titolo promette di essere un piccolo sogno che si avvera per i fan di Patrick, potendone vestire gli stellari panni per creare una comica baraonda fisica nel parco giochi open world di Bikini Bottom!

Di seguito vi proponiamo il filmato in oggetto, seguito dal comunicato ufficiale.

Oggi, Outright Games, il celebre editore di prodotti d’intrattenimento interattivi per famiglie, su licenza di Paramount Consumer Products, è lieto di lanciare ufficialmente SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game, ambientato nel mondo dell’iconica e popolare serie di Nickelodeon, SpongeBob SquarePants. I fan potranno celebrare il 25° anniversario dello show vestendo i panni del cittadino più roseo e strambo di Bikini Bottom in questo nuovissimo gioco d’avventura sandbox per giocatore singolo. SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game è ora disponibile per PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X|S e Steam.  

È il momento di Patrick: osserva il mondo dai suoi occhi stellari per creare nuove e folli avventure che sfidano la fisica, incontrare i suoi amici e affrontare missioni individuali dove non mancherà certo il divertimento. Libera il terzo posto preferito di Squiddi Tentacolo per prendere il sole sbarazzandoti delle sedie a sdraio, usando un cannone ad acqua e facendo scappare i visitatori a colpi di rutti; oppure affronta una sfida di paracadutismo con Sandy e usa una tuta alare, un paracadute o un ombrellone per lanciarti sui bersagli e atterrare in una zona di atterraggio in movimento. Nel corso del gioco, i fan potranno anche sbloccare nuovi costumi e trovare esilaranti Easter egg della serie man mano che progrediranno, tra cui la tomba di Smitty Werbenjägermanjensen, gli occhiali da sole infiniti di Squiddi Tentacolo, torte di bolle e molto altro. 

Esplora le strade di Bikini Bottom in un vivace e colorato mondo 3D sottomarino e visita tutti i luoghi più celebri della serie e molti altri. Dal Centro e Conch Street, al Campo delle meduse, il Colosseo del Fast Food, l’Università di Bikini Bottom e la Discarica. Il gioco offre anche alcune aggiunte ai luoghi più iconici della serie, tra cui il Krabby Patio, una nuova estensione del Krabby Patty, e la versione della signora Puff della Destruction Derby Arena.

SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game include il doppiaggio del cast originale di SpongeBob SquarePants, tra cui Bill Fagerbakke nei panni di Patrick, Tom Kenny come SpongeBob, Rodger Bumpass come Squiddi Tentacolo, Clancy Brown come Mr. Krabs e molti altri!

Stephanie Malham, Managing Director di Outright Games, ha dichiarato: “Siamo davvero felici di celebrare il lancio di SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game. È un onore aver avuto l’opportunità di portare in vita un marchio così iconico e storico. Riuscire ad adattare un personaggio tanto amato come Patrick Star è stata anche una grande responsabilità, perché volevamo creare un’esperienza che potesse riflettere il modo in cui Patrick vede il mondo, una sorta di parco giochi personale per la propria immaginazione.”

Fin dal suo lancio, avvenuto il 17 luglio 1999, SpongeBob SquarePants ha generato un universo di personaggi popolari, tormentoni e meme della cultura pop, lungometraggi cinematografici, prodotti di consumo, un musical di Broadway premiato con il Tony Award e una base di fan globale. SpongeBob SquarePants è stato creato da Stephen Hillenburg e prodotto da Nickelodeon a Burbank, in California.  Il cartone animato, incentrato sui personaggi, racconta le avventure nautiche e a volte senza senso di SpongeBob, una spugna di mare gentile e ottimista, insieme ai suoi amici sottomarini.

SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game è stato annunciato ufficialmente ad agosto di quest’anno, con un trailer incluso nel Nintendo Direct: Partner Showcase. Il trailer ha riscosso un notevole successo con ben 2 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo.

SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game è ora disponibile per PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X|S e Steam.

TEKKEN 8, nuovi contenuti gratuiti ed Heihachi Mishima disponibili da oggi

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Una data importante per TEKKEN 8, che oggi accoglie non solo il ritorno di Heihachi Mishima nel roster giocabile, ma altresì anche contenuti gratuiti disponibili per tutti gli utenti.

Oltre al terzo personaggio del Character Year 1 Pass, è infatti disponibile gratuitamente un nuovo capitolo della Storia che segue proprio le vicende dei combattenti DLC.

Vi proponiamo di seguito il trailer ufficiale, seguito dal comunicato stampa. Vi ricordiamo che TEKKEN 8 è disponibile per PlayStation 5, Xbox Series e PC (via Steam).

Heihachi Mishima fa il suo ritorno in TEKKEN 8 portando il roster del gioco a 35 giocatori. È il terzo DLC del Character Year 1 Pass, dopo Eddy e Lidia. Il King of Iron Fist, apparentemente morto alla fine di TEKKEN 7, in realtà è riuscito a ingannare la morte tornando con uno stile evoluto, appreso grazie al tempo trascorso con i monaci Tekken.

Oltre a Heihachi, è anche disponibile all’acquisto indipendente un nuovo scenario, il TEMPIO GENMAJI. Ma non è tutto, dato che la versione 1.08 del gioco include anche nuovi contenuti gratuiti. È stata aggiunta una nuova modalità Storia, Echi dimenticati. Svolgendosi in parallelo alla storia principale di TEKKEN 8, segue Eddy, Lidia e Heihachi, fornendo maggiori dettagli su come Heihachi sia riuscito a sopravvivere al proprio destino in TEKKEN 7. In questa modalità, Eddy, Lidia e Heihachi sono giocabili persino per i giocatori che non possiedono i personaggi.

Sono state aggiunte anche nuove funzionalità, come la tanto richiesta possibilità di inserire qualsiasi personaggio nel menu principale di TEKKEN 8, o quella di allenarsi online con gli amici nella Lounge di combattimento di TEKKEN. È anche disponibile un nuovo TEKKEN Fight Pass, che include una collaborazione con il celebre marchio di scarpe NIKE. Inoltre, nel gioco sarà anche possibile riscuotere gli occhiali da sole Gentle Monster di Kazuya per un periodo limitato.

Silent Hill 2, la recensione della stampa internazionale conferma l’ottimo lavoro di Bloober Team

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L’atteso remake di Silent Hill 2 sarà disponibile dal prossimo 8 Ottobre, tuttavia sono iniziate ad arrivare le prime recensioni della stampa internazionale.

Il momento della verità per il lavoro svolto da Bloober Team, nel corso degli anni funestato da un pessimismo dilagante (anche a causa di trailer piuttosto timidi). I nostri colleghi in giro per il mondo sciolgono tuttavia ogni riserva, confermando l’ottimo remake confezionato dal team di Cracovia. Nello specifico, Silent Hill 2 ripropone tutte le migliori caratteristiche del capostipite, godendo di una realizzazione al passo coi tempi, una espansione delle ambientazioni e della longevità.

Ecco di seguito alcune delle recensioni finora pubblicate dai maggiori siti internazionali:

  • Game Rant 9/10
  • Eurogamer 5/5
  • IGN 8/10
  • TheGamer 3,5/5
  • GamesRadar+ 3,5/5
  • GameSpot 9/10
  • Hardcore Gamer 4/5
  • VGC 4/5
  • Wccftech 9/10
  • PushSquare 9/10
  • GamingTrend 90/100
  • Press Start 9/10
  • Checkpoint Gaming 9/10
  • PSX Brazil 100/100
  • Arabhardware 9/10
  • Gamepressure 6,5/10

Nel momento in cui scriviamo il titolo si attesta su una media delle recensioni di 86 su Opencritic. Si tratta di un risultato provvisorio, in attesa delle altre opinioni in arrivo nelle prossime ore e nei prossimi giorni.

Vi ricordiamo che Silent Hill 2 arriverà su PlayStation 5 e PC (via Steam) il prossimo 8 Ottobre.

Black Ops 6, il sistema anti-cheat riuscirà ad arginare gli aimbot?

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A poche settimane dalla release di Call of Duty Black Ops 6, moltissimi fan si interrogano sul sistema anti-cheat del titolo dopo l’esperienza della Open Beta.

Tenutosi nel weekend tra il 6 ed il 9 Settembre, il test ha permesso al pubblico di provare con mano le novità del nuovo capitolo dello sparatutto Activision, non senza destare tuttavia qualche preoccupazione. Al centro del dibattito si è posta infatti la massiccia presenza di cheater, che hanno affollato i server di Black Ops 6 gettando nello sconforto i giocatori.

Nei giorni stessi ed in quelli immediatamente successivi, gli sviluppatori hanno tentato di rassicurare gli animi. Pur riconoscendo i problemi, hanno sottolineato i vantaggi del testing e del check delle telemetrie per permettere a RICOCHET di continuare il suo cammino di ottimizzazione. Il sistema anti-cheat tuttavia si è rivelato, in questa fase, quantomeno contraddittorio arrivando addirittura a bannare alcuni pro player perché… troppo bravi.

Pur sapendo quanto Call of Duty sia stato, negli anni, vessato dalla piaga dei furbacchioni, il dubbio che parte dei fan si pone è se Black Ops 6 cambierà le cose.

Vi ricordiamo che il nuovo capitolo della serie arriverà il 25 Ottobre su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series e PC. Sarà inoltre disponibile per gli abbonati al Game Pass Ultimate.

RICOCHET, il software anti-cheat

Sviluppato da Activision e lanciato nel 2021 in occasione di Call of Duty: Vanguard (qui la nostra recensione) e della prima versione di Warzone, RICOCHET è un sistema anti-cheat di livello kernel.

Si tratta di un modulo software posto a metà strada tra hardware ed esecutivo capace di identificare i tratti salienti dei comportamenti classificabili come cheat per poi segnalarli ad un apposito team. In questo modo, RICOCHET si attiva ogni qualvolta un titolo recente di Call of Duty viene avviato per supervisionare le interazioni presenti. Una volta identificato un profilo sospetto, viene successivamente bannato ed impossibilitato ad accedere ai server del gioco. La privacy dell’utenza viene garantita dall’uso circostanziale di RICOCHET esclusivamente in simbiosi con l’infrastruttura di Call of Duty: quando si spegne il gioco, anche il modulo kernel si spegne.

Dalla sua release, il sistema è stato integrato in ogni capitolo del franchise e costantemente aggiornato, pur non raggiungendo mai la totale autonomia. Il relativo team infatti non solo ha il compito di supervisionare l’algoritmo dell’anti-cheat, ma anche di intervenire manualmente per bannare (ed eventualmente riabilitare) gli utenti.

Sebbene concettualmente affascinante, RICOCHET non si è rivelato, ad oggi, impeccabile. Non solo per “colpa” degli imbroglioni, che trovano sempre nuovi escamotage per approfittare di exploit o realizzare i cheat più diffusi (ne parleremo dopo: aimbot e wallhack), ma anche per limiti del software stesso. In questo senso, è stato piuttosto preoccupante osservare come il sistema possa cadere in errore soprattutto se non adeguatamente supervisionato, portando al ban anche di ignari player che hanno l’unica colpa di essere stati segnalati perché eccessivamente bravi. Limiti che la stessa Treyarch ha dovuto riconoscere l’anno scorso, sebbene se ne riconosca il valore di “passo nella giusta direzione”.

Black Ops 6 sarà un nuovo banco di prova per RICOCHET ed il suo team, che ci auguriamo possa portare ad una migliore user experience per tutti.

Cosa sono gli aimbot

Tra i cheat più diffusi e famosi, una menzione speciale è proprio quella riservata agli aimbot.

Si tratta di un software informatico automatizzato (un vero e proprio robot virtuale) che permette, a chi lo utilizza, di godere di una mira migliorata o addirittura automatizzata negli sparatutto.

Gli aimbot poggiano il loro concept sulla circostanza che ciascun client riceve informazioni su tutti gli altri giocatori, indipendentemente dal fatto che siano visibili o meno dalla posizione del player. In questo modo, software di terze parti permettono non solo di migliorare il targeting degli avversari ma anche di prenderli di mira prima ancora che entrino nell’effettiva visuale del giocatore. A volte vengono utilizzati insieme ad un triggerbot, che si occupa di sparare automaticamente quando un avversario appare nel campo visivo dell’utente.

Ovviamente, tutto questo si traduce in un beneficio enorme per il cheater, che non dovrà più preoccuparsi di individuare gli avversari e stare attento agli spostamenti. Traducendosi in potenziali ed agevoli vittorie, benché evidentemente antisportive e vietata dagli sviluppatori stessi. Negli ultimi anni, paesi tra cui la Cina hanno addirittura criminalizzato la vendita o l’uso di cheat nei videogiochi. In Corea del Sud si rischia addirittura fino a 5 anni di carcere o multe superiori a circa 30.000 euro. La stessa Activision ha deciso di affrontare legalmente il problema, arrivando a vincere una importante controversia quest’anno nei confronti del produttore di cheat EngineOwning, ottenendo un risarcimento danni di circa 15 milioni di dollari.

Nonostante tutto, diverse aziende del settore offrono i loro servizi in questo campo e non è difficile trovare proposte, per aimbot e trucchi per Warzone, come quelli offerti da Battlelog.

Cosa sono i wallhack

Meno diffusi degli aimbot ma non per questo meno invasivi, i wallhack sono cheat particolarmente diffusi negli sparatutto multigiocatore.

Con questi software è possibile rendere letteralmente trasparenti i muri delle ambientazioni. In questo modo, pur non potendo contare sugli automatismi degli aimbot, il cheater si trova a poter sfruttare un chiaro vantaggio identificando la posizione degli avversari molto più facilmente.

Il vantaggio illecito si traduce dunque nella possibilità di poter sfruttare secondi preziosi per prepararsi ad un attacco a sorpresa o per sfuggire ad una imboscata. Questo genere di cheat è piuttosto semplice da immaginare, visto che in contesti estremamente limitati viene addirittura concesso come perk in diversi capitoli di Call of Duty. Ad esempio, in Vanguard si otteneva lo stesso effetto di un wallhack con il perk Visione Penetrante. Con una piccola differenza. Un conto è una feature di gameplay, accuratamente soppesata per garantire un equilibrio sistemico. Tutt’altro conto è sfruttare un software di terze parti per ottenere un beneficio arbitrario ed illecito.

Prime Gaming, disponibili i giochi gratis per ottobre 2024!

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Il servizio Prime Gaming -in Italia incluso nell’abbonamento Prime di Amazon– per tutto il mese di ottobre, offrirà nuovi titoli per il vostro PC, e sembra che il gigante dell’e-commerce abbia deciso di tenere segreti i titoli, che ora verranno svelati ogni nuovo giovedì del mese corrente.

No Straight Roads

3 ottobre:

  • Tomb Raider: Legend
  • No Straight Roads
  • The Eternal Cylinder
  • Hive Jump 2: Survivors
  • Spirit of the North

10 ottobre:

  • Doom Eternal
  • Bioshock Remastered
  • Ghostbusters: Spirits Unleashed Ecto Edition
  • DreadOut 2
  • Priest Simulator: Vampire Show
  • The Gap

17 ottobre:

  • Mystery Box: Hidden Secrets
  • Vlad Circus: Descend Into Madness
  • Through the Darkest of Times
  • Killing Floor 2
  • Zombies Ate My Neighbors and Ghoul Patrol

24 ottobre:

  • Pumpkin Jack
  • The Gunk
  • STASIS: BONE TOTEM
  • Gargoyles Remastered
  • Monster Train
  • Morbid: The Seven Acolytes

31 ottobre:

  • A Plague Tale: Innocence
  • Death’s Door
  • Haunted Hotel: Personal Nightmare Collector’s Edition
  • Scorn
  • Coromon

Aggiorneremo questa lista ogni nuovo giovedì durante il mese di ottobre, o non appena verranno rilasciate nuove informazioni sul catalogo proposto!

Anche nel mese di ottobre Amazon Luna, il servizio di gioco in streaming di Amazon, offre agli abbonati Prime una selezione di titoli da giocare direttamente sui nostri browser.

  • Alien: Isolation
  • Mortal Shell
  • Dusk
  • Perish
  • Tormented Souls
  • Amid Evil
  • Valfaris
  • Doomblade
  • Monster Harvest
  • Dr. Fetus’ Mean Meat Machine

Se siete in possesso di un abbonamento Prime, potrete riscattare i vostri giochi e ricompense esclusive di Prime Gaming recandovi al seguente link e seguendo le indicazioni offerte dal team di Amazon. Per usufruire della maggior parte del catalogo gratuito di titoli Prime Gaming è necessario scaricare e installare il launcher Amazon Games.

Epic Games Store, questa settimana in regalo Bear and Breakfast!

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Come ogni giovedì Epic Games Store regala uno o più giochi gratuiti per il nostro PC, questa settimana entriamo nella folta pelliccia di un orso pasticcione pronto a tutto pur di far arrivare i turisti nella sua montagna in Bear and Breakfast!

Bear and Breakfast è un titolo indie creato dal team Rumeno Gummy Cat, che mescola un tranquillo adventure game completamente in 2D con un profondo manageriale di alberghi e ristorazione, dove potremo personalizzare, espandere, e far fiorire una piccola realtà turistica, aiutando l’orso Hank e i suoi amici a gestire uno strambo Bed and Breakfast nel cuore delle fronde dei boschi montuosi.

Potete fare vostro Bear and Breakfast solo sull’ Epic Game Store, creando un account -in caso non l’aveste ancora fatto- e seguendo il corrispettivo link al gioco. Non fatevi sfuggire quest’offerta, che scadrà alle ore 17:00 di giovedì 10 ottobre.

E non perdetevi le live sul nostro canale ufficiale Twitch di 4News.it, in onda ogni giovedì alle 18:30, per scoprire assieme a Edoardo “SamaelBecks” Bechis cosa ci propongono questi, e altri titoli gratuiti nella rubrica #GiochiXPovery.

Recensione The Plucky Squire, last fairy tale hero

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Intorno al progetto The Plucky Squire si è creato, negli anni, un vivace interesse. L’esordio di All Possible Futures, team fondato nel 2019 dai veterani James Turner e Jonathan Biddle, sotto egida Devolver Digital aveva infatti incantato il pubblico fin dall’annuncio. Un action adventure ambientato all’interno di un racconto per giovanissimi che tuttavia proponeva una feature inequivocabilmente intrigante: la possibilità di saltare fuori dalla carta stampata ed esplorare il mondo reale. Tanto bastava per evocare suggestioni nei confronti di un progetto che era ed è rimasto fondamentalmente di natura indie, nonostante le aspettative del pubblico.

In questo senso, le nostre ore in compagnia di The Plucky Squire ci hanno confermato il talento del piccolo studio di sviluppo, che ha mantenuto con merito la loro promessa (e premessa). D’altro canto, sono forse le stesse attese nei confronti della produzione All Possible Futures ad aver tirato un tiro mancino, lasciandoci con un pizzico di amaro in bocca. Scopriamo insieme perché, nonostante tutto, l’avventura dello scudiero coraggioso merita di avere un posto di onore alla tavola dei migliori indie del 2024.

The Plucky Squire è disponibile dal 17 Settembre su PlayStation 5, Xbox Series X/S, Nintendo Switch e PC (via Steam). Il titolo è altresì disponibile per tutti gli abbonati a PlayStation Plus Extra e Premium. L’appuntamento invece per l’edizione fisica è prevista per il 21 Febbraio 2025, quando il titolo arriverà per i collezionisti PlayStation 5 e Switch (anche in edizione Deluxe per entrambe le piattaforme Sony e Nintendo).


Versione testata: PlayStation 5


C’era una volta… e forse mai più?

Jot è l’eroico e temerario protagonista della favola per bambini The Plucky Squire. Le sue incredibili gesta accompagnano la crescita di giovani ragazzini, che possono perdersi nei racconti fiabeschi in cui l’intrepido scudiero si oppone allo stregone Humgrump. Tuttavia, un giorno il malefico cattivo apprende una verità sconvolgente. Lui, Jot e la loro intera realtà non è altro che un racconto su carta stampata, destinata a seguire uno schema prefissato in cui il male è vincolato a perdere sempre contro il bene. Humgrump architetta dunque un piano diabolico: usare una magia misteriosa per espellere Jot direttamente nel mondo reale. Con il protagonista della fiaba fuori dai giochi, lo stregone può infatti finalmente plasmare la propria realtà a suo totale piacimento. Toccherà a Jot trovare il modo di viaggiare tra le due dimensioni e sconfiggere Humgrump una volta per tutte.

Humgrump è il classivo cattivo delle fiabe… ma nasconde diverse sfaccettature interessanti.

A metà strada tra le suggestioni di Toy Story e le tematiche del cult Last Action Hero, The Plucky Squire dipinge una storia incantevole, muovendosi su due piani tematici. Da un lato le vicende di Jot e dei suoi amici, che vogliono trovare il modo di salvare il regno di Mojo. Dall’altro lato, la necessità di ripristinare al più presto il naturale corso della storia per far svolgere al libro stesso il proprio ruolo formativo nei confronti del suo proprietario. Proprio da questo punto di vista, All Possible Futures imbastisce a sorpresa una parabola sulla formazione di un giovane ragazzino, destinato ad un roseo futuro con un percorso educativo ricco di valori positivi. L’odissea di Jot diventa dunque una missione non solo per salvare la propria realtà, ma anche quella del loro innocente proprietario.

Da questo punto di vista, The Plucky Squire rappresenta una vera e propria esperienza da vivere con delicatezza, assaporando messaggi talvolta sottili, talvolta più incisivi. Peccato che, vista la trasverasalità del racconto capace di parlare ad un’ampia platea, il titolo non supporti l’italiano. Nonostante l’inglese in uso sia piuttosto scolastico, è altresì da rilevarne una corposa presenza anche per motivi “ludici”. Vi spieghiamo perché.

Moonbeard è un personaggio saggio ed esilarante.

Un viaggio imprevedibile

Dopo una fase iniziale piuttosto ordinaria del tutto simile ai classici action adventure bidimensionali con inquadratura semi isometrica, The Plucky Squire entra nel vivo buttandoci nel mondo reale.

Dopo che Humgrump riuscirà infatti ad espellere Jot al di fuori del libro, lo scudiero si ritroverà con l’abilità di poter passare da una dimensione all’altra in specifiche occasioni. L’escamotage narrativo ha permesso agli sviluppatori non solo di fondere segmenti puramenti bidimensionali a sezioni interamente tridimensionali, ma altresì di dosare grande originalità ed imprevedibilità.

Il mondo reale ha evidenti vibes dallo stile Pixar.

The Plucky Squire è capace di passare, senza soluzione di continuità, dal platforming 3D allo sparatutto a scorrimento, dagli enigmi ambientali a sezioni prettamente narrative. E lo fa con una padronanza quasi sempre impeccabile, riuscendo a sorprendere continuamente nell’arco delle circa otto ore richieste per raggiungere i titoli di coda.

Gran parte del merito deriva dal lavoro artistico di All Possible Futures. The Plucky Squire non è solo bello da vedere, ma vanta uno stile carismatico, un sapiente utilizzo dei colori ed uno sfruttamento a tratti miracoloso della narrazione. Essa infatti avviene per il tramite delle pagine illustrate, riservando spesso soluzioni gustose e raffinate che avvicinano la produzione al mondo dell’animazione.

Le sezioni più ispirate, un pò a sorpresa, sono proprio quelle riservate ai rompicapi che tirano in ballo contemporaneamente il libro delle fiabe ed il mondo reale. Grazie infatti a particolari artefatti sarà possibile interagire in modi multidimensionali. Ad esempio sfruttando un timbro capace di far materializzare bombe all’interno del mondo di Mojo, oppure facendo scivolare elementi dello scenario inclinando le pagine del libro. O ancora, spostando le parole delle didascalie per alterare elementi dello scenario. Si tratta di trovate geniali ed ispirate, che purtroppo però non vengono mai pienamente approfondite nelle loro reali potenzialità.

In The Plucky Squire c’è un pò di tutto.

Oltre lo stile

The Plucky Squire non è un titolo perfetto e non realizza quella doppietta di capolavori imperdibili sognata dai fan di platform dopo Astro Bot (qui la nostra recensione).

Anzitutto, perché non siamo di fronte ad un platform, nonostante aspettative e speranze di molti. Secondariamente, perché anche la classificazione di action adventure è limitante.

L’opera di All Possible Futures mescola tanti generi e soluzioni di gameplay, ma lo fa mettendo al primo posto la narrativa e l’esperienza che vuol veicolare. Così facendo, rinuncia consapevolmente ad approfondire meccaniche interessanti (come quella dei timbri), così come al proporre un tasso di sfida adeguato.

Ludicamente, infatti, il titolo si dimostra spesso semplicistico, a tratti quasi apatico. Certamente, non tutte le produzioni devono offrire complessità e profondità. Tuttavia, la delusione di molti potrebbe essere palpabile. Il problema viene inoltre accentuato dalle fasi iniziali, che tendono a ricorrere spesso a soluzioni ripetitive. Orfane delle idee introdotte da metà gioco in poi, le prime ore rischiano di rendere l’esperienza purtroppo a tratti noiosa.

Anche tecnicamente il titolo non è così impeccabile come si saremo aspettati. La nostra prova su PlayStation 5 non ha evidenziato problemi di stabilità, quanto semmai qualche bug di troppo ed incertezze tecniche. In alcuni casi, siamo stati costretti anche ad uscire dal gioco e rientrare, per far svanire un comportamento anomalo o l’assenza di un punto di interazione. Sono aspetti che vengono tutt’ora risolti grazie al lavoro del team di sviluppo, ma che comunque sono presenti al momento del lancio.

Commento finale

The Plucky Squire rappresenta un piccolo grande successo per All Possible Futures, che realizza esattamente quanto auspicato. Un’esperienza unica e fresca, alla portata di tutti, colma di gioia ed ispirazione. Forse proprio per questo, qualcuno potrebbe rimanere deluso dalla reale portata ludica del progetto, molto più dalle parti di un semplice action adventure con enigmi rispetto ad una odissea di ampio respiro e meccaniche complesse. Per tutti coloro che invece ne abbracceranno l’originalità accogliendone pregi e difetti, l’esperienza potrebbe rivelarsi tra le più speciali della generazione. Devolver Digital si conferma, ancora una volta, la regina tra i talent scout del mondo indie.

Avatar: The Last Airbender, Saber Interactive al lavoro su un action RPG AAA

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Saber Interactive ha annunciato di essere nelle prime fasi di sviluppo di un action RPG AAA dedicato ad Avatar: The Last Airbender, in arrivo per console e PC.

Descritto come “il più grande videogioco nella storia del franchise“, il gioco racconterà una nuova storia all’interno dell’universo narrativo ed è sviluppato in “stretta collaborazione” con Avatar Studios, la divisione di Paramount lanciata da Michael DiMartino e Bryan Konietzo creatori dello show.

Ambientato migliaia di anni nel passato, i giocatori controlleranno un “Avatar completamente nuovo e mai visto prima”. I giocatori “possono aspettarsi di essere immersi in un mondo vibrante, padroneggiare tutti e quattro gli elementi, impegnarsi in combattimenti dinamici insieme ai compagni e sperimentare le sfide e le decisioni che derivano dall’essere il custode dell’equilibrio nel mondo”.

“Sappiamo che i fan fedeli di Avatar: The Last Airbender erano ansiosi di avere nuove storie che li portassero nell’universo dello show e, attraverso i giochi, siamo in grado di espandere la costruzione del mondo e consentire ai fan di sperimentare i nuovi contenuti in in un modo completamente coinvolgente”, ha affermato il vicepresidente senior dei giochi e dei media emergenti della Paramount, Doug Rosen, in una nota. “Saber Interactive ha una comprovata esperienza nel dare vita a giochi basati sulla [proprietà intellettuale], e siamo entusiasti di cofinanziare questo titolo AAA insieme a loro e permettere ai fan di sperimentare questo mondo in prima persona”.

Annunciata la data di uscita per Chicken Police: Into the HIVE!

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Il publisher Joystick Ventures ed il team di sviluppo The Wild Gentlemen hanno annunciato la data di uscita per Chicken Police: Into the HIVE!.

Il titolo, un’avventura poliziesca a tinte noir sequel di Paint it RED!, arriverà per PC via Steam il prossimo 7 Novembre. Successivamente, in un momento ancora imprecisato, arriverà altresì per PlayStation 5, Xbox Series, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.

Chicken Police: Into the HIVE! è un’avventura poliziesca in stile film noir, ricca di storie e incentrata sui personaggi, in cui devi scoprire una complessa cospirazione su scala mondiale raccogliendo indizi, interrogando sospetti e risolvendo enigmi.

Sonny e Marty, i detective più duri della Wilderness, stanno per imbarcarsi nel caso più importante della loro vita, che li porterà attraverso il mondo sotterraneo degli insetti e li costringerà ad affrontare gli angoli più oscuri del loro passato.

L’anima del gioco sono i personaggi che lo danno vita. Ci sono oltre 30 personaggi profondamente concreti con cui parlare, tutti realizzati a mano, animati e doppiati al 100%. La natura selvaggia è un mondo con una storia che risale a migliaia di anni fa ed è pieno di fatti e misteri affascinanti. Esplora la città di Clawville e con essa le colorate culture, tradizioni, desideri e paure dei suoi abitanti antropomorfi.

Ti aspetta una storia che influenzerà il destino di un’intera città, addirittura del mondo intero, e tuttavia è anche molto intima e “umana”. Omicidio, tradimento, cospirazione, perdita, amicizia e amore ti aspettano in questa avventura drammatica e assurda.

  • Incontra più di 30 personaggi completamente doppiati
  • Esplora liberamente la città e i suoi oltre 35 luoghi
  • Raccogli indizi, analizza prove e interroga i sospetti
  • Risolvi i problemi in modi diversi, a volte con risultati diversi
  • Concentrati sulla missione principale o perditi in un mare di missioni secondarie
  • Gioca la storia più e più volte per scoprire tutti i suoi segreti nascosti
  • Raccogli più di 20 filmati e una colonna sonora completamente originale
  • Porta un po’ di colore nelle cattive strade di Clawville con la modalità Technicolor!

GSC Game World e Xbox lanciano “War Game: The Making of S.T.A.L.K.E.R. 2”

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Intitolato War Game: The Making of S.T.A.L.K.E.R. 2, questo lungometraggio offre uno sguardo approfondito al viaggio emotivo di GSC Game World, lo sviluppatore di videogiochi ucraino con quasi 500 dipendenti, mentre affronta le sfide nello sviluppo dell’attesissimo sequel del loro sparatutto in prima persona del 2007, S.T.A.L.K.E.R., nel mezzo dello scoppio della guerra in Ucraina. Quello che è iniziato come un progetto ambizioso si è evoluto in un’impresa profondamente personale e storica, forgiata nelle circostanze più inimmaginabili.

Creato in collaborazione con Xbox e diretto da Andrew Stephan (Power On: The Story of Xbox), questo è uno dei film “making-of” più strazianti mai realizzati. Racconta le storie vere di persone reali che si sono trovate di fronte alla realtà della guerra.

Il documentario affronta molti temi, dalla cattura dell’essenza di Chornobyl e dell’Ucraina, all’indipendenza culturale e allo sviluppo del gioco in un mondo al collasso, alla resilienza personale e collettiva e al superamento della perdita.

Durante questo processo, S.T.A.L.K.E.R. 2 diventa più di un semplice gioco, piuttosto una lente attraverso cui viene osservata una nuova realtà. Gli sviluppatori si confrontano con i loro doppi ruoli di creatori e sopravvissuti, trasformando il gioco in un potente simbolo di resistenza. Quando le fondamenta dell’esistenza vengono scosse, l’arte diventa profondamente importante.

“Questo film non riguarda solo lo sviluppo di un gioco, riguarda la resilienza e l’inflessibile spirito umano di fronte a sfide inimmaginabili. Riguarda l’importanza della creazione in un periodo di distruzione… un atto di sfida nel creare qualcosa di significativo di fronte alle avversità”, afferma Andrew Stephan, regista.

“Parlando personalmente, S.T.A.L.K.E.R. 2 è il videogioco più grande e complesso della mia vita. Era ambizioso fin dall’inizio, ma si è rivelato una sfida estrema di per sé. È estremamente importante ed estremamente personale, ed è un gioco realizzato nelle circostanze più stressanti possibili. Ciò include la pandemia, la delocalizzazione, gli attacchi informatici e, soprattutto, la guerra che sta lacerando la nostra Patria. Vorrei che la guerra non accadesse mai. Vorrei che tutto questo non accadesse mai. Ma è successo. E siamo grati per l’opportunità di condividere tutto questo con il mondo, perché il mondo dovrebbe saperlo. Questi siamo noi. Questa è la nostra storia”, afferma Mariia Grygorovych, direttore creativo di S.T.A.L.K.E.R. 2.

Vi ricordiamo che S.T.A.L.K.E.R. 2 sarà disponibile dal 20 novembre 2024 per Xbox Series X/SMicrosoft Windows.