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Arrivano i primi eventi con la nuova App PlayStation 4

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I primi di una lunga serie.

PlayStation 4 ha di recente ricevuto un sostanzioso aggiornamento di sistema che è adesso giunto alla sua terza iterazione. Tra le varie aggiunte arriva anche la app “Eventi” che permette ai giocatori di partecipare a sfide e competizioni online in modo semplice ed immediato.
Sony ha adesso pubblicato la lista dei primi eventi che saranno raggiungibili tramite l’applicazione:

  • FIFA 16 ‘Team of the Week’ (fino al 7/10)
  • Project Cars ‘Nürburgring GT3 Contest’ (dal 2/10 al 10/10)
  • Hardware Rivals Beta ‘4 Wheels Only’ (dal 2/10 al 3/10)
  • Driveclub ‘Double Fame’ (dal 2/10 al 5/10)
  • War Frame ‘Project Undermine’ (dal 2/10 al 5/10)
  • Battle Islands ‘World War Weekend’ (dal 2/10 al 9/10)
  • F1 2015 ‘Sodi Autodrom’ (dal 5/10 al 14/10)
  • Magicka 2 ‘Grilled Cheese’ (dal 3/10 al 11/10)
  • War Thunder ‘100’ (dal 2/10 al 5/10)

Il produttore giapponese ha anche ricordato agli utenti di consultare l’app con costanza promettendo l’arrivo di nuove competizioni nei giorni a seguire. Per tutti coloro che si sentano all’altezza della sfida è giunto quindi il momento di impugnare il pad.

Problemi in Grecia per Nintendo

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La crisi finanziaria colpisce i consumatori.

La società che si occupa di pubblicare e distribuire i titoli Nintendo in Grecia ha annunciato che terminerà le attività il 31 dicembre 2015, a causa della grave crisi economica che ha colpito il paese e che ha reso il lavoro delal società sempre più difficile, fino alla drastica scelta di abbandonare il mercato.
Questo vuol dire che Nortec Multimedia non distribuirà altri titoli Nintendo in Grecia dopo i lanci previsti per l’imminente stagione natalizia. La casa di Kyoto dovrà quindi trovare un nuovo partner o affidarsi alla distribuzione digitale per vendere i suoi videogiochi in questo territorio.

StarCraft II: Legacy of the Void, la Collector's Edition

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Vediamo in dettaglio cosa contiene.

In questi giorni la Blizzard Entertainment ci rivela il contenuto della Collector’s Edition di StarCraft II: Legacy of the Void. Essaconterrà un miscuglio di oggetti fisici e di prodotti virtuali, come da tradizione, dedicati anche agli altri giochi della casa. Ecco in dettaglio cosa riceverà chi acquisterà l’edizione per collezionisti:

  • Gioco e  “Behind the Scenes”, entrambi in Blu-ray e in DVD fisici (4 dischi totali)
  • Soundtrack contenente 21 tracce di Legacy of the Void
  • Art-book da 174 pagine
  • Ritratti e skin per Purificatori e Colossi per Starcraft II
  • Mascotte Arconte per World of Warcraft
  • Mascotte Sonda e Set di trasmogrificazione per Diablo III
  • Retro delle carte a tema Protoss per Hearthstone
  • Cavalcatura Void Speeder e un eroe di Starcraft II per Heroes of the Storm

Con questa espansione si conclude una grande storia avuta inizio con Starcraft. Ovviamente non è la fine della serie. Ricordiamo che dal sito Battle.net o dall’applicazione omonima è possibile l’acquisto della Collector’s Edition (oltre che da siti terzi).

Per Aiur!

Recensione Piranha 3DD

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Midnight Factory, ep.1: tette, enormi pesci e… David Hasselhoff!!!

C’è dell’assurdo a questo mondo. Che Dio lo benedica. L’assurdo, non il mondo. A battezzare il globo con un bel po’ di cattivo gusto rosso sangue ci pensa già lo splatter.
E ben vengano entrambe, l’imprevedibilità del cattivo gusto e la poesia anticonvenzionale delle vette splatter.
Koch Media sembra concordare con chi scrive e, non a caso probabilmente, per la prima uscita della sua collana Midnight Factory ha scelto di presentare al proprio pubblico, una lussuosa edizione Home Video di Piranha 3DD.
Già, l’abbinamento di lussuoso e piranhas vira immediatamente il discorso verso l’assurdo, anzi nel caso di Piranha 3DD, verso il paradosso, quello al cubo.
Per questo tutto quello che seguirete a leggere d’ora in poi non sarà altro che un’accozzaglia di riferimenti, personaggi e situazioni ai limiti del parossismo. Probabile, dunque, che molti critici della rete, inclini a prendersi tremendamente sul serio, storceranno il naso di fronte ad un tale scempio.  Piranha 3DD, come molti altri film del genere gore, bersaglio facile da abbattere per tanti gladiatori della penna virtuale all’ultimo stadio di tolleranza, offre, a ben pensarci, uno spunto iniziale di riflessione che diventa fondamentale in un luogo, quello dello web, fatto di piccole realtà, che non esistono in pratica nella realtà, quella vera, ma tengono comunque moltissimo a mostrare il proprio impegnato attivismo prendendo come riferimento un film privo di ogni pretesa di serietà come quello distribuito da Koch Media.

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Fuori dalla scena!

Giustissimo allora dare inizio al tutto, nel modo più inflazionato possibile, punto di partenza imprescindibile di ogni elucubrazione del critico moderno: una bella citazione!
In difesa di Piranha 3DD e della categoria da esso rappresentata, nulla di più assurdo che tirare in ballo le parole di Anton Ego, non solo personaggio di finzione, ma facente parte anche di un prodotto Pixar, Ratatouille, il quale non ha nulla in comune con ciò di cui stiamo trattando e quindi non può non fare al caso nostro.
Citando le parole del grande critico, ma variandone il punto di arrivo possiamo in effetti facilmente sostenere che “per molti versi la professione del critico è facile: rischiamo molto poco, pur approfittando del grande potere che abbiamo su coloro che sottopongono il proprio lavoro al nostro giudizio; prosperiamo grazie alle recensioni negative, che sono uno spasso da scrivere e da leggere. Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l’opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale. Ma ci sono occasioni in cui un critico qualcosa rischia davvero. Ad esempio, nello scoprire e difendere…”  l’osceno.
Tutto questo sproloquio per dirvi che i mega Piranhas preistorici sono tornati, gente! Certo, e questo va subito sottolineato, non sono così in forma come nel primo film che li ha visti protagonisti, ma vi sapranno regalare nuovamente, tra sbudellamenti e scene al limite del non-sense, quella sana dose di umorismo misto a lieve tensione che il primo film diretto da Alexander Aja era riuscito a fornire in maniera tremendamente efficace.
Piranha 3DD non è un film definibile in un genere preciso, non brama un palco specifico, preferisce sguazzare, è il caso di dirlo, tra il sangue ed il sesso, il raccapriccio e l’inevitabile risata. Non ha, e sarebbe difficile dire il contrario, velleità di impegno sociale, ma non perché non riesce in qualche particolare intento fissato a monte, ma semplicemente perché non vuole averla. Tutto qui. Tra situazioni alla Porky’s e scene di sanguinamento a fiumi, non cercate, dunque, un barlume di eco-critica mal riuscita, perché non avrebbe senso.
Il senso di Piranha DD è lì dove il critico serioso non potrà mai trovarlo: tra le tette e gli affamati carnivori preistorici che cercano di infilarsi tra loro. Corpi sexy da distruggere, non serve mica altro.

Nessuno vi farà bagnare come noi

I piranhas del Lago Vittoria sono tornati quindi, pronti a far stragi di bagnanti. Cosa c’entrano le tette? Quelle c’entrano sempre, ma in realtà stavolta il motivo reale risiederà nell’apertura di un parco acquatico a tema, il “Big Wet”, il cui entusiasmante motto sarà “Nessuno vi farà bagnare come noi”. In effetti il suo fondatore ha avuto la brillante idea di assoldare un gruppo di spogliarelliste per svolgere il lavoro di bagnino, ognuna munita di regolare brevetto. Siamo qui a parlare di cose serie, cosa credete. Gira voce che qualcuna sia anche laureata, ma non è che siamo stati troppo lì a fare i pignoli dopo aver preso visione delle numerose scene di nudo presenti nel film, spesso e volentieri inserite senza seguire un minimo filo logico. Al diavolo anche la logica, in Piranha 3DD le belle figliole sono una delle colonne portanti, non si può certo negar loro qualche comparsata in più.
Fin qui la vita scorre meravigliosa anche per lo stereotipato gruppo di teenager amici della figliastra del proprietario i quali, tra tentativi di perdita della verginità e rapporti sessuali improvvisati con i tubi delle condutture delle varie piscine, non hanno la minima idea del pericolo che sta per giungere proprio da quei goduriosi condotti.
L’ingegnoso patrigno, la cui unica colpa sarà quella di aver voluto ottenere il massimo del profitto dalla sua geniale idea imprenditoriale, per risparmiare le spese derivanti dal riempimento delle vasche ha ben pensato, con la complicità dello sceriffo cittadino, di attingere l’acqua necessaria direttamente da un pozzo sotterraneo collegato, indovinate un po’, con il Lago Vittoria. Ecco dunque entrare in scena gli eroi del film, gli enormi piranhas, pronti a fare da spalla a quella ricerca del demenziale perseguita  dal nuovo regista, John Gulager, noto ai più per la trilogia dei Feast, la quale tra nani messicani e donne poppute, celebrava le enormi carneficine compiute pedissequamente da gruppi di strane mostruosità. Ecco così che gli elementi principali del film si mescolano con sapienza al fine di creare uno spettacolo anticonvenzionale, ma soprattutto molto scorretto, anche se, e questo il buon John ce lo conceda, privo della stessa puntualità di interventi e della stessa sapienza registica del primo episodio. Dal canto loro i Piranhas sembrano divertirsi, e come non potrebbero in effetti, divenendo i protagonisti di situazioni che corrono sul labile confine tra il raccapriccio e la pura demenzialità. Potremmo riportarvene numerosi esempi , ma ci limiteremo a segnalarvene uno sufficiente a farvi comprendere da solo l’essenza di tale poesia.  Durante la messa in atto di un rapporto improvvisato tra due baldi adolescenti, un piranha troverà soddisfacente infilarsi nell’organo sessuale dell’allegra giovincella per poi rimanere attaccato al membro del ragazzo proprio durante l’amplesso, costringendo lo sciupafemmine di turno ad un gesto estremo. Immaginate quale potrebbe essere.
Potremmo star qui a millantare per ore di quanto questa scena potrebbe in realtà rappresentare da parte della Dimension Film, un po’ come accadeva ad esempio per la simbologia sessuale celata dagli slasher de Il demone sotto la pelle di Cronenberg,  il tentativo di dar vita ad un horror nel quale il pericolo avrebbe a che fare con gli orizzonti inesplorati della sessualità, all’interno dei quali i corpi si tributano solo come materia da distruggere macabramente, non senza un certo piacere voyeuristico da parte di noi guardoni. Potremmo, ma non lo faremo. Ci sono già abbastanza assurdità nel film e nel succitato paragone con Cronenberg, non esageriamo ora. Vi basti la visione di Piranha 3DD.

Il solito idiota dai capelli rossi

Se non foste ancora convinti dell’acquisto, comprendente tra l’altro anche numerose scene censurate ed altri succulenti extra, il tutto custodito all’interno di un raffinato steelbook, non potrete tirarvi indietro dopo aver scoperto quali guest star vi attendono nel nuovo film di Gulager.
C’è, ad esempio, David Hasselhoff, nella parte di sé stesso, un cameo a metà tra il tributo ed il sacrificio, visto che il celebre attore di Baywatch,  sembra aver compreso lo spirito del film proponendosi come una caricatura che non esita a prendersi per i fondelli  da sola in totale autonomia. Stessa abbronzatura, stesse meches, trent’anni in più ed una smaniosa voglia di ripetere di continuo “ il solito idiota dai capelli rossi” mentre sfoggia orgoglioso la sua ramata capigliatura di fronte alle folle di fan sbizzarrite che gli chiedono autografi. Non preoccupatevi, quando la tensione si farà sentire, non mancherà nemmeno la classica corsa al rallentatore sulle note del motivetto tipico della storica serie. Qui si toccano le vette della metacinematograficità, non si  scherza mica. Siete avvisati.
Non solo riesumati bagnini, signore e signori. Tornerà in grade spolvero, nei panni dello scienziato già presente nel primo episodio,  Christopher Lloyd, che non tarderà a mostrare la sua grande classe di attore nemmeno quando farà a gara di views con il video del bambino che fa la cacca su Youtube.
Altro grande ritorno quello di Ving Rhames. L’omaccione, che nel primo film aveva perso le gambe lottando con i terribili piranhas, si ritroverà per caso al Big Wet per continuare la sua riabilitazione all’interno di una piscina per bambini. Non poteva scegliere momento più giusto, visto che questo gli consentirà di utilizzare le sue nuove protesi-fucile nel migliore dei modi, tributando se vogliamo il celebre Planet Terror. Tamarro, quanto basta, pur nello scherzare ferocemente con una menomazione fisica.

Lo scempio volontario perpetrato dal film, come potrete ben comprendere da soli, sarà inarrestabile su tutti i fronti. Piranha 3DD rappresenta di sicuro un buon punto di partenza per Midnight Factory, nell’ottica di Koch Media di voler dar vita ad una collana horror, la quale tra film inediti, grandi classici e perle del bizzarro come questa, sembra voler garantire al pubblico un’esperienza totalmente nuova.

Speriamo che vi siate divertiti nel leggere tante assurdità. Al prossimo episodio gente. Nel frattempo gustatevi qualche tetta condita con Piranhas.
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Fallout 4, due nuovi video sullo sviluppo del titolo

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Bethesda Game Studios ci parla di com’è stato lavorare ad un titolo del genere.

Manca ormai poco più di un mese al lancio ufficiale di Fallout 4, previsto per il 10 Novembre di quest’anno su PC, Xbox One e PlayStation 4, e Bethesda Game Studios ha deciso di pubblicare due nuovi video dedicati alle fasi di sviluppo del titolo e più nello specifico delle interviste al personale che ha lavorato duramente negli ultimi anni nella realizzazione di un’opera dalle dimensioni mastodontiche.

Potete trovare i due video in questione in calce alla news e poco più in basso anche il comunicato stampa ufficiale distribuito nelle scorse ore.

Lo sviluppo di Fallout 4 – Parla il team

Con Fallout 4 in arrivo il 10 novembre su Xbox One, PlayStation 4 e PC, abbiamo dato uno sguardo approfondito al processo di sviluppo dietro uno dei giochi più attesi di sempre. Il risultato è stato condensato in due video in cui i membri del team che hanno lavorato a questo attesissimo gioco ci hanno svelato molti interessanti particolari.

“Facciamo i giochi che vorremmo giocare ed è fantastico”, spiega il direttore di gioco Todd Howard. Ed è un bene, considerando il tempo che il team di Bethesda Game Studios trascorre insieme, creando i mondi immensi delle serie di Fallout e Elder Scrolls.

È un bene anche per i fan, molti dei quali spendono centinaia di ore immersi nei giochi targati BGS. Niente in confronto alla full immersion del team di Fallout 4: “Lavoriamo insieme sulla serie Fallout da dieci anni”, dice il capo progettista Emil Pagliarulo, la cui storia professionale con lo studio ha avuto inizio con Bloodmoon, la seconda espansione ufficiale di The Elder Scrolls III: Morrowind. Questo impegno a lungo termine dei panelist di BGS Pagliarulo (12 anni), Todd Howard (21 anni), Istvan Pely (17 anni), Jeff Gardiner (10 anni) e tanti altri ancora, è stato la chiave per lo sviluppo di una filosofia di design e di una cultura professionale che ha dato origine a giochi premiati come Fallout 3, Skyrim e Oblivion.

Con lo sviluppo di Fallout 4, BGS si è lanciata nella sfida di avere un protagonista interamente doppiato che potesse mostrare le emozioni del personaggio creato dal giocatore. A questo scopo, lo studio ha dato il via a delle rigorosissime audizioni per trovare il miglior attore maschio e la miglior attrice femmina, fino alla scelta di Brian T. Delaney e Courtenay Taylor.

“Ricordo di averlo cercato… 9 luglio 2013, il mio primo giorno di lavoro” ricorda Delaney. “Mi ricordo che sapevo sarebbe stato importante.”

Nel secondo video proposto si può scoprire di più su tutto il processo, tra cui la consegna di oltre 13.000 linee di dialogo ciascuno (Fallout 4 ne contiene oltre 111.000 in totale), e com’è stato lavorare insieme a Bethesda Game Studios e il direttore audio Kal-El Bogdanove.

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Xbox One, ancora altri bundle in arrivo a Novembre!

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Microsoft intende darci dentro sul serio!

Ricordate la nostra news di ieri pomeriggio in merito all’arrivo di due nuovi bundle targati Xbox One in Nord America? Bene, è passato pochissimo tempo ed è arrivato l’annuncio di alcuni nuovi bundle anche per l’Europa e l’Italia, nello specifico stiamo parlando di quattro nuovi bundle, che saranno così composti:

– Bundle Xbox One – Fallout 4€400,99: in arrivo il 10 Novembre e contenente una console Xbox One da 1TB, una copia fisica di Fallout 4 ed una copia digitale di Fallout 3;

– Bundle Xbox One – Rise of The Tomb Raider€400,99: in arrivo il 13 Novembre e contenente una console Xbox One da 1Tb, una copia fisica di Rise of The Tomb Raider, lo speciale codice per il download del kit di sopravvivenza tattico, ed una copia digitale di Tomb Raider: Definitive Edition;

– Bundle Xbox One – Rare Replay, GOW: Ultimate Edition, Ori and The Blind Forest€400,99: in arrivo a novembre e contenente una console Xbox One da 1Tb, Gears of War: Ultimate Edition ed accesso alla Beta di Gears of War 4, i 30 storici giochi facenti parte di Rare Replay ed Ori and The Blind Forest;

– Bundle Xbox One – The LEGO Movie€400,99: in arrivo ad ottobre e contenente una console Xbox One da 500Gb ed una copia fisica di The LEGO Movie;

Si prospetta una stagione natalizia piuttosto “violenta” tra Microsoft e Sony, entrambe intente a dominare il mercato delle console casalinghe!

Activision, risposta alle critiche sui problemi di Tony Hawk Pro Skater 5

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Figuraccia. 

Come recentemente trattato in un articolo, Tony Hawk Pro Skater 5 è arrivato alla data di uscita ancora pieno di problemi tecnici, bug e glitch troppo evidenti che hanno reso il titolo altamente ingiocabile. 
A riguardo si è espressa anche Activision, cercando di rassicurare i fans:« Siamo a conoscenza dei problemi che i giocatori hanno riscontrato durante l’uscita di Tony Hawk Pro Skater 5 e stiamo collaborando con gli sviluppatori affinché i problemi siano risolti, per garantire la migliore esperienza di gioco di uno dei franchise che abbiamo tutti amato da oltre 16 anni.»
Nel frattempo, in questo momento non si può neanche parlare di “esperienza di gioco” vera e propria; la versione PS4 del gioco ha una media di 2.2 su Metacritic.
Aspettiamo aggiornamenti sui continui sviluppi della faccenda, rimanete con noi.

Experian, violati 15 milioni di dati a T-Mobile

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Ennesima inefficienza.

L’operatore multinazionale T-Mobile, presente in 10 paesi del mondo e risultando il 3° più utilizzato a livello mondiale, è stato colpito da un attacco hacker. Più nello specifico si tratta di T-Mobile USA, dove oltre 15 milioni di dati personali sono stati rubati al servizio di protezione al quale la compagnia si appoggiava, Experian. Quest’ultima è stata soggetta di molte falle nella sicurezza negli ultimi tempi, screditandola a tal punto che persino T-Mobile è in cerca di un sostituto all’altezza. 
Nomi, date di nascita, indirizzi, “social security numbers” (numeri di identificazione e registrazione) o altri codici presenti ad esempio sulla licenza di guida sono tra i dati compromessi, soprattutto dei clienti che hanno conseguito il loro abbonamento dal 1 Settembre 2013 al 16 Settembre 2015. Fortunatamente, nessun numero di carta o conto corrente è stato coinvolto.
Per scusarsi del terribile inconveniente, T-Mobile risarcirà di tasca sua con 2 anni di abbonamento gratuito a “ProtectMyID” (una divisione di Experian, quindi non molto conveniente) o ad un’alternativa che proprio ora la società sta cercando.
«Ovviamente sono davvero arrabbiato per questa violazione dei dati, e questo rivedrà tutte le nostre relazioni con Experian» ha commentato John Legere, CEO di T-Mobile riguardo la vicenda. 

Lost Horizon 2, disponibile su Steam

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Disponibile anche in una steelbook esclusiva per alcuni rivenditori.

Animation Arts e Deep Silver hanno annunciato che da oggi è disponibile per l’acquisto Lost Horizon 2, sequel della famosa avventura grafica del 2010 acclamatissima dalla critica. Il gioco propone una grafica ancora più dettagliata, ma gli sviluppatori hanno mantenuto il fascino delle ambientazioni tanto amato dai fan così da non cambiare l’impatto visivo già proposto dal primo capitolo.

Fino all’8 Ottobre, il titolo è acquistabile su Steam con uno sconto del 10%, portando il prezzo a 35,99€. Presso alcuni rivenditori selezionati, inoltre, è possibile acquistare Lost Horizon 2 in un’edizione steelbook esclusiva.

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Fallout Anthology, disponibile da oggi in Europa

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Fallout Anthology 1

Rigiocate tutta la serie in attesa del quarto capitolo.

A partire da oggi è disponibile anche in Europa Fallout Anthology, la collezione definitiva per PC contenente Fallout, Fallout 2, Fallout Tactics, Fallout 3 GOTY e Fallout: New Vegas Ultimate Edition. Questa collection prevede un cofanetto esclusivo a forma di bomba atomica con tanto di effetto sonoro e dispone già di uno spazio aggiuntivo per Fallout 4, di modo da poterlo inserire al suo interno quando lo acquisterete.

Fallout Anthology è sicuramente un must have per tutti i fan della saga ed ha un prezzo di 89,99€, non molto considerando la quantità di contenuti presenti, quindi… Non lasciatevela scappare!

Fallout Anthology 1

Recensione NBA 2K16

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NBA2K16 1

Pronti a tornare sul parquet?

Versione testata: PlayStation 4.

NBA 2K16 è uno di quei titoli a cadenza annuale che negli ultimi anni non ha davvero mai deluso. Il motivo , oltre che nel grande lavoro svolto dal Team californiano della 2K, va ricercato nella mancanza di un diretto rivale in quanto Electronic Arts, salvo qualche capitolo pubblicato su console old gen fra il 2009 e il 2010, non è riuscita a realizzare un gioco che potesse spodestare dal trono il “Re” dei giochi cestistici. Probabilmente, a conti fatti, la problematica che risulta più difficile da superare per la 2K è quella di riuscire con grandissimi risultati a migliorare un gioco solido e quasi privo di pecche, introducendo nuovi contenuti e rivisitando le modalità già presenti che fanno dell’attuale NBA 2K16 un gioco così ricco di contenuti da non potersi annoiare mai.

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The “King” is back

NBA 2K16 è uno di quei giochi che, a differenza di FIFA o comunque di altri giochi sportivi, richiede quel pizzico di pazienza in più e soprattutto un maggiore allenamento in quanto sicuramente è un titolo che difficilmente potrà essere amato da chi è alle prime armi e quando ci si trova a giocarci nelle fasi iniziali potrebbe risultare un tantino frustante. Ma non disperate: partita dopo partita (in quanto i Tutorial si riducono a semplici video atti a spiegare i comandi di base e forse questa è una scelta alquanto discutibile perché credo che una guida che passo passo introduca i vari comandi sia necessaria per avvicinarsi ad un gioco come NBA 2K16), riuscirete a metabolizzare quei meccanismi e quei tatticismi che vi renderanno capaci di apprezzare al meglio il gioco e di farvi sentire parte integrante di quel fantastico sport chiamato basket.

Ciò che risalta maggiormente agli occhi è la quantità elevatissima di contenuti inserita in NBA 2K16 che per gli appassionati di basket può far solo piacere. Se siete pro gamers e da anni acquistate il gioco, sicuramente resterete estasiati dall’ottimo lavoro svolto da Virtual Concepts. Sebbene a prima vista le migliorie apportate risultino essere poche, a livello complessivo 2K16 invece rappresenta sicuramente un passo in avanti rispetto allo scorso capitolo della serie, la quale è giunta a livelli simulativi mai visti in nessun gioco, non solo tra quelli prettamente legati al mondo del basket. Gioco alla mano, l’unica “critica” che gli si può rivolgere è la scelta di non aiutare l’utente ad assimilare gradualmente i comandi e i cambiamenti apportati. Questo porta quindi ad entrare a freddo sul campo di basket e “alla meglio” riusce a far sì che l’impatto non sia troppo brusco.

A Spike Lee Joint

Dal punto di vista del gameplay, NBA 2K16 di certo non è stato “rinnovato” dalle fondamenta in quanto già poteva contare su un ottimo sistema di gioco che anno dopo anno è stato migliorato. Nell’attuale capitolo, visti i problemini legati alla fisica del gioco lo scorso anno, 2K è corsa ai ripari, introducendo un gran numero di nuove animazioni, rendendo più evidente la differenza di “stazza” fra i giocatori durante la partita. In NBA 2K15 in effetti utilizzare un Play basso rispetto ad un centro piuttosto forte fisicamente, in alcuni frangenti di gioco non sembrava mostrare quelle differenze di “peso” che evidentemente dovevano e devono esserci. Il tutto è stato però rivisitato e anche se vi troverete a penetrare le difese avversarie con giocatori del calibro di LeBron James, che fanno della potenza fisica la loro arma migliore, sentirete, qualora doveste essere intercettati dal difensore della squadra avversaria, una maggiore fisicità che vi porterà inevitabilmente a ricercare un approccio più ragionato e meno impulsivo, permettendovi di evitare di sbattere contro il muro innalzato dalla difesa.

Uno degli aspetti riscontrato sin dai primi momenti di gioco è il quantitativo di palle perse, che è stato notevolmente innalzato sia in fase offensiva sia in fase difensiva. Il tutto è stato arricchito migliorando l’Intelligenza Artificiale che, mai come quest’anno, avrà comportamenti che oltre ad adattarsi al nostro stile di gioco, saranno quanto mai imprevedibili e lo dimostra il fatto che giocando contro i Golden State Warriors, il più delle volte ci si aspettava un passaggio diretto al “Baby-Faced Assassin”, ovvero Stephen Curry, per poi invece trovarsi ad essere infilati da Klay Thompson o subire un tiro da tre punti da Andre Iguodala. Anche la capacità difensiva del computer non è da meno, tanto che nei primi match di gioco ci darà la sensazione di dover scavalcare un muro invalicabile il quale riuscirà, attraverso il collettivo, a leggere quasi tutte le nostre mosse ma che piano piano, con un po’ di pratica, riusciremo a far “crollare”, il che ci darà modo anche di finalizzare in maniera più spettacolare le nostre azioni offensive partita dopo partita.

La nuova modalità “My Career” rappresenta il maggior rischio al quale è andato incontro il team californiano. L’aver voluto ricercare quell’elemento innovativo che, effettivamente, rappresenta l’anello più debole del My Career, ovvero la collaborazione con Spike Lee, di certo fa perdere qualche punto alla valutazione complessiva di un gioco che non ha eguali. Cominciamo col dire che la modalità prende il via con la classica creazione del nostro alter-ego virtuale, il quale avrà (senza possibiità di poterlo cambiare) uno strano “soprannome” ovvero Freq, che sta per Frequency Vibrations; dopodiché dovremo scegliere quale High School frequentare. Dopo aver disputato tre partite con i rivali locali, avremo modo di scegliere il College fra i tanti disponibili per poi infine giungere nella NBA. Il “film” pensato da Spike Lee sulla carta sembra davvero bello, ma conti alla mano le nostre scelte sembrano quasi essere indirizzare dal regista di Atlanta in una determinata direzione e sebbene la qualità complessiva della storia sia abbastanza elevata, in quanto avremo modo di confrontarci con la nostra famiglia, con il nostro agente e con il proprietario della squadra, il problema alla base del  tutto è proprio dato dal ristretto numero di scelte rispetto a quanto vistosi in passato.

Aggiungiamoci poi che il primo anno del nostro alter-ego virtuale non è dei più esaltanti, in quanto oltre a comporsi di solo 8 partite, giocheremo davvero pochissimo soprattutto perché le abilità del nostro giocatore non sono così elevate da renderlo un titolare inamovibile del quintetto base; già dal secondo anno la storia torna più in linea con il passato, avendo quindi la possibiltà di firmare per una franchigia NBA prestigiosa, guadagnare i soldi necessari da spendere per il nostro futuro campione, partecipare agli allenamenti per incrementare le nostre abilità cestistiche, uscire con i compagni di squadra, aggiungere e personalizzare il campo, partecipare ad eventi organizzati dagli Sponsor oltre a sbloccare tutta una serie di “bonus”. Nel complesso, la Carriera è promossa, ma se consideriamo una serie di elementi come il ritrovarci a dover continuare la scuola e cercare di conquistare il titolo perso l’anno precedente o di approdare direttamente al Draft NBA per passare ai professionisti, nel momendo della decisione passeremo direttamente ad essere selezionati da una squadra NBA, il che sta a significare che la scelta è stata compiuta direttamente dal buon Spike Lee e non da noi. Il tutto è presente anche nella scelta del proprio Agente e della condotta personale, la quale, inevitabilmente da ciò che faremo dentro e fuori dal campo, risulterà essere negativa, dando sicuramente modo alla storia di procedere, ma la conseguenza diretta è che avremo veramente poche occasioni per giocare realmente con il nostro personaggio creato.

Un’altra modalità molto apprezzata dai fan è il “My GM“, che ci permetterà di costruire e gestire una franchigia NBA e sicuramente rappresenta la novità più importante presente in NBA 2K16 visto che c’è la possibilità di trasferire la nostra squadra in un’altra città. Dopo esserci stabiliti nel luogo di destinazione prescelto, sarà tempo di pensare al nostro logo, alle nostre divise e al nostro stadio. Dal punto di vista dell’editing di gioco, abbiamo la possibilità di fare quasi qualsiasi cosa e 2K, ancora una volta, si dimostra attenta alle esigenze dei fan, dando modo di poter caricare le nostre immagini per la personalizzazione del team. Inoltre il fulcro del nostro successo sarà dato dal palazzetto sportivo, che potremo dotare di qualsiasi comfort: avremo modo di costruire una fermata della metropolitana che possa difatti incrementare il numero degli spettatori presenti nell’arena durante le partite oppure concentrarci maggiormente sui ristoranti per aumentare le entrate. Tutte queste migliorie ci permetterano di ottenere con più facilità l’approvazione degli altri proprietari, che ci faranno delle richieste qualora effettivamente dovessero essere interessati al nostro “progetto”. Naturalmente non sarà sempre possibile, in quanto qualora decideste di stabilirvi a Los Angeles, in cui sono presenti sia i Los Angeles Lakers e sia i Los Angeles Clippers, ottenere il favore dei proprietari delle due franchigie sarà quasi impossibile, in quanto dividersi le entrate fra ben 3 team non converrà a nessuno. 

Online migliorato oppure no?

Sebbene la serie NBA di 2K abbia sempre ricevuto critiche positive, la modalità che ancora una volta non si è riusciti a migliorare è quella Online, che ha sempre presentato una serie di leggere debolezze che hanno inciso sull’esperienza complessiva degli scorsi capitoli. Sembra però che quest’anno un lieve miglioramento ci sia stato e siamo riuscito a concludere varie partite senza alcun problema di server o simili. In modalità Online avremo modo di scegliere innanzitutto di giocare una partita veloce, che rispetto allo scorso capitolo sono state organizzate in divisioni, oppure cimentarci in un simil Ultimate Team denominato My Team così come presente nei vari titoli sportivi di Electronic Arts che, al pari di quest’ultimo, richiede tempo per ottenere i giocatori migliori, o se proprio avete soldi da spendere. potrete ricorrere alle microtransazioni che potranno giovare anche alla carriera del vostro giocatore e alle sue abilità. Se poi siete amanti dello “Street Ball“, potrete dedicarvi alla modalità “Il Mio Parco” che vi darà modo di scegliere fra tre possibili “team” e di giocare 3 contro 3 oppure selezionare le partite in gruppo, fino ad arrivare al 2K Pro-Am che si basa sulla creazione di un quintetto con il quale potrete competere online.

NBA2K16 1

Gioco o realtà?

NBA 2K16 dal punto di vista tecnico rasenta quasi la perfezione (tanto che è davvero difficile notare la differenza fra il gioco e una partita di NBA trasmessa in TV), a partire dalla grafica eccellente, che sicuramente non poteva essere stravolta più di tanto rispetto allo scorso anno, sebbene vi siano delle migliorie in lungo e largo a partire dai modelli poligonali dei giocatori che risultano essere fedelissimi alle controparti reali. L’atmosfera, non appena si inizia a giocare, è quella ormai nota da tempo: ci si sente davvero all’interno del palazzetto e la telecronaca, in lingua originale e come sempre ben fatta e varia, offre quel qualcosa in più che non guasta mai, così come le interviste a bordo campo e le analisi pre e post gara. Il gioco gira eccellentemente a 1080p e 60 fps e non ho notato alcun calo, se non qualche caricamento un po’ “lunghetto” sparso qua e là.

Commento finale

NBA 2K16 rappresenta al momento la simulazione cestistica per eccellenza e difatti è un must have che gli appassionati di basket dovrebbero acquistare ad occhi chiusi; la pluralità di contenuti presenti quest’anno, inoltre, lo rende sicuramente dal punto della longevità un titolo a dir poco infinito che ci farà divertire come mai prima d’ora. La modalità Carriera rivisitata rispetto al passato e la collaborazione con Spike Lee aggiungono qualcosa in più all’esperienza di gioco, anche se la decisione di “evitare” che il giocatore possa fare talune scelte ci sembra quanto mai criticabile. I miglioramenti apportati al gameplay ci portano a sentrici davvero all’interno dell’arena e sebbene per un giocatore alle prime armi l’approccio con NBA 2K16 non sarà dei più immediati ed intuitivi, complice anche la mancanza di un tutorial ben strutturato, posso assicurare che prendendo dimestichezza vi dimenticherete di qualsiasi altro gioco sportivo presente sul mercato proprio per la varietà di azioni e di combinazioni possibili. In definitiva, NBA 2K16 non raggiunge la perfezione assoluta ma ci va davvero vicino e resta ancora una volta il “Re” incontrastato dei giochi di basket.

Pro Contro 
– Il gameplay rasenta quasi la perfezione
– Intelligenza Artificiale mostruosa
– Longevità
– Impossibilità di compiere alcune scelte in My Career
– L’online ha ancora diverse lacune
– Qualche caricamento un po’ troppo lungo
  Voto Globale: 90 
 
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Rocket League, svelata la data d’uscita del nuovo DLC

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Nuovi contenuti in arrivo.

Psyonix ha reso nota la data di lancio del DLC Revenge of the Battle-Cars di Rocket League: il contenuto aggiuntivo arriverà il prossimo 13 Ottobre su PS4 e PC e costerà 3,99$. Ecco cosa verrà introdotto nel gioco:

  • 2 Classic SARPBC Battle-Cars, Scarab and Zippy
  • 12 New Decals (six for each new car)
  • 3 New Paint Types (Toon Glossy, Toon Matte, Toon Wood)
  • 2 New Wheels (Scarab and Zippy)
  • 2 New Rocket Boosts (Accelerato and Battle-Stars)
  • 4 New Toppers (Cavalier, Locomotive, Pixelated Shades, Shark Fin)
  • 2 New Antennas (Retro Balls from SARPBC)
  • 5 New Trophies

Di seguito alleghiamo anche il trailer ufficiale pubblicato due settimane fa:

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Rocket League, svelata la data d'uscita del nuovo DLC

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Nuovi contenuti in arrivo.

Psyonix ha reso nota la data di lancio del DLC Revenge of the Battle-Cars di Rocket League: il contenuto aggiuntivo arriverà il prossimo 13 Ottobre su PS4 e PC e costerà 3,99$. Ecco cosa verrà introdotto nel gioco:

  • 2 Classic SARPBC Battle-Cars, Scarab and Zippy
  • 12 New Decals (six for each new car)
  • 3 New Paint Types (Toon Glossy, Toon Matte, Toon Wood)
  • 2 New Wheels (Scarab and Zippy)
  • 2 New Rocket Boosts (Accelerato and Battle-Stars)
  • 4 New Toppers (Cavalier, Locomotive, Pixelated Shades, Shark Fin)
  • 2 New Antennas (Retro Balls from SARPBC)
  • 5 New Trophies

Di seguito alleghiamo anche il trailer ufficiale pubblicato due settimane fa:

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Recensione Etrian Mystery Dungeon

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Etrian Odyssey Mystery Dungeon Announce

Il mix di meccaniche che nessuno si aspettava!

Versione testata 3DS.

Etrian Odyssey e Pokémon Mystery Dungeon si uniscono per la prima volta in un esplosivo mix di meccaniche di gioco per merito della pazza e geniale idea di Spike Chunsoft ed ATLUS che hanno deciso di collaborare nella realizzazione di un titolo che rispecchiasse l’identità di entrambi i franchise. Stravolgendo il ritmo di gioco di uno e lo stile esplorativo dell’altro, Etrian Mystery Dungeon è destinato ad appassionare i fan di entrambe le tipologie di videogame, creando da zero un nuovo franchise che potremmo continuare a vedere in futuro.

Etrian Mystery Dungeon è disponibile dall’11 Settembre in esclusiva su Nintendo 3DS in versione fisica e digitale sul Nintendo eShop.

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Esploratori, esploratrici, accorrete!

La storia alla base di Etrian Mystery Dungeon non risulta per nulla complicata: esiste nel mondo un posto mistico, ove è possibile vivere incredibili avventure, quel posto è la Città di Aslarga ed indovinate un po’? Ci troviamo su di un’aeronave diretta proprio verso questa città!

Non è oro tutto ciò che luccica ed anche la Città di Aslarga ha avuto i suoi recenti problemi, che hanno inevitabilmente intaccato l’economia dell’intera cittadina. I mostri, infatti, da un po’ di tempo si comportano in maniera strana e nonostante siamo dei semplici turisti con una spiccata vena avventuriera, ci ritroveremo ad avere a che fare anche con le faccende cittadine, che sarà nostro compito svolgere per poter portare a termine la storia del titolo.

Dunque, un po’ di questo ed un po’ di quello. Come si gioca?

Etrian Mystery Dungeon, come già ampiamente ripetuto nel paragrafo di apertura, nasce dalla collaborazione tra Spike Chunsoft ed ATLUS ed unisce il meglio di due franchise: Etrian Odyssey e Mystery Dungeon; del primo prende l’hub di gioco e la creazione del team e le varie classi che saranno poi disponibili all’interno del titolo, del secondo, invece, prende le meccaniche di esplorazione e di combattimento. Il risultato è un’esuberante videogioco, ricco di azione e di strategia, profondo, complesso e punitivo. Anche troppo punitivo.

Prima di approfondire su quest’ultimo argomento, però, è nostro dovere fornire una breve descrizione del sistema di gioco del titolo: Etrian Mystery Dungeon ci mette infatti di fronte ad un hub di gioco semplice ed intuitivo, avremo accesso ad una serie di edifici ed ognuno di loro servirà ad uno scopo ben preciso, nello specifico:
– Hotel: dove riposare e depositare oggetti e soldi;
– Negozio: dove acquistare, vendere e potenziare i nostri oggetti;
– Ristorante: dove accettare le richieste relative alle quest secondarie oppure permettere ai nostri personaggi di avere un pasto che ci fornirà un temporaneo boost alle statistiche;
– Gilda: dove gestire ed organizzare la nostra squadra, registrando nuovi personaggi od inserendo in squadra quelli già presenti;
– Casa di Magan: dove intraprendere le quest che fanno parte della storia principale del titolo e dove avremo accesso alla funzionalità di “sviluppo” della città, che tramite l’investimento di EN (moneta del gioco) ci permetterà di avere accesso a nuove funzionalità e bonus;
– Laboratorio: dove apprendere di più sulla storia del gioco;
– Porto: da dove salperemo per i vari dungeon che saranno via via resi disponibili all’interno del titolo;

Per quanto concerne l’esplorazione dei dungeon è bene sapere che sarà possibile portare con noi fino a 3 alleati, comandati dall’IA. Per chi conosce la serie Mystery Dungeon non c’è molto da spiegare sul gameplay del titolo, per chi invece non conoscesse le meccaniche della serie, è bene sapere che il titolo utilizza una visuale isometrica e che il movimento all’interno degli scenari avverrà per merito di una griglia (attivabile e disattivabile tramite le opzioni del gioco) e di un sistema di movimento ad 8 direzioni, il combattimento sarà a turni e dove sarà possibile prendere più decisione per l’IA, il sistema interverrà automaticamente chiedendoci indicazioni sull’azione da svolgere.

In questo caso il sistema di classi di Etrian Odyssey gioca un ruolo fondamentale, la giusta formazione e conformazione del team potrebbe infatti decretare il successo od il fallimento nel raggiungimento del piano finale di un dungeon e, nel più dei casi, potrebbe decretare la vittoria o la sconfitta nelle lotte contro i boss o i D.O.E.; cosa sono i D.O.E.? Per chi conosce Etrian Odyssey, si tratta della versione Mystery Dungeon degli F.O.E., per chi non conoscesse Etrian Odyssey basta sapere che sono dei nemici che si pongono a metà tra i semplici minion ed i boss e che mettono a dura prova le abilità dei videogiocatori.

Ritornando ad un argomento già accennato in precedenza, il livello di difficoltà del titolo è ben sopra la norma e seppur vi riteniate degli esperti videogiocatori potreste comunque avere delle difficoltà ad affrontare delle ben determinate quest necessarie al proseguimento della storia, e vi vedrete dunque forzati a dover grindare ed aumentare il livello dei vostri personaggi, quando non riterrete che sia necessario qualcosa di più drastico, come il cambiamento dell’intera squadra.

Non è dunque strano, in Etrian Mystery Dungeon, arrivare ben lontani con una squadra per poi decidere che c’è bisogno di alcuni cambiamenti, registrare dei nuovi personaggi e ripartire dal livello 1.

Da segnalare una totale assenza di funzionalità in multigiocatore che non intaccheranno, in ogni caso, il voto finale della nostra recensione.

Etrian Odyssey Mystery Dungeon Announce

Non si può brillare in tutto

Infatti Etrian Mystery Dungeon presenta numerosi difetti dal punto di vista tecnico. Pur venendo spesso allietati da disegni ed illustrazione di eccellente fattura nel corso delle nostre pause-relax nella Città di Aslarga, lo stesso non avviene all’interno dei dungeon, dove texture poco definite e modelli poligonali ridotti al minimo ci faranno compagnia per l’intero corso dell’avventura, insieme al tremendo frame rate capace di raggiungere picchi minimi al limite della decenza.

Il comparto sonoro rispecchia fedelmente l’alto livello qualitativo proposto dai titoli della serie Etrian Odyssey ed è in grado di immergerci alla perfezione negli scenari e nelle varie tipologie di livelli che ci vengono proposti, risultando sempre piacevole e mai invadente, così come gli effetti sonori ben calibrati.

Commento finale

Etrian Mystery Dungeon è l’ennessima piccola perla ad apparire sulla console portatile di casa Nintendo. Nè troppo Etrian Odyssey nè troppo Mystery Dungeon, il perfetto mix di meccaniche di gioco proposto da Spike Chunsoft riuscirà di sicuro a piacere ad entrambe le tifoserie che potranno così godere di un’alternativa alla propria serie preferita. Punitivo e poco accessibile il livello di difficoltà, che potrebbe spiazzare e far cedere i più deboli di tenacia. Altalenante il comparto tecnico, a tratti brillante ed a tratti pessimo.

Pro Contro 
– Veloce, tattico, divertente…
– Perfetto mix di due mondi
– Tante classi tra cui poter scegliere
– Un’infinità di combinazioni
– …Ma qualche volta troppo difficile!
– Comparto tecnico MOLTO altalenante
  Voto Globale: 75
 
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Amazon, rimossi Apple TV e Chromecast dalla vendita

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Mancanza di supporto.

Amazon ha recentemente annunciato ai suoi clienti che, nella data del 29 Ottobre, alcuni media players come Apple TV e Chromecast, saranno rimossi dallo store. L’inserimento di questi prodotti, da parte di venditori usufruenti del servizio, non sarà più concesso, e l’intero inventario sarà svuotato appunto il 29 Ottobre. Questa sembrerebbe una forte mossa anti-competizione, eppure Amazon si giustifica sottolineando il mancato supporto che questi prodotti hanno con Prime Video:
«Cari venditori,

Durante questi tre anni, Prime Video è diventata una parte importante di Prime. E’ importante che i riproduttori multimediali che vendiamo, interagiscano bene con Prime Video, per evitare di infondere confusione nel cliente. Dunque, Amazon ha imposto delle restrizioni per i seguenti prodotti: Apple TV, Chromecast, Nexus Player.
A partire da ora, non potrete più creare liste contenenti questi prodotti, e nel giorno 29/10/2015, ogni lista già presente sarà rimossa definitivamente. Non ci saranno impatti negativi con il vostro account durante la rimozione, però vi chiediamo ovviamente di non riprovare ad inserire tali prodotti nello store. 
Roku, XBOX e Playstation, interagiscono bene con Prime Video e non saranno influenzati da questo cambiamento. 
Grazie di vendere su Amazon. 
Cordialmente, servizi Amazon.»

Questa è approssimativamente la mail che i venditori dovrebbero aver ricevuto. Amazon ci tiene a puntualizzare che non c’è rancore, ne che la decisione sia stata presa a scopi anti-concorrenziali, ma solamente per l’intoppo che questi prodotti hanno con i propri servizi; Netflix ad esempio, principale concorrente di Amazon, non ha risentito di tale embargo proprio per il pieno supporto garantito. Nell’abbonamento annuale di Amazon, Netflix è addirittura incluso nel prezzo come omaggio dello store. 

Star Catalogo Nintendo, scadenza prorogata di due giorni

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Ancora due giorni.

Nintendo sta inviando in queste ore decine di mail a tutti i propri utenti per informarli del prolungamento di un solo giorno della possibilità di ordinare prodotti dallo Star Catalogo. Il programma, come forse saprete, è cessato lo scorso 30 Settembre ed entro quella data tutti gli utenti avrebbero dovuto spendere i propri punti stella, pena la perdita degli stessi. Proprio a causa del grande sovraffollamento degli ultimi giorni, probabilmente dovuto al fatto che in tanti si aspettavano un rifornimento in extremis di alcuni prodotti, il sito di Nintendo, che non ha di certo mai brillato per reattività, è andato più volte offline, impedendo agli utenti di finalizzare i propri acquisti. Di seguito la mail inviata da Nintendo.

” Gentile cliente, ci scusiamo per i problemi riscontrati ultimamente nello Star Catalogo, dovuti ad un ingente numero di persone che cercavano di ordinare il proprio premio simultaneamente. A causa del disguido, abbiamo deciso di dare a tutti gli utenti ulteriore tempo per ordinare il proprio premio. I premi dello Star Catalogo saranno ordinabili fino a venerdì 2 ottobre alle ore 17:00. Ci scusiamo nuovamente per il disguido e ci auguriamo che potrà trovare un premio di suo gradimento.”

Se avete ancora punti da spendere, questa potrebbe essere davvero la vostra ultima possibilità. Good Luck!

Assassin’s Creed: Syndicate, confermate le micro-transazioni

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Non hai tempo per occuparti di tutto? Paga ed otterrai tutto lo stesso.

Ubisoft conferma ciò che molti di noi temevano: Assassin’s Creed: Syndicate vanterà un sistema di micro-transazioni simile a quello visto in Assassin’s Creed: Black Flag; cosa vuol dire tutto ciò? Semplice: non avete abbastanza tempo a disposizione per poter portare a termine tutte le missioni opzionali presenti all’interno del gioco e non potete, dunque, ottenere tutto l’equipaggiamento a disposizione? Nessun problema, spendete qualche € in più e l’otterrete comunque.

«Le micro-transazioni», rassicura Ubisoft, «resteranno comunque opzionali al 100%», ciò che ci turba, in ogni caso, è però la possibilità di poter ottenere tutto e subito. In Assassin’s Creed, infatti, l’esplorazione gioca un ruolo fondamentale e la stessa software house sembra volerne sminuire il ruolo, permettendo il progresso all’interno del titolo senza aver vissuto il mondo di gioco nella sua interezza.

Assassin's Creed: Syndicate, confermate le micro-transazioni

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Non hai tempo per occuparti di tutto? Paga ed otterrai tutto lo stesso.

Ubisoft conferma ciò che molti di noi temevano: Assassin’s Creed: Syndicate vanterà un sistema di micro-transazioni simile a quello visto in Assassin’s Creed: Black Flag; cosa vuol dire tutto ciò? Semplice: non avete abbastanza tempo a disposizione per poter portare a termine tutte le missioni opzionali presenti all’interno del gioco e non potete, dunque, ottenere tutto l’equipaggiamento a disposizione? Nessun problema, spendete qualche € in più e l’otterrete comunque.

«Le micro-transazioni», rassicura Ubisoft, «resteranno comunque opzionali al 100%», ciò che ci turba, in ogni caso, è però la possibilità di poter ottenere tutto e subito. In Assassin’s Creed, infatti, l’esplorazione gioca un ruolo fondamentale e la stessa software house sembra volerne sminuire il ruolo, permettendo il progresso all’interno del titolo senza aver vissuto il mondo di gioco nella sua interezza.

Deus Ex: Mankind Divided, cancellato il programma “Aumenta il tuo pre-order”

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Tutto il contenuto previsto per tutti i pre-order e per tutti gli acquisti della Day One Edition.

Square Enix con un messaggio sul sito web dedicato al titolo, annuncia ufficialmente che il programma “Aumenta il tuo pre-order” dedicato ai pre-ordini di Deus Ex: Mankind Divided è stato ufficialmente annullato e che chiunque effettui o abbia effettuato il pre-ordine del titolo o acquisterà la versione Day One del titolo riceverà tutti i contenuti previsti dal programma ed avrà accesso al gioco a partire dal 23 Febbraio 2016, data d’uscita del titolo su PC, PlayStation 4 ed Xbox One.

La software house nipponica ha dato ascolto alla voce dei fan che non volevano rinunciare ad alcuni bonus a causa della mancanza di pre-order nella loro regione ed è così che finalmente tutti sono contenti: sviluppatori, distributori e videogiocatori; un lieto fine in un mondo in cui questo genere di storie non sempre finiscono a favore del consumatore.

Deus Ex: Mankind Divided, cancellato il programma "Aumenta il tuo pre-order"

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Tutto il contenuto previsto per tutti i pre-order e per tutti gli acquisti della Day One Edition.

Square Enix con un messaggio sul sito web dedicato al titolo, annuncia ufficialmente che il programma “Aumenta il tuo pre-order” dedicato ai pre-ordini di Deus Ex: Mankind Divided è stato ufficialmente annullato e che chiunque effettui o abbia effettuato il pre-ordine del titolo o acquisterà la versione Day One del titolo riceverà tutti i contenuti previsti dal programma ed avrà accesso al gioco a partire dal 23 Febbraio 2016, data d’uscita del titolo su PC, PlayStation 4 ed Xbox One.

La software house nipponica ha dato ascolto alla voce dei fan che non volevano rinunciare ad alcuni bonus a causa della mancanza di pre-order nella loro regione ed è così che finalmente tutti sono contenti: sviluppatori, distributori e videogiocatori; un lieto fine in un mondo in cui questo genere di storie non sempre finiscono a favore del consumatore.