Recensione Monster Energy Supercross – The Official Videogame

Alziamo il fango nel campionato AMA.

La italianissima Milestone, regina indiscussa dei titoli motociclistici celebre soprattutto per la trasposizione videoludica della MotoGP da parecchio tempo, quest’anno ha voluto mettersi sotto con un nuovo gioco inedito per lo sviluppatore: Monster Energy Supercross – The Official Videogame, infatti, ci porta nei più famosi stadi in cui si tiene, appunto, il campionato AMA di supercross annuale. Forte della serie MXGP (tra alti e bassi), perciò, la compagnia ha voluto espandere la sua esperienza e accaparrarsi anche questa fetta di appassionati con un titolo che, nel complesso, si presenta decisamente bene ma che continua a trascinarsi dietro alcuni limiti tecnici e difetti ormai storici di Milestone, che potremmo un po’ paragonare a Sisifo che non riesce a liberarsi del suo macigno.

Squadra che vince non si cambia… o sì?

La formula d’inizio resta quella classica: veniamo sin da subito catapultati in una gara di qualche giro per cominciare a prendere dimestichezza con i tasti e il comportamento della moto. Il modello di guida si rivela abbastanza complesso da assimilare e sfruttare al meglio, in particolar modo per i meno esperti del genere: che il sistema sia stato ereditato dai vari capitoli di MXGP si vede e si sente, ma è stato ulteriormente migliorato e di ciò ne beneficia l’esperienza generale. A rendere più complicate le gare qui è l’importanza del peso sulla moto, il sapiente uso di freno anteriore e posteriore e l’utilizzo appropriato della frizione, tutti quanti elementi che incideranno sul risultato finale in classifica. Ciò che non ci ha convinto particolarmente sono le animazioni dei piloti, che seppur siano di buona fattura e generalmente realistiche, non raramente pare di avere a che fare con dei manichini privi di ossa e “stimoli”. Questo accade specialmente quando si atterra in malo modo dopo un salto (dove pare incassino senza problemi l’eventuale colpo/strattone), nelle collisioni e quando si cade bruscamente dalla moto, con piloti che spesso compenetrano con quest’ultima e non danno segni di minima reazione ma si limitano a strisciare come corpi esanimi.

L’intelligenza artificiale si presenta ancora una volta altalenante anche al livello di difficoltà più elevato, soprattutto per quanto riguarda piloti di un certo calibro che non spiccano troppo di personalità e che non sono aggressivi al punto da dare origine ad accattivanti bagarre. Tutti, pertanto, hanno uno stile di guida molto simile e, purtroppo, non si nota una significativa distinzione nell’abilità di un pluricampione e di un principiante. Insomma, se siete bravi e riuscite a prendervi la prima posizione, difficilmente un Ryan Dungey cercherà di strapparvela a tutti i costi, e non stiamo parlando dell’ultimo arrivato.

Milestone punta come sempre sulla riproduzione fedele di stadi, circuiti e moto oltre ad avere la licenza completa del campionato e dei marchi di abbigliamento motociclistico e componenti: nel ricco e vario menu di personalizzazione, infatti, si possono selezionare guanti, caschi, buttpatch, stivali, gomme, ammortizzatori e quant’altro dei produttori più famosi, come Alpinestars e Fox Racing. L’aspetto estetico del nostro alter ego, invece, rimane sempre molto limitato in quanto permette solamente di scegliere fra alcuni visi predefiniti. Per dare un ulteriore, piccolo “tocco personale” al profilo, poi, sono stati aggiunti i ritratti e i titoli.

Prima di ogni gara è ovviamente possibile modificare diverse opzioni come la fisica e la durata oltre a metter mano all’assetto della nostra moto, in modo da renderla reattiva al punto giusto sui terreni sconnessi dei circuiti di supercross.

Oltre alle classiche modalità di gioco e al multigiocatore online fino a 12 giocatori è presente anche la Carriera, in cui dovremo affermarci come piloti professionisti scalando le classifiche e vincendo campionati fino a raggiungere la categoria 450SX. Facendo progressi si ottengono sponsor sempre migliori che permettono di trarre maggiori guadagni, ma questo sistema resta sempre molto superficiale dato che prende in considerazione la posizione di arrivo e non offre sfide sempre più impegnative in grado di farci sudare i crediti extra. Interessante sarebbe anche stata l’introduzione di un sistema di fiducia da parte dei team: se non siamo all’altezza degli obiettivi di stagione, Honda (ad esempio) può decidere di rescindere il contratto, costringendoci a farci ingaggiare da un altro team con tutti gli svantaggi che questo può portare inizialmente, finché non ci conquisteremo la gloria per ottenere il massimo supporto dagli ingegneri. Insomma, una più significativa differenza fra i vari modelli avrebbe indubbiamente giovato al gameplay e al livello di realismo, portando i giocatori a scegliere un costruttore piuttosto che un altro non solamente per il nome del marchio o il colore della casa, ma anche per le prestazioni in gara.

E’ anche possibile creare gare personali grazie ad un semplice ed intuitivo editor di tracciati dotato di molteplici funzionalità. Il primo passo prevede la scelta dello stadio, che può essere da baseball o football, di diverse dimensioni e al coperto o all’aperto. Dopodiché, i giocatori possono sbizzarrirsi nella progettazione del circuito perfetto navigando fra gli oltre 80 moduli disponibili, selezionando griglia di partenza, curve e salti di diversi tipi, rettilinei e molto altro. E’ inoltre possibile caricare i propri tracciati sul server, permettendo agli altri utenti di giocarli ed eventualmente mettere “mi piace”, il che si traduce in un aumento di prestigio del giocatore che li ha realizzati.

Ecco, il prestigio rappresenta un altro valore aggiunto al gioco, in quanto consente di procedere nei campionati oltre a sbloccare articoli speciali che vanno da tute da gara di color bronzo, argento e oro fino a icone profilo e sponsor esclusivi. Infine, abbiamo apprezzato la rivisitazione della visuale in prima persona, che unisce la vista dall’interno del casco a quella del manubrio dando vita ad un’ottima ed godibile alternativa alla terza persona.

Rivoluzione a metà

Sul fronte tecnico, Milestone ha finalmente deciso di fare un grande passo avanti abbandonando definitivamente il motore grafico proprietario, che era arrivato al limite delle sue capacità e necessitava ormai di un pensionamento per permettere allo sviluppatore di rimanere al passo con i tempi. L’impiego dell’Unreal Engine 4 è cominciato ufficialmente con MXGP 3, ma in Monster Energy Supercross è stato ulteriormente migliorato e lo si può già notare dall’ottimo sistema di illuminazione e dai modelli delle moto decisamente ben riprodotti. Tendente al realismo anche il terreno, che subisce il passaggio continuo delle ruote e crea dei solchi nel fango che, comunque, sono ancora lontani da quelli profondi e marcati di una gara reale, ma è un buon inizio.

Il comparto grafico, di per sé, è molto buono, sebbene non sia esente da svariate sbavature e problemi anche di una certa gravità. Innanzitutto, Milestone si è data molto da fare per ricreare circuiti, moto e movimenti dei piloti, sicuramente elementi principali in un titolo di questo genere, ma ha deciso di trascurare abbastanza le animazioni facciali lasciando spazio a volti “vuoti”, legnosi e praticamente privi di personalità. Inoltre, alcune volte abbiamo notato che le texture non sono immediate nel caricamento.

Ma ciò che più infastidisce sono i bruschi cali di frame rate che si presentano ad inizio gara e nei momenti più frenetici, che generalmente coincidono con la presenza di tanti piloti e moto su schermo. Abbiamo testato il gioco sulla PlayStation 4 originale ma questo drop si presenta anche su XBOX One, mentre su PS4 Pro e XBOX One X la situazione è decisamente migliore.

Per quanto riguarda il comparto audio, gli effetti sonori dei motori risultano ancora troppo simili tra loro e non proprio spiccati, manca quel rombo potente e cattivo caratteristico delle moto da cross. Niente telecronaca anche in questo titolo purtroppo, un elemento che attendiamo da parecchio tempo anche nei capitoli della MotoGP e che indubbiamente regalerebbe un’esperienza generale senza eguali.

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Monster Energy Supercross - The Official Videogame
8.3 / 10 4News.it
Acquista suAmazon.it
Disponibile suPS4, XBOX One, PC
Pro
    - Sistema di personalizzazione ricco e vario
    - Modello di guida impegnativo
    - L'Unreal Engine 4 si fa vedere
    - Editor di tracciati interessante
Contro
    - Svariati problemi sotto il profilo tecnico
    - Intelligenza artificiale altalenante
Riassunto
Monster Energy Supercross è il primo approccio di Milestone al celebre campionato AMA Supercross e non si può negare che si tratti di un buon prodotto, in particolar modo per i fan del genere. La personalizzazione resta sempre uno dei punti forti dei titoli motociclistici dello sviluppatore italiano così come la cura nei dettagli delle moto, e l’impiego dell’Unreal Engine 4 ha finalmente portato una ventata d’aria fresca. Purtroppo, sotto il profilo tecnico ci sono ancora diversi nei che ci hanno fatto storcere il naso, ma nel complesso si tratta di un’esperienza di buona fattura capace di soddisfare sia i centauri sfegatati sia i giocatori che vogliono saltare in sella e sollevare un po’ di fango per sfogarsi, magari, dopo una intensa giornata di lavoro.
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale

 

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Simone Rinaldi
Simone Rinaldi
Meglio conosciuto come "Ping" per gli amici e online, gioco dall'ormai lontano 2000. Cresciuto a pane e videogiochi a partire dalla prima PlayStation, nel tempo ho esteso i miei interessi anche all'ambito della tecnologia in generale, scoprendo un certo feeling con l'hardware PC. Le mie grandi passioni si sono poi trasformate in qualcosa di più concreto con l'entrata in 4News, grazie a cui ho avuto modo di vedere il mondo videoludico-tecnologico da una nuova prospettiva ed affrontarlo in modo più serio e professionale.

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