Quando immaginavamo il 2025 videoludico, il ritorno in pompa magna di NINJA GAIDEN non era neanche nelle nostre più rosee aspettative. Certo, l’intrigante annuncio di Ragebound solo poche settimane fa ci aveva fatto drizzare le antenne, grazie ad un progetto riposto nelle sapienti mani degli sviluppatori del celebrato Blasphemous. Tuttavia, si trattava di uno spin-off a scorrimento bidimensionale che, per quanto probabilmente un prodotto di qualità, non era esattamente il ritorno di Ryu Hayabusa. Il guerriero del Team Ninja sembrava essersi perso dopo la sfortunata parabola iniziata tra gli allori del rilancio del 2004 firmato dall’eccentrico Tomonobu Itagaki ma conclusasi con i sospiri del contraddittorio Razor’s Edge di tredici anni fa.
In questo quadro di tendenziale rassegnazione (complice la penuria di veri e propri action nel panorama videoludico odierno), siamo rimasti felicemente spiazzati dal doppio annuncio dell’Xbox Developer_Direct 2025 tenutosi pochi giorni fa. Non solo per lo shadow drop di NINJA GAIDEN 2 Black, versione rimasterizzata in Unreal Engine 5 del secondo capitolo, ma soprattutto per l’annunciato ritorno di un nuovo episodio della serie in arrivo per la fine dell’anno sviluppato da Team Ninja e Platinum Games. Praticamente un secondo Natale per gli appassionati del genere, che grazie all’immediato ritorno di Ryu Hayabusa è possibile scaldare le mani nell’attesa di NINJA GAIDEN 4. Con un pò di emozione nel cuore ed il formicolio alle mani, affiliamo la katana ancora una volta per far strage di avversari.
NINJA GAIDEN 2 Black è disponibile dal 23 Gennaio per PC (via Steam), PlayStation 5 ed Xbox Series. Il titolo è altresì presente per tutti gli abbonati nel catalogo Xbox Game Pass Premium.
Versione testata: PlayStation 5
Ninja e demoni
Metabolizzata la sorpresa di poter indossare nuovamente le nere vesti del guerriero di Team Ninja, NINJA GAIDEN 2 Black ci accoglie esattamente come facevano l’originaria versione del 2008 e successiva riedizione Sigma dell’anno successivo.
Nel piccolo emporio del mastro fabbro Muramasa in quel di Tokyo, la (mai così) conturbante agente Sonia è in cerca del leggendario Ryu Hayabusa per avvisarlo di un grave pericolo imminente. L’incontro viene tuttavia bruscamente interrotto dal malvagio clan dei Ninja del Ragno Nero, che emerge dalle tenebre e inizia a seminare il terrore. Proprio in quell’istante, Hayabusa si materializza per correre in soccorso della donna. Il ninja pprenderà che l’Arcidemone sta per tornare, caldeggiato da un’alleanza mortale tra alcuni dei suoi più grandi nemici. Sarà l’unico che potrà impedire la catastrofe.

Come noto ai più, NINJA GAIDEN non è esattamente una serie che punta sulla sceneggiatura. Gli eventi sono il più classico dei calderoni pulp che mette insieme disparati personaggi variopinti e minacce letali per dar un contesto a combattimenti sfrenati. In questo senso, 2 Black non tocca sostanzialmente nulla rispetto a quanto visto in Sigma 2. Vengono riproposti gli scenari aggiuntivi legati a Rachel, Momiji ed Ayane che approfondiscono alcuni retroscena ma, soprattutto, permettono di arricchire l’offerta con collaterali divertissement. Proprio Sigma 2 è il principale riferimento sul quale 2 Black è stato edificato, potenziato dalle possibilità dell’Unreal Engine 5. Per l’esattezza, tutte le versioni del gioco sono dotate dei software Lumen e Nanite (rispettivamente per la gestione di luci e caricamento dei dati) che supportano il rendering del motore grafico Epic Games.
Su PlayStation 5, i giocatori possono scegliere tra 60 e 120 fps utilizzando il ridimensionamento dinamico della risoluzione e l’upscaler TSR. La risoluzione viene sovracampionata a 4K nella modalità a 60 fps, mentre quella a 120 fps punta invece a 1080p. Sinceramente ci sentiamo di sconsigliare quest’ultima ipotesi, visto il sacrificio della risoluzione al costo di performance non proprio granitiche. Viceversa i 60 fps permettono a 2 Black di essere, da un punto di vista prestazionale (nonché di impatto grafico), la migliore versione attualmente esistente del titolo. Dal punto di vista della presentazione appaiono evidenti i passi avanti compiuti rispetto al materiale di partenza, sebbene ad un costo di spazio di installazione davvero esoso (circa 80 GB, decisamente tanti). Ma come è invecchiato ludicamente NINJA GAIDEN 2?

Vino dannato o d’annata?
Con molta più sorpresa di quello che ci saremo potuti attendere, 2 Black permette di apprezzare forse più oggi che nel biennio 2008 / 2009 le sue migliori caratteristiche action. In un panorama videoludico che in poco meno di vent’anni ha visto rarefarsi gli action puri in favore di più indulgenti action RPG o veri e propri nuovi generi come i soulslike, 2 Black rappresenta un pregevole ritorno al passato. Un’esperienza orgogliosamente lineare e frenetica, con un gameplay lontano dalle declinazioni stylish e più orientato alla concretezza del posizionamento e della rapidità d’azione.
Il fulcro del gioco si basa infatti tutto sul ritmo dei combattimenti, sulla necessità di trovare gli spazi giusti ed approfittarne per decimare gli avversari. Distrarsi costa caro, con game over che subentrano rapidamente grazie all’aggressività degli avversari. Nella sua lotta, Ryu può contare su un vero e proprio arsenale di armi, abilità e magie con le quali infliggere punizioni esemplari agli avversari. Fino al ritorno del sangue e degli smembramenti, una delle caratteristiche visive più iconiche dell’originaria versione per Xbox 360. Caratteristica censurata con aspre critiche nel successivo Sigma 2, sostituita da impalpabili nuvolette di vapore viola (passate tristemente alla storia).

Nonostante sia, di fatto, uno dei combat system più caratteristici della storia del gaming, esso “sconta” alcuni limiti. Tali da renderlo rendono meno caleidoscopico di altri esponenti del genere. Come anticipato, in 2 Black non si bada al sottile e si deve necessariamente essere pragmatici. Un elemento presente da sempre, che porta i giocatori a ragionare più su movimenti ed aperture piuttosto che sullo stile e varietà degli attacchi. Alcune abilità diventeranno il vostro mantra (su tutti, il classico Izuna Drop) fino a diventare delle efficienti e meccaniche macchine da guerra. Un’esperienza dunque lontana da quella proposta, ad esempio, da Devil May Cry o da Bayonetta. Proprio per questo motivo, NINJA GAIDEN 2 Black potrebbe risultare un’esperienza sostanzialmente diversa, non necessariamente migliore o peggiore (anche se occorre necessariamente una patch che possa migliorare l’input lag, che si fa sentire alle difficoltà superiori).
Alcuni difetti restano invece ancora lì, oggi come tanti anni fa. A partire dalla gestione della telecamera, vera e propria croce che la serie ha portato sulle spalle da sempre. Movimenti repentini, tendenza a perdere alcune azioni a schermo, esigenza di ritoccare l’inquadratura spesso manualmente e molto altro. Descritta così sembra peggio di quello che è, visto che poi all’atto pratico basta poco per abituarsi. Tuttavia questo aspetto poteva essere attenzionato in 2 Black. Così come poteva essere l’occasione giusta per creare la giusta sintesi tra NINJA GAIDEN 2 e Sigma 2.

C’era una volta Itagaki
L’annuncio di NINJA GAIDEN 2 Black ci ha dato poco tempo per fantasticare sulla fusione perfetta tra le migliori caratteristiche delle differenti incarnazioni del titolo.
L’originario NINJA GAIDEN 2 uscito per Xbox 360 fu un’opera iconica nella sua imperfezione. Non solo per l’estetica sanguinolenta ma anche per un gameplay incredibilmente severo basato sulla efferatezza numerica degli avversari. Una quantità tale da mettere in difficoltà l’hardware Microsoft dell’epoca, ma che veniva compensato dalla scarsa salute di ciascuna minaccia. Il titolo presentava così un elevatissimo ritmo, con decine di insidie mortali a schermo che potevano essere decimate in poco tempo grazie all’abilità del giocatore. NINJA GAIDEN Sigma 2 andò ad alterare questo bilanciamento, con non poche polemiche. Vennero drasticamente ridotti i nemici a schermo, innalzata la loro salute massima, ribilanciate le armi e persino gli oggetti vennero riposizionati. Il risultato era un’esperienza decisamente più permissiva che tuttavia aveva smarrito la frenetica impronta lasciata da Tomonobu Itagaki.

NINJA GAIDEN 2 Black tenta una sintesi delle due versioni, partendo dalla base di partenza di Sigma 2. Purtroppo infatti il codice sorgente dell’originario titolo Xbox 360 è andato perduto. Ed in un certo senso, lo porta a compimento. I nemici sono stati infatti aumentati, così come ridotta la loro forza vitale. Altresì viene rivisto l’arsenale di Ryu Hayabusa ed alcuni nemici sono stati rimossi (le celeberrime statue del Sigma 2). Tutto bellissimo no? Tendenzialmente si. Ma la sensazione è che gli sviluppatori non abbiano voluto gettare il cuore oltre l’ostacolo abbracciando completamente le features che resero tanto amato l’originale NINJA GAIDEN 2. La difficoltà generale è così ancora troppo bassa, il furore del combattimento è ancora lontano da quello dei fasti del capostipite, i nemici sono ancora pochi ed assorbono troppi danni.
Un vero peccato per un’operazione che poteva meritarsi l’etichetta di vero e proprio miracolo con quel tanto in più di coraggio. Ma al di là della piccola delusione per ciò che poteva essere, non c’è da rattristarsi così tanto. NINJA GAIDEN 2 Black è il primo passo verso l’auspicabile ritorno della serie sui palcoscenici più importanti, con una dimostrazione evidente di come un’esperienza ludica di qualità possa invecchiare con assoluta grazia. Chissà che poi questo possa segnare anche un primo segnale per una potenziale rinascita del genere action. Sicuramente corriamo troppo e fantastichiamo ad occhi aperti. Ma d’altronde, un mese fa nessuno pensava di divertirsi nuovamente con Ryu Hayabusa, no?

Commento finale
NINJA GAIDEN 2 Black segna l’imprevedibile ritorno di Ryu Hayabusa, quando oramai sembrava essere confinato solo ai ricordi di qualche generazione videoludica fa. Invece, eccolo che appare dal nulla come un guerriero che fa delle ombre la sua vocazione, con Team Ninja che ci riprone una rimasterizzazione in Unreal Engine 5. Gagliardo e divertente forse più oggi che a suo tempo, complice un panorama che ha visto la rarificazione degli action puri, ci troviamo di fronte ad un sensibile passo avanti rispetto a Sigma 2. Allo stesso tempo tuttavia, le caratteristiche che hanno reso indimenticabile ed indimenticato il capitolo uscito per Xbox 360 non sono state riproposte, concretizzando di fatto un’occasione persa per realizzare la vera edizione definitiva del titolo. NINJA GAIDEN 2 Black resta, ad ogni buon conto, un glorioso ritorno per il franchise in attesa di poter accogliere a braccia aperte il quarto capitolo a fine anno.



