Recensione Röki

Tove e Lars

Versione testata: PC (disponibile su Steam dal 23 luglio). Entro fine anno arriverà anche su Nintendo Switch

Röki è un gioco di avventura punta e clicca sviluppato da Polygon Treehouse e United Label Games. Inizia con un tono che fa riflettere. Tove e suo fratello Lars hanno perso recentemente la madre. Il padre è gentile ma emotivamente assente. È in lutto per la sua defunta moglie e sogna come erano le cose in passato. È tutto abbastanza triste e l’emotività trasmessa è davvero tanta. I due fratelli, vanno avanti come possono, giocano e scherzano quando sono all’aperto, nelle fredde lande innevate. Ma quando ritornano all’ovile, tutto cambia. Si arrangiano e si cucinano da soli … Lars è ancora piccolo e prima di andare a letto, Tove si siede accanto a lui per leggergli la fiaba della buonanotte … la preferita della madre.

Le cose peggiorano quando Lars viene rapito da Röki, un enorme bestia oscura con una bocca piena di denti luccicanti, che è come una versione da incubo di qualcosa proveniente da una favola della buonanotte. Tove, nell’estremo tentativo di salvare Lars, entra in un magico mondo ghiacciato pieno di troll, alberi parlanti, gnomi e molto altro ancora. Presto apprende che questo mondo è in pericolo e dovrà superare molte sfide se vuole salvare il suo fratellino.

Röki, ti sto cercando!

Come gioco d’avventura punta e clicca, la meccanica base ci chiede di raccogliere oggetti segreti, che torneranno utili per la risoluzione di alcuni enigmi ambientali. Questi potranno essere conservati nell’inventario (ovvero lo zaino che Tove porta con se) e essere combinati fra di loro. Ad esempio, all’inizio del gioco dovevamo spaventare alcuni corvi, che sono appena fuori portata. Fortunatamente, avevamo raccolto alcuni ciottoli poco prima, quindi cliccando sullo zaino e sull’icona dei ciottoli, è stato possibile trascinarli direttamente sui “bersagli” scacciandoli via. Se avete familiarità con questa meccanica alla Monkey Island e riuscite a pensare in modo creativo e fuori dagli schemi, dovreste essere in grado di superare molte delle sfide presenti in questa fiaba scandinava. In alcune occasioni sarà richiesto di inserire un codice nascosto o di ruotare dei pezzi di un’immagine per sbloccare una porta. C’è davvero un po’ di tutto qui!

Ci siamo ritrovati a creare un vero e proprio “registro mentale” dei problemi che dovevamo risolvere e le possibili soluzioni. Un elemento interessante, che abbiamo citato qualche riga più su, è la possibilità/necessità di combinare oggetti per creare nuovi strumenti che ci permettessero di progredire, come legare una corda su una trappola per orsi per creare un grezzo rampino. Parte di ciò di cui avrete bisogno è minuscolo e ben nascosto. Utilmente potete premere sulla levetta sinistra per evidenziare gli oggetti vicini con cui interagire. E non vi preoccupate se la vostra memoria non è delle migliori – Tove saggiamente annota le informazioni chiave nel suo pratico taccuino (che è splendidamente illustrato).

Gli sviluppatori consigliano di avvalersi di un controller (noi abbiamo giocato con quello Xbox One), ma è possibile utilizzare mouse e tastiera se lo preferite. Con il controller ci siamo sentiti a nostro agio nel navigare nel mondo e interagire con i suoi “strani” residenti.

Una festa per gli occhi

Röki ci aveva già enormemente affascinato alla Gamescom dello scorso anno. Durante la demo abbiamo visto la nostra protagonista alle prese con una foresta coperta di neve. Nel gioco completo oltre ai fantastici paesaggi innevati, abbiamo attraversato anche grotte e cottage abitati da troll, esplorato laboratori magici, scoperto cripte polverose e molto altro ancora. Ogni nuova scena è stata a dir poco deliziosa, colorata e ricca di dettagli. Tutti elementi che rappresentano il marchio distintivo dello stile visivo del gioco.

Lo sviluppatore ha sapientemente utilizzato la telecamera, attraverso inquadrature ravvicinate e da lontano per caratterizzare al meglio gli eventi di gioco. A volte Tove riempie lo schermo mentre si schiaccia per passare attraverso un tunnel angusto e poco illuminato. In altre, la sua figura viene sminuita da statue colossali, chiese enormi e templi giganteschi. È una caratteristica che potrebbe passare in secondo piano, ma che crea un vero senso del luogo e sottolinea quanto sia vulnerabile questa bambina in una terra selvaggia e imprevedibile.

Un piacere per le orecchie

La colonna sonora aggiunge immersività. Suona come una sorta di ninna nanna ritmata dolcemente ma con un che di sinistro e invisibile. Sentirete una presenza pervadervi, come se qualcosa vi stesse osservando dall’ombra. A volte, la terra stessa sembra esplodere con un rombo e un gemito, come un antico gigante che si rigira nel suo sonno millenario. È qualcosa di difficile da spiegare, ma è davvero incredibile come sia stata mixata la colonna sonora del gioco.

Durante la nostra prova alla Gamescom 2019, avevamo avuto la sensazione che i dialoghi non fossero espressi e che venissero proposti al videogiocatore solo attraverso il testo. Mai impressione fu più sbagliata. Abbiamo compreso, soltanto giocando al titolo nella sua versione finale, come si sentono le parti coinvolte nella conversazione a seguito di un cenno verbale o di parole chiave pronunciate in un determinato tono. Polygon Treehouse ha utilizzato i doppiatori scandinavi e li ha adattati al meglio al gioco e funziona davvero. Vivere questo mondo ultraterreno basato esclusivamente sull’emozione non fa che aumentare la sensazione che Tove stia affrontando questo mondo strano e confuso solo con il suo ingegno e il desiderio di aiutare gli altri in modo tale che possano guidarla.

Una fiaba moderna

Arrivati a questo punto è chiaro che chi vi scrive è un fan del gioco e del folklore nordico. Questa è un’opera d’arte. Prende tutti i migliori elementi dei classici punta e clicca come Monkey Island e Simon the Sorcerer e li porta nel 21° secolo. È bello, emozionante, stimolante e vario. L’unica piccola critica è che c’è soltanto uno slot di salvataggio. Se volete iniziare una nuova partita, dovrete cancellare tutti i progressi precedenti. La contagiosa insistenza di Tove nell’aiutare gli altri ci ha regalato veri momenti di luminosità in questi tempi bui e difficili. Abbiamo davvero adorato giocare a Röki e vi consigliamo di fare un salto in questo magico mondo nordico.

10

Opera d'arte contemporanea


Röki è un'opera d'arte. Prende tutti i migliori elementi dei classici punta e clicca come Monkey Island e Simon the Sorcerer e li porta nel 21° secolo. È bello, emozionante, stimolante e vario. L’unica piccola critica è che c'è soltanto uno slot di salvataggio. Se volete iniziare una nuova partita, dovrete cancellare tutti i progressi precedenti. La contagiosa insistenza di Tove nell'aiutare gli altri ci ha regalato veri momenti di luminosità in questi tempi bui e difficili. Abbiamo davvero adorato giocare a Röki e vi consigliamo di fare un salto in questo magico mondo nordico.

PRO

    - Un punta e clicca classico ma allo stesso tempo moderno
    - Narrazione superba e emozionante
    - Colonna sonora con i contro fiocchi
    - Enigmi ambientali ispirati e vari
    - Grafica colorata, vivace e folgorante

CONTRO

    - Purtroppo per ora è disponibile soltanto su PC
    - Un solo slot di salvataggio

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