Recensione Roccat Vulcan TKL Pro

Abbiamo sempre avuto un forte interesse per il marchio Roccat ed in particolar modo per le tastiere Vulcan. Dopo le ottime cuffie Elo 7.1 Air (qui la recensione), il produttore ci ha dato l’opportunità di provare una delle tastiere della linea da gaming: la Vulcan TKL Pro. Una tastiera dalla superba qualità costruttiva e dai tasti brillanti Titan Optical. Abbiamo testato la piccola di casa Roccat per alcune settimane e possiamo affermare che non ha nulla da invidiare alle tastiere più grandi e blasonate.

Specifiche tecniche e dimensioni:

  • ROCCAT Titan Switch Optical (attuazione 1,4 mm, lineare)
  • Ciclo di vita di 100 milioni di pressioni
  • Formato compatto senza tastierino
  • Memoria di configurazione integrata
  • Tecnologia ROCCAT Easy-Shift [+]
  • Processore ARM Cortex-M0 a 32 bit
  • Velocità di polling 1000Hz
  • Suite software ROCCAT Swarm
  • Altezza: 3.40 cm
  • Larghezza: 36.00 cm
  • Lunghezza: 13.33 cm
  • Peso: 660 g
  • Requisiti di sistema:   USB 2.0 (o superiore), Connessione a Internet
  • Sistema operativo: Windows 10, Windows 7, Windows 8

La Vulcan TKL Pro è equipaggiata con un processore ARM Cortex-M0 a 32 bit e il produttore dichiara che i tasti possono resistere a quasi cento milioni di movimenti (il doppio dello standard del settore). La tastiera reagisce alla velocità della luce con un firmware che riconosce ogni pressione in modo preciso, chiaro e senza ritardi.

Gran parte del successo è dovuto proprio ai già citati tasti ottici Titan, che sono stati sviluppati internamente da Roccat. Le tastiere da gioco ottiche sono ancora più veloci delle tipiche tastiere meccaniche, poiché utilizzano fasci di luce per rilevare le battiture invece di fare affidamento su parti in movimento. Lo svantaggio, è che tendono ad essere ancora più rumorose delle loro controparti meccaniche, il che rende queste periferiche, se il vostro PC è a portata d’orecchio di altre persone, “anti-sociali”.

Ottica nella risposta, meccanica al tatto

La Vulcan Pro TKL, tuttavia, è una delle tastiere ottiche più silenziose che abbiamo mai provato. Emette comunque un CLACK considerevole ad ogni pressione di tasto, ma c’è una morbidezza nel suono – quasi come se venisse smorzato – che gli impedisce di essere troppo fastidioso. Questo non vuol dire che i tasti stessi siano molli. Assolutamente no. I tasti sono consistenti, precisi e piacevoli da digitare, e i movimenti reattivi e lineari sono eccezionali sia per il lavoro che per il gioco. Basti pensare che la tastiera recepisce il comando inserito con una corsa di soli 1,4 mm. Tale “trovata” ingegneristica serve a tradurre più velocemente l’input immesso premendo il relativo pulsante. In questo modo il tasto pigiato ha una corsa lunga paragonabile a quella di una tastiera meccanica, ma con un feedback molto più rapido dovuto al fatto che i tasti sono ottici.

Dobbiamo ammettere che ci è voluto un po’ di tempo per riabituarsi ai tasti ottici, poiché la precedente tastiera che stavamo utilizzando era una meccanica entry level, il cui feedback e il rilascio stesso dei tasti era diametralmente diverso.

A ciò bisogna aggiungere che il layout della tastiera è americano, alcuni tasti differiscono, sia visivamente, come ad esempio non c’è il CANC ma il DEL e sia digitandoli. In quest’ultimo caso basta settare dalle impostazioni PC la lingua della tastiera in italiano e andare di memoria. Il tasto invio è diverso per conformazione, molto più sottile e trattandosi di una tastiera “ten key less” non presenta il tastierino numerico.

Inizialmente abbiamo un po’ faticato a scrivere, complice una forma mentis differente, che cercava di portarci inevitabilmente a ricercare tasti dove ormai non ce n’erano più e invece di premere invio, premevamo reiteratamente il tasto (ù). Ad ogni modo, non ci è voluto molto affinché le nostre dita si adattassero a questa strabiliante tastiera e siamo tornati alla nostra normale velocità di digitazione (e al solito livello di errore) in pochissimo tempo.

Senza tastierino numero c’è più spazio di manovra

Chi vi scrive non è un grandissimo fan delle tastiere senza tastierino. Ma devo essere onesto, la mancanza dello stesso permette di avere un maggiore spazio di manovra per il mouse e in fin dei conti – digitare i numeri che sono posizionati sotto i tasti F1, F2, F3 e via discorrendo – non è poi così male. Le dimensioni compatte, il telaio in alluminio leggermente zigrinato e gli angoli arrotondati conferiscono alla Vulcan TKL Pro un profilo molto pulito e seducente. È costruita magnificamente e le sue dimensioni ridotte non le impediscono di essere pratica e funzionale.

Ad esempio, quando premiamo il Blocco maiuscole, i LED al di sotto del tasto diventano bianchi per farci capire che è abilitato. Idem per la sua funzione Game Mode, che blocca il tasto Windows, su Pg Giù. Possiamo anche aggiungere una funzione secondaria a quasi tutti i tasti della tastiera utilizzando il software Swarm di Roccat. Come i comandi macro registrabili, le scorciatoie di sistema e i tasti multimediali (nel caso in cui le posizioni predefinite non siano di nostro gradimento). Possiamo anche programmarli per aprire applicazioni e cartelle di Windows o utilizzarli per passare a uno dei cinque profili disponibili di Vulcan Pro TKL. Gli unici tasti che non possiamo programmare sono il pulsante Fn, Ctrl destro, i tasti freccia e i tasti Canc, Fine e Pg Giù, poiché questi hanno già impostazioni Fn specifiche ad essi associate. Per il resto siamo liberi di settare la tastiera a nostro piacimento.

Illuminazione a led

Presenta inoltre l’illuminazione RGB, personalizzabile, attraverso cui potrete creare combinazioni ad hoc ed effetti luminosi incredibili. La gestione è affidabile comodamente anche al sistema di illuminazione intelligente AIMO, la funzionalità inclusa nel software Swarm che gestisce in automatico l’illuminazione della tastiera. La retroilluminazione è ottima, davvero intesa, e permette di identificare ogni carattere al buio senza nessun problema.

Multimedialità

In aggiunta, presenta un comodo pulsante tattile – accanto a quello F12 – che permette di silenziare, rilasciando un simpatico ticchettio, i suoni del sistema e una rotella del volume, posizionata in alto a destra. La rotella ha un feedback tattile delizioso e la sua forma – leggermente rialzata rispetto agli altri tasti – la rende facile da raggiungere e da girare. Gli altri comandi multimediali sono accessibili attraverso la combinazione di Fn con i tasti che vanno da F9 a F12.

A dire il vero, avremmo preferito che il segno + e quello – fossero posizionati al contrario. Infatti, per alzare il volume bisogna ruotare verso l’alto (quindi in senso orario) ma ad occhio sembra quasi controintuitivo farlo in questo modo.

Inoltre, c’è la possibilità di settare un simpatico suono ad ogni pressione del tasto. Questo verrà riprodotto dalle casse del PC. Possiamo settare diversi clic, come ad esempio quello della macchina da scrivere o quello fantascienza. Si tratta di aggiunte che non aggiungono alcuna funzionalità, pensate esclusivamente per strappare un sorriso a chi utilizza la tastiera.

Commento finale

L’unico vera nota dolente è il prezzo elevato. Le tastiere da gioco ottiche sono spesso più costose delle loro controparti meccaniche a causa della natura dei loro tasti più elaborati. Per portarvi a casa la Vulcan Pro TKL dovrete sborsare 159,99€, un prezzo decisamente molto più elevato di altri suoi concorrenti compatti. Vale o meno la pena? Dipende da voi e da come siete abituati. Tuttavia, se ciò che state cercando è una tastiera compatta di prim’ordine, dall’ottima qualità costruttiva, con tasti veloci, funzionalità extra e software dedicato, la Vulcan TKL Pro è proprio ciò che fa per voi!



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