Electronic Arts aprirà un nuovo studio a Seattle, cosa bolle in pentola?

Electronic Arts ha avviato i lavori per realizzare un nuovo studio con sede a Seattle. Si occuperà prevalentemente di giochi d’azione open world. La nuova sede sarà guidata dall’ex vicepresidente di Monolith Productions, Kevin Stephens.

EA ha quindi intenzione di aggiungere al suo enorme portfolio di videogiochi anche dei titoli open world di carattere action-adventure, espandendo così ulteriormente il parco di titoli della software house.

Secondo un articolo di GamesIndustry.biz, lo studio è ancora in fasi di progettazioni embrionali e le informazioni in merito sono ancora incerte. Sappiamo, tuttavia, che Kevin Stephens, lead developer di La terra di mezzo: l’ombra di Mordor e L’ombra della guerra, sarà a capo dello studio appena creato.

Allo studio dovrebbe unirsi anche Samantha Ryan, vicepresidente senior e direttore generale del gruppo EA. Ryan ha già lavorato con Stephens in passato, anche in Monolith.

“Stiamo ancora cercando di chiarire molti punti fondamentali”, dice Ryan nell’articolo. “Quanto grande? Che giochi? Quanto velocemente crescere? Kevin ed io sappiamo quanto sia importante che lo studio sia fondato sulle giuste basi e ci prenderemo il tempo necessario. Quando si fanno le cose di fretta, non rimane il tempo per farle con cura.”

GamesIndustry.biz riporta inoltra che Ryan ha rifiutato di rispondere quando le è stato chiesto se il nuovo studio sarà al lavoro su nuove o vecchie IP.

Ultimamente Electronic Arts ha adottato delle politiche di espansione con la creazione di molti nuovi studi. Una notizia recente riporta che EA lascerà che Codemaster lavori in indipendenza, proprio come fatto con Respawn, acquisita a inizio anno.

Sarà dunque interessante capire quali mosse EA ha ancora in serbo per il futuro.

Antonio Rodofile
Antonio Rodofile
Già da prima di imparare a scrivere, i miei genitori mi hanno messo un pad tra le mani. Quel pad, nel corso degli anni, ha cambiato forma, dimensioni, peso ma la passione è rimasta invariata. Dopo tanti anni di studi tra media, cinema e videogiochi, sono sbarcato un po' per caso e un po' per destino nella critica videoludica che concilia le mie due più grandi passioni: scrivere e giocare.

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