eSports: l’evoluzione di un fenomeno globale

Le origini

Negli ultimi anni gli sport elettronici, meglio conosciuti come eSports, hanno registrato una crescita vertiginosa, anche se la loro nascita risale agli anni ‘80 quando la Atari organizzò un torneo di Space Invaders che vide la partecipazione di oltre 10000 giocatori statunitensi. Negli anni ’90 il fenomeno crebbe ulteriormente e nel 1997 si disputò il primo campionato internazionale.

In Italia la rivista Videogiochi, fondata nel 1983 dal giornalista Riccardo Albini, si occupò della pubblicazione dei migliori videogiocatori. La classifica veniva stilata grazie alle foto che i lettori mandavano in redazione. In queste foto erano ritratti i record raggiunti. Nel febbraio del 1984 fu fondata a Milano l’AIVA (Associazione Italiana Video Atletica) che aveva il compito di selezionare i migliori videogiocatori italiani oltre a disciplinare le gare di videogiochi. Ma il successo delle varie iniziative fu scarso e l’AIVA si sciolse.

Da allora nessuna notizia rilevante fino al 2014, quando la regolamentazione degli eSports è stata affidata all’ente riconosciuto dal Coni, Giochi Elettronici Competitivi. Nel rapporto Eurispes Italia 2018 è stato analizzato il fenomeno degli eSports nel nostro Paese: “In Italia il mercato degli eSports vale 14 milioni di euro, con una crescita del pubblico del 24% rispetto al 2016. Il 50% dei giocatori che si dedica a questa disciplina ha un’età compresa tra i 18 e i 34 anni (solo il 12% di loro sono donne), il 20% sono minorenni, mentre il 30% è rappresentato da giocatori di una fascia di età compresa tra i 35 e i 64 anni”, si legge nel report che evidenzia come il fenomeno si sia diffuso rapidamente nel nostro Paese.

eSports alle Olimpiadi di Tokio?

L’esplosione di questa tipologia di giochi non interessa ovviamente solo il mercato italiano. Stiamo parlando di un fenomeno globale, le cui radici sono ben radicate negli Stati Uniti e nel continente asiatico. Il Giappone, da sempre paese all’avanguardia nel campo dei videogiochi, sta provando a mettersi al passo anche nel settore degli eSports. La governatrice di Tokyo, Yuriko Koike, ha stanziato un finanziamento di 400mila per sostenere le spese di un meeting della durata di due giorni dedicato esclusivamente agli eSports. Le Olimpiadi Tokio 2020 sono l’evento entro il quale il Giappone vuole essere pronto considerando che molto probabilmente gli eSports saranno inseriti come evento di esibizione della rassegna olimpica. Del resto è importantissimo per il Giappone non farsi trovare impreparato visto che la Cina e la Corea del Sud, patria del fenomeno degli eSports Lee Sang-hyeok,  sono già attrezzati e dei riferimenti a livello mondiale della disciplina.

Montepremi milionari: Dota 2 leader assoluto, Fortnite in costante ascesa

Indubbiamente il 2018 è stato un anno molto importante per il gaming competitivo ed i fatturati parlano chiaro. I montepremi dei tornei sono schizzati alle stelle attirando molti più spettatori del passato. Il montepremi più ghiotto lo ha stanziato Dota 2 che con i suoi 25,5 milioni di dollari. Al secondo posto si è piazzato Counter-Strike: Global Offensive con 22,47 milioni di dollari. Al terzo posto si è classificato Fortnite, destinato a superare Dota 2 già nel corso del 2019 in virtù della sua esplosione tra i Millennials e i giocatori della generazione Z.

Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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