Il team svedese dei DoubleMoose – già conosciuti per i loro sgangherati Animal Super Squad e Just Die Already – sotto l’ala dell’editore di indie games The Arcade Crew, con il suo ultimo shooter Abyssus vuole far emergere dalle profondità dei mari un esperienza ricca di horror lovecraftiano, stile brinepunk, e il più frenetico degli FPS roguelite.
Fondiamo l’arcana energia della salamoia marina con le attrezzature per l’esplorazione dei fondali degli oceani, e prepariamoci a dare vita a un palombaro tanto letale quanto fragile all’interno della sua tuta. E se proprio non ce la sentiamo d’affrontare gli orrori che ci aspettano centinaia di chilometri sotto la superfice del mare in solitaria, assoldiamo altri tre amici e incrociamo le dita che la prossima spedizione non finisca in maniera violenta, o per lo meno, senza il becco di un quattrino.
Le acque dell’orrore
Scesi nei fondali marini, verremo guidati attraverso le oltre 60 stanze interamente costruite a mano, ma posizionate in maniera randomica – con altrettanti modificatori e set di nemici -, che dovremo superare fino a giungere a uno dei boss presenti nel gioco. E purtroppo il compito non sarà per niente semplice.
Abyssus non tiene per mano il giocatore, e dimostra rapidamente quanto la morte, o il fallimento di una spedizione, sia un qualcosa tanto inevitabile quanto necessario per poterci fare un passo in più verso nuove scoperte marittime. Trovarci sopraffatti da un gran numero di nemici, siano essi macchine mortali provenienti dal mondo Inca, o ranocchie magiche troppo cresciute nelle foreste antiche, non sarà una situazione rara.


Per avere la meglio in ogni evenienza dovremo considerare il nostro stile di combattimento, sia esso basato sulla grande mobilità, piuttosto che sull’arresto dei nemici, o il controllo dell’area d’azione. Diverse bocche di fuoco – con due modalità di sparo – ci daranno diverse possibilità d’ingaggio, e assieme ad alcune abilità richiamabili con un tasto, ci aiuteranno a costruire il miglior set per adeguarci alle nuove run.
In Abyssus, come in ogni roguelite che si rispetti, nel corso delle nostre giocate avremo modo di sbloccare anche dei perks che ci forniranno ulteriori vantaggi situazionali e sulla base delle nostre necessità. Potremo richiamare scudi, orde di fantasmi, o anche lampi e fiamme, ma nulla di tutto ciò servirà se non avremo piena padronanza dei patterns dei nemici che affronteremo, e conoscenza delle mappe in cui combatteremo.
Pressione schiacciante
Le mappe rivestono un ruolo molto importante, e a volte una combo non proprio eccellente di gadgets e arma scelta può essere compensata con un ottima capacità di movimento; qua ancora più incentivata grazie alla presenza di un doppio salto e di un tasto adibito allo scatto e richiamabile in qualsiasi momento previa il termine del suo periodo di cooldown.
Abyssus non concede la possibilità di ricaricare la nostra vita, costringendoci ad avere nervi d’acciaio anche in situazioni apparentemente disperate. Raggiungere la prossima stanza con qualche manciata di punti vita sarà all’ordine del giorno, e investire i punti che avremo ottenuto a ogni run per fornirci nuovi potenziamenti – o agevolazioni -, nelle nostre discese diventerà presto una routine della quale non potremo più fare a meno.


Se non ci aggrada molto vivere la morte in solitaria, Abyssus ci permette di chiedere aiuto fino ad altri 3 palombari. Potremo persino modificare il nostro aspetto per non confonderci con gli altri. Affrontare le sfide delle stanze in compagnia, i suoi obbiettivi che occasionalmente modificano le dinamiche di gioco, possono risultare in momenti di pura ironia, dove la frustrazione del fallimento passa rapidamente in secondo piano.
E anche se dovessimo essere richiamati al campo base, ci basterà pianificare meglio come spendere le nostre abilità, rivedere come equipaggiare le nostre armi, e magari scegliere amici più competenti, prima di gettarci a capofitto contro creature di ogni genere.
Commento finale
Abyssus emerge come un’esperienza dove l’ambientazione brinepunk dona al titolo una personalità vista in pochi altri lavori, e con scenari che trasmettono un costante senso di mistero e inesplorato. Il combattimento presenta un giusto equilibrio tra mobilità e utilizzo ponderato del nostro arsenale, spingendoci a muoverci con precisione chirurgica ed estrema velocità. La componente cooperativa si mostra già come un cardine dell’intera fruizione della produzione, e non manca molto per testare con i nostri fidati amici – o persone completamente estranee – questa mortale passeggiata nei fondali marini. Abyssus approderà su PC via Steam il 12 agosto 2025, e se riuscirà a mantenere l’atmosfera e l’identità mostrate finora, potrebbe essere un interessante alternativa nell’universo degli indie shooters. Carichiamoci le bombole d’ossigeno, e i fucili di munizioni, perché la pesca sarà grossa!



