Il gioco illegale approfitta del lockdown: Eurispes chiede la rivisitazione del settore gaming

Ancona, 19 Aprile 2021 – Dopo oltre un anno dall’inizio della pandemia da covid-19, e il conseguente lockdown, la situazione economica e di mobilità in Italia è rimasta pressoché invariata. Sono ancora tante le attività commerciali chiuse e si contano a migliaia i lavoratori in difficoltà. Uno dei settori che più sta soffrendo la condizione di blocco è quella del gioco legale, con l’intero comparto praticamente chiuso da 13 mesi, con l’unica eccezione di uno scorcio si apertura durante la scorsa estate.

L’intero settore è in crisi nera, ben 120mila dipendenti sono in cassa integrazione e le case da gioco non vedranno la riapertura nel breve periodo, visto che il CTS recentemente si è opposto alla ripresa ritenendo i luoghi di gioco fisico veicoli pericolosi per la diffusione del virus.

Ad approfittare di questa situazione di stallo sono state le organizzazioni criminali, con il gioco illegale cresciuto in maniera esponenziale, che rappresenta una minaccia anche per il settore dei casinò online sicuri. Le notizie di cronaca riportano dell’apertura di bische clandestine nei luoghi più disparati: all’interno di abitazioni, sottoscala di palazzi, lavanderie o stesse case da gioco e bar riaperti in maniera non autorizzata. Il direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Marcello Minenna, ha dichiarato che il gioco legale in Italia si è ridotto del 25-30% nel 2020. Il Copregi – Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale -, ha monitorato le attività di gioco illegale in tutte le regioni della penisola, intervenendo in 50 capoluoghi di provincia, con controlli in 250 sale non autorizzate e comminando sanzioni per oltre 1 milione di euro.

Il tavolo permanente ADM ed Eurispes

Per contrastare il fenomeno del gioco illegale, l’Adm e l’Eurispes hanno instaurato il “Tavolo permanente di osservazione e analisi delle fenomenologie criminali”. L’istituto di ricerca Eurispes, tramite i direttori dell’Osservatorio permanente Giochi legalità e patologie, gli avvocati Andrea Strata e Chiara Sambaldi, hanno dimostrato che:

  • Le organizzazioni criminali hanno approfittato della Pandemia e dalla chiusura delle attività autorizzate.
  • Per risolvere il problema del gioco illegale serve un piano ben strutturato di monitoraggio, un’analisi dettagliata di come le organizzazioni criminali dirigano le proprie attività e la collaborazione delle istituzioni coinvolte per arginare il fenomeno.
  • Oltre alla lotta al gioco criminale in luoghi fisici c’è l’esigenza di contrastare l’illegalità che diventa sempre più dilagante anche sul web.
  • Per semplificare le operazioni di contrasto serve una rivisitazione delle norme in vigore, in modo da dare maggiore competenza in area tecnico-giuridica e agevolare il riordino dell’intero comparto.

In aiuto del settore del gioco legale è importante il contributo e l’aiuto dei casinò online sicuri ADM che, partecipando attivamente ai processi che condannano le attività di riciclaggio, agevolano il compito delle istituzioni politiche e delle forze dell’ordine.

Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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