Mortal Kombat, tutti i film legati allo storico franchise

Il nuovo film di Mortal Kombat è disponibile sin da ora sugli schermi degli abbonati del servizio HBO Max (esclusivo per gli USA), ma siamo sicuri che molti di voi ricorderanno gli altri due lungometraggi cult arrivati nelle nostre case negli anni ’90. Scopriamo insieme le avventure cinematografiche e non di Liu Kang e compagnia.

Partiamo con ordine, non esiste videogiocatore che non conosca questo franchise di titoli, ma come sempre pensiamo sia meglio fare un piccolo ripasso. Mortal Kombat (qui lo speciale dedicato) è un brand di videogiochi picchiaduro nato nel 1992 grazie al genio di Ed Boon e John Tobias, che attraverso Midway Games hanno portato prima nelle sale giochi poi nelle nostre case uno dei titoli picchiaduro più amati di sempre.

Il fallimento nel 2009 dell’azienda di sviluppo statunitense, nota per aver distribuito in occidente Space Invaders e Pac-Man, ha lasciato i fan della serie videoludica per alcuni anni. Tutto ciò fino al momento in cui NetherRealm Studios, società fondata da Ed Boon, e Warner Bros hanno rilevato il brand e dato allo stesso un nuovo respiro, partendo dall’interessante videogioco del 2011.

Mortal Kombat (1995)

L’incredibile successo del videogioco arrivò in poco tempo ai produttori di Hollywood che a soli tre anni dal lancio del primo titolo, lanciò il primo lungometraggio sugli schermi di tutto il mondo donando la regia al trentenne britannico Paul William Scott Anderson (successivamente noto per aver scritto e diretto alcuni film dedicati a Resident Evil).

La trama di questa prima pellicola corrisponde più o meno a quella del videogioco. Infatti, dopo le 9 vittorie consecutive su 10, lo Stregone Shang Tsung organizza un nuovo torneo al fine di permettere all’Imperatore Shao Khan di conquistare la Terra ed annetterla all’Outworld.

Al fine di evitare questa terribile catastrofe, il Dio del Tuono e Protettore della Terra Lord Raiden, interpretato da un bravissimo Christopher Lambert (Highlander – L’Ultimo Immortale, Nirvana, Ghost Rider – Spirito di Vendetta), decide di convocare i più grandi guerrieri del pianeta. Tra questi spiccano il guerriero Shaolin Liu Kang, la star hollywoodiana Johnny Cage e l’agente delle forze speciali Sonya Blade.

Durante questa incredibile avventura i nostri eroi incontreranno molti dei personaggi più noti del franchise, dal mostruoso Goro agli indimenticabili ninja Sub-Zero e Scorpion.

L’accoglienza da parte del pubblico e della critica fu talmente positiva che il film riuscì ad incassare in tutto il mondo oltre 122 milioni di dollari, a fronte di un budget di 18 milioni. Questo incredibile risultato, portò alla realizzazione di un sequel.

Mortal Kombat – Distruzione Totale (1997)

A soli due anni di distanza, New Line Cinema decise di riportare sullo schermo la storica serie videoludica approfittando del successo ottenuto. Alcuni cambiamenti però saranno origine del mancato successo della pellicola, partendo dalla regia del debuttante John R. Leonetti (Providence, The Butterfly Effect 2, Annabelle) fino alla scelta di James Remar nel ruolo di Lord Raiden e di altri attori nei ruoli di Sonya, Scorpion e Johnny Cage.

Gli eventi narrati nel film riprendono il loro corso proprio da dove li avevamo lasciati. Infatti, assistiamo ai (brevi) festeggiamenti di Liu Kang e compagnia. Shao Khan però, insoddisfatto dell’esito del precedente torneo, indice una nuova competizione infrangendo le regole dettate dagli anziani.

Questa volta però i nostri eroi avranno bisogno di aiuto, specialmente dopo la morte di Johnny Cage per mano di Kahn. Quindi, mentre Sonya Blade cerca l’aiuto di Jax Briggs e Raiden cerca di comprendere come gli Dei Antichi hanno permesso tutto ciò, Liu Kang e Kitana raggiungono Nightwolf, un potente sciamano nativo americano, che aiuterà il combattente dell’Ordine della Luce a riscoprire il suo spirito animale (noto ai più come Animality) per sconfiggere definitivamente l’Imperatore di Outworld ed i relativi scagnozzi.

Nonostante un discreto successo al botteghino il film fece arrabbiare i fan, dall’uso spropositato ed in parte pessimo degli effetti speciali (che lo portò alla definizione di Trash Movie) al fatto che esistono incoerenze enormi, una su tutte la parentela tra Shinnok, Raiden e Shao Kahn.

Mortal Kombat: Conquest (1998-1999)

Nonostante il fallimento del secondo film, Hollywood aveva capito il potenziale di Mortal Kombat. Infatti, decisero di realizzare una serie TV nella speranza di tornare a raccontare la storia centenaria di questo torneo.

La serie in questione, composta da una stagione e 22 episodi, venne trasmessa interamente tra le 2 e le 3 di notte dell’estate del 2004 su Italia 1.

La trama della serie ci porta a scoprire cosa è successo 500 anni prima degli eventi del primo Mortal Kombat, quando Shao Kahn decise per la prima volta di annettere all’Outworld il Regno della Terra. Per evitare ciò Raiden, Dio del Tuono e Protettore del Regno chiese agli Antichi Dei la possibilità che gli umani possano difendersi dall’invasione dei combattenti di Kahn. Al fine di esaudire la sua richiesta, gli Dei diedero inizio al Mortal Kombat.

Alla loro prima partecipazione i terrestri dimostrarono una grande forza di volontà, tanto da registrare la prima vittoria grazie al grande Kung Lao, che sconfisse lo stregone Shang Tsung e lo lasciò all’ira del suo Imperatore.

Raiden, in seguito alla vittoria, chiese a Kung Lao di addestrare la prossima generazione di terrestri al fine di rappresentare degnamente la Terra durante i prossimi tornei.

Mortal Kombat: Legacy (2011-2013)

Dopo numerosi anni di tira e molla, il ballerino e regista losangelino Kevin Tancharoen, ha riportato ai fan un primo assaggio di un nuovo film dedicato alla storica serie di picchiaduro. Infatti, con un budget di circa 7500 dollari, lanciò Rebirth, un cortometraggio di 7 minuti per convincere Warner Bros. a realizzare un nuovo film.

Il successo del video in rete portò i produttori di Hollywood a considerare la realizzazione di una web-serie ambientata prima degli eventi narrati nel decimo torneo e ci porta ad analizzare il passato dei protagonisti da Jax Briggs a Johnny Cage, senza dimenticare Kano, Scorpion e Sub-Zero.

La sseconda stagione invece è interamente focalizzata sul torneo stesso e vede protagonisti il leggendario guerriero shaolin Liu Kang ed il malvagio stregone Shang-Tsung (interpretato nuovamente dal bravissimo Cary-Hiroyuki Tagawa).

I 19 episodi, dalla durata compresa tra gli 8 ed o 12 minuti, sono largamente ispirati al mondo creato da Ed Boon, tanto da lasciare di stucco quest’ultimo e portarlo a collaborare attivamente al progetto. Purtroppo, il progetto non arrivò mai in Italia, anche se è possibile recuperare il tutto facendo una ricerca dedicata su YouTube.

Nonostante l’interesse del pubblico e le dichiarazioni dei produttori, non venne mai rilasciata una terza stagione. Infatti, al posto di quest’ultima, venne annunciata una nuova serie web che avrebbe dovuto accompagnare l’uscita di Mortal Kombat X. Stiamo parlando di Mortal Kombat Generations, un prodotto che nonostante fosse finito non approdó mai sui nostri schermi.

Mortal Kombat Legends: La vendetta di Scorpion (2020)

Dopo aver calcato con discreto successo grande e piccolo schermo, era giunto il momento per la serie di entrare a far parte del mondo dell’animazione. Proprio per questo motivo, lo studio sudcoreano Mir ha e Warner Bros Animation hanno pensato di portare al grande pubblico la storia di uno dei personaggi più amati dai fan: Scorpion.

La storia narrata in questo lungometraggio animato, dalla durata di 80 minuti, ci porta nel lontano Giappone, quando il gran Maestro Hanzo Hasashi e suo figlio Satoshi cadono vittima di un’imboscata da parte del clan dei Lin Kuei, capitanati dal gran Maestro Sub-Zero. Una volta nell’aldilà, il negromante Quan Chi dona nuovamente la vita a Hanzo in cambio dell’aiuto nel prossimo Mortal Kombat, promettendo a quest’ultimo, rinominatosi Scorpion, di ottenere la sua vendetta contro Sub-Zero.

Il lungometraggio animato ha ottenuto un discreto successo da parte dei fan, ottenendo una valutazione media su Rotten Tomatoes di 7,35/10.

Termina qui il nostro viaggio dedicato alla filmografia di Mortal Kombat, in attesa di scoprire come sarà il nuovo reboot diretto dal debuttante Simon McQuoid, disponibile in Italia non appena riapriranno le sale, vi lasciamo ai primi 7 minuti di video.

Fateci sapere nei commenti quali di queste pellicole conoscete e quali sono le vostre preferite.

Andrea Bevilacqua
Andrea Bevilacqua
Nato nei magnifici anni '90 ed entrato in tenera età nel magico mondo dei videogiochi grazie ad un baffuto idraulico italiano ed un prode spadaccino in calzamaglia verde. Oggi, passata la soglia degli "enta", cerco nei moderni capolavori videoludici il titolo in grado di emozionarmi e di regalarmi un gameplay stimolante. Le mie altre passioni sono: musica (ex-chitarrista), calcio (irriducibile cuore rossonero) e cinema.

2 Commenti

  1. Piccolo errore, il sequel di Mortal Kombart Legacy è stato rilasciato eccome e vede fra i protagonisti proprio Liu Kang e il ritorno di Cary-Hiroyuki Tagawa come Shang Tsung.

    • Ciao Alessandro! Grazie per la precisazione, mi sono subito occupato dell’errore che hai segnalato. Spero che questo speciale sia stato lo stesso di tuo gradimento.

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