Nel nuovo lunedìndie esaminiamo un titolo d’altri tempi, Tiny Barbarian DX

Barbari, pixel e difficoltà infame.

Se volete saperne di più su Tiny Barbarian DX, perchè non date un’occhiata al sito di Nicalis? Non è abitato da barbari aggressivi pronti a farvi la pelle. Forse.

Questa settimana comincia non solo con la tristezza dell’essere lunedì: come se non bastasse si aggiunge il fatto che siamo molto più poveri di sette giorni fa, sopravvissuti a stento al Black Friday e da poche ore anche al Cyber Monday. Fortuna che c’è il Lunedìndie a riportare un po’ di gioia. La scorsa volta abbiamo esaminato Bad Dream Coma, un’avventura grafica squisita che sa dei tempi andati. Oggi facciamo un po’ lo stesso, ma con un genere completamente diverso.

Tiny Barbarian DX rientra infatti nella famiglia degli adventure game arcade. Quei stupendi titoli a scorrimento dei cabinati, a base di pixel, suoni tamarri e difficoltà a tratti indecente. Lasciamo stare Metal Slug, che è troppo veloce per funzionare come esempio. Toki, invece, ve lo ricordate? Ecco, è molto simile a Tiny Barbarian DX.

Tipo i barbari, ma con i mostri

Tiny Barbarian DX mette in scena un sapiente mix di barbari, uomini delle caverne, paesaggi diroccati e mostri di ogni sorta. Proseguire è apparentemente semplice, tanto che è sufficiente spostarsi dall’inizio alla fine del livello. Il problema è che ognuno di essi è disseminato di nemici agguerriti e letali, e la curva di apprendimento è particolarmente infame, rendendo il titolo estremamente “vecchia scuola”.

I più anziani che si sono fatti le ossa nei cabinati dei bar si sentiranno a casa, i giovani un po’ meno. Lo mostra anche l’età stessa del titolo: Tiny Barbarian DX è stato pubblicato nel 2003, tra pochi giorni ben 14 anni fa. Ma il divertimento resta incredibilmente attuale, offrendo soddisfazioni su soddisfazioni ad ogni completamento. I comandi sono basilari e responsivi, al giocatore è richiesto soprattutto prendere dimestichezza con i pattern di attacco dei determinati nemici, sempre diversi l’uno dall’altro. La storia, come sempre in questi casi, è una brave premessa per iniziare a scorrazzare in giro.

Coppia barbarica

Ci sono due cose molto importanti di Tiny Barbarian DX che bisogna ribadire. In primis, stiamo parlando di questo titolo perchè molto recentemente è approdato su Nintendo Switch, e può usufruire della portatilità e di una nuova vita. In secondo luogo, e forse ci siete già arrivati da soli, la nuova veste favorisce la cooperativa online in locale.

In ogni momento è possibile entrare nella partita di un nostro amico afferrando un telecomando: in questo modo la barra della salute dei due verrà condivisa, metà ciascuno, appunto da buoni amici. Oppure possiamo decidere di vivere in coppia l’avventura fin dall’inizio, nel qual caso la barra della salute sarà una per ciascuno, ma la forza dei nemici raddoppierà. Il titolo di StarQuail non lascia proprio nulla al caso.

Cosa mi è piaciuto di Tiny Barbarian DX 🙂

  1. Il livello di difficoltà: quello di una volta
  2. Lo stile grafico dal sapore retrò
  3. Il modo in cui viene sfruttata la co-op locale

Cosa non mi è tanto piaciuto di Tiny Barbarian DX >:(

  1. La brevità
  2. La curva di apprendimento a tratti infame

Se avete altre domande o curiosità, perchè non venite a farcele sulla nostra pagina Facebook? Mica mordiamo! Appuntamento al prossimo Lunedìndie.

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