Recensione Monster Energy Supercross – The Official Videogame 6

Monster Energy Supercross – The Official Videogame 6, ultimo capitolo della serie dedicata al Supercross Indoor Americano prodotta da Milestone dal 2018 fino ad oggi, è finalmente arrivato lo scorso 9 Marzo 2023 sugli scaffali dei negozi. Il gioco è disponibile per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e PC.


Versione testata: PlayStation 5


Una nuova stagione del Supercross

In questa nuova stagione avrete a disposizione diverse modalità di gioco: la carriera, il campionato, la Supercross Academy, il multigiocatore, un Free Roaming completamente reinventato e la nuovissima modalità Rhythm, dove dovrete sfidarvi contro un altro pilota in una sessione di Supercross ritmica su un percorso rettilineo con salti, fino ad arrivare al traguardo.

Quest’ultima modalità, nonostante sia una delle più interessanti modalità introdotte con quest’ultimo capitolo, mette a disposizione dei giocatori solamente due tracciati.

Una piacevole sorpresa introdotta da Monster Energy Supercross 6, è la presenza di un coach molto particolare: Jeremy McGrath, già sette volte campione di Supercross, che ci farà da mentore per tutta la modalità carriera.

Un’altra novità è rappresentata dagli infortuni di gara e dal counter della stanchezza che potrà incidere in maniera determinante sul nostro campionato Rookie e Pro. Solo infatti il campionato di  categoria Future risulta esente dagli infortuni.

E’ stata mantenuta invece la componente RPG quindi, come nel precedente capitolo potremo ottenere punti Abilità e sfruttarli al meglio negli alberi delle abilità designati per migliorare il nostro pilota.

Il Supercross Park

Completamente rinnovato e invece la modalità Free Roaming, trasformata in un grande parco dove sbizzarrirsi con la nostra moto tra tracciati, zone enduro, da cross e freestyle.

Questa modalità, molto più interessante e varia rispetto al passato, al primo impatto ci ha ricordato in piccolo “Riders Republic” di Ubisoft, ma con la moto da Cross.

Purtroppo proprio qui è dove si concentra il maggior numero di difetti grafici, come pop-in e notevoli cali di frame, soprattutto in alcune zone come la “Cava”.

First run

Appena avviato il gioco ci è stato chiesto quale dei tre livelli di gioco preferivamo, dal più semplice a quello esperto, scelta molto interessante soprattutto per chi vuole cimentarsi per la prima volta con il brand. Il tutto è gestito con un menù molto semplice ed intuitivo, che, a vista d’occhio, lascia ben pochi dubbi sulle funzionalità.

I comandi sono rimasti pressochè invariati, ma questa volta avrete a disposizione anche una serie di aiuti alla guida che consentiranno di prendere dimestichezza con le piste e con la nuova formula di guida: stiamo parlando dell’acceleratore, del freno e del peso del pilota automatico.

Al primo approccio, buttandosi a capofitto in pista con la moto appena ricevuta, abbiamo notato una certa pesantezza nel guidarla, qualcosa di molto diverso da quanto eravamo abituati a vedere nei precedenti capitoli. Inoltre la stessa ci è sembrata molto faticosa da gestire, ma mettendo pausa abbiamo utilizzato il setup moto e risistemandola a nostro piacimento abbiamo notato subito un miglioramento. Questa evidente modifica del feeling della moto conferma in qualche modo che le modifiche incidono realmente sulla prestazioni e sull’handling della moto, spingendovi a trovare nuove personalizzazioni più adatte al vostro stile di guida. La stessa cosa non si può dire per le moto ufficiali, che invece appaiono molto più standardizzate quanto a feeling di guida, che del resto è quanto accade anche nella realtà.

In pista abbiamo provato ad utilizzare scrub e whip e sono risultate molto più semplici da effettuare rispetto al capitolo precedente.

I Grilletti Adattivi del Dual Sense sono stati gestiti molto bene, sentiremo l’acceleratore ed il freno come se li stessimo davvero premendo, sentendo anche la stanchezza facendo le curve o i salti.

Fisica ed IA riprogettate

I giochi di Cross creati da Milestone hanno sempre posto una particolare attenzione alla fisica, a partire dal primo Monster Energy Supercross fino agli MXGP, ma se vi approcciate per la prima volta a questa IP potreste non notare l’importante lavoro che il team italiano ha da sempre portato avanti in questo senso.

Purtroppo sono rimasti alcuni dei difetti di gameplay persistenti nel brand sin dall’origine. Spesso, ad esempio, soprattutto in curva, non ci si sente padroni della nostra moto che sembra andare per conto suo. Questo ci porta ad utilizzare il solito Rewind (la funzione che ci porterà indietro nel tempo per rimediare al nostro errore), marchio di fabbrica della serie. In Monster Energy Supercross 6 tuttavia l’utilizzo è stato ridotto a solo tre volte, fino al suo caricamento successivo, come accadeva nei capitoli 4 e 5, al contrario dei primi tre giochi dove poteva essere infinito.

Abbiamo notato un cambiamento anche nell’IA. Nel capitolo precedente infatti, la stessa appariva poco bilanciata e anche ai livelli di difficoltà più bassa era davvero difficile vincere contro avversari che recuperavano in tempo record, in maniera piuttosto realistica c’è da dire, ogni nostro minimo errore. Nel nuovo capitolo invece la curva di difficoltà è gestita in maniera decisamente superiore con una IA tarata per adattarsi all’esperienza del giocatore, e quindi più permissiva in modalità facile, e decisamente aggressiva ai livelli di difficoltà più alti.

Multigiocatore

Per quanto riguarda il multi locale abbiamo notato un miglioramento notevole; nonostante sia stata scelta ancora una volta la modalità di schermata verticale, ci è sembrata molto più pulita, spoglia e godibile rispetto al capitolo precedente, dove l’HUD era molto confusionario e ingombrante.

Il multi online ci è sembrato allo stesso tempo molto interessante, se non fosse per la poca presenza di giocatori con connessioni stabili.

Comparto Tecnico e Audio

Monster Energy Supercross 6 purtroppo a tutt’oggi non eccelle dal punto di vista del comparto tecnico. La grafica è rimasta quasi invariata rispetto al precedente capitolo, i piloti sono completamente inespressivi e, stranamente, la palette di colori della pelle risulta sempre molto scura rispetto al colorito naturale dei piloti.

Il gioco tuttavia mantiene i 60fps stabili per quasi tutto il tempo tranne, come già detto in precedenza, nel supercross park, dove si verificano frequentemente anche problemi di  caricamento improvviso di texture (pop-in).

Gli effetti della pioggia e del terreno sono stati migliorati e abbiamo potuto notare ed apprezzare anche questi siano in grado di trasformare il feeling della moto: ad esempio nelle giornate di pioggia, il terreno bagnato oltre a sporcare in maniera realistica la moto, la rallenta, modificandone le traiettorie in curva.

I caricamenti sono abbastanza veloci e non abbiamo notato il classico glitch del suono ambientale del free roaming che restava anche nel menù principale o in gara.

La colonna sonora del gioco è sempre molto bella e con pezzi che ben si adattano al contesto, mentre per quanto il campionamento dei suoni delle moto, si sarebbe potuto fare decisamente di più anche considerando che si tratta di un prodotto destinato ad appassionati che proprio al sound delle moto sono particolarmente attenti.

Piccole chicche per motocrossisti

Da prodotto destinato agli appassionati, non mancano nel gioco una serie di piccoli dettagli che faranno la felicità proprio di costoro. Ad esempio, facendo attenzione alla partenza si potranno notare le forcelle abbassate grazie al launch control (dispositivo utilizzato in partenza per bloccare la moto ed evitare che faccia un impennata improvvisa).

Nel gioco le moto saranno praticamente uguali (tranne la Kawasaki 250 per lo scarico differente) e per alcune come Ktm e Husqvarna saranno presenti i modelli 2023 da acquistare tramite i crediti guadagnati durante i vari eventi.

Editor

Monster Energy Supercross 6 ha diversi editor, per il personaggio, per la livrea del casco, e del  tracciato personalizzato.

L’editor personaggio è molto ridotto e consentirà esclusivamente di selezionare modelli preimpostati, cambiandone eventualmente il sesso. Per quanto riguarda le livree casco, invece,  potremo anche crearne una nostra personalizzata a piacimento grazie a l’editor di adesivi.

Infine per l’editor di tracciato è rimasto invariato rispetto ai capitoli precedenti.

Per quanto riguarda le livree della moto, potremo scegliere tra quelle preparate dai vari sponsor all’interno del gioco.

Commento Finale

Nonostante i pochi passi avanti, Monster Energy Supercross 6 ci ha divertito parecchio. Milestone ha finalmente creato un gioco accessibile a tutti e non soltanto ai pro player, grazie ad una IA migliorata e ad una curva di difficoltà ora finalmente bilanciata.  Abbiamo inoltre apprezzato particolarmente la modalità Rhythm, così come il Supercross Park che ci porta ad avventurarci in posti divertenti da esplorare sulla nostra moto. Se volete muovere i primi passi in questo sport e ancora state valutando l’acquisto di una vera moto da cross, questo è il gioco giusto per voi.

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7.5

Monster Energy Supercross - The Official Videogame 6


Nonostante i pochi passi avanti, Monster Energy Supercross 6 ci ha divertito parecchio. Milestone ha finalmente creato un gioco accessibile a tutti e non soltanto ai pro player, grazie ad una IA migliorata e ad una curva di difficoltà ora finalmente bilanciata. Abbiamo inoltre apprezzato particolarmente la modalità Rhythm, così come il Supercross Park che ci porta ad avventurarci in posti divertenti da esplorare sulla nostra moto. Se volete muovere i primi passi in questo sport e ancora state valutando l’acquisto di una vera moto da cross, questo è il gioco giusto per voi.

PRO

Difficoltà bilanciata | Free Roaming vario e divertente | Gameplay migliorato per ogni esigenza | Multigiocatore divertente e gestito dal Cross-Platform |

CONTRO

Espressioni facciali quasi inesistenti | Pochi tracciati nella nuova modalità Rhythm | Personalizzazione da migliorare
Dalila Giannone
Dalila Giannone
Amante di cani, addestratrice di rapaci e soprattutto giocatrice di videogiochi come Resident Evil, i Soulslike e chi più ne ha più ne metta, sin dalla tenera etá di 10 anni; il mondo dello streaming e la mia vena da content creator prende il sopravvento nei momenti di libertà

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